Italia
UN’OPERA interessantissima si sta svolgendo in Italia. In questa nazione dove la Chiesa Cattolica ha avuto il controllo per tante centinaia di anni molti ora ascoltano la verità e si rivolgono alla Bibbia, ma non senza opposizione. Teniamo a mente le parole di Paolo: “Poiché mi è stata aperta una grande porta che conduce ad attività, ma ci sono molti oppositori”. (1 Cor. 16:9, NW) Certamente Geova ha aperto la porta in Italia e i testimoni sono andati avanti in questa nazione. Vi sono missionari, pionieri speciali, pionieri generali, proclamatori di congregazione e servitori di circoscrizione. Tutte queste persone cooperano insieme nel fare pubblica dichiarazione della loro speranza sia nella congregazione che alle persone del mondo. Il rapporto del servitore di filiale sull’Italia e sulla Libia è interessante e indica quali sono alcuni problemi.
In Abruzzo, una regione agricola dell’Italia, c’è un proverbio che si è dimostrato verace in merito a questo popolo circa la sua reazione alla buona notizia. Esso dice: “Abruzzo forte e gentile”. Qui hanno accettato la verità più persone che in qualsiasi altra regione dell’Italia.
Il più grande problema è la quantità limitata di territorio disponibile al numero di proclamatori che si trovano nella zona. Molte congregazioni sono distanti una dall’altra solo sei o sette chilometri, cosicché i proclamatori di una congregazione devono spesso attraversare il territorio di un’altra congregazione per raggiungere il proprio territorio. Molte congregazioni sono cresciute in modo tale che hanno dovuto estendere le loro attività alla distante regione vergine chiamata Marche.
A causa di povertà, alcune congregazioni hanno dovuto risolvere il problema dei trasporti noleggiando autobus e formando comitive per andare lungo la costa adriatica nei nuovi territori. Il tempo del viaggio per andare ai territori passa velocemente mentre il servitore di congregazione invita diversi proclamatori a pronunciare il loro sermone da tre ad otto minuti, dando così a tutti l’opportunità di andare direttamente dalla dimostrazione all’applicazione pratica nel campo non appena l’autobus raggiunge il territorio da visitare.
Quindi, come uno sciame di locuste, questi proclamatori del Regno, viaggiando in autobus, invadono i paesi e i villaggi delle Marche, venendo lasciato un gruppo alla volta per proclamare in ogni villaggio e paese lungo il transito. Durante il felice viaggio di ritorno i proclamatori occupano il tempo raccontando gli uni agli altri esperienze interessanti e intonando assieme cori di cantici alla lode di Geova. L’espansione della buona notizia effettuata in questi nuovi territori da questo esercito di locuste non passa inosservata; infatti, un sacerdote avvertì i suoi parrocchiani: “State attenti! I testimoni di Geova hanno riempito tutto l’Abruzzo con le loro dottrine ed ora hanno invaso anche le Marche!” — Gioele 2:2-10.
Inoltre, sparso in tutta l’Italia vi è un grande e sempre crescente numero di persone isolate che desiderano esser visitate e altre milioni che non hanno mai sentito nulla della verità. Più di un migliaio di nomi di persone isolate e interessate da visitare sono nelle mani dei servitori di circoscrizione.
Il recente rapporto di un servitore di circoscrizione illustra le prospettive. Egli disse di aver visitato una sorella isolata che cammina per tre ore ogni sabato nelle montagne per tenere uno studio di libro con un gruppo di persone interessate. Ella vi resta tutto il giorno di domenica e lavora in quella zona ritornando a casa il lunedì per accudire alle sue faccende. Quando il servitore di circoscrizione andò a visitarla e radunò assieme tutti gli interessati, circa trenta persone erano presenti al discorso. Alcuni hanno espresso ora il desiderio di essere battezzati, e una congregazione dovrà presto essere formata in questa zona isolata.
Un uomo di 75 anni che abita in un territorio isolato sentì parlare della verità e mandò a chiedere ad un pioniere di visitarlo. Quando il pioniere vi giunse, trovò trenta persone che lo attendevano, le quali, dopo aver ascoltato il discorso, presero letteratura. Alcuni ritornarono la mattina seguente per fare altre domande e per soddisfare la loro sete di verità. Il baldo settantacinquenne felicemente esclamò: “Ho avuto la Bibbia per ben trent’anni, ma in tutti questi anni non ho mai imparato ciò che ho potuto imparare in due ore soltanto”.
L’anno di servizio è terminato con una meravigliosa assemblea a Napoli, con 1.260 partecipanti. Tutti espressero con entusiasmo la loro determinazione di fare dell’anno di servizio 1955 un anno notevole, con altri nuovi servitori di Geova, in modo che un vasto numero potrà partecipare all’assemblea di Roma nel 1955.
LIBIA
In ottobre la polizia libica fece un’incursione sul luogo di raduno dei testimoni di Geova in Tripoli e sequestrò tutta la letteratura e anche le Bibbie personali. Ma questa azione fatta contro i fratelli non paralizzò l’opera né li fece indietreggiare verso la distruzione. Ciò soltanto li spronò tutti a divenire più determinati ad afferrare maggiori privilegi di servizio derivanti dall’opera di pioniere. Altri quattro proclamatori entrarono nelle file dei ministri in servizio continuo.
Il fatto che quasi tutte le Bibbie e la letteratura biblica della congregazione furono confiscate dalle autorità non fermò la predicazione della buona notizia. Infatti, non solo i proclamatori sono andati avanti nell’opera di testimonianza usando quel tanto di letteratura e riviste Torre di Guardia che potevano ricevere nella nazione, ma essi hanno aumentato tutte le attività del servizio, diffondendo la verità in altre parti del Paese.
L’opposizione del clero alla predicazione della buona notizia non è cosa nuova. A Tripoli il clero giudaico e quello cattolico hanno mostrato la stessa attitudine e ammoniscono con insistenza i loro seguaci di non leggere la letteratura distribuita dai testimoni di Geova. I sacerdoti cattolici hanno perfino cominciato ad andare di casa in casa, non per predicare la buona notizia, ma per cercare di controbattere i risultati dell’attività di casa in casa dei testimoni di Geova. Un sacerdote molto eccitato gridò dal pulpito ai suoi paganti parrocchiani: “Le persone che studiano la Bibbia in questa città sono circa 700. State attenti di non cadere anche voi in questa trappola”. Lo zelo manifestato dai servitori di Geova a Tripoli induce il clero a vederne assai più del doppio.
Spronati a maggior zelo mediante l’assemblea di distretto tenuta a Napoli, in Italia, i fratelli della Libia sono determinati a continuare ad espandere la predicazione della buona notizia in modo che il calcolo del sacerdote che a Tripoli 700 persone studiano la Bibbia non rimanga semplicemente una visione ma divenga una realtà.