Si può sapere se c’è un Dio?
C’È UN indizio straordinario dell’esistenza di un Creatore che ci portiamo sempre appresso. Lo usiamo ogni giorno in maggiore o minor misura eppure siamo inclini a prenderlo per scontato. Pesa sui 1.400 grammi, è grande pressappoco quanto un pompelmo, somiglia a una noce sgusciata ed è protetto all’interno del cranio. Si tratta del cervello umano.
Questa semplice descrizione però non fa assolutamente giustizia a questa meraviglia della progettazione. Il dott. Jean-Pierre Changeux, neurobiologo francese, lo descrive in questo modo: “L’encefalo dell’uomo ci si presenta come un gigantesco insieme di decine di miliardi di ‘tele di ragno’ neuronali incastrate le une nelle altre e nelle quali ‘crepitano’ e si propagano miriadi di impulsi elettrici sostituiti qua e là da una ricca tavolozza di segnali chimici. L’organizzazione anatomica e chimica di questa macchina è di una temibile complessità”. — L’uomo neuronale, Feltrinelli, 1983, trad. dal francese di Cesare Sughi, p. 151.
Secondo il neurologo dott. Richard Restak, ciascuno dei circa 100 miliardi di neuroni o cellule nervose del cervello “può avere oltre mille sinapsi, cioè punti di contatto fra le cellule nervose. Nel caso di alcune cellule della corteccia cerebrale, il numero delle connessioni può avvicinarsi a duecentomila”.
Il dott. Changeux calcola che vi siano circa “seicento milioni [di sinapsi] per millimetro cubo”. (L’uomo neuronale, p. 68) Un millimetro cubo è all’incirca quanto la capocchia di uno spillino! Perciò quante sinapsi, o spazi di connessione, ci sono in un cervello? Il dott. Restak risponde: “Nel cervello possono esserci da dieci trilioni a cento trilioni di sinapsi, e ciascuna di esse opera come un minuscolo calcolatore che registra i segnali che arrivano sotto forma di impulsi elettrici”. Cosa vuol dire questo? Restak dice: “Il numero complessivo di connessioni esistenti nella vasta rete del sistema neuronale del cervello è davvero astronomico”.
Come vengono trasmesse le informazioni?
Ma questo non è tutto. I neuroni stabiliscono collegamenti per mezzo di fibre ramificate dette dendriti. Il dott. Restak afferma: “Secondo le stime, la lunghezza complessiva dei dendriti presenti nel cervello umano supera parecchie centinaia di migliaia di chilometri”. E tutto questo si trova nella massa compatta del cervello racchiuso nel cranio!
Nell’affascinante universo del cervello come vengono trasmesse le informazioni? Come viene colmato lo spazio sinaptico esistente fra una cellula e l’altra, largo venticinque milionesimi di millimetro? Con la “semplice” conversione di un impulso elettrico in un segnale chimico che colma la lacuna sotto forma di neurotrasmettitore. Ci sono decine di sostanze chimiche che agiscono da neurotrasmettitori, e parecchie “svolgono un ruolo tutto diverso nell’organismo”. — L’uomo neuronale, p. 109.
Soffermatevi a pensare a quello che avete appena letto. Una così immensa complessità, condensata in uno spazio così piccolo come quello del cranio, potrebbe mai essere il risultato della natura cieca o di un processo casuale svoltosi per tentativi? O è invece il brillante progetto di un Creatore?
“Il fenomeno più straordinario”
C’è un enorme abisso fra il cervello di un uomo medio e quello dell’animale sia pure il più intelligente. Ornstein e Thompson, professori di biologia umana, scrivono in The Amazing Brain (Lo stupefacente cervello): “La facoltà della mente umana di apprendere, di immagazzinare e rammentare le informazioni, è il fenomeno più straordinario dell’universo biologico. Tutte le caratteristiche umane — il linguaggio, il pensiero, la conoscenza, la cultura — sono il risultato di questa straordinaria capacità”.
Se questo sguardo all’interno del cervello vi lascia perplessi, non dovreste almeno considerare la possibilità che questo organo così complicato sia opera di un Progettista e Creatore intelligente? Paolo, scrittore biblico e uomo di legge, fece questo ragionamento: “Ciò che si può conoscere di Dio è visibile a tutti: . . . fin da quando Dio ha creato il mondo, gli uomini con la loro intelligenza possono vedere nelle cose che egli ha fatto le sue qualità invisibili, ossia la sua eterna potenza e la sua natura divina”. — Romani 1:19, 20, Parola del Signore.
Il miracolo che avviene nel grembo materno
Consideriamo una domanda forse ancora più avvincente: Come fa il complicato cervello a svilupparsi nel grembo materno da una sola cellula fecondata? L’evoluzionista dott. Restak osserva: “Alcuni rispondono con impertinenza che è tutto programmato geneticamente, dimenticando per un attimo che il termine programma non ha senso se non c’è un programmatore”. Ma dato che gli evoluzionisti non credono in genere all’esistenza di un “programmatore” superiore, cercano un’altra spiegazione. Ebbene, cosa scopriamo quando studiamo lo sviluppo del cervello da quella minuscola ovocellula fecondata e fissata nel grembo materno?
Il dott. Restak dice: “Fin verso le tre settimane di età [quando misura meno di sei millimetri] non si può trovare nulla nell’embrione umano che abbia una grande somiglianza con un cervello. Dopo di che il cervello, insieme al resto del sistema nervoso centrale, comincia a svilupparsi da uno strato di cellule che circondano l’embrione”. Facile a dirsi, ma rammentate che abbiamo cominciato con una sola cellula fecondata. Quindi questa cellula dà inizio a una fenomenale serie di moltiplicazioni che continueranno rapidamente per nove mesi al ritmo di 250.000 nuovi neuroni al minuto finché non sarà prodotto un cervello umano completamente sviluppato con cento miliardi di cellule!
Non è strano che alcuni scienziati assumano un atteggiamento umile quando studiano il cervello. Il dott. Miles Herkenham, un neuroscienziato, dice: “Ci sarà sempre qualcosa che ci stupirà, ci sbalordirà e ci farà sentire umili . . . Il cervello umano è semplicemente l’organo più meraviglioso dell’universo conosciuto”.
Questa umiltà dovrebbe indurci a riconoscere la superlativa intelligenza a cui si deve il cervello umano, l’incomparabile mente a cui si deve la mente umana. Il Creatore stesso dichiarò: “I vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie . . . Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri”. — Isaia 55:8, 9.
Migliaia di indizi
Innumerevoli altri indizi fanno pensare che l’enorme varietà e complessità delle forme di vita esistenti sulla terra provengano da qualcosa di più grande del cieco caso. Per esempio l’innato istinto migratorio degli uccelli e dei pesci è qualcosa che disorienta gli scienziati. Come ebbe origine questa facoltà istintiva?
Recentemente il New York Times diceva: “Ogni anno, a primavera e in autunno, milioni di cicogne, pellicani, poiane, aquile e altri grossi volatili sorvolano Israele quando migrano dall’Europa verso l’Asia occidentale e l’Africa, seguendo la rotta più breve attorno al Mediterraneo”. Perché non sorvolano quel mare? L’articolo continua: “A differenza degli uccelli più piccoli che possono sorvolare il mare in un giorno, gli uccelli più grandi e più pesanti devono librarsi in alto e viaggiare su colonne di aria calda che ascendono dalla terra. . . . Gli uccelli scendono dalla cima di una corrente ascensionale al fondo della successiva e ripetono la stessa cosa per tutto il tragitto fino in Africa e ritorno”. E questo senza carta geografica o bussola e, in molti casi, senza alcuna precedente esperienza!
Anche il tempo in cui avviene la migrazione è qualcosa di sorprendente. Lo stesso giornale diceva: “Ciascuna specie arrivava ogni anno quasi nello stesso tempo e attraverso lo stesso corridoio aereo. Per esempio, il 4 sett. 1984 e il 4 sett. 1985 i pecchiaioli iniziarono la loro sfilata sopra Israele, 220.000 in due giorni, secondo i calcoli”. Chi ha programmato questa facoltà istintiva nei geni di questi uccelli? Nessuno? O un Creatore intelligente?a
Un grosso ostacolo che impedisce di credere in Dio
Di fronte a queste prove indiziarie dell’esistenza di un Creatore intelligente, come mai tante persone sincere e istruite non credono ancora in Dio? Diversi fattori potrebbero avere influito sul loro modo di pensare.
Ad esempio, nel corso dei secoli la religione ha dipinto Dio come una misteriosa Trinità che destina le anime alla tortura eterna in un inferno di fuoco. La religione inoltre ha travisato l’immagine di Dio facendolo apparire come un egoista che lascia morire le persone care al fine di popolare il suo cielo. Altri hanno notato che spesse volte la religione predica una cosa e ne fa un’altra. Non è strano quindi che molti si siano allontanati da Lui.
Un’altra ragione ancora per cui molti dubitano dell’esistenza di Dio è la sofferenza umana. Come avrebbe potuto un Dio giusto permettere tante sofferenze nella storia dell’uomo? Se è Onnipotente, perché non pone fine alle guerre e alle sofferenze?
[Nota in calce]
a Per ulteriori informazioni particolareggiate sull’origine della vita, vedi Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?, un libro illustrato di 256 pagine pubblicato nel 1985 dalla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania.
[Diagramma/Immagine a pagina 5]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
Il cervello ha 100 miliardi di neuroni come questo, con migliaia di chilometri di dendriti e trilioni di sinapsi
—Dendrite
—Sinapsi
—Assone
“La facoltà della mente umana di apprendere . . . è il fenomeno più straordinario dell’universo biologico”. — The Amazing Brain
[Immagine a pagina 6]
In 9 mesi una cellula fecondata diventa un bambino con un cervello formato di 100 miliardi di cellule
[Immagine a pagina 7]
L’istinto migratorio è un’altra prova che la creazione è dovuta a un’intelligenza superiore
Cicogna bianca