Uno sguardo al mondo
L’“uomo venuto dal ghiaccio” tiene impegnati gli scienziati
Lo scorso settembre due escursionisti tedeschi sono rimasti esterrefatti quando hanno trovato in un ghiacciaio vicino al confine tra Italia e Austria i resti congelati di un uomo. Il raccapricciante ritrovamento è stato definito l’uomo “preistorico” meglio conservato fra quelli trovati in Europa. Chiamato “uomo del Similaun”, dal nome del ghiacciaio dov’è stato rinvenuto, il corpo “comincia a svelare alcuni dei suoi segreti dopo gli intensi sforzi compiuti dagli scienziati”, scrive il Süddeutsche Zeitung. L’“uomo venuto dal ghiaccio” aveva con sé indumenti e armi da caccia, oggetti che sono serviti agli scienziati per datare il reperto, che si presume abbia circa 4.000 anni. Fatto degno di nota, i suoi abiti e il suo equipaggiamento erano molto più raffinati di quanto avrebbero mai immaginato molti esperti.
Colera in Africa
Il numero dei casi di colera registrati in Africa nei primi sette mesi del 1991 è stato quasi il doppio del totale registrato nel 1990, ha dichiarato il Daily Times della Nigeria. Facendo riferimento a un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su questa epidemia, il giornale diceva che si è diffusa ora in 20 paesi africani, inclusi alcuni dove prima non si erano mai verificati casi di colera. Dal gennaio 1991 a ora il numero dei casi denunciati sul continente è stato di 48.860, con 3.736 morti. Recentemente il colera ha imperversato anche nell’America Meridionale.
I presbiteriani revocano una decisione sulle donne sacerdote
Nel 1975 la Chiesa Presbiteriana d’Australia decise di permettere l’ordinazione di donne sacerdote. Ma l’11 settembre 1991 il corpo dirigente della Chiesa Presbiteriana, l’Assemblea Generale Nazionale, ha revocato questa decisione e stabilito con due voti contro uno di escludere le donne dal sacerdozio. È stato tuttavia deciso di permettere alle cinque donne ordinate nel periodo intercorrente di continuare a svolgere la funzione di sacerdote. E anche altre due donne la cui candidatura era stata accettata sono state autorizzate a procedere con la loro ordinazione a patto che non cambino parrocchia. Molti fedeli non hanno gradito la decisione, e corre voce che gruppi contrari porteranno la cosa in tribunale. I critici più veementi prevedono addirittura che la decisione spaccherà la chiesa e che molti — soprattutto donne — preferiranno abbandonare del tutto la Chiesa Presbiteriana.
In pericolo le scorte alimentari dell’uomo
Il governatore dello Stato di Amazonas ha chiesto all’Istituto brasiliano per la tutela dell’ambiente e delle risorse rinnovabili il permesso di cacciare gli alligatori. Perché? Secondo la rivista Veja, ‘la sovrappopolazione di alligatori turba la vita degli esseri umani. Nel Rio Nhamundá, per esempio, ci sono 200 alligatori per ogni abitante umano e, nella lotta per procurarsi il cibo, l’uomo non sempre è il vincitore’. La rivista spiega che gli alligatori non solo divorano il pesce prima che arrivino i pescatori, ma attaccano anche galline e maiali. Il governatore dice: “L’uomo ha il diritto di uccidere l’alligatore se esso gli porta via il cibo”.
Sangue contaminato
Il giudice José Eduardo Carreira Alvim ha condannato il governo federale del Brasile e lo Stato di Rio de Janeiro a pagare i danni alla famiglia del musicista Francisco Mário De Souza che aveva contratto il virus dell’AIDS attraverso una trasfusione di sangue, riferisce la rivista Veja. Il musicista, emofiliaco, è morto nel 1988. Stando a questa rivista, il governatore Leonel Brizola ha detto che il suo stato pagherà. “Se il giudice fossi io”, avrebbe detto, “prenderei la stessa decisione”. Il governo federale, tuttavia, intende appellarsi. La sentenza finale potrebbe avere effetti di vasta portata visto che, come diceva la rivista, solo “il 70% del sangue offerto alle 3.600 banche del sangue del paese viene analizzato”.
Una donna tiene a bada una leonessa
Una donna, i suoi due figli e un loro amichetto stavano arrampicandosi su una collina in una riserva di fauna selvatica del Botswana con l’intenzione di vedere un nido d’aquila. Secondo la rivista Custos, giunti a metà strada hanno sentito provenire da dietro un cespuglio un minaccioso brontolio. Istintivamente si sono girati per scappare, poi la donna si è ricordata di aver letto una volta che non bisogna reagire così. “Mi sono rigirata”, spiega Jill Olivier, “e mi sono trovata davanti una leonessa enorme, che, per mia fortuna, si è fermata bruscamente a circa cinque metri di distanza”. Poi la coraggiosa Jill ha ordinato ad alta voce ai tre ragazzi dietro di lei di non muoversi. “Ero terrorizzata”, aggiunge, “ma sapevo di non dovere staccare gli occhi da lei, perché poteva aggredirmi”. Dopo un paio di minuti, la leonessa ha cominciato a fare marcia indietro. Con gli occhi ancora fissi sull’animale, anche Jill ha cominciato a indietreggiare. All’improvviso la leonessa si è girata ed è corsa via. Jill termina dando questo buon consiglio: “Non sottovalutate la boscaglia e andateci sempre in compagnia di qualcuno che la conosce bene”.
New York è la peggiore
Nel 1990, per il secondo anno consecutivo, New York è stata, tra le 25 maggiori città americane, quella con il più alto numero di rapine. Secondo il rapporto annuale dell’FBI (Ufficio Federale Investigativo degli USA), l’anno scorso è stata denunciata alla polizia di New York la cifra record di 100.280 rapine. Questo significa che durante l’anno 1 persona su 73 è stata aggredita o rapinata. New York era seguita da Chicago, Baltimora, Detroit, New Orleans, Washington, Dallas, Boston e Los Angeles, ciascuna delle quali ha superato la media, riferita a tutte le 25 città, di 9,7 rapine ogni 1.000 abitanti. Nonostante il record raggiunto l’anno scorso di 2.262 omicidi, New York è scesa al decimo posto per il numero di omicidi pro capite, con 30,9 ogni 100.000 abitanti. In cima alla lista c’era la capitale della nazione, Washington, con 77,8 omicidi ogni 100.000 abitanti. Secondo il rapporto, sono state usate armi da fuoco per tre omicidi su cinque.
Una comunità di prostitute
Vila Mimosa ha la fama d’essere il più vecchio e più conosciuto centro di prostituzione di Rio de Janeiro (Brasile). Secondo il giornale argentino Clarín, in questa comunità che occupa due isolati si possono trovare oltre 400 prostitute. Per istruire e intrattenere queste donne, una nuova stazione radio trasmette ora notizie, interviste, pubblicità e musica proprio per prostitute. “La maggioranza dei disc jockey sono prostitute”, scrive Clarín. Molte prostitute sono seriamente preoccupate per il diffondersi dell’AIDS. Il giornale aggiunge che in Brasile ci sono oltre 17.000 malati di AIDS, e che altre 350.000-450.000 persone hanno il virus ma non sono ancora ammalate di AIDS.
Incolpano la TV
La televisione viene ancora una volta incolpata della diminuita capacità di lettura degli studenti. Nel 1991 i voti delle prove orali sostenute da studenti che intendevano iscriversi all’università negli Stati Uniti sono stati più bassi che mai. William M. Honig, sovrintendente all’istruzione pubblica della California, ha detto: “Più guardate la TV meno sapete leggere”. D’altra parte, Michael Fitzmaurice della National Association of Broadcasters è venuto in difesa della televisione. Egli ha detto: “Sappiamo soltanto che la cosa che meglio permette di prevedere se i figli riusciranno negli studi è la quantità di tempo che i genitori dedicano a leggere ai figli. Anche se gettaste via il televisore, non sarebbero più bravi a scuola”.
Mal di schiena
“Un tedesco su tre soffre regolarmente di mal di schiena”, scrive il quotidiano tedesco Schweinfurter Tagblatt. Secondo Gebhard Glück, ministro dei Servizi Sociali della Baviera, l’assenza dal lavoro dovuta a disturbi alla schiena è pari a 75 milioni di giornate lavorative all’anno. Ad esserne colpita non è solo la popolazione adulta o anziana; infatti, anche l’11 per cento delle persone al di sotto dei 18 anni che sono state visitate aveva disturbi alla colonna vertebrale. Le cause principali: modo sbagliato di sollevare gli oggetti pesanti, stare in piedi o seduti nella posizione sbagliata e fare movimenti troppo energici mentre si pratica qualche sport o ci si impegna in altre attività del tempo libero.
Acque costiere inquinate in Asia
Secondo la rivista Asiaweek, l’inquinamento delle acque costiere è divenuto motivo di crescente preoccupazione in Asia e nel Pacifico. Charles Birkeland, biologo marino dell’Università di Guam, ha detto alla rivista che sin dalla metà degli anni ’70 il numero delle persone ricoverate in ospedale o morte per avere consumato frutti di mare avvelenati è andato via via aumentando. Sembra che i frutti di mare si infettino quando consumano organismi che, a loro volta, sono alimentati da sostanze inquinanti. Da dove provengono questi inquinanti? Stando ad Asiaweek, i sospetti sono puntati soprattutto sulle acque cariche di sostanze nutritive che finiscono in mare quando le foreste tropicali vengono abbattute.
Un dilemma per gli spiritisti
Zé Arigó, un medium spiritico morto nel 1971 che sosteneva di parlare a nome di uno spirito detto ‘Dottor Fritz’, ha attualmente 13 sedicenti successori in Brasile. Secondo la rivista Veja, questo gran numero di ‘Dottor Fritz’ rappresenta un problema per i 6.900.000 spiritisti del Brasile. Il presidente dell’Associazione degli spiritisti di San Paolo avrebbe dichiarato: “In teoria è possibile che uno spirito si incarni in più di una persona. Ma cominciamo a pensare che ci siano troppi ‘Dottor Fritz’”. Tuttavia la rivista Veja fa questo commento: “Quello dello spiritismo è un movimento decentralizzato, senza una gerarchia rigida, che non ha nessuna autorità di indicare chi veramente riceve il dottor Fritz e chi invece è solo un’imitazione”. Lo spiritismo, comunque, non presenta alcun dilemma per coloro che si rivolgono alla Bibbia per ricevere istruzione. Essa condanna ogni forma di spiritismo. — Deuteronomio 18:10-12.