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  • La scienza moderna rivendica la Bibbia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 15/9 pp. 547-549

La scienza moderna rivendica la Bibbia

LA BIBBIA dice d’esser la Parola dell’unico vero Dio, Geova. “Tutta la scrittura è ispirata da Dio”. (2 Tim. 3:16, NW) Questa affermazione presuppone ovviamente l’esistenza dell’Autore della Bibbia. È la fede nella vera esistenza di Dio rivendicata dalla scienza moderna? Si.

Come creature ragionevoli sappiamo che ogni effetto ha la sua corrispondente causa. Perciò mentre osserviamo l’immensità, l’ordine e la configurazione del cielo stellato come si vedono attraverso il telescopio di Monte Palomar, mentre notiamo le meraviglie e le bellezze della natura visibili ad occhio nudo, e mentre consideriamo il mondo reso visibile per mezzo del microscopio elettronico, non possiamo fare a meno di concludere che tutti questi effetti devono avere senz’altro una causa in cui risiedono potenza e sapienza infinite.

Man mano che l’uomo impara a conoscere meglio il proprio corpo, come funzionano e cooperano insieme i suoi diversi sistemi, come produce enzimi e ormoni, come lavora il suo cervello, ecc., ha una ragione sempre più grande di ritenere che questa macchina la quale è la più meravigliosa di tutte non potrebbe essere il prodotto del caso o di una forza cieca priva d’intelligenza, che sarebbe la “natura”.

E quando consideriamo le numerose funzioni le quali rendono imperativo che l’uomo viva sulla terra, la distanza della terra dal sole, la velocità con cui la terra gira intorno al sole e ruota attorno al proprio asse, la composizione dell’atmosfera della terra, la distanza tra la luna e la terra, il modo in cui i regni vegetale e animale cooperano insieme nella produzione e nell’assorbimento di ossigeno e anidride carbonica, noi chiediamo: Come potrebbero tutti questi fattori, e molti altri, verificarsi su di un pianeta per caso? Non lo potrebbero, e perciò costituiscono un’ampia prova che, per usare le parole di A. Cressy Morrison, ex presidente dell’Accademia delle Scienze di New York, L’uomo non esiste da sé. Veramente, alla luce di tutta questa evidenza, chi dice che non ci sia Dio si rende stolto. — Sal. 14:1.

È la fede nell’autenticità della Bibbia rivendicata dalla scienza moderna in modo così completo come è rivendicata la fede nell’esistenza dell’Essere Supremo, Geova Dio? Sì.

La Parola di Dio, la Bibbia, non indica l’età dell’universo; solo di recente la scienza moderna ha raddoppiato il suo calcolo, da 1.800.000.000 di anni a 3.500.000.000 di anni. La scienza moderna ha trovato che nella preparazione della terra per l’uomo fu seguito l’ordine indicato dalla Bibbia: prima comparve la luce, poi la terra, poi la vegetazione, poi le creature marine, i volatili e gli animali terrestri e infine l’uomo. L’evidenza della geologia non conferma la teoria dell’evoluzione, ma, per citare il moderno scienziato francese Lecomte du Nouy, mostra “tutte le insoddisfacenti caratteristiche dell’assoluta creazione”. (Human Destiny, pagine 72, 75, 79) La paleontologia sostiene la dichiarazione biblica che Dio fece produrre dalla terra i vari animali ‘ciascuno secondo la sua specie’. (Gen. 1:21, 24, 25) Il defunto Lucien Cuenot, uno dei più noti biologi della Francia, scrisse che “la linfa dell’evoluzione non circola più”, ammettendo in tal modo che ora non c’è alcuna evidenza di evoluzione; e poco prima della sua morte scartò interamente la teoria dell’evoluzione, con grande costernazione dei suoi colleghi scienziati. Poiché, secondo Sir Arthur Keith e il professore D.M.S. Watson, l’unica alternativa della teoria dell’evoluzione è la “creazione speciale”, come è descritta nella Bibbia, Lucien Cuenot sosteneva così il racconto della Bibbia.

La Bibbia dichiara che in Geova Dio è la fonte della vita. (Sal. 36:9) Un tempo l’uomo supponeva che la vita fosse cominciata con la “generazione spontanea”, ma ora egli sa che ogni vita deriva da una vita precedente, detta “legge della biogenesi”.

Gli uomini della scienza dei tempi passati ritenevano che il diluvio del giorno di Noè fosse di proporzioni locali, ma la scienza moderna, particolarmente quella rappresentata dalla geologia e dall’archeologia, offre l’evidenza che il mondo dei mammut e di altri mostri simili subì una fine catastrofica, e gli scienziati hanno trovato in Italia, Svizzera, Inghilterra e Stati Uniti, “perfino sulle sommità di alte montagne, interi alberi sprofondati nel terreno, e anche denti ed ossa di animali, scheletri di pesci, conchiglie, spighe di grano, ecc., pietrificati”; che non potevano essere arrivati fino lassù se non mediante un diluvio mondiale. — Encyclopedia of Reliqious Knowledge.

La scienza moderna rivendica pure la saggezza di molte norme della legge di Mosè. Fra gli animali la cui carne era vietata come alimento vi era il maiale, il quale è soggetto alla trichinosi; la lepre, che è soggetta alla tularemia; certi pesci che sono soggetti ai vermi solitari, ecc. Le carni erano esaminate, e non potevano essere mangiate dopo due giorni. Nessun animale che era morto da sé doveva esser mangiato; quelli che prendevano certe malattie erano costretti a stare in quarantena; le regole sanitarie erano obbligatorie.

Nei secoli diciottesimo e diciannovesimo sorsero molti critici della Bibbia che ne attaccarono le numerose informazioni storiche, ma la scienza moderna ha sconfitto i critici della Bibbia e la rivendica. Dice J. G. Duncan nel libro inglese Accuracy of Old Testament in Light of Recent Palestinian Archaeology: “Non penso che ci sarà per molto tempo possibile, anche se adesso ci è possibile, negare la notevole precisione di dettagli dei racconti dell’Antico Testamento. Avvenimenti finora considerati leggendari sono stati riconosciuti storici dalle recenti scoperte. . . . Tutti i racconti sono sostenuti da storia vera!” E dice il defunto Sir Frederic Kenyon, nel suo libro The Bible and Archaeology: “L’archeologia non ha detto ancora l’ultima parola; ma i risultati già ottenuti confermano ciò che la fede vorrebbe suggerire, che la Bibbia può solo guadagnare con l’aumento della conoscenza”.

Poiché i manoscritti originali delta Bibbia non esistono, molti hanno sfidato l’autenticità delle copie esistenti. Ma di recente sono stati scoperti i manoscritti papiracei delle Scritture Greche Cristiane che risalgono a un’epoca così vicina alla data degli originali che, come Sir Kenyon asserisce, “l’autenticità e la generale integrità dei Libri del Nuovo Testamento possono ritenersi finalmente confermate”. Una prova sorprendente dell’autenticità dell’ “Antico Testamento” fu scoperta nel 1947, col Rotolo del Mar Morto del libro d’Isaia, il quale, tranne poche variazioni insignificanti, fu riscontrato identico al miglior testo masoretico, benché scritto mille anni prima. Mille anni di trascrizioni senza notevole diversità nel testo!

Veramente, la scienza moderna rivendica la Bibbia.

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