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  • g93 22/8 pp. 28-29
  • Uno sguardo al mondo

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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1993
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  • Giocano con i numeri
  • Un gigante vivente
  • Non si è mai troppo vecchi
  • Liquidi antigelo e inquinamento
  • Specchio spaziale
  • Sentenza europea favorevole ai Testimoni in Grecia
  • Lebbra in Italia
  • Una messa per gli animali
  • Debito di sonno
  • I pesticidi minacciano una zona vinicola
  • Vivere soli
  • Perché una corte internazionale in Europa?
    Svegliatevi! 1996
  • Rivendicati i diritti dei testimoni di Geova in Grecia
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  • Proteggiamo legalmente la buona notizia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 1994
Altro
Svegliatevi! 1993
g93 22/8 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

Giocano con i numeri

Da decenni, i gruppi che si battono per i diritti degli omosessuali negli Stati Uniti hanno sostenuto che il 10 per cento della popolazione è gay. Questa elevata percentuale è stata un efficace strumento di pressione politica. Ultimamente, però, la cifra del 10 per cento, basata sugli studi sulla sessualità umana condotti da Alfred Kinsey negli anni ’40 e ’50, è stata messa sempre più in discussione. La rivista Newsweek riferisce: “Secondo la maggior parte degli studi più recenti, la percentuale di omosessuali e lesbiche sarebbe compresa fra l’1 e il 6 per cento della popolazione”. Come mai la cifra ottenuta da Kinsey era così elevata? Sembra che i suoi sondaggi riguardassero soprattutto istituzioni come scuole, prigioni e ospedali, le quali possono non essere rappresentative della popolazione globale. Newsweek cita le parole di Pepper Schwartz, sociologa dell’Università di Washington, secondo la quale il famoso 10 per cento “non è affatto una cifra reale”.

Un gigante vivente

Qual è l’organismo vivente più grande sul nostro pianeta? Nel 1992 alcuni pensavano di aver trovato un candidato al titolo: un gigantesco fungo che si estende su circa 12 ettari di bosco nel Michigan (USA). Tuttavia di recente la rivista Nature ha parlato di un candidato ancora più idoneo: un bosco di pioppi tremuli nello Utah. Questi alberi sono tutti cloni, geneticamente identici. Ciascuno dei 47.000 tronchi nasce da un unico apparato radicale. Il dott. Jeffry Mitton, dell’Università del Colorado, lo definisce un unico organismo “in grado letteralmente di superare montagne e attraversare prati”. Si calcola che questo bosco copra un’area di 43 ettari e pesi circa 6.000 tonnellate. Mentre i singoli alberi del bosco vivono in media 65 anni, l’organismo nel suo complesso può avere migliaia di anni.

Non si è mai troppo vecchi

‘Non si è mai troppo vecchi per imparare’. Come per dimostrare la veridicità di questo vecchio adagio, Bernabé Evangelista, un vivace novantatreenne, pensa di completare gli studi universitari in due anni. Studia arte all’Università di Valencia, in Spagna, e il suo impegno negli studi gli è già valso un premio per meriti accademici. “Studiare è la cosa più bella che esista”, spiega Bernabé, che arriva all’università ogni mattina alle otto e spesso non termina le lezioni serali che alle nove di sera. Bernabé è convinto che le persone anziane abbiano un’occasione d’oro per studiare. “È il momento della vita in cui si ha il tempo di farlo”, dice. Sua moglie aggiunge che mantenersi attivo gli dà uno scopo per cui vivere.

Liquidi antigelo e inquinamento

L’uso di liquidi antigelo per tenere liberi dal ghiaccio aeroplani e piste di aeroporti, pur essendo essenziale per la sicurezza dei voli, ha uno spiacevole effetto collaterale: l’inquinamento. Secondo la rivista inglese New Scientist, ogni anno nei vari aeroporti del mondo vengono usati oltre 50 milioni di litri di antigelo, e gli scarichi di questi liquidi spesso contaminano falde freatiche e corsi d’acqua, provocando uno sviluppo incontrollato di alghe tossiche e uccidendo il pesce. Nell’aeroporto di Stoccolma ci sono dei veicoli che fungono da aspirapolvere e rimuovono dagli aerei l’antigelo in eccesso. L’aeroporto tedesco di Monaco utilizza una gigantesca macchina che passa sopra l’aereo come un autolavaggio automatico, spruzzando il liquido e raccogliendo quello in eccesso, che viene riciclato. Le piste di decollo e atterraggio di Monaco raccolgono i liquidi di scarto e li fanno passare attraverso strati sotterranei di ghiaia e di sabbia che fanno da barriera, dove vengono trattati con batteri che ne scindono le molecole rendendole innocue.

Specchio spaziale

Un’idea che sembra appartenere più alla fantascienza che alla scienza è diventata realtà lo scorso febbraio quando dei cosmonauti russi hanno estratto e spiegato uno specchio del diametro di 20 metri dalla stazione orbitale Mir. Secondo alcuni scienziati si potrebbero usare specchi nello spazio per riflettere a terra di notte la luce del sole, risparmiando così sulla bolletta della luce e persino allungando i periodi favorevoli per la crescita dei prodotti agricoli. Lo specchio, costituito da un sottile strato di Mylar, ha riflesso un raggio di luce solare sulla terra, dove osservatori in Russia, Francia e Canada hanno riferito di averlo visto. I cosmonauti russi hanno localizzato e seguito la fascia illuminata, larga 4 chilometri, che lo specchio ha prodotto sul pianeta buio sotto di loro. Un tecnico che lavora al progetto ha confermato che l’esperimento è riuscito e ha proposto come prossimo passo l’impiego di uno specchio di 200 metri in grado di orientarsi da solo.

Sentenza europea favorevole ai Testimoni in Grecia

Il 25 maggio 1993 i testimoni di Geova hanno riportato un’importante vittoria legale grazie a una sentenza emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha sede a Strasburgo, in Francia. Il caso riguardava un Testimone di 84 anni, Minos Kokkinakis, che era stato condannato per proselitismo illegale. Il 20 marzo 1986 il tribunale penale di Lasiti, a Creta, l’aveva condannato a quattro mesi di reclusione. La sentenza della Corte europea, però, ha revocato la condanna con sei voti favorevoli e tre contrari. Da decenni il governo della Grecia, fortemente influenzato dalla Chiesa Ortodossa Greca, ha fatto arrestare migliaia di testimoni di Geova sotto l’accusa di proselitismo illegale. In questo caso la Corte europea ha riscontrato che il governo greco aveva violato i diritti del signor Kokkinakis alla luce della Convenzione europea sui diritti dell’uomo. Gli oltre 26.000 Testimoni in Grecia sperano che questa sentenza ponga fine alla loro persecuzione così da poter svolgere in pace il loro legittimo ministero.

Lebbra in Italia

Nell’Europa moderna l’antico flagello della lebbra, o morbo di Hansen, colpisce ancora. Dati del Ministero della Sanità indicano che nella sola Italia ci sono 410 casi registrati con una media di 4-5 nuove notifiche all’anno. A un convegno sull’assistenza sanitaria tenutosi a Lecco è stato rivelato che negli ultimi mesi ci sono stati 20 episodi tra persone immigrate da nazioni in via di sviluppo dove il morbo di Hansen è diffuso. Secondo Antonio Sebastiani, direttore dell’Istituto di malattie tropicali e infettive dell’Università “La Sapienza” di Roma, in Italia “esiste qualche residuo focolaio in certe zone di Sardegna, Toscana e Liguria”. (Corriere della Sera, 1º marzo 1993)

Una messa per gli animali

Sembra che di recente gli animali siano oggetto di particolare attenzione del clero italiano. L’ordine religioso dei francescani ha recentemente accusato i gesuiti di essere “eretici” e “nemici del creato” per aver detto che gli animali sono ‘incapaci di amare’. Il prelato Mario Canciani ha così espresso l’opinione della Chiesa: “La chiesa [cattolica] è aperta a tutti gli esseri”. E così, dice La Repubblica (14-15 febbraio 1993), sono in molti a Roma che da anni fanno benedire “i piccoli amici domestici”. Nell’annunciare l’appuntamento per l’occasione, il quotidiano spiega che “insieme ai cristiani più propriamente detti potranno entrare [in chiesa] appunto gatti, cani, pappagalli, conigli e tutta la fauna per cui si vuol ricevere una benedizione”.

Debito di sonno

“Chi è in arretrato col sonno può camminare, udire e vedere come tutti gli altri. Secondo una ricerca però la facoltà di ragionare, la capacità di prendere decisioni e la vigilanza vengono ridotte”, scrive la rivista brasiliana Veja. L’articolo cita esperti che mettono in guardia dai pericoli del non concedersi il sonno necessario. Un’indagine condotta dal dott. Denis Martinez, presidente della Società Brasiliana per il Sonno, mostra che “sul lavoro 2 incidenti su 10 sono dovuti al sonno notturno insufficiente”. Il dott. Martinez avverte che chi dorme poco, “facendo ad esempio tre lavori, . . . sta semplicemente vendendo la propria salute al mercato del lavoro”.

I pesticidi minacciano una zona vinicola

Nella valle della Mosella, nella Germania centrale, rinomata per i suoi vini, sempre più viticoltori soffrono di disturbi nervosi. Giardinieri, contadini e selvicoltori, secondo Peter Binz, neurologo di Trier, manifestano sintomi simili. Nella valle della Mosella c’è anche un’alta incidenza di cancro bronchiale. Qual è il motivo? “Binz sostiene che nella maggioranza dei casi la colpa è dell’uso dei pesticidi”, riferisce il giornale tedesco Süddeutsche Zeitung. Le ricerche hanno rivelato che “fino al 90 per cento dei pesticidi dati con lo spray o dall’elicottero evaporano nell’aria dopo poche ore e vengono respirati dagli abitanti della zona”.

Vivere soli

“Ai canadesi piace sempre più vivere soli”, afferma il Toronto Star. Secondo una statistica pubblicata in Canada nel 1992, l’idea di “vivere soli esercita ora un notevole fascino su molti”. Fra il 1981 e il 1991 il desiderio di vivere soli è aumentato del 43 per cento fra i non sposati, del 16 per cento fra i divorziati e del 18 per cento fra vedovi e vedove. Nello stesso periodo, riferisce lo Star, “il numero di quelli che convivono senza essere sposati . . . è cresciuto del 111 per cento”. Ora le famiglie con un solo genitore costituiscono il 20 per cento delle famiglie canadesi. Nonostante il fascino del vivere soli, l’indice di natalità ha toccato il livello più alto in 14 anni.

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