Ricordate?

Avete letto attentamente i recenti numeri della Torre di Guardia? In tal caso, ricorderete senz’altro questi punti:

● Secondo Romani 8:3, in che modo Gesù Cristo “condannò il peccato nella carne”?

Facendo la volontà di Dio in modo perfetto, Gesù Cristo diede prova come uomo che il peccato non è una cosa necessaria o intrinseca delle persone di carne e sangue. — Pag. 581.a

● A chi si riferì essenzialmente l’apostolo Paolo quando scrisse ai Filippesi in merito ad alcuni che ‘predicavano il Cristo per invidia e rivalità’? — Filip. 1:15.

Erano essenzialmente Giudei che asserivano d’essere cristiani, ma che si erano allontanati dal puro insegnamento apostolico. Non avendo un motivo puro, suscitavano dubbi, causavano lotte e divisioni e cercavano di abbattere l’opera dell’apostolo Paolo. — Pag. 648.

● In che modo i cristiani sono trasformati a immagine di Dio “di gloria in gloria”? — 2 Cor. 3:18.

Dichiarando la verità di Dio e conformandosi sempre più alla sua personalità e alle sue vie i cristiani progrediscono maggiormente di gloria in gloria. Con le parole e le azioni recano maggior gloria all’Iddio di cui cercano di riflettere l’immagine. — Pag. 679.

● Quale vigorosa promessa abbiamo che Geova Dio farà sempre ciò ch’è giusto?

Abbiamo il racconto fidato di come agì con Noè, Abraamo e molti altri; questo ci indica chiaramente che non commetterà mai nessuna ingiustizia. Agirà sempre secondo la sua immutabile norma di rettitudine. — Pagg. 692-694.

● Perché scegliendo gli Israeliti come suo popolo Dio non agì con parzialità?

La scelta non dipese né dalla grandezza né dal numero ma dall’amore di Dio verso i loro devoti antenati. (Deut. 4:37) Non ci fu nessun trattamento parziale, poiché gli Israeliti dovevano rendere conto a Geova Dio più seriamente dei popoli che non avevano le sue leggi. L’Altissimo operava anche per la benedizione di tutta l’umanità e permetteva a tutti di valersi dei suoi generosi provvedimenti per vivere. A persone di altre nazioni non fu impedito di volgersi a lui e di ricevere la sua favorevole attenzione. — Pagg. 707, 708.

[Nota in calce]