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  • g86 22/7 pp. 21-23
  • Come posso farmi capire dai grandi?

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  • Come posso farmi capire dai grandi?
  • Svegliatevi! 1986
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    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
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Svegliatevi! 1986
g86 22/7 pp. 21-23

I giovani chiedono...

Come posso farmi capire dai grandi?

“IL COMUNE vecchio nemico di tanti genitori — il ‘divario fra le generazioni’ — non è la vera barriera che divide i genitori dagli adolescenti”. Così dicono gli autori del libro The Private Life of the American Teenager (La vita privata dell’adolescente americano). Ma se non è il “divario fra le generazioni”, qual è a loro avviso la barriera? “Il vero problema è quello che si presenta in ogni relazione umana: il fatto che non si parla, non si ascolta e non si cerca di capire il punto di vista l’uno dell’altro”.

Questo era il problema di Inge, una ragazza tedesca, e dei suoi genitori. “Respinsi sin dall’inizio i miei genitori ed eressi una barriera fra noi”, ammette. Oggi agirebbe in modo diverso. “Cercherei di mettermi nei loro panni”, dice, “di sapere come la pensano”. Come mai ha cambiato il suo modo di vedere le cose? Perché ora Inge si rende conto che il modo migliore in cui i giovani possono farsi capire dai grandi è quello di cercare di capire i grandi. Ma forse ti chiedi come si possa far questo.

Parla!

Il dialogo è la chiave per capire gli altri perché non c’è altro modo di sapere quello che pensano. Soprattutto, non si può sapere perché la pensano in quel determinato modo. Il dialogo però è una strada a due sensi. Un articolo pubblicato da una rivista tedesca intitolato “A volte l’unica cosa che manca è solo un po’ di comprensione” dice che “i giovani devono confidarsi di più con i genitori”. Allo stesso tempo, consiglia ai genitori “di conoscere meglio i figli”.

Confidarti con i tuoi genitori significa dire loro quello che pensi in modo schietto e aperto. Dovresti dire esattamente quali sono i tuoi pensieri o i tuoi sentimenti, senza essere sgarbato o privo di tatto. Facendo domande non in tono provocatorio ma con sincero interesse, riuscirai a farli esprimere. Hai mai pensato, ad esempio, di chiedere loro — o ad altri adulti — quello che suggerirebbero per aiutarti a scegliere amici preziosi o mete utili nella vita? “Il consiglio nel cuore dell’uomo è come acque profonde”, dice Proverbi 20:5, “ma l’uomo di discernimento è quello che l’attingerà”. Rimarrai sbalordito per quello che puoi imparare dagli altri, sì, anche dai grandi. Ma prima di tutto devi parlare.

Ne è un esempio l’esperienza di Amelia, che racconta: “Non dimenticherò mai quando avevo una quindicina d’anni e dissi a mia madre che non credevo in Dio. Dovette esserne profondamente ferita perché è una persona molto religiosa, ma invece di biasimarmi, mi chiese perché e ne parlammo per un’ora”. Benché non sia diventata una cristiana, oggi Amelia ammette: “Da allora ho cambiato di poco le mie idee, ma l’ammirai veramente perché non si arrabbiò e non diede in escandescenze. Forse sapeva che avrei cambiato il mio atteggiamento”.

‘Bene’, potresti dire, ‘se i miei genitori mostrassero un tal genere di comprensione non ci sarebbero problemi’. Ricorda però che anche i grandi hanno le loro limitazioni. Lorenzo, un padre preoccupato, ha ammesso sinceramente: “Trovo assai difficile mostrare ai miei figli l’amore e la comprensione che dovrei, perché non li ho mai avuti mentre crescevo. Non so proprio come fare”.

Se questo dovesse essere il caso della tua famiglia, cerca di facilitare le cose ai tuoi genitori. Prendi l’iniziativa. Mostra loro amore e comprensione, e nella maggioranza dei casi essi stessi prima o poi mostreranno amore e comprensione a te. Questo avviene perché l’amore è contagioso. La Bibbia dice riguardo a Dio: “Amiamo, perché egli per primo amò noi”. — I Giovanni 4:19.

La diciassettenne Caterina si è resa conto di questo fatto. Essa dice: “Non credo che la maggioranza dei ragazzi diano ai genitori un’equa opportunità. È difficile essere genitori e a volte dobbiamo aiutarli”. Questo vuol dire fare lo sforzo di comunicare, cosa che non è sempre facile fare. “C’è voluta pazienza da parte mia”, ammette, ma ne è stata ricompensata; potrebbe accadere la stessa cosa anche a te.

Ascolta e impara!

Parlare è importante, ma ascoltare lo è ancora di più. Il discepolo cristiano Giacomo esorta ognuno a “essere pronto a udire, lento a parlare”. (Giacomo 1:19) “Udire”, naturalmente, non significa solo udire parole; significa capire i pensieri.

Quindi se desideri far conoscere i tuoi sentimenti e le tue opinioni ai grandi, fallo non per polemizzare, ma per ascoltare e imparare. Quando le opinioni sono discordanti, chiediti perché. ‘La persona con cui sto parlando ha fatto delle esperienze che io non ho fatto? Sa cose che io non so? In tal caso, quali? Il suo ambiente, la sua istruzione o il suo passato sono diversi dai miei? Sotto quali aspetti?’ Questo può renderti più disponibile a imparare dagli altri.

Dopo tutto, così dovrebbe essere la vita: un continuo processo di apprendimento. Significa modificare costantemente i propri punti di vista, le proprie opinioni e le proprie idee ed essere di mente aperta. Se hai superato i vent’anni, sai che è vero e con tutta probabilità converrai che alcune idee che avevi quando eri adolescente sono cambiate un bel po’ col passare degli anni. È stato detto che chi non cambia mai probabilmente è già “morto” e non se n’è accorto. Quindi non “morire” prima del tempo.

Migliora!

“Divieni un esempio”, consigliò un uomo anziano a un giovane amico quasi 2.000 anni fa, “nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità”. Questo adulto, l’apostolo cristiano Paolo, si interessava del benessere di Timoteo. Divenendo un ottimo esempio e fuggendo “i desideri propri della giovinezza”, Timoteo sarebbe diventato una persona che gli altri avrebbero facilmente potuto capire e accettare. — I Timoteo 4:12; II Timoteo 2:22.

Tutti noi — giovani e vecchi — possiamo imparare da questo. Se desideriamo essere accettati e capiti, non dovremmo avere la pretesa che ‘ci prendano come siamo’. Dovremmo essere disposti a fare dei cambiamenti concreti nella nostra personalità e nel nostro comportamento affinché gli altri vogliano accettarci.

Se pertanto nella tua vita ci sono certi aspetti che sono una fonte perenne di malintesi coi grandi — il tuo modo di vestire o di pettinarti, gli amici o gli svaghi che scegli — sii almeno disposto a prendere sinceramente in esame i suggerimenti di coloro che hanno più anni e più esperienza di te. Questo ti aiuterà a “smussare gli angoli” e farà di te una persona che i grandi troveranno difficile non amare e ammirare.

Come trovare vera comprensione

Puoi essere certo che ci sono degli adulti che si interessano dei giovani. Chiedilo a Robert, un giovane della Repubblica Federale di Germania. In una lettera alla Watchtower Society, scritta mentre era ancora adolescente, disse: “Crescendo, incontravo difficoltà in tutto quello che facevo. A fare i compiti a casa ci mettevo un’eternità. Non riuscivo a concentrarmi. Non avevo né amici né fiducia nei miei genitori. Ero disubbidiente e turbolento. Una volta tentai il suicidio. Poi conobbi i testimoni di Geova. Che benedizione! Ho imparato a guardare onestamente me stesso e gli altri. Ho scoperto la cosa più bella che ci sia: l’amore”.

Forse nel cercare amore e comprensione avrai delle delusioni. Però non arrenderti. Persevera e troverai veri amici, sì, anche fra i grandi, particolarmente nella congregazione cristiana. Riscontrerai che sono come tesori nascosti i quali, anche se dapprima non si vedono, risplendono poi più luminosamente quando vengono portati alla luce.

Come ha scoperto Robert, ti sarà molto utile acquistare conoscenza di Geova Dio e sforzarti di mantenere un’intima relazione con lui. Quando gli uomini non ti capiscono, sentiti libero di ‘gettare su Geova il tuo peso’ in preghiera. Egli è un amico che capisce sempre. A differenza di alcuni che forse conosci, non sarà mai troppo occupato per ascoltare i tuoi problemi, anche se sembrano insignificanti. Non ti presterà mai solo parte della sua attenzione. Non ti interromperà mai con una lunga predica. Soprattutto, ti risponderà. La sua confortante promessa è che “egli stesso ti sosterrà”. — Salmo 55:22.

[Immagini alle pagine 22 e 23]

sii disposta a parlare... e pronta ad ascoltare

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