BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w55 15/6 pp. 356-361
  • Educhiamoci per la pace e la vita

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Educhiamoci per la pace e la vita
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • AMMISSIONE DEL FALLIMENTO
  • LA VERITÀ COME RIMEDIO
  • COME LA VERA CONOSCENZA LIBERA
  • Sapienti detti per i nostri giorni
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
  • Sapienza, saggezza
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • Geova usa la “stoltezza” per salvare quelli che credono
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1992
  • Vera sapienza nell’èra spaziale
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 15/6 pp. 356-361

Educhiamoci per la pace e la vita

La vostra educazione: È dannosa o utile?

È l’alta educazione un mezzo che crea la pace o la guerra, rende liberi o schiavi, protegge o distrugge? Leggete quanto segue, poiché vi riguarda.

L’EDUCAZIONE è dichiarata la spina dorsale di questo mondo civilizzato. Senza di essa questo mondo non potrebbe continuare a lungo. Esso ricadrebbe nel passato primordiale, come terra incolta e trascurata ripresa dalla natura. Pertanto, per continuare nella conoscenza e nel progresso, si dà importanza all’educazione superiore.

Questo secolo si vanta d’essere l’èra della conoscenza, l’èra d’oro del sapere. Addita le numerose comodità e scoperte umane della scienza quale prova di progresso e si vanta di avere la capacità di progredire pure nell’arte e nella sapienza di governare, e d’essere capace di dare agli uomini un duraturo, soddisfacente sistema di governo mondiale.

Questo mondo ha nelle sue biblioteche la conoscenza accumulata di secoli di esperienza umana. Esso non crede che questa conoscenza sia tutta vana, ma pretende che per mezzo di essa l’uomo abbia acquistato la saggezza pratica. Tale è la sapienza di questo mondo. Seguendo questa sapienza il mondo non è riuscito a conoscere ciò che ha desiderato più di tutto, cioè la pace e la vita. Lotta, sanguina e si tortura per dirigersi e governarsi senza l’aiuto divino e senza curarsi del volere divino. In tal modo il mondo con la sua propria sapienza non è pervenuto a conoscere Dio, ma esclude Geova Dio da tutti i suoi piani e fa assegnamento sulla sua propria sapienza, capacità e sui propri progetti.

Chiediamo perciò: Quanto intelligente è questo mondo? Che cosa ha guadagnato dalle sue realizzazioni intellettuali? Fino a qual punto ha fatto progressi nel migliorare il mondo? È capace di governarsi? La sua educazione è dannosa o utile? Veramente, questa è l’èra dei treni elettrici e delle automobili, degli aereoplani a reazione e dei sommergibili atomici, l’èra dell’elettricità e degli accumulatori. Ma dove sono i suoi valori e le sue realizzazioni spirituali e morali? Quali sono i suoi princìpi? Le sue regole? Qual è la sua sapienza? Come dichiarò molto appropriatamente il presidente Eisenhower in occasione del banchetto bicentennale all’Università di Columbia: “Non definiamo, però, la verità o la conoscenza della verità unicamente in base ai semplici fatti o alle statistiche o equazioni matematiche. La saggezza e l’umana comprensione — un senso della proporzione — sono essenziali. La conoscenza può darci la fissione nucleare; soltanto la sapienza e la comprensione possono assicurare la sua applicazione al miglioramento umano anziché alla distruzione umana”.

La portata della carneficina umana di questo mondo commessa con strumenti di conoscenza condanna questo mondo come privo di sapienza e comprensione. Esso è cresciuto come un fenomenale mostro, forte e terribile nella sua grandezza e potenza, ma privo di ogni senso di responsabilità spirituale e morale. Di conseguenza, viviamo in un mondo di apparecchi miracolosi, di televisione, telefono e antibiotici, pur essendo al tempo stesso afflitto da corruzione, immoralità, delinquenza, paura, ansietà e trepidazione. Questa assenza di struttura morale fu resa chiara da Bernard M. Baruch, il quale, parlando a un gruppo di studenti universitari del City College di New York, dichiarò:

“Questo stesso mezzo secolo o più che ci ha portato questi meravigliosi progressi materiali è stato contrassegnato da due terribili guerre mondiali e da una recrudescenza di antiche tirannidi, rese ancor più barbare dalla raffinatezza tecnologica”.

Proseguendo, Baruch considerò brevemente l’andamento di questa èra atomica, citando le ragioni del suo fallimento. Circa sessant’anni fa, egli disse, si credeva che tutte le nazioni stessero progredendo costantemente verso una vita migliore e una crescente libertà individuale. Ma, aggiunse, “questa semplice fede nella certezza del progresso è svanita. In questo ventesimo secolo abbiamo sentito l’orribile odore delle camere a gas; abbiamo assistito al ritorno della schiavitù come istituzione umana, tanto in Germania sotto Hitler che al di là della Cortina di Ferro. Come mai compiamo quasi giornalmente dei miracoli nei nostri laboratori ma sbagliamo come bambini quando si tratta di governare noi stessi? Non è in gran parte perché siamo educati così miseramente?”

Nell’illustrare questo punto Baruch scelse come esempi gli artefici della Costituzione degli Stati Uniti, dicendo: “Gli uomini che scrissero la Costituzione non si chiamerebbero oggi un gruppo altamente educato, secondo i gradi accademici. Non c’era fra loro alcun professore di governo. . . . Direi quasi che la maggior parte degli uomini che formarono la Costituzione non avrebbero potuto soddisfare ai requisiti richiesti per entrare in questa università. Eppure, nonostante la loro mancanza di educazione formale, gli uomini che si riunirono a Filadelfia nel 1787 erano bene educati nel vero senso della parola. Prima di tutto, e cosa importantissima, sapevano come pensare. . . . I padri del nostro paese erano bene educati anche in un altro senso — essi erano profondamente imbevuti di valori morali. Le loro menti facevano una netta distinzione fra bene e male, fra principio ed espediente. Non erano incerti dei valori in cui credevano ed erano determinati a sostenerli. . . .

“Oggi, invece, l’arte di pensare è stata generalmente trascurata. Benché si legga straordinariamente sembra che abbiamo perduto la facoltà di imparare dal passato. Ci manca ogni sicuro senso dei valori. Mai nella storia il genere umano ha potuto vantare superiori mezzi di comunicazione, macchine tipografiche ad alta velocità, sovrabbondanza di riviste illustrate, radio, cinema, televisione. Eppure tutte queste miracolose forme di comunicazione sembrano meno favorevoli alla riflessione che un tronco d’albero nei boschi. Infatti, si direbbe quasi che questi mezzi di comunicazione e reazione ed elettrici siano nemici del pensiero. Essi ci bombardano giornalmente con nuove distrazioni e nuovi allarmi. Il chiaro risultato è che le nostre energie — non soltanto le nostre energie intellettuali ma anche le nostre risorse economiche e militari — vengono disperse attraverso uscite laterali, mentre le basi dei problemi critici che ci stanno davanti rimangono intatte e ignorate. Non molto tempo fa si accarezzava il pensiero che la nostra fosse ‘l’èra della scienza’. Essa diviene sempre più l’èra della distrazione’. . . .

“Da mezzo secolo o più la nostra speranza di un mondo migliore s’è concentrata principalmente sui progressi materiali. Abbiamo spinto questa ricerca tecnologica fino al punto che sembra non ci sia nulla che oltrepassi la capacità dell’uomo — cioè, nulla di fisico o materiale. Possiamo appianare le montagne, irrigare i deserti, volare più veloci del suono. Rispecchiando questa passione per il progresso tecnologico, i nostri collegi e le nostre università hanno sempre più dato risalto all’arte della tecnica anziché alla capacità di pensare. E dove ci ha condotti tutto questo? Ci ha condotti a vivere nel timore che questa incredibile energia al comando dell’uomo divenga il mezzo per distruggere la civiltà ora conosciuta. Evidentemente manca qualche cosa. Questo qualche cosa può difficilmente essere più potente ancora, più nuovo dei progressi tecnologici. Ciò che ci manca è la disciplina, la capacità di governarci e di controllare le forze che già sono nostre”. — Vital Speeches of the Day, giugno 1953.

AMMISSIONE DEL FALLIMENTO

A questo mondo manca la disciplina, è vero, ma esso non vuole essere disciplinato nella giustizia. Gli manca la capacità di governarsi, ma respinge Geova Dio e il suo governo. Manca il buon senso per controllare la sua prodigiosa potenza, ma non vuole acquistare la saggezza che saprebbe controllarla. Invoca e anela la pace, ma si prepara pazzescamente per la guerra. Professa una grande pietà e devozione, ma non vuole saperne di Dio e della sua Parola. I suoi educatori hanno ridotto al minimo o completamente trascurato il benessere spirituale del genere umano. Si sono allontanati dalla Bibbia quale testo di conoscenza e, secondo i loro desideri egoistici, hanno seguito una condotta contraria ad essa, e pertanto contraria alla pace e alla vita. Quanto sono appropriate le parole del profeta: “Come potete voi dire: ‘Noi siam savi e la legge [di Geova] è con noi!’ Sì, certo, ma la penna bugiarda degli scribi ne ha falsato il senso. I savi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola dell’Eterno; che sapienza possono essi avere?” — Ger. 8:8, 9.

Nel prescrivere un rimedio per questo fallimento, il presidente Eisenhower esortò le persone in ogni luogo ‘a predicare la verità e a praticarla intrepidamente’. “La verità”, egli disse, “può rendere gli uomini liberi! E dove gli uomini sono liberi di sistemare la loro vita, di governarsi, di conoscere la verità e di comprendere i loro simili, crediamo ci sia anche la volontà di vivere nella pace. In questo, dunque, nonostante le bombe A e H, e tutta la tremenda capacità distruttiva della moderna guerra, nonostante il terrore, il sovversivismo, la propaganda e la corruzione, vediamo la chiave della pace. Questa chiave è la conoscenza e l’intendimento — e il loro continuo impiego da parte degli uomini dappertutto. . . . In questo consiste l’incessante missione dell’università — anzi di ogni istituzione educativa del mondo libero — scoprire e diffondere la verità!”

LA VERITÀ COME RIMEDIO

Oltre diciannove secoli fa, il più grande educatore di tutti i tempi, Gesù di Nazaret, proclamò questo principio di verità in tutta la Palestina. Ma la verità ch’egli proclamava non era la sapienza di questo mondo. Perciò Pilato replicò a Gesù: “Che cosa è verità?” Per lui le tradizioni, le istituzioni, le ambizioni politiche di Cesare, ecc., erano verità giustificabili da proclamarsi in tutto l’Impero Romano. Ma per Gesù era una cosa completamente diversa, una cosa estranea a questo mondo, una cosa intorno a cui il mondo non sapeva nulla. Gesù annunciava la Parola di Dio come la verità. “La tua parola è verità”, egli disse. In una precedente occasione disse ai suoi discepoli: “Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. — Giov. 18:38; 17:17; 8:31, 32, NW.

Le grandi verità che Gesù proclamava riguardavano Geova Dio e il suo regno mediante Cristo, proclamavano che questi non erano parte alcuna di questo vecchio mondo, che questo mondo era destinato ad una decisa fine alla battaglia di Harmaghedon, che per il genere umano l’unica speranza di sopravvivere a quella battaglia consiste nell’acquistare un’accurata conoscenza dell’Onnipotente e della sua Parola e nel vivere in armonia con essa. “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. A questo scopo egli comandò: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. Queste erano le verità che dovevano rendere gli uomini liberi. Paolo disse: “Nessuno dei governanti di questo sistema di cose venne a conoscere questa sapienza, poiché se essi l’avessero conosciuta non avrebbero messo al palo il glorioso Signore”. — Giov. 17:3; Matt. 24:14; 1 Cor. 2:8, NW.

Quelli che desiderano la pace e la vita devono pervenire alla conoscenza di questa sapienza. Ma come? Da oltre settant’anni i testimoni di Geova sono stati impegnati nella più intensa campagna educativa che sia mai stata fatta su questa terra in uno sforzo di recare al popolo queste verità. La loro opera effettuata in più di cento lingue ed in 150 Paesi e regioni è stata un’opera strana con risultati meravigliosi.

Educando se stessi nella Parola di Dio, la Bibbia, i testimoni di Geova sono stati in grado di fare quello che le nazioni intorno a loro non sono state capaci di fare nei passati quattromila anni. Conoscendo la Bibbia e credendo in essa e vivendo secondo i suoi divini princìpi sono riusciti, pur essendo di molte diverse nazionalità, colori e lingue, a unirsi insieme nell’unità e nella pace. Sapendo che l’uomo non dovrebbe uccidere, né rubare, né corrompere, ed essendo sostenuti dallo spirito di Dio e spinti da un forte desiderio di fare la volontà di Dio, sono stati in grado di deporre le loro armi di guerra, le distinzioni razziali, le barriere politiche e nazionali. Essi non rubano né corrompono. Hanno trasformato le loro spade in vomeri e le loro lance in roncole. Non si levano l’uno contro l’altro, e neppure imparano più la guerra. Vivono in pace l’uno verso l’altro.

Spronati da un giusto modo di pensare, con princìpi giusti, essi hanno potuto purificarsi di ogni delinquenza esistente in mezzo a loro, arrestare la corrente del delitto, abbandonare la vita dissoluta e trionfare sulla malvagità. In altri termini, la verità della Bibbia li ha liberati. Ha fatto di loro una società distinta da questo vecchio mondo. Li ha fatti diventare una società del Nuovo Mondo, glorificando il nome di Dio.

COME LA VERA CONOSCENZA LIBERA

Il procedimento principale consiste nel trasformare la nostra mente, che dirige i nostri desideri e la nostra condotta. Cambiando i nostri desideri, volontà, interessi, disposizione, prospettive mentali e attitudine del cuore per conformarsi alla volontà e alla Parola di Dio, le nostre azioni a loro volta cambieranno in meglio. La chiave per realizzare tale cambiamento è la verità, la verità biblica. Un serio studio della Bibbia cambierà le nostre vedute su molte cose. Esso rimodellerà la nostra mente e la rinnoverà conformemente ai giusti princìpi di Dio. Siamo esortati a far questo dall’apostolo Paolo: “Cessate di conformarvi a questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente”. “Svestitevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò”. — Rom. 12:2; Col. 3:9, 10, NW.

L’educazione veramente forma una società, ma soltanto la giusta educazione può formare una società del Nuovo Mondo, quella che si conforma alla volontà di Dio. Malgrado tutta la sua cosiddetta sapienza questo mondo è considerato stolto agli occhi di Dio. Esso lotta, combatte, sanguina e si tortura per potersi dirigere e governare indipendentemente da Dio. Perciò sarà distrutto. “Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai sdegnata la conoscenza, anch’io sdegnerò d’averti per sacerdote; giacché tu hai dimenticata la legge del tuo Dio, anch’io dimenticherò i tuoi figliuoli”. — Osea 4:6.

Paolo consiglia: “Se qualcuno tra voi pensa d’esser saggio in questo sistema di cose, diventi pazzo, affinché divenga saggio. Poiché la sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio; infatti è scritto: ‘Egli prende i saggi nella loro astuzia’. E ancora: ‘Geova sa che i ragionamenti dei saggi son vani’”. Per essere veramente saggi, rivolgetevi alla Bibbia. Studiatela. Seguite strettamente il suo consiglio. Le sue parole di sapienza vi libereranno dalle insidie di questo vecchio mondo e vi illumineranno veramente con la speranza della vita e della pace nel nuovo mondo creato da Dio. Questa è educazione del più alto grado. Educandoci in queste verità avremo la garanzia di pace e vita. — 1 Cor. 3:18-20, NW.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi