Proteggete la vostra famiglia dalle droghe

Che cosa possono fare i genitori per aiutare i figli ad affrontare il problema delle droghe? Qual è un rimedio provato?

SVEGLIATEVI, genitori! Il problema della droga è reale. È grande e sta aumentando.

Una generazione fa molti ragazzi fumavano sigarette di nascosto dietro casa o dietro il granaio. Oggi un enorme numero di giovani si sono dati a pericolose droghe e narcotici. Le sigarette fumate dai loro genitori causarono innumerevoli decessi per cancro polmonare. Anche le droghe offerte dagli “amici” a scuola possono rappresentare un passo verso la rovina della persona.

In genere le droghe non sono offerte ai genitori. Non avendo fatto esperienza con esse, devono sapere da che cosa guardarsi e come avvertire i figli. Pertanto, alcuni specifici esempi saranno utili sia ai coscienziosi genitori che ai figli.

A Los Angeles il giovane Jafus disse che un amico gli aveva offerto delle droghe nel gabinetto della sua scuola superiore. Come fu presentata la tentazione? “Vieni qui e prova questo”, esortò l’amico. “Diventerai un uomo. Ti farà sentir bene”. In un’altra occasione, in una lavanderia automatica del vicinato un fornitore di droga si vantò della facilità con cui faceva denaro e invitò Jafus a casa sua dove disse di avere un grande recipiente di marijuana e un grande vaso di “rossi” (seconal). Che cosa si dovrebbe fare in tali casi? Jafus disse di aver fatto questo: “Uscii di là più in fretta che potei”.

Parlando con gli studenti è evidente che le droghe si possono ottenere in molte scuole. Fumano la marijuana nei gabinetti. Le compresse si vedono spesso in giro. Una famiglia di Los Angeles si chiedeva perché ogni giorno il loro figlio, tornato da scuola, corresse direttamente in bagno. Poi scoprirono che non andava al gabinetto a scuola perché lì usavano la droga e facevano altre pratiche immorali. Si riferisce che a Los Angeles fra il 1967 e il 1968 gli arresti di minorenni per droghe pericolose salissero del 247 per cento!

Meglio protetti

Parlando ai giovani che hanno fatto queste esperienze, risalta un fatto: In complesso, i figli dei testimoni di Geova, noti per i loro alti princìpi morali, non hanno un problema così grande come gli altri studenti. Quando uno studente rifiutò una compressa di barbiturici dicendo: “Sono testimone di Geova”, gli fu detto: “Non abbiamo assolutamente niente a che fare con te”. Il “fornitore” si allontanò.

La quindicenne Marilyn sapeva che nella sua scuola le droghe erano comuni. Ma nessuno gliene aveva mai offerte. Perché no? “Beh, quei giovani vanno in giro in gruppi specifici, e se non sei nel gruppo con loro di solito non ti daranno fastidio”.

Un Testimone, il cui figlio frequentava una scuola dove un gran numero di studenti erano stati arrestati per violazioni relative alle droghe, chiese a suo figlio: “Ti hanno mai offerto stupefacenti?” Nessuno gliene aveva mai offerti. “Ne hai mai visti?” Il figlio non ne aveva mai visti.

Perché no? Il fatto è che ci sono persone a cui di solito non si propongono certe cose. Anche i giovani, con le loro azioni, mostrano quali princìpi hanno. I figli allevati in famiglie dove sono realmente insegnati i princìpi biblici hanno un grande vantaggio, poiché le loro alte norme morali sono spesso ben note agli altri giovani. Pertanto, i figli dei Testimoni non sono di solito avvicinati da coloro che usano droghe come lo sono altri ragazzi. Vivendo secondo i princìpi biblici hanno una protezione.

Inculcate i valori spirituali

Molti giovani dicono d’essere insoddisfatti delle spaventose condizioni del mondo e delle attività materialistiche dei loro genitori. Uno studente diplomando della scuola superiore si espresse così: “La maggioranza dei ragazzi non trovano nessun vero scopo nella vita, eccetto quello di divertirsi oggi. Pensano che tutte queste pressioni a ‘farcela’ nel lavoro siano solo stupidaggini”. Una giovane coppia che vinse il vizio della droga disse: “Oggi i giovani sono stufi del sistema. Per questo motivo prendono le droghe, è un’evasione. . . . Il loro appiglio è l’ipocrisia del mondo odierno”.

Dorin, che aveva tredici anni quando cominciò a prendere droghe, osservò: “Oggigiorno i ragazzi non hanno nulla in cui credere, come me, non avevo nulla in cui credere. Vivevo per eccitarmi. Non poteva importarmi meno se vivevo o morivo”. Quindi, riferendosi alla sua vita presente come testimone di Geova, aggiunse: “Ora ho trovato qualche cosa a cui aggrapparmi, qualche cosa che realmente rende la vita degna d’essere vissuta. Prima, la vita non era nulla. Ai genitori direi: Allevate bene i vostri figli. Date loro qualche cosa in cui credere, qualche cosa a cui aggrapparsi”.

Il segreto è quello di insegnare ai figli i princìpi biblici, dar loro qualche cosa di solido in cui credere. I cuori del genere umano e specialmente dei giovani bramano pace, sicurezza, salute e vita. Vogliono vivere senza la minaccia della guerra, della carestia e dell’infermità. La Parola di Dio la Bibbia rivolge loro l’invito: “Confida in Geova e fa il bene . . . ed egli ti darà le richieste del tuo cuore”. (Sal. 37:3, 4) Geova soddisferà le richieste del cuore di tutti coloro che confidano in lui provvedendo loro un nuovo ordine in cui “dimorerà la giustizia”. (2 Piet. 3:13) In tale nuovo ordine Geova soddisferà anche il desiderio del cuore di salute perfetta e vita senza fine. Poiché “egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più”. (Riv. 21:4) Che meravigliosa speranza è questa! È qualche cosa in cui potete credere e che potete desiderare vivamente, perché è promessa da Geova, l’Iddio “che non può mentire”. — Tito 1:2.

Date quindi ai giovani la meravigliosa speranza della Bibbia per il futuro. Inoltre, il buon addestramento dei genitori, nonché la personale applicazione della Parola di Dio, è essenziale per incoraggiare i figli a evitare la cattiva abitudine di prendere droghe.

Parlate a vostro figlio

I genitori dovrebbero parlare ai loro figli del problema dell’abuso di droghe. È essenziale comunicare. (Deut. 6:6, 7; Prov. 22:6) Durante una conversazione, potreste chiedergli con calma e comprensione, non con tono di rimprovero, se è mai stato con quelli che hanno fatto esperimenti con le droghe. Spesso il giovane che ha appena cominciato a fare uso di droghe vorrà parlarne per alleggerirsi la coscienza.

Il modo in cui parlate ai vostri figli è molto importante. (Efes. 6:4) Non brontolate e non li rimproverate. Uno che prima era drogato disse: “Il principio e la logica sono le sole cose che susciteranno interesse in loro. Il sentimentalismo non ha effetto. Penso che la prima cosa che i genitori dovrebbero fare è di spiegare loro dalla Bibbia, usando i princìpi, perché è male usare le droghe. Anzitutto, in Italia è contro la legge possedere certe droghe. Quindi, se ne siete in possesso infrangete la legge della Bibbia non essendo sottoposti alle ‘autorità superiori’. (Rom. 13:1) Inoltre, andando in cerca di droghe dovete mischiarvi a coloro che trafficano in quella roba. Frequentate cattive compagnie, ciò che va contro i princìpi cristiani. (1 Cor. 15:33) Siete anche ‘amante dei piaceri’ e diventa una cosa importantissima procurarvi le droghe. (2 Tim. 3:4) Prendete cattive abitudini, non offrendovi in sacrificio ‘vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare’”. — Rom. 12:1.

Riassumendo, questo ex drogato disse: “Penso che i genitori debbano spiegare la cosa secondo i princìpi, non il sentimentalismo”.

Le lezioni da imparare sono che i princìpi biblici inculcati nei giovani in tenera età, oltre a consigli intelligenti, positivi e comprensivi da parte dei genitori, sono quello che occorre ai figli per salvaguardarli dalle droghe.

Genitori, siate buoni ascoltatori

Parlando ai figli, i genitori dovrebbero anche ascoltare attentamente quando i figli parlano. Ascoltandoli potete sapere dove passano il tempo e con chi. Spesso i figli sono iniziati alle droghe per mezzo di un intimo compagno che considerano “amico”. Un ex drogato che ora è testimone di Geova disse: “Per mia esperienza, nei quasi cinque anni in cui ho fatto uso di droghe, non ho mai incontrato nessuno che la prima volta fosse costretto a usarle. Non la date via gratis salvo che a un buon amico, o ne avete parecchia sotto mano e ne date via un pochino. La prendono di loro spontanea volontà”. Ascoltando vostro figlio potete aiutarlo a proteggersi da tali cosiddetti amici.

Un padre che intervistava alcuni ex drogati osservò: “Questo è un punto molto interessante. Entrambi gli abituali consumatori di droga da me intervistati avevano preso le droghe deliberatamente, per curiosità o per interesse. Nessuno aveva cercato di costringerli. Il punto è molto importante per quanto riguarda la ‘prevenzione’. Dobbiamo suscitare un forte incentivo verso l’onestà e i princìpi biblici. Tra coloro che hanno questo incentivo il problema della droga sembra abbia importanza secondaria. Spesso non sono neppure avvicinati da altri giovani che usano droghe”.

I giovani danno importanza alla prevenzione

I giovani mettono in risalto che la stretta relazione fra genitore e figlio è una salvaguardia contro l’uso di droghe. Un ex drogato fece notare: “La stretta e costante relazione fra i genitori e i loro figli è la migliore medicina preventiva”. Anche la Bibbia dice che è una salvaguardia. (Prov. 6:20-22) Che relazione avete con vostro figlio?

Lo studio biblico familiare ha ovviamente una parte essenziale nel proteggere i giovani contro il vizio della droga. Poiché nel corso di tale studio biblico vengono spiegati giusti princìpi e sono poste dinanzi mete significative. Un giovane scrive circa i risultati del suo studio biblico: “Che meraviglioso cambiamento portò nella nostra vita! Le cosiddette ‘esperienze spirituali’ prodotte dalla droga sembrano vuote in paragone con qualsiasi ora della nostra vita attuale”.

L’incoraggiamento dato qui è di seguire i princìpi biblici come modo di vivere. A questo scopo, invitate i testimoni di Geova a studiare la Bibbia con voi come hanno fatto altri milioni di persone; essi compiono gratuitamente e lietamente questo servizio. Il risultato può essere rimuneratore per voi ora e negli anni avvenire. — Giov. 17:3.

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Il segreto per proteggere i figli contro le droghe è di insegnare loro i princìpi biblici