Vi piacciono gli insetti?
A MOLTI non piacciono. Io ero tra questi finché non cominciai a osservare più attentamente queste piccole creature. Vi invito a prendere in considerazione alcune cose che ho scoperto riguardo a tre di loro.
Il punteruolo giapponese
Nel mese di maggio un minuscolo insetto, il punteruolo giapponese, sceglie una giovane foglia adatta, ad esempio della famiglia delle querce. Per prima cosa, ne tagliuzza le venature vicino alla base. Dal momento che la linfa non arriva più, la foglia appassisce. Ora la foglia dev’essere piegata.
Se avete cercato di piegare delle foglie per avvolgervi del cibo in modo attraente, sapete quanto sia difficile farlo per bene. Eppure questo minuscolo insetto, lungo meno di cinque millimetri, sa farlo. Usando tutt’e sei le zampe nonché le mandibole, piega la foglia nel senso della lunghezza e poi comincia ad arrotolarla dall’apice. A un certo punto si ferma a deporre un uovo nelle pieghe della foglia prima di arrotolarla del tutto. Intelligentemente spinge i bordi della foglia in mezzo al rotolo così che l’involto non si srotoli.
Quando l’uovo si schiude, la larva è al riparo e circondata da un’abbondanza di cibo fresco. La foglia strettamente arrotolata si manterrà fresca all’interno proprio come l’interno di un cavolo o di un cespo di lattuga tagliato dura più dell’esterno. Grazie ai preparativi fatti dall’ingegnosa madre, la larva avrà tutto il necessario finché non farà il suo esordio nel mondo esterno tre o quattro settimane dopo.
Una bella farfalla
Osservate ora le uova di una grossa farfalla giapponese color porpora. Sono belle anch’esse! Si possono trovare sulle foglie e sui rami dalla fine di luglio a metà agosto. Deposte in numero variabile da 20 a 200, hanno un diametro di appena un millimetro e mezzo. Entro sei-otto giorni le uova si schiudono. La larva rosicchia tutt’attorno la punta dell’uovo, ne esce e divora il proprio guscio. Una creaturina davvero pulita!
Nei successivi tre-quattro mesi la larva mangia, dorme e cambia ripetutamente pelle. In novembre si nasconde tra le foglie morte ai piedi di un albero e cade in un profondo sonno. Si sveglia verso i primi di maggio, perde la pelle scura invernale e continua a mangiare, stavolta in maggiore quantità. Dopo poco diventa una crisalide, o pupa. Le sue ottime capacità di mimetizzarsi le servono di protezione così che i predatori la scambiano per una foglia mossa dal vento.
A questo punto l’insetto vive da oltre dieci mesi. Verso la fine di giugno, l’involucro della pupa si apre e ne esce una bella farfalla, la cui apertura alare può raggiungere gli undici centimetri. Poiché le restano solo una quarantina di giorni da vivere, essa raggiunge il massimo della sua bellezza verso la fine della sua esistenza.
Un’ape laboriosa
Le api muratrici impiegano parecchio tempo a trovare il posto giusto in cui fare il nido. Può essere una cavità in un sasso, un incavo in un pezzo di bambù o una buca nel terreno.
Una volta scelto il posto, l’ape comincia a cercare foglie adatte da cui ritaglia dei perfetti ovali. Li piega tutti a metà e li porta nel luogo prescelto. Spesso fa da 20 a 30 viaggi per raccogliere un sufficiente numero di foglie.
Nei due giorni seguenti raccoglie nettare e polline, che trasporta e scarica nel nido. Quando ha immagazzinato cibo sufficiente perché la larva raggiunga l’età adulta, l’ape depone l’uovo. Non contenta finché l’uovo non è al sicuro, questa madre scrupolosa va ora a tagliare foglie a forma di cerchi perfetti con cui sigillerà il nido contenente il suo prezioso uovo. Allorché la larva ne uscirà, potrà concedersi la dieta equilibrata a base di nettare (carboidrati) e polline (proteine) provveduti dalla madre laboriosa.
Dopo avere osservato alcuni insetti mi resi conto che basta un po’ di conoscenza per eliminare tanti pregiudizi nei confronti del Grande Progettista e Datore di vita di queste piccole creature, Colui il cui nome è Geova. Forse anche voi potreste prendervi il tempo per ammirarle. Sono ovunque.