I testimoni di Geova attaccano l’analfabetismo nel Messico
“È DIRITTO inalienabile, e pure dovere della Chiesa, sorvegliare l’intera educazione dei suoi figliuoli”. Così disse il papa Pio XI nella sua enciclica del 1929. Egli asserì inoltre che la “missione della Chiesa Cattolica di educare si estende egualmente a quelli fuori dell’ovile”. Veramente, si penserebbe che nei passati 1.600 anni la Chiesa avrebbe fatto quanto è in suo potere per educare le masse cattoliche; ma è realmente questo il caso? Migliaia di testimoni di Geova nel Messico nella loro predicazione di porta in porta presentano la loro cartolina di testimonianza al popolo, mostrando la più recente offerta di letteratura de LA TORRE DI GUARDIA, e chiedono gentilmente al solito cattolico di leggerla. Da un’estremità del Messico all’altra, la risposta normalmente è: “Mi dispiace. Non so leggere”. Così sembra che l’indispensabile dovere della Chiesa Cattolica di educare i suoi figliuoli, non è così indispensabile come pretende. Se tale fosse il caso non vi sarebbero tanti analfabeti nel Messico cattolico.
Ciò non ostante, la Chiesa e i suoi seguaci sovente lanciano delle pretese circa l’opera educativa che ha fatto e sta facendo. Religion in the Republic of Mexico dice che “la Chiesa Cattolica. . . è spesso lodata dai suoi difensori per la sua opera educativa. È vero che questa è stata vasta, ma soffre per due serii difetti. Primo: è stata dedicata al prestigio della Chiesa piuttosto che al vero benessere della nazione. Secondo: è stata quasi interamente limitata alla classe più elevata ed ha mancato di beneficare le moltitudini”. Subito dopo il primo periodo la razza conquistata fu abbandonata all’oscurantismo. Un autore cattolico dice che “”molti del clero stimano pericoloso educare gli Indiani e opposero anche tenacemente la teoria che gli Indiani dovrebbero imparare più di quanto è necessario alla salvezza”. Un prete chiamato Torquemada scrisse nel 1605 che “l’educazione degli Indiani era cessata [il dovere indispensabile della Chiesa!], e che vi erano persino dei teologi cattolici i quali sostenevano che gli Indiani non avevano anima”. Sì, invece di edificare scuole e strade maestre e cose che beneficherebbero il popolo, la Chiesa Cattolica edificò più di 10.000 chiese col sudore e il sangue del popolo solo in circa 300 anni e dimenticò le cose relative all’educazione del popolo. La prova di questo è l’attuale condizione dei Messicani in generale in quanto all’educazione.
Ma è l’opera dei testimoni di Geova nel Messico limitata semplicemente a presentare la loro letteratura al popolo alle porte? No, è qualcosa molto più estesa di ciò. La loro opera è nel senso più lato della parola educativa, poiché non soltanto insegnano al popolo le verità bibliche ma danno loro pure un’educazione elementare, insegnando loro a leggere e scrivere.
È così che ebbe inizio. Molto inaspettata fu la lettera del presidente Knorr del 4 maggio 1948, alla Filiale messicana in cui diceva: “Dato il fatto che il 50 per cento dei fratelli messicani non sanno leggere e solo il 25 per cento dei gruppi hanno la scuola di ministero teocratico, mi chiedo se non sarebbe bene stabilire una disposizione nel Messico simile a quella che ho inaugurata in Africa, cioè, avere delle classi di lettura invece del ministero teocratico. Scegliete le persone più istruite nel gruppo per insegnare a leggere ai fratelli, e abbiate regolari classi di lettura. In altre parole, insegnate ai fratelli a leggere e a scrivere lo spagnolo. . . . L’argomento da stabilire è che moltissimi desidereranno leggere quando entreranno nel nuovo mondo di giustizia sotto il regno dei cieli; quindi potrebbero imparare ora”. Quale problema! Insegnare a migliaia di persone a leggere e scrivere e non sapere dove iniziare né come!
Il numero esatto di fratelli e persone di buona volontà analfabeti non era conosciuto. Fu dunque mandata una circolare a tutti i gruppi nel Messico chiedendo i nomi di tutti i proclamatori e le persone di buona volontà analfabeti e anche che i servitori suggerissero il nome del fratello più capace per dirigere la classe, e se non vi fossero fratelli per dirigere l’opera, suggerissero il nome della sorella più istruita. Questa era una cosa difficilissima perché la maggior parte di quelli che sanno leggere e scrivere hanno avuto soltanto uno o due anni di scuola.
Nondimeno, in questo tempo il problema più difficile era di scegliere un buon libro di testo fondamentale per l’uso dei fratelli analfabeti, e di scegliere e istruire la persona più capace in ciascun gruppo come istruttore. In altre parole, fratelli che appena sapevano leggere e scrivere, in molti casi, dovevano improvvisamente diventare insegnanti. Mentre i gruppi in tutto il Messico stavano inviando la necessaria informazione l’ufficio filiale era occupato a studiare i libri di testo dell’educazione elementare e chiedere informazioni a vari professori circa le loro opinioni in quanto a buoni libri di testo per principianti e i migliori metodi d’insegnamento.
Dopo alcuni mesi di studio fu deciso che il miglior libro di testo per analfabeti era uno chiamato la Cartilla, un libro scritto da un gruppo di professori operanti per il Dipartimento Messicano di Educazione Pubblica. La Cartilla è un libro ben composto che insegna lettura e scrittura nello stesso tempo, permettendo a uno studente di imparare a leggere e scrivere nel tempo di un anno circa se le lezioni sono tenute giornalmente.
Poiché il libro di testo non è venduto pubblicamente, e perché è sotto il controllo del Dipartimento di Educazione Pubblica, fu necessario parlare ai funzionari del Governo. Essi furono sorpresi al suggerimento di vendere la Cartilla a La Torre del Vigía (LA TORRE DI GUARDIA), dato che il Governo sta eseguendo una libera opera di educazione nazionale. Così fu chiesto loro di provvederli gratuitamente. No, dissero, dovrebbe esser presentata nella forma di una petizione scritta e allora sarebbe necessario vedere personalmente il più alto funzionario incaricato. Dopo che questo fu compiuto furono spese delle settimane negli uffici governativi cercando di farli decidere in un modo o nell’altro. Finalmente si ebbe un’intervista col funzionario addetto e ci accordarono un totale di 2650 copie della Cartilla. Si pensava che queste fossero troppe, ma risultò che tale non fu il caso.
Che sorpresa fu vedere il grande lavoro che la Filiale stava tentando di fare! Di 278 gruppi vi sono classi stabilite in 187 gruppi. Vi sono 17 gruppi senza alcun analfabeta. E dei rimanenti 74 gruppi, 30 non hanno scritto all’ufficio filiale in quanto a questa campagna di lettura e scrittura, e gli altri 44 ancora aspettano la Cartilla o hanno altri problemi. I fratelli hanno richiesto 3931 copie della Cartilla secondo i nomi delle persone analfabete nei gruppi inviati al nostro ufficio, e tramite gli sforzi della Filiale 3491 copie della Cartilla furono ottenute per i fratelli dal Dipartimento di Educazione Pubblica e da altre fonti. Questo significa che vi sono più di 3000 proclamatori e persone di buona volontà ai quali viene insegnato a leggere e scrivere mediante gli sforzi dei testimoni di Geova nel Messico.
Dopo aver ricevuto una buona provvista dei libri di testo necessari, che ci assicurava l’uso dello stesso libro di testo e gli stessi metodi d’insegnamento in tutto il Messico, fu tenuto un corso privato per imparare i migliori metodi nell’uso della Cartilla e trovare una maniera per istruire una persona in ciascun gruppo sul modo di dirigere questa classe, e questo principalmente per mezzo di corrispondenza e non per mezzo di contatto personale. Istruzioni particolareggiate preparate con attenzione furono scritte sul modo di insegnare l’uso della Cartilla. Indi le copie necessarie della Cartilla e una copia di queste istruzioni furono inviate all’istruttore di ciascun gruppo che doveva avere una classe. L’istruttore, nella maggior parte dei casi il servitore di gruppo, avrebbe studiato con attenzione le istruzioni relative alla Cartilla, e fu soltanto in una o due settimane dopo aver ricevuto i loro libri di testo e istruzioni che la classe si sarebbe organizzata e iniziata. Nella maggior parte dei casi l’istruttore avrebbe imparato insieme agli studenti e avrebbe così superato ciascun problema mentre si sarebbe presentato. Alcuni gruppi scrissero alla Filiale circa i loro problemi. I bambini dei testimoni prendevano parte alle classi se non vi erano scuole governative nella zona. Fu preparato un vocabolario della Bibbia e dato a ciascuno studente affinché fosse usato insieme alla Cartilla in modo da rendere il corso più interessante e teocratico.
Il Messico ha presentemente 11 circoscrizioni, e quindi 11 servitori di circoscrizione. Questi fratelli furono chiamati alla Filiale per due settimane e fu loro assegnato un corso sul modo di usare la Cartilla e le istruzioni e come aiutare ciascun istruttore e la sua classe in ciascun gruppo. Così circa 40 gruppi il mese e i loro istruttori ricevono aiuto personale relativamente alle loro classi di educazione elementare. Questo è un vero aiuto nel migliorare i metodi d’insegnamento in tutti i gruppi.
Un piccolo numero di servitori di gruppo si lamentò perché erano troppo poco istruiti per condurre le classi di lettura. Furono scritte delle lettere informandoli di confidare nel Signore e di iniziare la classe immediatamente. Un po’ timorosi da principio, come naturalmente accade in questi casi, ma ubbidendo alle istruzioni, iniziarono le loro classi. Subito si accorsero che il loro timore era senza fondamento.
RISULTATI FINORA OTTENUTI
Nella Città del Messico vi sono tre classi di lettura e scrittura, che ci permettono di vedere la benedizione del Signore su quest’opera e di renderci conto più o meno di ciò che ha luogo in tutto il paese. Oltre a ciò i servitori di circoscrizione inviano un rapporto della classe di lettura di ciascun gruppo che visitano. Nazionalmente, le classi ebbero inizio nell’ottobre 1948, e per l’aprile 1949 le classi più avanzate hanno praticamente coperto le 110 pagine della Cartilla. Immaginate, nelle classi del Messico, D. F., gli studenti hanno imparato a leggere e scrivere in sei mesi! Naturalmente, hanno ancora bisogno di molta pratica nel leggere e scrivere come anche gli istruttori (alcuni studenti scrivono molto meglio degli istruttori), ma, nondimeno, sembra come un miracolo. La maggior parte delle classi sono a buon punto della Cartilla, e per la fine dell’anno di servizio 1949 approssimativamente tutti i 3.000 studenti dovrebbero essere in grado di leggere e scrivere come la persona di media educazione del Messico.
Il Governo sta svolgendo un’opera nazionale di lettura e scrittura, ma l’amore dei testimoni di Geova per il Signore e il loro desiderio di personalmente leggere per se stessi di Geova nella Bibbia e di servirlo in miglior modo è un meraviglioso incitamento che li rende in grado di imparare a leggere e scrivere in pochi mesi, un incitamento che non esiste nelle scuole governative. Le scuole pubbliche danno lezione giornalmente mentre le classi dei testimoni di Geova sono tenute solo due volte la settimana, ciascuna lezione di un’ora di durata. Nondimeno questi proclamatori del Regno e le persone di buona volontà imparano a leggere e scrivere in sei mesi, molto più rapidamente delle persone nelle scuole pubbliche. Pratica, studio in casa, zelo e diligenza da parte dei testimoni di Geova rendono possibile questo rapido imparare. A qualche cosa che fa fremere vedere come ciascuna Sala del Regno è divenuta una scuola del Regno con la sua propria lavagna e tutto il necessario.
Molti problemi sono sorti a causa di questa nuova caratteristica dell’opera teocratica. Si tratta di avere a che fare con la lingua. I fratelli delle varie parti del Messico parlano almeno venti differenti dialetti indiani. V’è un certo numero di gruppi dove i proclamatori parlano soltanto il loro dialetto indiano, e in queste parti i fratelli non solo devono imparare a leggere e scrivere spagnolo ma devono pure imparare a parlarlo. Questi fratelli indiani vengono alla verità udendola pronunciare nel loro proprio dialetto da qualche proclamatore che sa parlare lo spagnolo e il dialetto. In questi casi l’istruttore deve conoscere il dialetto indiano e anche lo spagnolo. Naturalmente queste classi non avanzano così rapidamente come le classi dove tutti i fratelli conoscono lo spagnolo.
Un’altra difficoltà è che alcuni fratelli persistono ad arrivare in ritardo. “Oh, fratello, sono in ritardo,” diranno entrando nella Sala del Regno dopo che la lezione è praticamente terminata. L’istruttore cerca di sorridere e dir loro di essere puntuali per la prossima lezione. In queste occasioni, benché l’istruttore possa sorridere, forse può pensare alla scuola nei tempi di Gesù e i diritti degli istruttori in quel tempo. Smith’s Bible Dictionary dice che se uno studente avesse commesso qualche atto punibile (come arrivare in ritardo), “la punizione impiegata era la battitura con una correggia, mai una verga”. Ma le nostre scuole non sono nelle sinagoghe né sono religiose. Esse sono teocratiche e funzionano sulla base dell’amore, non la forza; perciò tali metodi non possono essere usati benché l’istruttore possa pensarvi. La maggior parte dei fratelli, tuttavia sono puntuali.
Dopo che l’opera fu organizzata il Dipartimento di Educazione Pubblica desiderava delle prove, le quali furono provvedute, che la Filiale messicana stesse effettivamente tenendo il numero di classi che pretendeva di avere. Un mattino mentre eravamo negli uffici governativi di Educazione pubblica una persona che aveva pregiudizi cominciò a commentare che noi eravamo una “setta religiosa chiamata testimoni di Geova” e che il governo ‘non dovrebbe più darci dei libri di testo’. Il funzionario addetto si rivolse a lui e disse: “Se un prete prendesse parte nell’insegnare ad altri a leggere e scrivere [essi non l’hanno mai fatto nel Messico], farebbe il suo dovere come cittadino messicano”. Quindi dichiarò: “Sono orgoglioso dell’opera che queste persone stanno facendo”.
Il Dipartimento di Educazione Pubblica non accorderà all’organizzazione messicana, La Torre del Vigía di México, A. C., riconoscimento come un’organizzazione pedagogica, poiché il Governo controlla direttamente tutti i movimenti educativi, ma ha pienamente cooperato con l’ufficio filiale. Nondimeno ispettori di zona governativi del Dipartimento di Educazione Pubblica in tutto il Messico hanno dato riconoscimento a molte Sale del Regno come centri educativi e hanno accordato ai fratelli documenti ufficiali dichiarandoli come tali. Una copia del documento è registrata presso il Dipartimento di Educazione Pubblica. Molti favorevoli commenti vengono da essi fatti. Uno dichiara: “Lo scrittore, ch’è l’Ispettore d’Educazione Federale in questa Zona, conferma il fatto che il gruppo locale dei testimoni di Geova . . . fino al tempo presente ha fatto un meraviglioso lavoro nei loro sforzi educativi”. In un altro si legge “Mi congratulo con voi per i vostri sforzi nell’aiutare l’umanità che è sotto un velo d’ignoranza”. La maggior parte delle lettere ricevute dagli ispettori di zona dell’educazione federale sono su simile tenore e mostrano il loro apprezzamento per l’opera che viene compiuta dai testimoni di Geova.
Davvero è una benedizione e una gioia frequentare un tale centro educativo dei testimoni di Geova. Sei mesi fa era una lotta e un compito difficile insegnare a persone adulte le vocali, le prime lettere che si imparano dell’alfabeto. Ci vuole molta pazienza nell’iniziare a una di queste classi. Ma vale la pena di fare lo sforzo per vedere e sentire uno di questi studenti che lo scorso ottobre non sapeva né leggere né scrivere prendere il suo posto davanti all’aula e leggere con relativa facilità nel libro di testo o scrivere sulla lavagna una frase pienamente teocratica letta dall’istruttore. Se non fosse stato per la mano guidatrice di Geova vi sarebbe ancora un grado di analfabetismo di almeno il 50 per cento fra i proclamatori del Regno messicani.
VANTAGGI E BENEFICI
Ma di quale valore è stato per questa gente l’aver imparato a leggere? Migliora questo il loro servizio nel campo? Li porta ad apprezzare più pienamente la verità della Parola di Dio, la Bibbia? È il loro amore per la verità che innanzi tutto li fa interessare nel Regno ed è quello stesso amore per la verità che li aiuta a imparare a leggere. Essi più di qualsiasi altro apprezzano la Bibbia, perché per anni la Bibbia, come la letteratura, tutta, è stata per loro come un libro chiuso. Hanno creduto in essa senza poterla leggere. Altri hanno dovuto parlar loro di essa e l’hanno letta a loro. Ma ora per la grazia di Dio sono fra quelli che ‘leggono per se stessi questa profezia e serbano le cose che sono scritte in essa’. — Apoc. 1:3.
Migliora questo il loro servizio nel campo? Sì, in molte maniere. Prima che imparasse a leggere e scrivere il proclamatore del Regno sarebbe venuto a contatto con una persona alla porta, le avrebbe presentato il messaggio e avrebbe citato a memoria vari testi della Bibbia che avrebbe in precedenza imparato. Questo proclamatore analfabeta in alcuni casi avrebbe diretto studi biblici facendo leggere alla persona di buona volontà le domande nel libro, dar le risposte, e cercare tutti i passi. Ma ora il proclamatore del Regno nuovamente istruito può venire a contatto con una persona e leggerle direttamente i diversi testi biblici. Al suo studio biblico la sua conoscenza della verità e della lettura gli permette di guidare la persona interessata a una corretta conoscenza di Geova senza alcuna deviazione che potrebbe forse essere causata dall’analfabetismo a un tale studio.
Il salmista disse che la Bibbia “è una lampada al mio pié”, ed è personalmente divenuta tale per i testimoni di Geova nel Messico. Certamente, altri analfabeti si uniranno alle file dei proclamatori del Regno nel Messico, ma, con così numerosi proclamatori che recentemente hanno imparato a leggere e scrivere, dovrebbe essere semplice impartire questa istruzione elementare ai nuovi venuti. Ora il proclamatore nel Messico può fare com’è dichiarato da Paolo, “presentar te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità”. — 2 Tim. 2:15.