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  • Significato delle notizie
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Scavi nella valle di Hinnom
  • Tolomeo Claudio: un impostore?
  • Geremia si sbagliava?
  • Quando fu distrutta l’antica Gerusalemme? Parte I
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2011
  • La cronologia babilonese è fidata?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
  • Quando Babilonia desolò Gerusalemme?
    Svegliatevi! 1972
  • Appendice al capitolo 14
    “Venga il tuo Regno”
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
w78 1/6 p. 30

Significato delle notizie

Scavi nella valle di Hinnom

● La scorsa estate, le ruspe sterrarono il monticello fuori del muro occidentale della città di Gerusalemme mettendo allo scoperto antiche mura di un’epoca precedente. Gli scavi sono interessanti per gli studiosi della Bibbia perché confermano la precedente utilizzazione di questa zona, che era una valle, fuori delle mura della città. “Per secoli gli abitanti della Città Vecchia hanno gettato i loro rifiuti oltre le mura della città, nei burroni della valle di Innom”, scrive “The Jerusalem Post”. E prosegue: “Sgomberando la scarpata, sono state scoperte tonnellate di vecchi oggetti di ceramica, oltre a ossa di cammelli, pecore e capre”.

Questo illustra il fatto che quando Gesù usava la parola greca “Geenna” (spesso tradotta “inferno”) per descrivere la punizione dei malvagi, si serviva di questo appropriato simbolo locale di distruzione, come fa notare l’appendice dell’“Emphatic Diaglott”, traduzione interlineare greco-inglese.

“In questo luogo erano gettati rifiuti di ogni sorta, insieme alle carogne di animali e ai corpi insepolti dei criminali giustiziati. Per consumarli si teneva continuamente acceso il fuoco. . . . Quindi ‘Geenna’, come ricorre nel Nuovo Testamento, . . . non significa mai un luogo di tormento eterno”. — Matt. 5:22, 29, 30; 10:28; 18:9; 23:15, 33.

Tolomeo Claudio: un impostore?

● Quanto è accurata la cronologia dell’antico Impero Babilonese attualmente accettata? Per molti anni i cronologi hanno preso molto seriamente l’elenco dei re compilato da Tolomeo Claudio, studioso greco del secondo secolo, considerato spesso il più grande astronomo dell’antichità.

Tuttavia, nel suo nuovo libro “The Crime of Claudius Ptolemy”, il noto fisico Robert R. Newton dell’Università John Hopkins presenta la prova che Tolomeo “inventò di proposito” molte osservazioni astronomiche per dimostrare certe teorie da lui formulate, “onde poter asserire che le osservazioni convalidavano le sue teorie”.

La rivista “Scientific American”, nei suoi commenti sul libro di Newton, osserva: “In tale falsificazione Tolomeo può essere giunto a inventare la durata del regno dei re babilonesi. Dato che la moderna ricostruzione della cronologia babilonese è stata basata in gran parte su una lista di re di cui Tolomeo si servì per precisare le date di presunte osservazioni babilonesi, secondo Newton ‘tutta la cronologia di una certa importanza deve ora essere riesaminata senza più riporre alcuna fiducia nella lista tolemaica [dei re]’”. — Ottobre 1977, pag. 80.

Queste scoperte illustrano come non ci sia da fidarsi della storia e dei calcoli cronologici secolari quando contrastano con la Bibbia. A differenza degli storici secolari, gli scrittori della Bibbia non avevano nulla da guadagnare presentando i fatti sotto falsa luce. Inoltre, ciò che scrissero divenne parte di “tutta la Scrittura” che “è ispirata da Dio”. — 2 Tim. 3:16.

Geremia si sbagliava?

● “Amman esiste ancora: Geremia si sbagliava”: così si intitola un articolo dell‘“Atlanta Journal and Constitution” della Georgia (U.S.A.). L’articolo prosegue dicendo che “Geremia predisse che l’antica Amman [attuale capitale della Giordania] sarebbe divenuta un ‘cumulo desolato’. Ezechiele disse che ne avrebbero fatto una stalla per i cammelli e che sarebbe stata occupata dai beduini”. — Vedi Geremia 49:2; Ezechiele 25:4, 5.

Geremia si sbagliava? La moderna Amman, in Giordania, non è desolata, dice il giornale di Atlanta, quindi Geremia dovette sbagliarsi. Ma questi critici frettolosi non hanno notato che Geremia non disse mai che la desolazione dell’antica Ammon sarebbe stata PERMANENTE, ciò che alcuni profeti avevano detto in altri casi, come in quello di Babilonia, ancor oggi desolata. — Isa. 13:19, 20.

Infatti, la profezia di Geremia ammetteva la possibilità che in seguito Ammon fosse riabitata, poiché solo pochi versetti più avanti della predetta desolazione dichiara: “Ma, dopo questo, io trarrò dalla cattività i figliuoli di Ammon, dice l’Eterno”. — 49:6, “Versione Riveduta”.

Tuttavia, prima che questo avvenisse la profezia della desolazione si adempì in modo particolareggiato, come fa notare “The Biblical Archaeologist Reader”: “Le esplorazioni archeologiche hanno mostrato che l’occupazione sedentaria di Ammon cessò praticamente prima della metà del sesto secolo a.C. . . . le orde di beduini del deserto . . . posero fine allo stato semiautonomo ammonita”. — Vol. II, pagg. 87, 88.

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