I videoterminali sono innocui?
I VIDEOTERMINALI, come quelli impiegati per l’elaborazione di testi, hanno rapidamente sostituito in molte aziende le macchine per scrivere e altre attrezzature per ufficio. I terminali somigliano moltissimo a schermi televisivi collegati a una tastiera. Come gli schermi televisivi, emettono basse concentrazioni di radiazioni non ionizzanti. Di conseguenza, più volte ne è stata messa in discussione la non pericolosità, specie dal momento che l’utente siede così vicino ad essi.
I risultati di uno studio condotto su 1.583 donne incinte della California hanno recentemente suscitato di nuovo le preoccupazioni di molti. Dallo studio è emerso che le donne che avevano lavorato a un videoterminale per più di 20 ore la settimana agli inizi della gravidanza avevano avuto quasi il doppio degli aborti spontanei delle altre impiegate che non li avevano usati. Si riconosce che lo studio non ha dimostrato che l’accresciuto numero di aborti fosse da attribuire alle radiazioni emesse dai videoterminali. Infatti un esperto ha affermato: “Sembra chiaro che il problema sia l’ambiente tipo fabbrica in cui lavorano molte operatrici di videoterminali, anziché il videoterminale stesso”.
Altri esperti, però, raccomandano la cautela. Michael Polen, uno dei ricercatori che ha partecipato allo studio in California, è tra questi. Egli ha fatto notare che precedenti studi condotti su embrioni animali mostravano che il tipo di radiazioni emesse dai videoterminali interrompevano la crescita delle cellule.
Un altro che ha avvertito le donne incinte di stare attente è il direttore di una rivista specializzata (VDT News). Egli ha detto: “Penso che qualsiasi donna che è incinta, o che desidera rimanere incinta, dovrebbe stare sul sicuro e smettere di lavorare a un videoterminale”.