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  • Domande dai lettori (3)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
w53 15/7 pp. 222-223

Domande dai lettori

◆ Sapeva Gesù, nella sua fanciullezza, ch’egli sarebbe stato il Messia e si rendeva conto d’essere esistito prima come creatura spirituale, il Logos? — C. R., Pennsylvania.

“L’angelo di Geova gli apparve in sogno, dicendo: ‘Giuseppe, figlio di Davide, non temere di condurre Maria tua moglie a casa, perché ciò che è stato generato in lei è dallo spirito santo. Ella partorirà un figliuolo, e tu dovrai mettergli nome “Gesù”, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati.’” (Matt. 1:20, 21, NW) Da questo Giuseppe avrebbe saputo che Gesù era il Figlio di Dio destinato ad essere il mezzo della salvezza.

A Maria l’angelo Gabriele disse: “Concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli metterai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e Geova Dio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli sarà re sopra la casa di Giacobbe per sempre, e del suo regno non ci sarà fine. . . . Spirito santo verrà sopra di te, e potenza dell’Altissimo ti adombrerà. Per questa ragione anche, ciò che è generato sarà chiamato santo, Figlio di Dio”. (Luca 1:30-35, NW) Quindi Maria avrebbe saputo che Gesù era Figlio di Dio e che doveva essere pure il promesso Messia per regnare come re sopra un regno eterno; benché essa, come il resto degli Ebrei, pensasse che questo regno sarebbe stato terreno.

Elisabetta, madre di Giovanni Battista, sapeva che Gesù sarebbe stato il Signore, poiché salutò Maria sotto ispirazione. “Come mai ho io questo privilegio, che la madre del mio Signore venga a me?” (Luca 1:41-43, NW) Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, sapeva che un Salvatore era stato provveduto, e che suo figlio Giovanni doveva preparare la via davanti a Lui. (Luca 1:67-69) Al tempo della nascita di Gesù un certo numero di pastori seppe ch’egli sarebbe stato il Messia, Cristo il Signore, poiché l’angelo di Geova disse loro: “Vi è nato oggi un Salvatore, che è Cristo il Signore”. Essi divulgarono la notizia di questo fatto. (Luca 2:8-20, NW) Un certo Simeone aveva ricevuto la promessa divina che “non avrebbe visto la morte prima di aver veduto il Cristo di Geova”, e quando vide il bambino Gesù nel tempio riconobbe l’adempimento della promessa e disse: “I miei occhi hanno veduto il tuo mezzo di salvezza”. (Luca 2:25-32, NW) Inoltre nel tempio era Anna, una profetessa, che riconobbe il bambino Gesù come il futuro Liberatore. — Luca 2:36-38.

Certo queste importanti cose furono fatte sapere a Gesù giovinetto, e può darsi ch’egli tenesse presente questa speciale parentela e il suo dovere verso Geova quando all’età di dodici anni disse ai suoi genitori terreni: “Non sapevate voi che io devo essere nella casa del Padre mio?” (Luca 2:49, NW) Giovanni Battista sembrò pure edotto di queste cose, come indicò la sua esitazione a immergere Gesù per il fatto che Gesù era molto superiore a lui. (Matt. 3:11-15) Perciò sembra fuori d’ogni dubbio che Gesù, durante la sua fanciullezza, sapeva che sarebbe stato il Messia promesso. Ma molto probabilmente egli riteneva che la sua funzione messianica dovesse compiersi sopra un regno teocratico terreno. Questa fu l’accettata comprensione dei Giudei in quel tempo circa il regno del Messia.

Mentre Gesù s’avvicinava all’età di trent’anni e la sua conoscenza delle profezie aumentava egli può avere gradualmente ricevuto degli indizi che la funzione di Messia era qualcosa di superiore, ma non fu probabilmente che alla sua immersione e alla discesa dello spirito santo su di lui ch’egli capì che era un regno celeste quello che doveva possedere, e che era esistito prima come Logos. Il naturale uomo Gesù non discerneva queste cose dello spirito, ma quando lo spirito scese su di lui gliele rivelò. “I cieli furono aperti” per lui e le cose celesti gli furono discernibili. (Matt. 3:16, 17, NW) Giovanni Battista evidentemente sapeva dell’esistenza preumana di Gesù, perché disse: “Colui che viene dietro di me è andato davanti a me, perché egli esistette prima di me”. Dato che Gesù non esistette prima di Giovanni come creatura umana, qui dové trattarsi dell’esistenza preumana. Ma non c’è alcuna indicazione che Giovanni dicesse questo prima del battesimo di Gesù; egli lo disse probabilmente dopo, forse verso il tempo in cui disse dell’unto Gesù: “Questi deve continuare a crescere, ma io devo continuare a diminuire,” poiché v’è qualche analogia di concetto fra le due espressioni. — Giov. 1:15; 3:30, NW.

Fu dopo l’unzione di Gesù che egli seppe definitivamente della sua preesistenza come creatura spirituale, ed egli ne diede testimonianza. In Giovanni 8:58 (NW) disse: “Prima che Abrahamo venisse all’esistenza io sono stato”. Poco prima della sua morte Gesù disse: “Padre, glorificami presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse”. (Giov. 17:5, NW) Essendo generato dallo spirito Gesù sapeva dunque della sua precedente esistenza quale creatura spirituale, ma i suoi discepoli erano spesso resi perplessi da tali allusioni e non comprendevano tali cose spirituali finché le loro menti non furono similmente illuminate dallo spirito santo, alla pentecoste. Quindi, poiché risulta che tale comprensione venne mediante lo spirito santo, Gesù non seppe nulla della sua esistenza preumana fino alla sua unzione al fiume Giordano, benché nella sua fanciullezza capisse di dover essere il promesso Messia.

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