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  • Persecuzione religiosa: Perché?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
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  • Vedi anche
  • “Non fanno parte del mondo”
  • Perché i Testimoni di Geova mantengono la neutralità politica?
    Domande frequenti sui Testimoni di Geova
  • Perseveriamo con gioia nonostante la persecuzione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
  • I cristiani devono aspettarsi la persecuzione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
  • I cristiani affrontano la persecuzione con perseveranza
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
w03 1/3 pp. 3-4

Persecuzione religiosa: Perché?

CREDETE che le persone debbano essere perseguitate per la propria religione? Probabilmente no, almeno finché non calpestano i diritti altrui. La persecuzione religiosa, tuttavia, ha una lunga storia ed esiste ancora. Per esempio, durante tutto il XX secolo molti testimoni di Geova dell’Europa e di altre parti del mondo sono stati spesso privati dei loro diritti e maltrattati crudelmente.

In quel periodo i testimoni di Geova sono stati a lungo vittime di una brutale e sistematica persecuzione sotto i due principali regimi totalitari d’Europa. Cosa ci insegna la loro esperienza riguardo alla persecuzione religiosa? E cosa possiamo imparare dal modo in cui hanno affrontato le sofferenze?

“Non fanno parte del mondo”

I testimoni di Geova si sforzano di osservare le leggi e di essere pacifici e moralmente retti. Non si oppongono ai governi né cercano lo scontro con loro e non provocano la persecuzione per fare i martiri. Questi cristiani sono politicamente neutrali. Ciò è in armonia con queste parole di Gesù: “[I miei seguaci] non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:16) La maggioranza dei governi riconosce la posizione neutrale dei Testimoni. Ma i governanti totalitari non danno molta importanza a ciò che la Bibbia richiede dai cristiani, cioè che non devono fare parte del mondo.

Il motivo è stato spiegato durante una conferenza tenuta all’Università di Heidelberg, in Germania, nel novembre del 2000. Il tema della conferenza era: “Repressione e autoaffermazione: i testimoni di Geova sotto la dittatura nazionalsocialista e sotto quella comunista”. Il dott. Clemens Vollnhals, dell’Istituto Hannah-Arendt per le ricerche sul totalitarismo, ha osservato: “I regimi totalitari non limitano le loro attività alla politica. Esigono l’intera persona”.

I veri cristiani non possono cedere l’“intera persona” a un governo umano, poiché hanno giurato lealtà assoluta a Geova Dio soltanto. I Testimoni che vivono sotto regimi dittatoriali hanno riscontrato che a volte c’è contrasto fra ciò che richiede lo Stato e ciò che richiede la loro fede. Cos’hanno fatto quando si sono trovati davanti a questi conflitti? Nel corso della storia i testimoni di Geova hanno seguito il principio enunciato dai discepoli di Gesù Cristo: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.

Migliaia di Testimoni sono rimasti leali alla propria fede e si sono mantenuti neutrali nei confronti degli affari politici, anche davanti alla persecuzione più crudele. Come sono riusciti a perseverare? Dove hanno trovato la forza per farlo? Lasciamo che siano loro stessi a rispondere. E vediamo cosa possono imparare dalla loro esperienza sia i Testimoni che i non Testimoni.

[Testo in evidenza a pagina 4]

I testimoni di Geova in Germania sono stati a lungo vittime di una brutale persecuzione sotto i due regimi totalitari del XX secolo

[Testo in evidenza a pagina 4]

“I regimi totalitari non limitano le loro attività alla politica. Esigono l’intera persona”. — Dott. Clemens Vollnhals

[Immagine a pagina 4]

La famiglia Kusserow fu privata della libertà perché non scese a compromessi riguardo alla propria fede

[Immagine a pagina 4]

Johannes Harms fu giustiziato per la sua fede in una prigione nazista

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