Lettera
“SULLA POLIGAMIA”
Caro Fratello,
La tua lettera del 26 marzo ha ricevuto la nostra attenta considerazione.
La nostra Circolare di istruzioni avvisava il fratello — che nessun poligamo poteva essere espulso dalle adunanze. Ciò vuol dire che non poteva essere proibito loro di entrare nella Sala del Regno ed essere personalmente presenti alle adunanze. Essi hanno tanto diritto di far questo quanto qualsiasi estraneo, la cui condizione sociale o coniugale non conosciamo. Ma per quanto riguarda il prendere parte alle adunanze, questo è un’altra cosa. Se il fratello - o i suoi conservi ti hanno proibito di entrare nella Sala ed essere presente alle adunanze in modo ordinato, allora hanno ecceduto l’intento dell’affermazione nella nostra Circolare. Ma se rifiutano di dare ai dissidenti alcuna parte attiva nelle adunanze e la partecipazione alle attività di campo del gruppo, allora si attengono al significato delle istruzioni nella Circolare.
Tu argomenti che se la monogamia era la regola conosciuta e accettata fra i Cristiani apostolici, in tal caso non ci sarebbe nessun punto nelle istruzioni di Paolo secondo le quali il sorvegliante e l’assistente ministeriale in un gruppo devono, se sono maritati, essere i mariti di una moglie sola. Alcuni, comunque, ritengono che questo significhi che i servitori di gruppo devono avere sposato una volta soltanto non devono aver sposato dopo il divorzio o dopo essere rimasti vedovi per la perdita di una moglie precedente. Questo pensiero è dedotto dall’istruzione di Paolo conforme alla quale le vedove di 60 anni dovevano essere iscritte nel catalogo di quelle che ricevevano aiuto dal gruppo le quali ‘erano state mogli di un marito solo’. (1 Tim. 5:9) Certamente la poligamia non fu per le donne una consuetudine permessa fra quelle prime Cristiane. Pertanto, volendo seguire il tuo argomento, se la monogamia era la regola accettata fra loro, non ci sarebbe stato nessun punto di Paolo per fare tale richiesta concernente le vedove. Giacché i servitori di gruppo dovevano essere d’esempio alla greggia, la loro regola di monogamia sarebbe stata la regola di tutta la greggia sulla quale essi erano i sotto-pastori del Signore. — 1 Piet. 5:3.
Quello che Gesù disse in Matteo 5:31, 32 e 19:1-12 non fu solo contro il divorziare da una donna per cause diverse dall’infedeltà coniugale. Fu anche contro la poligamia. Quando disse di essere contro il divorzio eccetto per l’unica causa, perché “da principio non era così”, allora era similmente contro la poligamia. Perché? Perché “da principio non era così”, ma Iddio provvide ad Adamo una MOGLIE SOLA.
La Società veramente disse che non era un comando da parte nostra che i poligami rinunciassero alle mogli in più. No, non tentiamo di imporci alla vita di nessuno che professi di essere cristiano, ma dobbiamo permettere loro di godere il privilegio di fare quello che vogliono.
Noi non li forzeremo. Se essi vogliono piacere al Signore Iddio, noi non avremo da comandar loro. Saranno lieti di ubbidire a Dio di loro propria volontà. Ma noi abbiamo il diritto di richiedere che quelli i quali la Società riconosce come suoi rappresentanti rispondano ai requisiti stabiliti dal Signore Dio. La fedeltà a Lui ci obbliga di fare questo.
In questo non possiamo avere pregiudizi o essere influenzati o guidati da condizioni sociali in Africa o in America o in qualsiasi altro luogo. Non potremmo fissare una condizione per l’Africa e un’altra per l’America e un’altra ancora per qualche altro paese. Se tolleriamo la poligamia in Africa e ci passiamo sopra, allora i fratelli in America potrebbero dire: “Ecco, voi permettete la poligamia in Africa, e per essere consistenti dovreste permetterla qui in America. La sola cosa che non lo permette in America è il fatto che le leggi degli Stati, sono contro la poligamia; ma perché dovrebbe obbiettare la Società se lo facciamo segretamente senza che lo sappia la legge?” Ma noi abbiamo una regola per tutta la terra e per tutte le nazioni della terra. E questa è la disposizione di requisiti del Signore che si applica ugualmente e nello stesso modo a tutti i Cristiani di ogni razza, colore o lingua. Solo così ci asteniamo dall’essere doppi di mente e quindi instabili in tutte le nostre vie. (Giac. 1:8) Solo seguendo il sentiero diritto e angusto possiamo esser veraci verso il nostro Dio.
Noi apprezziamo tutto il lavoro che tu hai fatto nel campo negli anni passati. Certo sarebbe un peccato se perdessi tutto il tesoro spirituale che questo corso ti ha accumulato. Per questa ragione riteniamo appropriata l’ammonizione di Giovanni: “Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa. Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina, ha il Padre e il Figliuolo”. (2 Giov. 8, 9) Perciò, quando vedi altri fratelli conformarsi alla dottrina di Cristo, perché non puoi tu pure fare lo stesso nell’interesse della pace? Invece di resistere, perché non riposare nel Signore Dio e mostrare il suo spirito? Renderà il corso giusto tanto più facile per te, e ti condurrà ad ottenere una “piena ricompensa”.
Fedeli nella ‘lode a lui più che mai’,
WATCH TOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY