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  • La vera congregazione cristiana

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  • La vera congregazione cristiana
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 15/10 pp. 624-627

La vera congregazione cristiana

Molti diversi gruppi religiosi pretendono d’essere l’unica vera congregazione cristiana. Come possiamo determinare se tali pretese siano vere o false? Quali sono l’origine, lo scopo e il destino della vera congregazione cristiana? Come può essere riconosciuta?

UNA domenica mattina un viaggiatore arrivò in un piccolo paese nel medio occidente degli Stati Uniti. Essendo un frequentatore regolare della chiesa, al primo abitante che incontrò domandò: “Forestiero, dov’è la chiesa— X?” Il forestiero rispose: “La chiesa— X si trova in ogni parte del paese ma il gruppo si raduna all’angolo di Via Nazionale e Corso Principale”. Sebbene questo aneddoto venga spesso ripetuto per suscitare ilarità, illustra tuttavia un punto adatto alla nostra discussione, poiché, secondo la Bibbia, la chiesa cristiana non è un edificio di legno o pietre, ma la congregazione cristiana.

Per evitare confusione, sembra quindi più appropriato parlare della congregazione cristiana piuttosto che della chiesa cristiana. I termini “chiesa” e “chiese” ricorrono 115 volte nella Versione Autorizzata (inglese), e in tutte le ricorrenze, eccetto una, la parola greca tradotta è ekklesia, che significa, non edificio, ma assemblea, congregazione, e più specificamente, un’assemblea che è stata convocata, una congregazione che è stata chiamata fuori dal mondo.

Mentre alcuni ritengono che soltanto la loro organizzazione religiosa sia la vera congregazione cristiana, altri credono che tutti quelli che pretendono d’essere cristiani costituiscano insieme la congregazione cristiana e che tali organizzazioni consistano semplicemente in molte differenti strade che conducano tutte al cielo. Tuttavia, se ciò fosse vero significherebbe una congregazione divisa, e l’apostolo Paolo, autorità su questo soggetto, affermò inequivocabilmente che Cristo non è diviso: “Perché, fratelli miei, m’è stato riferito . . . che vi son fra voi delle contese. Voglio dire che ciascun di voi dice: Io son di Paolo; e io d’Apollo; e io di Cefa; e io di Cristo. Cristo è egli diviso?” Queste parole indicano chiaramente che la vera congregazione cristiana non è divisa in centinaia di sette e credenze che si contraddicono. — 1 Cor. 1:11-13.

STRUTTURA DELLA CONGREGAZIONE CRISTIANA

Ciò che unisce la congregazione cristiana è il fatto che essa riconosce un capo solo, Cristo Gesù: “Egli è il capo del corpo, la congregazione”. Finché il capo ha il controllo, il corpo funziona armoniosamente. E cambiando l’illustrazione da un corpo a una città o tempio, troviamo che la congregazione cristiana è stata edificata “sulla fondazione degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare di fondazione”. — Col. 1:18; Efes. 2:20, NM.

Cristo non fece alcun provvedimento per distinguere nella congregazione cristiana il clero dal laicato ma disse: “Non siate chiamati ‘Rabbi’, perché uno è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. Inoltre, non chiamate nessuno vostro padre sulla terra, perché Uno è il Padre vostro, il Celeste”. Tuttavia, egli provvide dei sorveglianti e assistenti, missionari, pastori e maestri, “in vista dell’ammaestramento dei santi per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo del Cristo”. Non ci fu alcuna distinzione fra clero e laicato poiché tutti furono predicatori. Cristo stabilì l’esempio che tutti devono seguire, come anche Paolo mostra: “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. — Matt. 23:8, 9; Efes. 4:11, 12; 1 Cor. 11:1, NM.

Dopo la morte di Gesù troviamo che il corpo governante, formato dagli apostoli e d’altri discepoli maturi, risiedeva a Gerusalemme. Esso veniva consultato quando sorgevano questioni difficoltose, come quella della circoncisione per i Gentili convertiti. Dopo aver accertata la volontà di Dio sulla questione il corpo governante mandò lettere di istruzioni alle varie congregazioni locali. (Atti 15:1-35) Questo portò unità nell’intendimento e nella predicazione. È ragionevole aspettarsi che anche oggi ci sia un corpo governante. Soltanto tale strumento avrebbe potuto unire oggi in intendimento e attività la congregazione cristiana sulla terra.

Secondo la Parola di Dio la congregazione cristiana è limitata a 144.000 chiamati, eletti e fedeli: “E io vidi, ed ecco! l’Agnello stava in piedi sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome del suo Padre scritto sulle loro fronti. . . . Questi furono acquistati di mezzo al genere umano come primizie di Dio”. Che questo numero sia letterale si comprende da Apocalisse 7, dove è anche riportato e messo in paragone alla grande folla proveniente da tutte le nazioni che nessun uomo poteva contare. Ciò non significa che soltanto i 144.000 acquisteranno la salvezza, ma che soltanto quel numero riceverà l’eredità celeste quali elette “primizie”. Gesù li chiamò un piccolo gregge e, paragonata a tutta l’umanità, la congregazione cristiana di 144.000 membri è un piccolo gregge. — Apoc. 14:1, 4; Luca 12:32, NM.

SCELTA DELLA CONGREGAZIONE CRISTIANA

Il primo requisito essenziale per far parte della congregazione cristiana è la conoscenza di Geova Dio e la fede nei suoi propositi, e particolarmente nel suo provvedimento per la vita mediante il sacrificio del suo Figlio Cristo Gesù. E siccome “la fede senza le opere è morta”, si deve dar prova della fede voltando le spalle al mondo e alla passata condotta egoistica, dedicandosi a fare la volontà di Dio. Quindi si deve fare pubblica dichiarazione di questa decisione facendosi battezzare, in ubbidienza al comando di Gesù: “Fate discepoli le persone di tutte le nazioni, battezzandole”. — Giac. 2:26; Matt. 28:19, 20, NM.

È tra quelli che hanno compiuto tali passi che Dio sceglie i membri della congregazione cristiana. Egli lo fa accettando la loro dedicazione, dichiarandoli giusti sulla base della loro fede nel sangue di Cristo, e quindi generandoli o riconoscendoli come suoi figli mediante la sua Parola e il suo santo spirito, destando in loro la speranza di vita nei cieli insieme a Cristo Gesù. Su questa base essi ora cercano “gloria e onore e incorruttibilità con la perseveranza nell’opera che è buona”. — Giac. 1:18; Rom. 2:7, NM.

La congregazione cristiana, per quanto riguarda il corpo di Cristo, cominciò a Pentecoste, quando lo spirito santo fu diffuso alle 120 persone radunate a Gerusalemme, e in quell’occasione Gesù aprì una nuova via alla vita. Quindi risulta che nessuno che sia vissuto prima di quel tempo faccia parte della congregazione cristiana; e fu per questo che Gesù disse che, sebbene nessun nato di donna fosse più grande di Giovanni Battista, tuttavia il minimo nel regno dei cieli sarebbe stato più grande di Giovanni. Da millenovecento anni Dio ha continuato a scegliere i membri della congregazione cristiana, e l’importanza che egli ha fatto dare alle benedizioni terrene in serbo per altri, particolarmente sin dal 1931, indicherebbe che il numero dei membri della classe celeste è quasi completo. — Matt. 11:11.

Mentre la maggior parte dei Cristiani professanti conosce le molte promesse contenute nella Parola di Dio riguardo alla gloria celeste che attende i membri della congregazione cristiana, pochi in paragone conoscono o considerano seriamente lo scopo dei membri della congregazione cristiana ancora sulla terra. Seguire Cristo Gesù non vuol dire semplicemente purificarsi moralmente, perché egli era puro fin dal principio. Gesù ripetutamente testificò, con parole e con azioni, che lo scopo per cui era venuto sulla terra era di “recare testimonianza alla verità”. Pertanto, circa i suoi seguaci è detto che Dio “ha rivolto la sua attenzione alle nazioni per trarre da esse un popolo per il suo nome”, e che questo popolo, ossia la sua congregazione cristiana, costituisce “‘una razza eletta, un sacerdozio reale, una nazione santa, un popolo di speciale possesso, affinché dichiariate ovunque l’eccellenza’ di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. — Giov. 18:37; Atti 15:14; 1 Piet. 2:9, NM.

IDENTIFICAZIONE DELLA VERA CONGREGAZIONE CRISTIANA

A causa delle molte sette che pretendono d’essere la vera congregazione cristiana, con quale regola, canone o pietra di paragone possiamo determinare chi ha il diritto di fare una simile asserzione? Con la Parola di Dio, poiché Gesù di essa disse: “La tua parola è verità”. — Giov. 17:17, NM.

Sì, dato che Gesù accettò la Bibbia quale Parola di Dio, è logico che la congregazione cristiana accetti l’ispirazione della Bibbia. Paolo ragionò con le Scritture, i Bereani furono incitati a verificare con la Bibbia tutto ciò che udivano da Paolo; ed egli a Timoteo disse: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, . . . affinché l’uomo di Dio sia pienamente capace, del tutto fornito per ogni opera buona”. E Pietro dichiarò che “degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti da spirito santo”. Pertanto, risulta che nessun gruppo religioso che non accetti la Bibbia quale ispirata Parola di Dio può essere la congregazione cristiana. — 2 Tim. 3:15-17; 2 Piet. 1:19-21; Atti 17:2, 11, NM.

Inoltre, la notte in cui doveva essere tradito Gesù disse ai suoi discepoli: “Io vi do un nuovo comandamento, che vi amiate l’un l’altro; come vi ho amati io, che voi pure vi amiate l’un l’altro. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se vi amate fra di voi”. Ne consegue quindi che tutti i sedicenti Cristiani, che sono divisi economicamente e combattono ferocemente gli uni contro gli altri, sia come datori di lavoro contro i dipendenti o come competitori; o politicamente, diffamandosi l’un l’altro durante le elezioni; o nazionalmente, uccidendosi a vicenda in tempo di guerra, con metodisti che uccidono metodisti, luterani che uccidono luterani o cattolici che uccidono cattolici, non possono essere la vera congregazione cristiana, perché non si amano l’un l’altro come Gesù amò i suoi seguaci, sacrificando la sua vita per loro. — Giov. 13:34, 35, NM.

Le parole di Gesù, che i suoi seguaci non avrebbero fatto parte del mondo, ci aiutano a identificare la vera congregazione cristiana: “Poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questa ragione il mondo vi odia”. E il discepolo Giacomo affermò che la pura adorazione consisteva nel serbarsi puri dal mondo e che “l’amicizia col mondo è inimicizia con Dio”. — Giov. 15:19; Giac. 1:27; 4:4, NM.

E non solo la vera congregazione cristiana sarebbe stata disprezzata, e non sarebbe stata parte di questo mondo, ma sarebbe stata anche perseguitata violentemente: “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione con Cristo Gesù saranno pure perseguitati”. Ne segue quindi che quelli che s’immischiano nella politica e nei progetti affaristici del mondo e sono ben stimati da esso non possono costituire la vera congregazione. — 2 Tim. 3:12, NM.

Mentre era sulla terra Cristo Gesù predicò la buona notizia del regno di Dio e predisse che al tempo del suo ritorno e della fine di questo vecchio e malvagio sistema di cose “questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. Questo fa eliminare, fra quelli che pretendono d’essere la vera congregazione cristiana, tutti coloro che acclamano i governi come regno di Dio o che si rivolgono a tali espedienti come l’Organizzazione delle Nazioni Unite o il Movimento Federalista Mondiale perché portino giustizia e condizioni pacifiche sulla terra. E scarta anche qualsiasi gruppo il cui messaggio non viene predicato in tutto il mondo. — Matt. 24:14, NM.

E infine, la vera congregazione cristiana deve aver l’evidenza delle benedizioni di Dio. Deve aumentare e prosperare in qualità e in numero malgrado tutte le tentazioni e oppressioni che il Diavolo e il mondo possono farle subire. Come Gamaliele ben disse ai suoi associati nel Sinedrio: “Se questo disegno e quest’opera è dagli uomini, sarà distrutta; ma se è da Dio, voi non li potete distruggere”. Sì, piuttosto di cercare favori speciali dai governi mondani la vera congregazione cristiana prospererà malgrado la persecuzione da parte di tali governi. — Atti 5:38, 39, NM.

Avendo esaminato la struttura della vera congregazione cristiana, come ne siano scelti i membri, la sua origine, il suo scopo e il suo destino, e come possa essere riconosciuta, è responsabilità di ognuno che voglia ricevere l’approvazione di Dio e acquistare la vita eterna di determinare quale delle organizzazioni che si chiamano cristiane sia “la congregazione dell’Iddio vivente, colonna e sostegno della verità”. — 1 Tim. 3:15, NM.

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