BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • foa articolo 6
  • Uniti in un paese diviso

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Uniti in un paese diviso
  • Dai nostri archivi
  • Sottotitoli
  • L’apartheid causa divisioni e pericoli
  • Riunirsi in un paese diviso
  • Predicare durante la segregazione
  • Circondati dall’odio, uniti dall’amore
Dai nostri archivi
foa articolo 6
Milton Bartlett e alcuni fratelli neri predicano in un quartiere abitato da neri durante l’apartheid.

DAI NOSTRI ARCHIVI

Uniti in un paese diviso

A partire dal 1948 fino agli inizi degli anni ’90 l’apartheid fu la politica adottata in Sudafrica.a In quel periodo molti trattavano ingiustamente chi apparteneva a una razza diversa dalla propria. Kallie, che durante l’apartheid rientrava nella categoria “coloured” (categoria che includeva persone di etnia mista), ricorda: “I non bianchi stessi avevano pregiudizi nei confronti di altri non bianchi”.

I testimoni di Geova del Sudafrica appartengono a etnie diverse. Come si sono comportati durante l’apartheid? E cosa ci insegna questa parte della loro storia?

L’apartheid causa divisioni e pericoli

In Sudafrica alcuni che si opponevano alla segregazione razziale che era stata imposta organizzavano proteste. Molte persone che manifestarono contro la politica del governo vennero imprigionate, e alcune vennero uccise. Di conseguenza, le proteste diventarono ancora più violente. I Testimoni di Geova invece ubbidivano alle leggi e non si facevano coinvolgere in proteste o lotte che avevano l’obiettivo di sovvertire il governo. In questo modo seguivano l’esempio dei cristiani del I secolo, che rimasero “[sottomessi] alle autorità superiori” (Romani 13:1, 2).

Più volte i Testimoni di Geova subirono pressioni perché smettessero di essere neutrali e prendessero posizione in merito alla questione. Ma questo avrebbe significato sostenere violenti conflitti politici o addirittura arrivare a combattere contro i loro fratelli, i loro compagni di fede. Ad esempio, “durante le sommosse del 1976 a molti studenti delle scuole superiori fu imposto di unirsi alle rivolte”, racconta Thembsie. “Gli studenti che protestavano andavano di porta in porta alla ricerca di altri studenti che si unissero a loro. Chi si rifiutava rischiava di vedere la propria casa in fiamme o di essere picchiato a morte”. Un leader politico di un partito dell’opposizione disse a un Testimone di nome Theophilus: “Dopo che avremo sconfitto i bianchi, verremo a uccidere voi, perché non avete combattuto per il vostro paese”.

Riunirsi in un paese diviso

Nonostante le difficoltà causate dall’apartheid, i Testimoni del Sudafrica continuavano a riunirsi per adorare Dio (Ebrei 10:24, 25). Alcune congregazioni non avevano la possibilità di costruire una Sala del Regno perché a motivo dell’apartheid molti erano poveri.b “Per anni dovemmo prendere in affitto locali che erano in pessime condizioni”, dice Enver. “Perciò mio padre mise a disposizione casa nostra perché vi si tenessero le adunanze. Due volte alla settimana trasformavamo la casa in una Sala del Regno. A volte arrivavamo a essere anche più di 100! Spesso invitavamo i fratelli a fermarsi ancora un po’ da noi dopo le adunanze”.

Testimoni bianchi e Testimoni neri riuniti nello stesso luogo (aprile 1950)

Persone di razze diverse riunite al Rand Stadium, a Johannesburg (1980)

I fratelli escogitavano metodi ingegnosi per superare gli ostacoli dovuti all’apartheid. Ad esempio, nella provincia di Limpopo un fratello bianco era stato incaricato di pronunciare dei discorsi a un’assemblea di circoscrizione che si sarebbe tenuta in una zona abitata dai neri. Lì però gli fu negato il permesso di entrare. Così il fratello andò a parlare con un bianco che possedeva un podere situato nell’area confinante. L’assemblea si tenne in questo modo: i presenti poterono seguirla da un lato della recinzione, mentre il fratello bianco pronunciò i discorsi dall’altro lato, all’interno del podere.

Predicare durante la segregazione

L’apartheid costringeva le persone appartenenti a gruppi razziali diversi a vivere esclusivamente nelle zone a loro riservate. Di conseguenza i territori in cui predicavano le varie congregazioni erano solitamente abitati da persone della stessa razza. A motivo della segregazione i Testimoni dovevano organizzare l’opera di predicazione tenendo conto delle circostanze. Ad esempio, predicare in territori non assegnati presentava alcune difficoltà. “Spesso non c’erano posti dove fosse permesso a chi non era bianco di passare la notte. Quindi dormivamo in macchina o sotto gli alberi”, dice Krish, che durante l’apartheid rientrava nella categoria “indiani”. “La mattina ci lavavamo nei bagni delle stazioni di servizio. A volte però perfino quei bagni erano contrassegnati dalla scritta ‘Solo bianchi’. Nonostante tutto, i proclamatori continuavano a impegnarsi nel ministero e predicavano con entusiasmo alle molte persone interessate al messaggio della Bibbia che vivevano in zone isolate”.

Gruppo di Testimoni di varie razze predica in una zona isolata (1981)

Malgrado queste difficoltà, il numero dei servitori di Geova continuava a crescere. Quando nel 1948 entrò in vigore l’apartheid, in Sudafrica c’erano 4.831 proclamatori. Nel 1994, anno in cui questa politica fu abbandonata, il numero dei proclamatori era arrivato a 58.729. E questo numero ha continuato a crescere. Nel 2021 in Sudafrica si è registrato un massimo di 100.112 proclamatori.

Circondati dall’odio, uniti dall’amore

Un fratello bianco dà testimonianza a una donna nera e al figlio in una zona rurale.

Durante il periodo dell’apartheid i Testimoni di Geova del Sudafrica vissero in un ambiente noto per la rigida imposizione della segregazione razziale. In un contesto del genere dovettero impegnarsi molto per promuovere l’amore e l’unità tra persone appartenenti a gruppi razziali diversi. Ci riuscirono insegnando e seguendo i princìpi della Bibbia (Atti 10:34, 35). Nonostante fossero circondati dall’odio, erano uniti dall’amore (Giovanni 13:34, 35).

Nel 1993 in Sudafrica i Testimoni di Geova tennero un congresso a cui assisterono persone di varie razze. Osservando i Testimoni sudafricani mentre accoglievano e abbracciavano con affetto i delegati che arrivavano all’aeroporto da diverse parti del mondo, un importante leader politico disse: “Se fossimo uniti come voi, avremmo risolto i nostri problemi molto tempo fa”.

Milton Henschel, della sede mondiale dei Testimoni di Geova, pronuncia un discorso di fronte a Testimoni di varie razze (1955)

Un fratello bianco e un fratello nero riparano insieme un veicolo.

Un fratello bianco e un fratello nero collaborano presso la filiale dei Testimoni di Geova del Sudafrica (1986)

Thomas Skosana (a sinistra) e Alfred Steynberg, Testimoni di lunga data, a un congresso (1985)

Testimoni di varie razze servono il cibo a un congresso (1985)

Una folla numerosa di Testimoni di varie razze riunita all’FNB Stadium, a Johannesburg (2011)

a L’apartheid era una politica di segregazione razziale. In base alla razza a cui apparteneva una persona si determinava che educazione avrebbe ricevuto, che lavoro avrebbe svolto, dove avrebbe vissuto e chi avrebbe potuto sposare. Per ulteriori informazioni vedi il riquadro “Cos’era l’apartheid?” nell’Annuario dei Testimoni di Geova del 2007.

b A partire dal 1999 le donazioni da parte delle congregazioni dei Testimoni di Geova in tutto il mondo sono usate per sostenere economicamente la costruzione e la ristrutturazione di Sale del Regno ovunque ce ne sia bisogno.

Promuovere l’unità in un paese diviso

Possiamo imitare l’eccellente esempio dei Testimoni che rimasero fedeli durante l’apartheid. Vediamo quello che hanno detto alcuni.

Minki.

Impegniamoci per sradicare dal cuore ogni forma di pregiudizio razziale (Colossesi 3:10, 11)

“Siamo cresciuti in un contesto in cui si promuoveva l’idea che i bianchi fossero superiori”, spiega Minki. Lei e suo marito hanno conosciuto le verità della Bibbia da adulti. “Ci siamo resi disponibili per servire in una zona non abitata da bianchi. Ce l’abbiamo messa tutta per liberarci di qualsiasi sentimento razzista e abbiamo pregato in modo specifico per superare questo problema”. Minki e suo marito sono riusciti a sconfiggere i pregiudizi che avevano e sono stati ricompensati per questo. “In soli tre anni il piccolo gruppo isolato in cui servivamo è diventato una congregazione alle cui adunanze assistevano più di 100 persone”.

Braaf.

Non offendiamoci facilmente (Ecclesiaste 7:9)

“Se un fratello o una sorella dice o fa qualcosa che penso scaturisca da un pregiudizio, ricordo a me stesso che Geova è molto paziente”, dice Braaf. “Ci vuole tempo per rivestirsi della nuova personalità” (Efesini 4:23, 24). “Prego Geova di aiutarmi a imitare il suo esempio di pazienza e a continuare a mostrare amore”.

Loyiso.

Rimaniamo neutrali non esponendoci alla propaganda politica (Giovanni 17:16)

“Circolavano parecchie riviste contro l’apartheid”, dice Loyiso. “Volevo rimanere neutrale, così mi rifiutavo di leggerle”.

Ronnie.

Rimaniamo concentrati sul fare la volontà di Dio (1 Giovanni 2:17)

“Far parte dell’organizzazione di Geova mi ha sempre dato uno scopo nella vita e un senso di appartenenza”, dice Ronnie. “Tenermi impegnato nel ministero e in altre attività spirituali mi ha aiutato a non soffermarmi troppo su quanto fosse difficile la vita nel periodo dell’apartheid”.

Ernest.

Lasciamoci guidare dall’organizzazione di Geova, non da pregiudizi promossi da esseri umani (Giacomo 3:13, 17, 18)

“Ho iniziato a servire come sorvegliante di circoscrizione quando avevo 26 anni”, dice Ernest, che durante l’apartheid rientrava nella categoria “coloured”. “In alcune congregazioni che visitavo c’erano anziani bianchi dei quali avrei potuto essere il figlio a motivo dell’età che avevano; eppure non assumevano mai un atteggiamento di superiorità nei miei confronti. Accettavano umilmente le indicazioni dell’organizzazione e i consigli che davo loro”.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi