Chi è il vostro peggior nemico?
NESSUNO nega, naturalmente, che l’uomo è spesso la causa del male. Il vero problema, però, è questo: è possibile che l’uomo sia l’unico responsabile dell’enorme crudeltà e violenza di cui la nostra generazione è stata testimone? Molti respingono anche l’idea di guardare al di fuori dell’uomo per cercare un’altra causa del male. Ma è giusto scartare questa possibilità senza almeno esaminarla? Ammettiamo che la popolare immagine del Diavolo con la coda, le corna e in calzamaglia rossa è ridicola. Però non lo è l’aumento mondiale della malvagità.
Non vi sembra incredibile che l’uomo, una creatura capace di grande amore e tenerezza, sia anche l’autore delle torture inflitte nei campi di concentramento e delle bombe nucleari? Se il male è solo un fatto di psicologia o di ambiente, perché è aumentato raggiungendo livelli spaventosi in un’epoca in cui l’uomo dovrebbe conoscere se stesso e il suo ambiente meglio che in qualsiasi altro tempo? Perché in quasi tutte le nazioni si registrano aumenti della criminalità? Perché questo secolo ha visto tante forme di malvagità di cui in passato difficilmente si sentiva parlare? Se il male è causato unicamente dall’uomo, perché i più grandi sforzi compiuti dall’uomo per eliminarlo si sono dimostrati tristi fallimenti?
Non è possibile che avesse ragione il famoso drammaturgo romeno Eugène Ionesco quando disse: “La storia sarebbe incomprensibile se escludessimo l’elemento demonico”?
Lo strano silenzio del clero
Sebbene possa sembrare che i teologi siano i più adatti per rispondere alla domanda se esista o no un “elemento demonico”, è abbastanza strano che il clero sia di parere discorde come lo sono i ricercatori scientifici. Una volta il Providence Journal-Bulletin fece ad alcuni ecclesiastici locali la domanda: Satana esiste? Alcuni affermarono di avere effettivamente esorcizzato demoni, altri credevano nel Diavolo ma avevano difficoltà a ‘personificarlo’ (‘Lo vedo più come una forza contraria alla volontà di Dio’), e altri ancora dissero che il Diavolo non è una persona (‘Non credo che dobbiamo personificarlo’).
Perfino la Chiesa Cattolica ha mantenuto uno strano silenzio riguardo al Diavolo, sebbene la dottrina cattolica ufficiale insegni a credere nel Diavolo. Come osserva E. V. Walter in Disguises of the Demonic (I trucchi del demoniaco), la chiesa ha reagito allo scetticismo moderno. Facendo un confronto fra l’edizione della Catholic Encyclopedia del 1907 e quella del 1967, Walter nota “più che una sottile differenza” negli articoli su soggetti come “demoni”, “indemoniati”, “possesso demonico” ed “esorcismo”. Mentre la vecchia enciclopedia riconosceva chiaramente l’esistenza del possesso demonico, l’edizione più recente presenta l’argomento in modo più sofisticato: “La psichiatria . . . ha mostrato che il lavorio del subconscio spiega molte, se non la maggioranza, delle condizioni anormali che generazioni precedenti attribuivano all’attività diabolica”.
Papa Paolo VI tuttavia causò scompiglio tra i teologi nel 1972 quando dichiarò: “Sappiamo che questo essere misterioso e inquietante [il Diavolo] esiste veramente e che opera ancora con perfida astuzia”. A queste parole i teologi liberali fremettero. La chiesa autorizzò uno studio teologico del problema. Il risultato? Un documento intitolato “Fede cristiana e demonologia” che riaffermava chiaramente il credo della Chiesa Cattolica nel Diavolo. Ma come osserva Herbert Haag nel Journal of Ecumenical Studies, la chiesa scelse un metodo stranamente poco appariscente per pubblicare questo studio.a E con un sorprendente distacco dalla tradizione, l’autore dello studio è anonimo. Haag conclude: “Roma ha scelto la via dell’anonimato, che non si può interpretare in altro modo se non come una ammissione di incertezza”.
Possiamo considerare Satana “in modo realistico e serio”?
Anche se il documento del Vaticano fu quasi ignorato dagli strumenti di informazione e dal mondo, la questione dell’esistenza del Diavolo non si può accantonare. Le conseguenze sono semplicemente enormi. Se, per esempio, il Diavolo non esiste, come si può conciliare l’esistenza di un Dio di amore con la continua esistenza del male? Howard R. Burkle scrive in God, Suffering, & Belief (Dio, la sofferenza e la fede): “Di tutte le cose che però rendono difficile ai nostri contemporanei credere [in Dio], quella più importante è la sofferenza umana”. Dal negare l’esistenza del Diavolo al negare l’esistenza di Dio il passo è breve!
C’è inoltre il fatto che la credenza nel Diavolo è praticamente universale. Come osserva lo storico Jeffrey Burton Russell, esistono “forme parallele del Diavolo in culture diverse ed estesamente separate”. È stato chiamato Ahriman dagli antichi persiani, Iblīs dai musulmani e Māra dai buddisti. Ma nel mondo occidentale è forse meglio conosciuto col nome di Satana. La credenza nel Diavolo persiste nonostante lo scetticismo della scienza e le smentite dei teologi.
Di primaria importanza per i cristiani è però la domanda: la Bibbia insegna l’esistenza del Diavolo? È vero che i teologi liberali tentano di giustificare la menzione del Diavolo nella Bibbia e alcuni asseriscono addirittura che Gesù Cristo non credeva in lui. Secondo quanto ha scritto il prof. Richard H. Hiers nello Scottish Journal of Theology, essi ragionano così: “Noi non crediamo in Satana e nei demoni; tanto meno Gesù avrebbe potuto crederci!” Ma dopo un attento studio dei racconti evangelici, Hiers concluse: “Non abbiamo nessun motivo per supporre che Gesù non considerasse i demoni allo stesso modo in cui li consideravano i suoi contemporanei e gli scrittori dei Vangeli sinottici: in modo realistico e serio”.
Ci sono dunque valide ragioni perché anche voi consideriate l’esistenza del Diavolo “in modo realistico e serio”? Cosa dice esattamente la Bibbia di lui?
[Nota in calce]
a Il documento, dice Haag, uscì solo in alcune edizioni dell’Osservatore Romano, l’organo ufficiale del Vaticano.
[Testo in evidenza a pagina 5]
“La storia sarebbe incomprensibile se escludessimo l’elemento demonico”
[Testo in evidenza a pagina 5]
I tentativi di circoscrivere il Diavolo al male che è nell’uomo si sono dimostrati insoddisfacenti
[Immagine a pagina 6]
È stato l’uomo l’unico responsabile di tutto questo?