Domande dai lettori
◆ Sarebbe saggio per un testimonio di Geova dire ch’egli accetta come dal Signore e come verace ciascuna edizione de La Torre di Guardia anche prima d’aprirla? o dovrebbe dire ch’essa è provveduta dallo “schiavo fedele e discreto” ma ch’egli intende provare ogni cosa prima di accettarla? — L. P., Montana.
Se il Padre celeste non darebbe una pietra o un serpente o uno scorpione a un figliuolo che gli chiedesse pane o pesce o un uovo, e se La Torre di Guardia è un dono di Geova mediante Cristo per tramite dello “schiavo fedele e discreto”, dobbiamo noi prendere in mano ciascuna edizione de La Torre di Guardia come se dovessimo esser colpiti da una pietra o morsi da un serpente o punti da uno scorpione? (Matt. 7:7-11; Luca 11:9-13, NW) Dobbiamo noi essere dubbiosi e sospettosi riguardo a ciascuna susseguente edizione? I Bereani prima “ricevettero la parola con la massima prontezza di spirito”, e poi si misero “esaminando attentamente le Scritture ogni giorno per vedere se queste cose stavano così”. (Atti 17:11, NW) Perciò noi dovremmo ricevere La Torre di Guardia come uno strumento che cerca sempre di portarci la verità, se la nostra passata esperienza al riguardo lo garantisce, e poi, non con uno spirito combattivo, alla maniera dei Bereani dovremmo provare con le Scritture quanto essa dice. Questo vogliamo che facciate, affinché siate convinti e assimiliate queste cose.