BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g91 8/8 pp. 15-17
  • Il fumo fa davvero così male?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Il fumo fa davvero così male?
  • Svegliatevi! 1991
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Un’inversione di tendenza?
  • Le campagne antifumo non sono una novità
  • Effetti del fumo sull’organismo
  • Prendi la tua decisione
  • Perché smettere di fumare?
    Svegliatevi! 2000
  • Perché fumano, perché non dovrebbero
    Svegliatevi! 1986
  • Potete liberarvi del vizio del tabacco
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
  • Si fumerà sempre?
    Svegliatevi! 1981
Altro
Svegliatevi! 1991
g91 8/8 pp. 15-17

I giovani chiedono...

Il fumo fa davvero così male?

FIN da piccolo Oren era stato affascinato dal fumo. Quando la zia accendeva una sigaretta, gli faceva accendere il cerino. All’età di 16 anni Oren decise di provare. Andò a una festa e chiese una sigaretta a una ragazza, ma si sentì male prima ancora di averla finita.

Ferito nel suo orgoglio, Oren decise di “far pratica” in privato. Una sera, dopo una cena abbondante, accese nervosamente una sigaretta e aspirò. Che sorpresa! Questa volta non ebbe né capogiri né nausea. Soddisfatto, aspirò il fumo a più riprese. Finita la sigaretta, ne desiderò un’altra. Poi, un’altra ancora. Per i successivi sei anni Oren fu un accanito fumatore.

Un’inversione di tendenza?

Oggi molti giovani non condividerebbero il comportamento di Oren. Secondo un’indagine condotta negli Stati Uniti, il 66 per cento degli adolescenti intervistati riconosce che fumare uno o più pacchetti di sigarette al giorno espone la persona a “gravi rischi”. Stranamente alcune delle condanne più severe vengono proprio dai fumatori! “È un vizio disgustoso”, dice un fumatore sedicenne. Secondo un altro sondaggio, quasi l’85 per cento degli adolescenti che fumano ammette che il fumo è dannoso. Quasi la metà ha detto che intende smettere entro cinque anni.

A quanto pare, quindi, la popolarità di cui il tabacco ha goduto per tanto tempo rischia di essere travolta da un’ondata di disapprovazione. Il surgeon general, la massima autorità sanitaria americana, in un rapporto pubblicato nel 1989 (intitolato Reducing the Health Consequences of Smoking—25 Years of Progress) ha detto: “Negli anni ’40 e ’50 fumare andava di moda; ora il fumo è sempre più evitato. Un tempo stelle del cinema, eroi dello sport e altre celebrità facevano pubblicità alle sigarette. Oggi è raro che attori, atleti, personaggi pubblici e candidati politici si facciano vedere mentre fumano . . . Sempre più persone smettono di fumare”.

Nel 1965, il 40 per cento di tutti gli adulti degli Stati Uniti fumava. Più di 20 anni dopo, la percentuale era scesa al 29 per cento circa. Il summenzionato rapporto sanitario afferma inoltre che “quasi metà di tutti gli adulti viventi che fumavano ha smesso”. Nel 1976, circa il 29 per cento degli studenti delle superiori fumava tutti i giorni. Più di un decennio dopo, solo il 19 per cento lo faceva.

Potrebbe quindi sembrare che non occorra aggiungere molto in merito a questo argomento. Ma nonostante le energiche campagne antifumo e i sinistri avvertimenti dei medici, il consumo di tabacco a livello mondiale è aumentato notevolmente! Circa 50 milioni di americani adulti continuano a fumare. E ciò che è accaduto a Oren continua ad accadere a molti altri giovani. Ogni giorno, solo negli Stati Uniti, circa 3.000 adolescenti accendono la loro prima sigaretta. Tirando le somme, si arriva allo stupefacente totale di un milione di nuovi fumatori all’anno! Quel che più sorprende è che la maggioranza dei nuovi nicotinomani sono ragazze adolescenti.

Le campagne antifumo non sono una novità

Non che la gente non conosca i rischi del fumo. Prima ancora che i ricercatori scoprissero le ragioni scientifiche per evitare il fumo, il buon senso aveva già fatto capire che si trattava di un’abitudine impura e indesiderabile. Meno di 90 anni fa le sigarette erano illegali in molte parti degli Stati Uniti. In certi luoghi bastava esserne trovati in possesso per essere arrestati. E nel passato vennero prese misure ancora più drastiche contro il fumo.

La rivista Smithsonian descrive alcuni provvedimenti antifumo del XVII secolo: “In Cina, un editto imperiale del 1638 decretò che l’uso . . . di tabacco era un crimine punito con la decapitazione. . . . In Russia i fumatori venivano fustigati; le narici dei recidivi venivano tagliate; chi continuava imperterrito veniva esiliato in Siberia. In Persia i fumatori venivano torturati, impalati e/o decapitati”.

Certo, queste sanzioni erano eccessive e crudeli. Ma in un certo senso i fumatori stessi sono crudeli verso il proprio corpo.

Effetti del fumo sull’organismo

La nicotina è la sostanza che conferisce al tabacco la sua sinistra attrattiva. Secondo la World Book Encyclopedia, ‘la quantità di nicotina contenuta in un ditale — circa 60 milligrammi — potrebbe uccidere un adulto se presa tutta in una volta. Una sigaretta normale contiene circa 1 milligrammo di nicotina’.

La nicotina dà anche forte assuefazione. Un rapporto del surgeon general americano osserva: “La maggioranza dei fumatori comincia negli anni dell’adolescenza e sviluppa la dipendenza. . . . Oggi l’80 per cento dei fumatori afferma di voler smettere; due terzi dei fumatori hanno provato almeno una volta a smettere”. I tentativi sono spesso ostacolati dai dolorosi sintomi dell’astinenza: un fortissimo desiderio di fumare, irrequietezza, irritabilità, ansia, mal di testa, sonnolenza, disturbi di stomaco e incapacità di concentrarsi.

La nicotina, comunque, non è l’unica sostanza delle sigarette a causare danni; una sigaretta accesa è una vera e propria fabbrica di veleni, che vomita circa 4.000 diversi composti chimici. Quarantatré di queste sostanze sono state riconosciute cancerogene. Alcune consistono in un catrame che si attacca ai polmoni e alle vie aeree che portano ad essi. Col tempo questo può provocare il cancro polmonare. Si pensa anche che il fumo sia “un fattore che contribuisce al cancro della vescica, del pancreas e dei reni, e che abbia relazione col cancro dello stomaco”. — Reducing the Heath Consequences of Smoking.

Possono volerci anni prima che un fumatore contragga il cancro. Ma anche una sola sigaretta è potenzialmente dannosa. La nicotina accelera il battito cardiaco, accrescendo il fabbisogno di ossigeno del corpo. Purtroppo il fumo delle sigarette contiene anche monossido di carbonio, la stessa sostanza velenosa contenuta nei gas di scarico delle automobili. Questa sostanza tossica finisce nel sangue, dove ostacola l’afflusso di ossigeno al cuore e ad altri organi vitali. Come se non bastasse, la nicotina restringe i vasi sanguigni, rallentando ulteriormente l’apporto di ossigeno. Tra i fumatori si registra quindi un tasso particolarmente alto di disturbi cardiaci.

Ulcera peptica, aborti, danni al feto, colpi apoplettici: questi sono solo alcuni degli altri numerosi rischi che i fumatori corrono. Ogni anno in tutto il mondo muoiono circa 2 milioni e mezzo di persone per cause riconducibili all’uso di tabacco. Più di 400.000 di questi decessi avvengono solo negli Stati Uniti. Il surgeon general afferma: “Negli Stati Uniti il fumo è responsabile di oltre un decesso su sei. Il fumo rimane la principale singola causa di morte prevenibile nella nostra società”. Alcune autorità sanitarie temono che alla fine il fumo ucciderà ben 200 milioni di persone che oggi hanno meno di 20 anni.

Ma i fumatori non danneggiano solo se stessi. Costringendo gli altri a respirare i loro fumi tossici, espongono anche i non fumatori al rischio di contrarre il cancro polmonare e altre malattie dell’apparato respiratorio.

Prendi la tua decisione

Non c’è da sorprendersi quindi che in una nazione dopo l’altra vengano adottati provvedimenti per mettere in guardia contro i rischi del fumo o per imporre dei limiti. Comunque, sembra che la consapevolezza dei rischi abbia uno scarso effetto su molti giovani. “Quando accendo la sigaretta mi rilasso”, dice la quindicenne Holly. “Non penso mai al cancro”.

Un proverbio saggio dice: “L’accorto che ha visto la calamità si è nascosto; gli inesperti che son passati oltre hanno subìto la pena”. (Proverbi 27:12) Vuoi davvero subire la pena dell’assuefazione al tabacco, cioè cancro, malattie cardiache, disturbi circolatori? L’ebbrezza della nicotina vale l’alito cattivo, la tosse stizzosa e i denti gialli?

C’è poi una ragione molto più profonda per non fumare: il tuo desiderio di conservare l’amicizia di Dio. Non ti sentiresti offeso se facessi a qualcuno un regalo costoso e questi lo gettasse via? Ebbene, Dio ci dà “la vita e il respiro”. (Atti 17:25) Pensa come deve sentirsi quando qualcuno mostra di disprezzare questo dono! L’apostolo Paolo scrisse: “Poiché abbiamo queste promesse, diletti, purifichiamoci dunque da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio”. (2 Corinti 7:1) Il fumo non si limita a contaminare la carne, avvelenando il corpo con sostanze tossiche, ma contamina anche lo spirito, o forza mentale dominante. Fumare è indice di corruzione, egoismo, empietà.

Nonostante tutto questo, molti giovani provano ancora la tentazione di fumare. Quali sono i motivi e come un giovane può resistere a queste pressioni sarà l’argomento di un prossimo articolo.

[Immagine a pagina 16]

Prima di farti convincere, pensa alle conseguenze

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi