6C “Col sangue del suo proprio [Figlio]”
At 20:28 — Gr. διὰ τοῦ αῗματος τοῦ ἰδίου
(dià tou hàimatos tou idìou)
1950 |
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New World Translation of the Christian Greek Scriptures (Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane), Brooklyn (New York). |
1964 |
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La Sacra Bibbia, a cura di B. Mariani, Milano. |
1966 |
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La Sacra Bibbia, a cura di S. Garofalo, Torino. |
1983 |
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La Bibbia, nuovissima versione dai testi originali, Ed. Paoline, Roma. |
Dal punto di vista grammaticale, questo passo si potrebbe tradurre come nella versione della CEI, “con il suo sangue”, o come nella Versione Riveduta, “col proprio sangue”. Questo pensiero presenta delle difficoltà per molti. Senza dubbio questa è la ragione per cui ACDSyh (margine) (seguiti, ad esempio, dalla traduzione di F. Nardoni) leggono “Chiesa del Signore”, anziché “chiesa (congregazione) di Dio”. In tal caso non ci sono difficoltà a leggere: “col suo proprio sangue”. Comunque אBVg leggono “Dio” (con l’articolo), e la traduzione usuale sarebbe ‘sangue di Dio’.
Le parole greche τοῦ ἰδίου (tou idìou) seguono le parole “col sangue”. L’intera espressione potrebbe essere tradotta “col sangue del suo proprio”. Dopo “suo proprio” andrebbe sottinteso un sostantivo singolare, con tutta probabilità il più stretto parente di Dio, il suo unigenito Figlio Gesù Cristo. Su questo punto J. H. Moulton, in A Grammar of New Testament Greek, vol. 1 (Prolegomena), ed. del 1930, p. 90, dice: “Prima di lasciare ἴδιος [ìdios] si dovrebbe dire qualcosa sull’uso di ὁ ἴδιος [ho ìdios] senza un nome espresso. Questo ricorre in Gv 111 131, At 423 2423. Così nei papiri troviamo il singolare usato come un termine affettuoso rivolto a parenti stretti. . . . In Expos. VI. iii. 277 mi sono permesso di citare questo come un possibile incoraggiamento per coloro (incluso B. Weiss) che tradurrebbero Atti 2028 ‘il sangue di uno che era suo proprio’”.
D’altra parte, in The New Testament in the Original Greek, di Westcott e Hort, vol. 2, Londra, 1881, pp. 99, 100 dell’Appendice, Hort dichiara: “Non è affatto impossibile che ΥΙΟΥ [huioù, “del Figlio”] sia stato omesso dopo ΤΟΥΙΔΙΟΥ [tou idìou, “del suo proprio”] in qualche trascrizione molto antica, influendo su tutti i documenti esistenti. Inserendolo si elimina qualsiasi difficoltà dall’intero passo”.
La Traduzione del Nuovo Mondo rende il passo letteralmente, aggiungendo “Figlio” fra parentesi quadre dopo ἰδίου, così da leggere: “col sangue del suo proprio [Figlio]”.