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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 15/5 pp. 310-315

Petizione ai capi comunisti

“IO PORRÒ inimicizia fra te e la donna e fra la tua progenie e la progenie di lei”. Così parlò Geova Dio al Serpente nel giardino dell’Eden. Fino ai nostri giorni questa inimicizia è continuata. Oggi questa inimicizia è specialmente notata nell’odio che i governanti comunisti nutrono verso i testimoni di Geova. — Gen. 3:15, NM.

Infatti, l’inimicizia è stata così aspra che per molti anni la sorte dei testimoni di Geova in Russia e Siberia non è stata conosciuta. Ma nei recenti anni si è accumulata la prova che vi sono migliaia di testimoni in questi luoghi, come anche in altri Paesi dietro la Cortina di Ferro.

Fino al 1949 pochissima attenzione era stata rivolta a questi testimoni. Nel luglio di quell’anno un’assemblea di distretto dei testimoni di Geova fu tenuta nel Palco del Bosco a Berlino, Germania. A quel tempo una protesta contro l’oppressione comunista dei testimoni nella Germania Orientale fu adottata da circa 18.000 convenuti. L’anno seguente, all’assemblea internazionale dei testimoni di Geova nello Yankee Stadium, una risoluzione fu adottata da circa 85.000 congressisti. Consisteva di una protesta “contro la persecuzione dei testimoni di Geova per mano delle potenze comuniste e di altre potenze governative”.

Sin d’allora sono trapelate molte informazioni concernenti le attività e le sofferenze dei testimoni dietro la Cortina di Ferro, ove ve ne sono migliaia. Tali notizie sono state pubblicate dalla stampa secolare come anche nelle riviste della Società Torre di Guardia.

I testimoni dietro la Cortina di Ferro hanno desiderato di mettersi in contatto con i loro fratelli di fuori. Si sono rivolti ai governanti ma senza nessun sollievo. Quindi hanno espresso il desiderio che i testimoni in altre nazioni inviassero una petizione al Governo russo in loro favore. In vista del cumulo di fatti concernenti la persecuzione di questi testimoni sembrava opportuno inviare la petizione alle autorità principali del Governo russo.

Conformemente, dall’estate del 1956 quasi fino al febbraio del 1957, tale petizione è stata adottata da 199 assemblee di distretto dei testimoni di Geova, tenute in tutte le parti del mondo. In queste adunanze un numero totale di 462.936 persone ha votato entusiasticamente in favore di queste petizioni. La prima petizione inviata a Mosca, delle 199 assemblee di distretto, fu adottata in Finlandia, e questa viene ora riportata (tradotta in italiano).

LA PETIZIONE ADOTTATA

Al Primo Ministro Nikolai A. Bulganin

Presidente del Consiglio dei Ministri dell’Unione Sovietica

Mosca, U.R.S.S.

Eccellenza,

Noi, 1.136 delegati di molte congregazioni dei testimoni di Geova convenuti ad un’Assemblea di Distretto di Kemi, Lapponia, Finlandia, oggi 30 giugno 1956, determiniamo, con la seguente dichiarazione, di richiamare la vostra attenzione sui nostri conservi cristiani, dei quali, come sapete, vi sono molte migliaia nel vostro vasto Paese.

Nei passati due anni ci sono pervenute dalla Russia informazioni da importanti fonti giornalistiche e da persone rimpatriate, secondo le quali (1) vi sono o vi sono stati circa 2.000 testimoni di Geova nel campo di lavoro forzato di Vorkuta; (2) al principio dell’aprile dell’anno 1951 circa 7.000 testimoni di Geova furono arrestati dagli Stati Baltici alla Bessarabia e furono quindi trasportati in treni merci alla lontana regione fra Tomsk e Irkutsk e nei pressi del Lago Baical in Siberia; (3) vi sono testimoni di Geova in più di cinquanta campi dalla Russia Europea alla Siberia e a nord fino al Mar Glaciale Artico, e perfino nell’isola artica di Novaya Zemlya; e (4) un certo numero di questi, specie dei 7.000 menzionati sopra, morirono per cattiva nutrizione nei primi due anni del loro soggiorno in Siberia.

PETIZIONE

Una obiettiva investigazione sui testimoni di Geova rivelerà che essi non hanno mai meritato d’essere imprigionati, deportati e inviati in campi di lavoro forzato, ed or noi consideriamo molto appropriato rivolgere al vostro Governo questa petizione per chiedere che questi sinceri Cristiani, che si distinguono per il loro ardente amore di giustizia, verità e pace, (a) siano liberati, e (b) autorizzati a organizzarsi in congregazioni cristiane, e in circoscrizioni e distretti che comprendano tutte tali congregazioni in tutta la nazione, con ministri e servitori responsabili, in conformità allo stesso modello che seguono in tutti gli altri Paesi; (c) siano autorizzati a stabilire regolari relazioni col cristiano corpo governante dei testimoni di Geova di Brooklyn, New York, Stati Uniti d’America; e (d) siano autorizzati a ricevere e pubblicare la rivista Torre di Guardia in russo, ucraino e altre lingue che siano trovate necessarie, ed anche altre pubblicazioni bibliche usate dai testimoni di Geova in tutto il mondo.

DICHIARAZIONE DI FATTI

I testimoni di Geova formano ora una comunità cristiana di oltre 640.000 ministri che svolgono la propria attività in circa 160 Paesi, praticamente in ogni Paese della terra. Le loro riviste quindicinali La Torre di Guardia e Svegliatevi! hanno una tiratura complessiva di oltre 4.000.000 di copie bimensili e sono pubblicate in quarantaquattro lingue.

I testimoni di Geova sono quindi di ogni nazione, ma, per ciò che li concerne, essi hanno completamente risolto il problema della pacifica, universale e durevole coesistenza. Nelle loro file hanno superato ogni barriera razziale, nazionale e religiosa ed ogni pregiudizio e son divenuti un’associazione di fratelli, seguaci di Cristo, tutti governati dai due più grandi comandamenti di amare Dio e di amare il proprio prossimo. Per questo motivo essi non si uccidono e non possono uccidersi l’un l’altro di tanto in tanto sui campi di battaglia come fanno i cattolici, i protestanti e i membri di altre organizzazioni religiose.

Al Governatore romano Ponzio Pilato, Gesù Cristo disse: “Il mio regno non è di questo mondo”, mostrando quindi che l’Impero Romano, di cui Pilato era il rappresentante nella Palestina, non si doveva preoccupare della sua attività religiosa. Egli non combatteva contro il governo politico al potere, non aveva interessi e ambizioni politiche, non era il capo di un partito politico, non combatteva a favore dei Giudei contro i Romani o viceversa. No, ma egli indicò la radice di ogni male e svolse un programma di guarigione spirituale che dura fino ad oggi e giunge in tutte le nazioni del globo per mezzo del ministero dei suoi veri seguaci. A Pilato, Gesù disse inoltre: “Per questo son venuto nel mondo: per testimoniare della verità”. Indi, Pilato disse al clero giudeo che erroneamente e ipocritamente accusava Gesù: “Io non trovo alcuna colpa in lui”. — Giovanni 18:36-38.

I testimoni di Geova non possono esser oggi accusati di alcun delitto. Essi ubbidiscono ai comandamenti di Dio: “Voi siete i miei testimoni, dice Geova”. (Isaia 43:10, 12, SA) Essi rendono prima a Dio le cose che appartengono a Dio e poi al governatore politico sulla terra le cose che appartengono a lui. (Matteo 22:21) Secondo l’insegnamento di Cristo, essi costituiscono una fraterna associazione universale formata da Russi, Cinesi, Finlandesi e membri di molte altre nazioni, e la loro associazione cresce rapidamente in tutta la terra. I testimoni di Geova non fanno male a nessuno. Essi rimangono neutrali verso le controversie di questo mondo. Quindi non s’impegnano in alcuna attività sovversiva o di spionaggio. Non sono nazionalisti, né egoistici capitalisti o imperialisti. In qualità di veri Cristiani essi non potrebbero mai esser tali, né potrebbero combattere per alcuna dottrina o ideologia politica, fosse essa comunista, democratica o capitalistica. In America e in altri Paesi occidentali i testimoni di Geova sono stati chiamati “comunisti” e in Paesi che sono sotto il governo comunista sono stati chiamati “imperialisti”, perché essi si tengono neutrali riguardo alle questioni del mondo. I governi comunisti li hanno accusati o processati come “spie imperialistiche” e li han condannati fino a vent’anni di prigione. Ma essi non si sono mai impegnati in attività sovversive né han fatto le spie.

Perciò è assolutamente ingiusto ed è una violazione della più elementare giustizia imprigionare, internare e deportare queste persone, sia per un giorno che per venticinque anni.

Non soltanto nei Paesi occidentali ma anche in quelli governati dai comunisti, i testimoni di Geova sono riconosciuti come lavoratori onesti, degni di affidamento, coscienziosi. Essi fanno dunque il proprio dovere di cittadini nel Paese in cui vivono. Sono persone intelligenti che non credono a tutta l’oppressione e al cattivo insegnamento delle false religioni. Essi non rubano, non si ubriacano rallentando così la produzione, e non parteciperanno mai a nessuna attività di sabotaggio. Essi seguono gli insegnamenti della Sacra Bibbia, che il Governo dell’URSS ha di recente autorizzato a stampare e distribuire nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Un notevole punto in cui i testimoni di Geova come seguaci di Cristo sono diversi dai loro simili è il fatto che essi fanno ubbidientemente ciò che Cristo comandò quando disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matteo 24:14, NM) I testimoni di Geova stanno dunque facendo questo oggi in tutte le nazioni, ed essi continueranno a far questo a rischio della propria vita, nonostante la persecuzione e l’oppressione, come disse Gesù: “Sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”, ed, “Ecco! io vi mando come pecore in mezzo ai lupi”. — Matteo 24:9; 10:16, NM.

Vuol condividere il vostro Governo la responsabilità di adempiere queste parole del Fondatore del vero Cristianesimo?

PROPOSTA DI CONSIDERAZIONE

Noi saremo molto lieti di far discutere presso di voi questa questione da rappresentanti del nostro corpo governante, la Watch Tower Bible and Tract Society, o per tramite del vostro principale rappresentante negli Stati Uniti d’America o direttamente col vostro Governo a Mosca.

Voi avete permesso a molte delegazioni provenienti da Paesi occidentali di visitare la vostra capitale e il vostro Paese. Noi vorremmo suggerire dunque che voi esaminiate anche la possibilità di permettere che una delegazione dei testimoni di Geova venga a Mosca per darvi qualsiasi ulteriore informazione che potreste richiedere e per ricevere il vostro permesso di visitare i nostri fratelli cristiani nei vari campi, mentre confidiamo che questi nostri fratelli saranno fra non molto liberati, per vostro ordine.

Nel frattempo non possiamo far altro che informare il mondo intorno ai testimoni di Geova che sono nelle carceri, nei campi di lavoro forzato e nei centri di deportazione russi, poiché abbiamo verso di loro quali nostri amici e fratelli nella fede l’obbligo d’informare il mondo circa la loro situazione. Comunque, noi preferiremmo poter dire al mondo che voi, il Governo della Russia, avete ordinato che i testimoni di Geova siano liberati da tutti tali luoghi affinché siano in grado di lavorare come liberi cittadini del vostro Paese vivendo una vita calma e tranquilla, il che essi ritengono sia in armonia con l’esempio dato da Gesù Cristo. — 1 Timoteo 2:1-6.

Confidiamo che voi studierete questa petizione e considererete i meriti di questo caso e che noi potremo ricevere una favorevole risposta. Sinceramente.

Testimoni di Geova

Kalle Salavaara

La mozione di adottare questa Risoluzione è stata proposta da

Matti K. Tiainen, Amministratore dell’Assemblea.

Appoggiata da Erkki Kankaanpää, Presidente dell’Assemblea.

Approvata unanimemente dall’Assemblea di Distretto di Kemi, come è stato dichiarato da Vaino Pallari,

Ufficiale delle Relazioni Pubbliche, oggi 30 giugno 1956, a Kemi, Lapponia, Finlandia.

COME FU RICEVUTA

A ciascuna assemblea quattro testimoni di Geova firmarono tre copie della petizione a nome dei presenti. Una copia fu inviata direttamente al Primo Ministro Bulganin di Mosca, una fu spedita all’ambasciatore russo del Paese in cui fu tenuta l’assemblea, una fu mandata all’ufficio centrale della Società Torre di Guardia, e altre copie furono fornite alla stampa, che ne fece in genere un annuncio abbastanza buono.

Come reagì il Governo russo a questa petizione? Finora l’ha ignorata. Nemmeno una parola è stata ricevuta. Che almeno una copia sia stata consegnata a Mosca è dimostrato da una ricevuta dell’Ufficio Postale degli Stati Uniti indicante che la petizione era stata data al Governo russo e accettata.

Furono compiuti degli sforzi per presentare la petizione personalmente ai diversi locali ambasciatori russi. Ma in quasi ogni circostanza è stato impossibile parlare personalmente con l’ambasciatore. Nell’Uruguay il segretario dell’ambasciatore dichiarò che la petizione era piena di menzogne e rifiutò assolutamente di aver a che fare con essa. Egli continuò ad insistere nel dire che la libertà di adorazione era garantita in Russia. In altri Paesi come Austria, Olanda e Svizzera sforzi del genere ebbero uguali risultati.

In Francia il segretario dell’ambasciatore accettò la petizione. Però, egli non poteva comprendere perché ‘Francesi che vivono in Francia dovrebbero occuparsi di Russi che vivono in Russia’! Evidentemente era incomprensibile per la sua mente addestrata dal Comunismo che la lealtà potesse sormontare le barriere e differenze nazionali.

Negli Stati Uniti, poiché l’ambasciatore era assente fu stabilito un appuntamento col funzionario secondo in carica, il signor Striganov. Nel corso della conversazione i testimoni dichiararono lo scopo della loro visita, la posizione presa dai testimoni di Geova è che sarebbe nell’interesse del Governo russo fare la pace con i testimoni. Essi misero anche in risalto che malintesi e falsi rapporti avevano indubbiamente indotto il Governo russo ad assumere l’atteggiamento che aveva preso e raccomandarono l’azione presa dal governo della Polonia, che fece un’investigazione dei testimoni e, trovando le accuse contro di loro infondate, li liberò dalla prigionia.

Il signor Striganov comunque sostenne che moltissime menzogne erano state diffuse sulla Russia e che quando qualcuno veniva qui imprigionato non era a causa della sua religione ma perché aveva violato la legge. Egli biasimò la posizione presa dai testimoni rispetto alla guerra e affermò che la legge della Russia era più alta della legge di Geova e che doveva essere osservata in Russia. Egli derise ripetutamente qualsiasi cenno al nome di Geova e rifiutò di accettare la petizione, agendo come se fosse dinamite, non volendo neanche toccarla.

Ma i testimoni di Geova non si lasciano facilmente scoraggiare. Non si arrendono facilmente nella lotta. Come evidenza del loro sincero e instancabile sforzo di aiutare i loro fratelli oppressi dietro la Cortina di Ferro, il 1º marzo 1957, essi mandarono la seguente unita petizione ai capi comunisti.

Primo Ministro Nikolai A. Bulganin

Presidente del Consiglio dei Ministri dell’Unione Sovietica

Mosca, U.R.S.S.

Eccellenza,

Il corpo governante del gruppo mondiale di Cristiani chiamati Testimoni di Geova vi manda questo messaggio.

Oggi, sotto la direttiva della Watch Tower Bible and Tract Society di Pennsylvania, un’organizzazione sempre crescente di ministri cristiani, i testimoni di Geova, insegna la Parola del Dio Onnipotente e Creatore dell’universo, Geova, in 162 Paesi, repubbliche e colonie in tutta la terra. Essi sono veri Cristiani, guidati nella pura adorazione di Geova Dio dai giusti requisiti e princìpi esposti nella Sacra Bibbia.

Entro i confini dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche vivono migliaia di questi testimoni di Geova che cercano fedelmente di servire il Supremo Dio, Geova, in condizioni molto difficili. Molti di essi sono stati arrestati e sono rinchiusi in prigioni. Altri sono stati mandati lontani dalle loro case in esilio in Siberia. Ciò non è avvenuto per aver commesso qualche delitto o per qualsiasi specie di attività politica. I testimoni di Geova sono sulla terra il gruppo di persone più pacifiche e più ubbidienti alla legge. Hanno sofferto punizione solo per il fatto che sono dedicati Cristiani che ubbidiscono sinceramente agli ordini di Gesù Cristo. È vero che cercano prima il regno di Dio e la sua giustizia, poiché questo è ciò che Cristo disse di fare a tutti i Cristiani in Matteo 6:33. Ma mentre lo fanno ubbidiscono anche a tutte le leggi del Paese in cui vivono, eccetto quando una legge è contraria alla legge suprema del Creatore. Essi sono coscienziosi e si applicano a ‘rendere, dunque, a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio’. — Matteo 22:21, NM.

Per molti anni ora i testimoni di Geova nell’Unione Sovietica hanno sofferto grandi difficoltà e dura persecuzione. Hanno formato comitati e delegazioni dei loro ministri con il proposito di registrare la loro organizzazione religiosa in conformità agli statuti vigenti, ma in ciascuna occasione sono stati respinti e invece di ricevere il permesso di registrare la loro organizzazione cristiana hanno subìto arresti dei loro ministri nelle delegazioni. In tutto il mondo è divenuto ben noto che testimoni di Geova a migliaia sono imprigionati in tutta l’Unione Sovietica e si trovano in esilio in Siberia per la loro adorazione cristiana.

Tutti i testimoni di Geova hanno fatto una solenne dedicazione di servire come ministri di Geova Dio e da questa non possono deviare. È stato loro imposto il rigoroso comando di predicare la buona notizia del regno di Dio. Essi devono essere così fedeli a Dio e guidati dalle stesse leggi teocratiche come gli esemplari apostoli di Gesù Cristo, i quali subirono molta opposizione e sofferenze fisiche a causa della loro adorazione. Nella Sacra Bibbia in Atti 5:17-40 troviamo uno dei molti esempi delle prove dei primi Cristiani. È in questa occasione che il famoso avvocato non cristiano, Gamaliele, affermò per il consiglio governante un principio che è vero fino a questo giorno, sul quale richiamiamo rispettosamente la vostra attenzione in relazione agli odierni arresti dei testimoni di Geova nell’Unione Sovietica: “Se questo disegno e quest’opera è dagli uomini, sarà distrutta; ma se è da Dio, voi non li potete distruggere”.

I testimoni di Geova sono i servitori di Dio. La loro opera è di Dio. Quindi in ogni Paese, compresa l’Unione Sovietica, i testimoni di Geova devono — e questo con l’aiuto di Geova Dio — continuare a vivere una vita cristiana e adorare l’Altissimo.

I veri Cristiani si amano l’un l’altro e si occupano molto dei loro conservi cristiani. Prestano aiuto l’uno all’altro in qualsiasi tempo di bisogno per assistenza materiale o spirituale. I testimoni di Geova sono tali Cristiani e per questa ragione in ogni parte della terra durante i passati nove mesi i testimoni di Geova hanno inviato a voi nel vostro onorevole incarico nell’Unione Sovietica una petizione affinché investighiate gli abusi contro i loro conservi testimoni di Geova nel vostro Paese e concediate la libertà di adorazione ai nostri fratelli in Cristo.

La petizione vi è stata inviata in diecine di lingue da 199 assemblee dei testimoni di Geova. Ciascuna copia è stata spedita per posta aerea raccomandata. E inoltre per accertarsi che questa importante questione fosse portata alla vostra attenzione copie della petizione sono state trasmesse anche per mezzo di rappresentanti diplomatici sovietici in ciascuna nazione.

Un numero totale di 462.936 testimoni di Geova in tutto il mondo ha approvato questa petizione e questi attendono notizie sull’azione che sarà presa dal governo dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche per sollevare le sofferenze dei cristiani testimoni di Geova in Russia.

Come corpo governante dei testimoni di Geova in tutto il mondo siamo autorizzati a trasmettere con la presente una compiuta petizione che considera i problemi dei testimoni di Geova nell’Unione Sovietica. E come ministri del Dio Supremo, Geova, noi abbiamo l’obbligo dinanzi a Lui di chiedere la vostra considerazione di questo grave problema. Siamo ancora pronti a mandare la nostra delegazione a Mosca per le discussioni proposte.

Noi, rappresentanti dei 462.936 testimoni di Geova sostenitori della petizione, preghiamo rispettosamente la vostra sollecita risposta. La responsabilità resta ora su voi dinanzi all’Altissimo Dio Geova: “Altrimenti, potreste trovarvi oppositori effettivamente contro Dio”. — Atti 5:39, NM.

Sottoposta dai Direttori,

WATCH TOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY DI PENNSYLVANIA

N. H. Knorr, Presidente

F. W. Franz, Vicepresidente

Grant Suiter, Segretario

H. H. Riemer, Assistente Segretario

T. J. Sullivan, Direttore.

L. A. Swingle, Direttore

M. G. Henschel, Direttore

Accluso

Sollevando la questione i testimoni di Geova hanno adempiuto un triplice dovere. Essi hanno reso testimonianza alla supremazia di Geova; hanno additato ai nemici di Geova l’ingiustizia della loro condotta e hanno cercato di aiutare i propri fratelli dietro la Cortina di Ferro.

Essi hanno fiducia nella promessa di Gesù: “Dio non farà rendere egli giustizia ai suoi eletti che gridano a lui giorno e notte, pur essendo longanime verso di loro? Io vi dico: Egli farà rapidamente render loro giustizia”. — Luca 18:7, 8, NM.

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