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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
w52 15/5 pp. 157-158

Attività dei testimoni di Geova in Isvizzera

(Rapporto tratto dall’Annuario inglese del 1952)

SITUATO al centro dell’Europa in uno dei più famosi luoghi di raccolta bellezza è il paese della Svizzera. Qui la Società ha un ufficio filiale e uno stabilimento tipografico e molto lavoro di stampa è stato fatto durante l’anno, fornendo letteratura francese e tedesca. C’è ancora molto lavoro da fare nella liberazione dei prigionieri e quelli che sono liberi di esprimere la Parola di Dio senza impedimento fanno progresso compiendo un buon annunzio dei propositi di Geova. Il servitore di filiale invia un interessante rapporto e qui ne sono pubblicati dei brani.

L’anno scorso, sotto l’immeritata benignità di Geova, è stato un anno di espansione. Venti dei cento gruppi del paese hanno raggiunto la loro quota del 34 per cento. La media di aumento di proclamatori è stata il 14 per cento, con un massimo di proclamatori di 2.728. Le sezioni di diverse lingue hanno contribuito come segue: sezione tedesca aumentata del 12,8 per cento. Francese 22,8 per cento (contro il 13 per cento dell’anno passato) e sezione italiana, aumento del 45 per cento.

Un importante evento è stato l’assemblea di distretto a Basilea, la quale ha ripetuto molte delle caratteristiche del congresso di New York. Molti dei 100 proclamatori svizzeri che furono presenti allo Yankee Stadium, hanno fatto animati rapporti. Gli intervenuti all’adunanza pubblica sono stati 3.660 e dopo questa entusiastica assemblea entrambe le unità di Basilea hanno superato la loro quota del 34 per cento, riportando il totale di un massimo di 352 proclamatori.

Un’assemblea di circoscrizione nella cattolica Lucerna ebbe un avvenimento interessante. Un circolo di giovani cattolici, dichiaratamente incoraggiato dal suo sacerdote, venne alla conferenza pubblica allo scopo di far del male. Circa 50 di loro si misero a sedere nella galleria più alta e subito cominciarono a far chiasso e a pestare i piedi in segno di disapprovazione. In seguito all’invito dell’oratore per il silenzio, la comparsa sul balcone di una buona schiera di uscieri “di grosso calibro” tenne il disturbo sotto controllo. Dopo la conferenza, non meno di quattro gruppi di loro ricevevano un’intensiva testimonianza con prove a Bibbia aperta della fallacia della tradizione cattolica, e più tardi alcuni furon visti con un libro, un opuscolo o una rivista.

È nelle zone cattoliche che è stato fatto molto progresso dai pionieri, malgrado l’opposizione clericale e della polizia. In un paese dove due pionieri lavorarono presso interessati isolati ora è stabilito un gruppo con 21 proclamatori. Entrambi i gruppi nella Svizzera di lingua italiana raggiunsero la loro quota del 34 per cento. Un solo pioniere che lavorava in valli di monti cattolici ebbe la gioia di vedere il gruppo locale ascendere a 12 proclamatori, il 34 per cento.

Facendo rapporto su un’altra zona cattolica un pioniere dice: “Qui la paura dell’uomo è potentissima. Di recente mentre lavoravo con una persona interessata in un villaggio, giungemmo alla casa del sacerdote. Egli ci invitò ad entrare e quindi cominciò a interrogarmi come un giudice istruttore. Prima volle sapere chi ci mandava. Io gli dissi: ‘Sicuramente lei sa che è Cristo che manda i suoi discepoli a predicare il Regno.’ ‘Avete un permesso?’ domandò. ‘Sì, quello stesso che Gesù diede ai suoi discepoli di predicare il suo Regno fino alla fine di questo mondo.’ Il sacerdote disse quindi che avrebbe chiamato la polizia, perciò io gli ricordai che questo sarebbe stato simile alla maniera nella quale gli scribi e i Farisei agirono con Gesù quando lo denunziarono a Pilato. La settimana dopo quando tornai nel villaggio, tutti mi dissero la stessa cosa, erano stati avvertiti che se avessero preso la nostra letteratura sarebbero stati scomunicati dalla chiesa. Comunque, tutti ascoltarono e così collocai due libri. Essi vollero sapere perché il sacerdote era contro di noi e aveva proibito che leggessero i libri. Oggi è organizzato un gruppo di cinque proclamatori”.

Molte esperienze interessanti sono avute da diplomati di Galaad nella casa missionaria di Ginevra, la quale è situata dove vivono molti diplomatici delle Nazioni Unite. Essi hanno spesso occasione di testimoniare a questi uomini e due studi biblici sono ora tenuti. È abbastanza interessante, essi riportano, ascoltare alcune persone delle Nazioni Unite ammettere la mancanza di speranza di questa organizzazione inefficace e che il messaggio predicato dai testimoni di Geova sembra che sia la sola ragionevole speranza per il genere umano.

Quest’anno non è stato un’eccezione nel produrre la sua messe di problemi legali, dei quali è stata preminente la contesa della ‘vendita ambulante senza licenza’. Venti casi furono riportati durante l’anno, cinque furono risolti con successo senza una corte e otto casi furono portati davanti alle corti, compreso il caso dell’appello dell’anno scorso nel cantone Vaud. Questo appello fu portato davanti alla suprema corte svizzera il 3 settembre 1950. Questa corte considera solo gli argomenti legali scritti, e per un lungo periodo di tempo ha persistentemente deciso contro di noi sulla contesa della vendita ambulante. Dopo una discussione di circa 70 minuti la corte emise un giudizio di 5 contro 2 a nostro sfavore, seguendo i vecchi precedenti. Nonostante questo giudizio i proclamatori hanno continuato baldamente a predicare, e due mesi dopo a Losanna, la sede della corte suprema e anche nel cantone Vaud, fu tenuta un’assemblea di distretto di tre giorni caratterizzata da un’intensiva opera di testimonianza di casa in casa e per le vie. Non una singola denunzia dalla polizia! E la domenica si vide la più grande adunanza pubblica mai tenuta!

Per portare a buon fine l’anno venne il congresso internazionale di Londra, seguito da quelli di Parigi e di Francoforte, presenziati da molti proclamatori svizzeri che son tornati incoraggiati e rinvigoriti, il che siamo certi che mostrerà i suoi frutti in continuo grande progresso teocratico. Una gioia alla fine di quest’anno è stata la visita di più di 250 fratelli americani e canadesi, compresi molti della Bethel di Brooklyn, alla stamperia e all’ufficio di Berna in seguito ai congressi europei. Quindi attendiamo ancora altre opportunità future di ‘lodare Jah, poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re’.

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