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  • g70 22/9 pp. 4-8
  • Trovate il tempo d’essere un buon genitore

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  • Trovate il tempo d’essere un buon genitore
  • Svegliatevi! 1970
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  • Parlate dei loro problemi
  • Essenziale l’unità fra i genitori
  • Come prendere le decisioni finali
  • Abitudini di lavoro
  • La conoscenza di Dio
  • Dà risultati
  • Mettiamo in pratica la Parola di Dio nella famiglia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
  • Insegnate ai vostri figli ad amare Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
  • Come considerate i vostri figli
    Svegliatevi! 1980
  • Ammaestrate i vostri figli?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
Altro
Svegliatevi! 1970
g70 22/9 pp. 4-8

Trovate il tempo d’essere un buon genitore

È BENE che coscienziosi genitori s’interessino di provvedere ai figli le necessarie cose della vita: vitto, alloggio e abiti. Questo è appropriato e necessario.

Ma è anche più importante che i genitori trovino il tempo di soddisfare i bisogni emotivi, mentali e spirituali dei loro figli. — Matt. 4:4.

I figli hanno bisogno dell’amore e dell’affetto che i genitori possono dare. Ciò include affettuosi abbracci e baci, mostrando in modo fisico che sono amati. Infatti, senza di ciò, i bambini piccoli possono essere emotivamente turbati, perfino mentalmente squilibrati. Per tale motivo si è riscontrato utile anche negli orfanotrofi far andare periodicamente infermiere, o altre donne, per badare ai bambini e mostrar loro affetto. Sì, Geova creò i bambini con tale bisogno e provvide agli adulti la capacità di soddisfarlo.

Man mano che i bambini crescono, il bisogno di trascorrere tempo con loro non diminuisce. Particolarmente nei primi anni dell’adolescenza, col crescere delle pressioni, i ragazzi sono spesso tormentati da problemi, dubbi, domande. La scuola pubblica non è preparata a occuparsi di tutto questo. E la Parola di Dio mostra che questa non è la principale responsabilità della scuola. È responsabilità dei genitori guidare i figli. Questo si può fare solo comunicando con loro.

Parlate dei loro problemi

Se oggi genitori e figli non riescono a comunicare è in gran parte per colpa dei genitori. Molti di essi hanno in grande misura trascurato la responsabilità di trascorrere tempo coi figli. Non trovano il tempo di ascoltare i loro problemi e le loro domande e per dare consigli fermi ma benevoli. Alcuni aspettano che il figlio abbia dieci o quindici anni prima di cominciare a comunicare in questo modo essenziale. Allora è troppo tardi. Si deve cominciare nell’infanzia.

Questa comunicazione deve avvenire in due sensi. I genitori non possono realmente conoscere i bisogni dei loro figli se non li ascoltano. Non si fa questo semplicemente dicendo loro ogni volta quello che devono e quello che non devono fare. Tali imposizioni potrebbero indurli ad andare altrove per fare franche conversazioni.

A questo riguardo, la Parola di Dio osserva: “Padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. (Efes. 6:4) Dicendo continuamente ai figli quello che devono fare senza incoraggiarli a esprimersi, senza ragionare con loro, si può farli divenire sempre meno disposti a comunicare, per cui si forma un abisso.

Anche quando il ragazzo ha fatto qualche cosa di male e ha bisogno di correzione o punizione, spesso è utile che il genitore ragioni col figlio, per mostrargli che cosa ha fatto di male, perché è male, quali sono le conseguenze dell’azione e perché un’altra condotta è migliore, tutto dal punto di vista di Dio. Ciò richiede tempo, ma è un buon investimento nel futuro, del figlio.

Essenziale l’unità fra i genitori

Per quanto riguarda l’impartire consigli, disciplina o anche punizione, è essenziale che entrambi i genitori presentino un fronte unito.

Nuoce ai figli vedere i genitori che discutono o mettono apertamente in mostra le loro divergenze, specialmente quando le difficoltà riguardano i figli. È disastroso che il padre dica ai figli una cosa e poi la madre ne dica un’altra. Questo divide i sentimenti dei figli, e spesso anche le loro lealtà.

Il parlare delle divergenze davanti ai figli è una cosa da evitare come la peste. È un veleno che può rovinare l’unità e la felicità della famiglia. È vero che ci saranno divergenze di opinione tra marito e moglie su varie cose. Ma si dovrebbero appianare IN PRIVATO, lontano dai figli.

Il fatto che il marito dev’essere “capo della moglie” non significa che le sue vedute sul modo di fare le cose siano le uniche ad avere importanza. (Efes. 5:23) Il marito saggio e amorevole ascolta i suggerimenti di sua moglie e considera seriamente ciò che ella dice.

In quanto alla moglie, ella “abbia profondo rispetto per il marito”. (Efes. 5:22, 33) Dio ha costituito l’uomo come capo della famiglia e l’ha dotato per far questo. Quindi, la moglie non deve cercare di usurpare o indebolire la posizione di capo di suo marito discutendo con lui davanti ai figli. No, ella deve onorare la posizione di lui. Ella non dev’essere una competitrice, ma un aiuto, poiché creando la donna per l’uomo Dio disse: “Gli farò un aiuto, come suo complemento”. — Gen. 2:18.

Come prendere le decisioni finali

Comunque, dopo aver considerato in privato una particolare faccenda, che dire se c’è ancora divergenza di opinione fra marito e moglie sul modo di trattare coi figli? Che fare allora?

La condotta da seguire che in tal caso ha più successo, la condotta che reca realmente i migliori risultati, quella che la Parola di Dio indica, è questa: “Come la congregazione è sottoposta al Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in ogni cosa”. — Efes. 5:24.

Questo significa che è diritto e responsabilità del marito prendere la decisione finale. Anche se la moglie può non essere d’accordo, dovrà conformarvisi e sostenerla una volta che egli abbia preso la decisione. Naturalmente, farà questo purché il marito non le chieda di fare qualche cosa che vada contro le leggi di Dio. In tal caso, ella vorrà “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.

C’è un capitano su ogni nave. Geova ha costituito l’uomo perché adempia questa funzione nella famiglia. Oh, sì, farà sbagli; ma anch’ella li farà. Però il più grande sbaglio per entrambi sarebbe di non seguire questa procedura stabilita da Dio e quindi rimanere divisi.

L’unità dei genitori avrà un effetto molto salutare sui figli. Accrescerà il loro amore e rispetto per i genitori, per l’autorità dei genitori e per le disposizioni di Geova. E anche se ciò non avviene, anche se i figli si lasciano influenzare più dalle pressioni esterne e si allontanano dai consigli dei genitori una volta che siano abbastanza grandi da lasciare la casa, i genitori possono essere confortati sapendo di aver fatto il meglio che potevano. Ricordate, come mostra la Bibbia, che Esaù non finì bene come Giacobbe, anche se tanto Esaù che Giacobbe erano gemelli ed erano stati allevati nella stessa maniera, essendo figli di Isacco e Rebecca, che erano timorati di Dio.

Abitudini di lavoro

Ci vuole anche tempo per dare ai figli pratico addestramento. Tutti dovrebbero contribuire in qualche modo al benessere della famiglia, occupandosi di cose come pulizia, falciare il prato, apparecchiare la tavola, cucinare, lavare i piatti, ecc. Naturalmente, trattandosi di bambini piccoli, la loro capacità è limitata e faranno sbagli. Ma non lasciate che questi sbagli vi trattengano dal cominciare presto a dare questo addestramento.

È tragico vedere come molti giovani uomini e donne sono impreparati al loro rispettivo ruolo nella vita. Alcune spose non hanno mai preparato un pasto prima di sposarsi!

I buoni genitori cominceranno ad affidare compiti ai figli mentre sono molto piccoli, predisponendo insieme come addestrare i figli in modo progressivo. La madre darà alla ragazzina piccole cose da fare nel preparare i pasti o nell’aiutare ad apparecchiare la tavola. Gradualmente, col passar degli anni, si potrà aumentare il lavoro finché la ragazza abbia imparato a preparare l’intero pasto. Come saranno grati sia lei che il suo futuro marito di tale addestramento!

Il padre amorevole dedicherà tempo per addestrare suo figlio ad assumere le responsabilità d’uomo. Insegnategli a fare cose in casa sin dalla tenera età. Lasciategli maneggiare pennello, martello o altri strumenti. Aiutatelo a imparare le cose di cui più tardi s’interesserà, come guidare l’automobile, questioni di denaro, perfino cose come assicurazione e dichiarazione dei redditi. Guidatelo ad apprendere un mestiere pratico da fare più tardi nella vita. Aiutatelo a capire la diversa costituzione e i diversi bisogni della donna, cose che deve sapere se un giorno vorrà trovare la felicità nel matrimonio. — 1 Piet. 3:7.

Insegnate anche ai giovani il debito rispetto per gli altri, come consiglia la Parola di Dio: “Non criticare severamente l’anziano. Al contrario, supplicalo come un padre, i giovani come fratelli, le donne anziane come madri, le giovani come sorelle con ogni castità”. — 1 Tim. 5:1, 2.

La conoscenza di Dio

Indubbiamente, il più grande dono che possiate fare ai vostri figli quale buon genitore è la giusta conoscenza di Dio. Anche questo richiede tempo. Quanto è importante? La Bibbia risponde: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giov. 17:3) Non potreste mai fare un dono uguale a questo, la vita eterna. Ma avviate i vostri figli sulla via della vita eterna insegnando loro i propositi e le esigenze di Dio.

Quanto presto potete cominciare ad ammaestrare i vostri figli intorno a Dio? L’apostolo Paolo osservò riguardo a Timoteo: “Dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza”. — 2 Tim. 3:15.

Quando diciamo di ammaestrare i figli intorno a Dio, non intendiamo di riversare questa responsabilità su qualcun altro. Intendiamo che vi mettiate a sedere in casa vostra servendovi di pubblicazioni per lo studio biblico, come quelle che i testimoni di Geova usano nelle loro case, e voi stesso ammaestriate vostro figlio, come suo genitore. Si dovrebbe far questo molto tempo prima che vadano a scuola.

Ma i bambini di età prescolastica non sono troppo piccoli per insegnargli tali cose serie? Niente affatto! In realtà, recenti ricerche confermano ciò che è sempre stato vero, che i figli i quali ottengono i migliori risultati sono di solito quelli che i genitori trovarono il tempo di ammaestrare prima degli anni della scuola.

I bambini imparano una lingua complicata verso l’età di tre o quattro anni. Possono dunque imparare sicuramente riguardo a Dio! Per questo motivo i testimoni di Geova ammaestrano i loro bambini nelle vie di Dio. E man mano che crescono è molto utile insegnar loro a leggere e scrivere. Quando i bambini cominceranno la scuola, avranno fatto buon progresso sia nella conoscenza di Dio che nel leggere e scrivere, ciò che sarà loro utile per tutta la vita.

Dà risultati

Che tale precoce addestramento dia risultati è confermato da molte esperienze di genitori. Per esempio, un testimone di Geova scrive circa l’esperienza che ebbe quando visitò un’altra famiglia di Testimoni che avevano una bambina di tre anni e un maschio di soli diciotto mesi. Egli dice:

“Una sera, tornato a casa dalle adunanze di congregazione [dei testimoni di Geova], parlavo al bambino e gli chiedevo se gli sarebbe piaciuto giocare con un leone. Capì immediatamente di che cosa parlavo e con un tono che feci fatica a capire disse: ‘Prendo il mio libro’. Prese il libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato e lo aprì alla figura dei leoni a pagina 17.

“Gli chiesi di altri animali ed egli lo aprì alle pagine 40, 41, dove si vedono gli animali che entrano nell’arca. Gli chiesi se sapeva chi era Adamo e lo aprì alla figura di pagina 21, additandolo. Fu in grado di riconoscere anche Eva e il serpente alle pagine 28, 29.

“Parlai anche alla bambina ed ella fu in grado di narrare la storia di molte figure del libro Paradiso. Questi bambini non sono affatto più intelligenti di altri, ma certo questo mostra che un bambino non deve avere l’età d’andare a scuola per capire la Parola di Dio”.

Solo dedicando tempo per insegnare ai figli la Parola di Dio potete realmente stabilire se cominciano a capire e apprezzare i propositi di Dio. Se avete trovato il tempo di edificare nel loro cuore tale apprezzamento sin dall’infanzia, potete avere la ricca ricompensa di vederli divenire giovani uomini e donne maturi e timorati di Dio. Come mostra Proverbi 22:6: “Addestra il ragazzo [o la ragazza] secondo la via per lui [o per lei]; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”. Com’è soddisfacente allevare figli che fanno onore ai loro genitori e a Geova! — Prov. 23:24, 25.

Sì, è un grande compito essere un buon genitore. Ma vale la pena dedicarvi tempo e sforzo. Non solo la vita domestica diviene più genuina e felice, ma i figli vengono avviati sulla via della vita eterna nel nuovo ordine di Dio. E i genitori possono stare dinanzi a Dio con la coscienza pura, sapendo di avere scrupolosamente adempiuto le loro responsabilità di genitori.

[Immagine a pagina 5]

Trovate il tempo di stare con vostro figlio?

[Immagine a pagina 7]

Il trovare il tempo d’essere un buon genitore include che si insegni ai figli la Parola di Dio

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