Scavatevi il pranzo
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Terranova
LE PATATE sono veramente un alimento popolare. Ne dubitate? Ecco, nei passati dieci anni se ne sono scavate dalla buona terra circa 2.800 milioni di tonnellate.
Di gran lunga la maggior parte di questa grande raccolta fu piantata e scavata da macchine moderne, ma senza dubbio una buona porzione fu cresciuta da modesti cittadini nei loro piccoli orti. Le famiglie che han conservato l’abitudine di coltivare le loro proprie patate sono state ricompensate da una buona provvista di cibo sano a basso costo, mentre hanno anche provato la soddisfazione di un’occupazione familiare alla quale possono dedicarsi sia gli adulti che i giovani.
Avete avuto il piacere di scavare la soffice terra dell’orto per trarne fuori i puliti, rotondi tuberi ancora attaccati alla pianta? Quando eravate ragazzini, vi chiese mai la mamma di andare a prendere un secchio di patate per il pranzo? Fu una piacevole faccenda. Andaste nell’orto, attraversando le sbarre dell’improvvisato cancello, sentendo sotto i vostri piedi scalzi il fresco della terra. La forca era forse dove l’avevate lasciata l’ultima volta, piantata nel suolo. Ficcaste la forca nel terreno ben lontano dall’area della radice della pianta, faceste forza smuovendo il terreno e quindi tiraste sù. Ne vennero fuori le patate. Ripeteste l’azione alcune altre volte, e subito ne aveste abbastanza per il pasto del giorno.
Sulla tavola da pranzo
Rivedeste le patate quando foste chiamati alla tavola da pranzo, forse un piatto pieno di fumanti patate cotte al forno. Rompeste la sottile buccia, liberando il vapore e l’invitante aroma. In mezzo al contenuto spalmaste un po’ di burro, e foste pronto per un boccone veramente gustoso.
Non occorre che la famiglia se ne stanchi mai, sebbene l’umile patata compaia ogni giorno nella lista delle vivande. Qualsiasi buon libro di cucina vi offrirà una varietà di ricette alle voci “bollite”, “al forno”, “in umido”, “fritte”, nonché una varietà di insalate. Altre ricette, che costituiscono una sfida per il cuoco, ma un diletto per il commensale, comprendono i “supplì di patate”, e molte altre.
Certo, il metodo più semplice è quello di bollire le vostre patate. Pulitele bene nell’acqua, pareggiatene qualsiasi taglio o irregolarità della superficie, lasciandovi altrimenti la buccia. Mettetele in una padella con sufficiente acqua da coprirle, aggiungete sale e bollitele finché divengano tenere, per venti o trenta minuti. Una forchetta affilata può subito provarne la cottura. Scolate l’acqua, togliete il coperchio e asciugate sul fuoco, scuotendo leggermente la padella. Anche le bucce delle patate preparate in questa maniera sono abbastanza gustose.
Le patate sono squisite quando son cotte al forno. Prima tagliatele a metà per largo anziché per lungo. Passate del grasso sul lato tagliato e ponete il lato tagliato a contatto della superficie di cottura. Cuocete per trenta-trentacinque minuti. Ci sono parecchi modi di servirle: con burro e prezzemolo sminuzzato è un modo, e, con burro e succo di limone ne è un altro.
Un altro modo di gustare le patate intere cotte al forno è quello di tagliarle in cima e d’infilarvi dentro qualche salsiccia fritta o cotta al forno o qualche cipolla imburrata.
Valore nutritivo
Quale posto occupa la patata nel campo della nutrizione? Ci sono alcuni che la rifiutano a causa del suo alto contenuto amidaceo. Comunque, si dovrebbe tener presente che la patata dà poche calorie. Per esempio, considerate questo paragone: una patata di buona grandezza ha circa 100 calorie, una frittella dolce, circa 200.
Le patate sono una buona fonte di vitamina C. Una patata di media grandezza cotta al forno ha circa 15 milligrammi di vitamina C. Vi sono presenti anche le vitamine A e B. Ferro, calcio, magnesio, fosforo e potassio sono alcuni contributi minerali della patata. Secondo il volume The Complete Book of Food and Nutrition, di J. I. Rodale, le patate “contengono tanti minerali e vitamine da poter sostenere sufficientemente la vita per un periodo di tempo, anche se non è disponibile nessun altro alimento”.
Per preservare la massima quantità possibile di vitamine e minerali la suddetta autorità raccomanda di bollire le patate con le loro bucce. “La cottura a pressione e nel forno distrugge solo un po’ di questi elementi alimentari”, aggiunge. Ma “sbucciando le patate, quindi bollendole, ne risulta la perdita del 47 per cento della vitamina C. Facendoci il purè di patate se ne distrugge un altro 10 per cento”.
Solo questi pochi fatti ci aiutano a capire perché le patate sono state un fattore importante nella sopravvivenza di intere nazioni, in particolare di quelle nell’Europa orientale. Sebbene crescano praticamente in ogni continente e isola del mare, di gran lunga i massimi produttori di patate sono l’Unione Sovietica e la Polonia, poiché questi due da soli provvedono il 48 per cento della produzione mondiale. Più di quindici milioni di tonnellate sono prodotti annualmente dagli Stati Uniti.
Quando si tratta di tali grosse cifre della produzione, certo, non parliamo più del ragazzino che si dirige verso l’orto con il secchio di metallo. No, poiché la produzione delle patate è ora una grande industria con macchine moderne per piantare, scavare e selezionare e richiede edifici per il deposito con temperatura e ventilazione attentamente controllate. I biologi fanno una continua ricerca per ottenere patate che diano una resa più alta, avendo nell’insieme buon sapore, buon aspetto e resistenza alle malattie. Sin da ora, le patate producono più alimento per ettaro che qualsiasi cereale.
La vostra propria coltivazione
Le patate crescono meglio dove i giorni sono più lunghi ma non troppo caldi, dove c’è molta umidità e il suolo la ritiene. Se il vostro clima e il vostro paese s’avvicinano approssimativamente a questa descrizione e avete un pezzetto di terra, perché non coltivarne un po’ per mettervi le vostre proprie patate? Non vi date pensiero delle macchine che sono impiegate nelle estese coltivazioni. Semplicemente dissodate il terreno, scavate un solco, fatevi cadere il vostro “seme” e copritelo di terra. Se non avete mai piantato patate finora, il vostro seme è la patata stessa, tagliata a pezzi, avendo ciascun pezzo almeno un ‘occhio’ o germoglio.
Per arricchire il suolo potete usare letame da stalla, miscela fertilizzante, alghe marine o qualche raccomandato concime commerciale. In Terranova si sono ottenuti buoni risultati con fuco e un piccolo pesce chiamato Mallotus villosus. Questo pullula sulle spiagge verso il tempo in cui cominciano a spuntare fuori del terreno le piante delle patate. Si sparge su terreno piantato a patate e si copre con un leggero strato di terra.
Quando le patate sono grandi abbastanza da mangiarsi, diciamo tre mesi dopo averle piantate, sono una vera squisitezza servite calde con burro o in insalata fredda. Le potete scavare fresche dal suolo secondo il bisogno, o, meglio ancora, potete mandarvi il vostro ragazzino o la vostra ragazzina con un secchio. Vi si divertiranno un mondo. Ma concedete tempo abbastanza, poiché l’immaginazione dei ragazzi molto probabilmente si accenderà alla sorprendente varietà di forme e di grandezze in cui questi tuberi compaiono.
Altri argomenti sulle patate
Se gli insetti delle patate compaiono fra le piante che crescono, come è quasi certo che accada, l’intera famiglia può quindi unire i suoi sforzi per far cadere questi insetti in sacchetti di carta per bruciarli. Questo deve farsi al primo segno di invasione, altrimenti le piante saranno distrutte e le patate non matureranno. Nelle grandi coltivazioni le piante sono periodicamente irrorate per combattere gli insetti.
Quando è arrivato il tempo della raccolta e dell’immagazzinamento della messe per l’inverno, l’intera famiglia può piacevolmente prender parte al lavoro con spirito di cooperazione. Di solito questo avviene dopo la prima leggera gelata nelle regioni temperate quando le piante e le foglie si sono seccate. La selezione può farsi in modo da mettere nel deposito le patate buone, solide, più grandi, e separando le altre per usarle più presto.
Perché le patate durino bene per tutto l’inverno, la temperatura del deposito dovrebbe essere fresca intorno a 4,4 °C. Se fosse più fredda, potrebbe causare un indesiderabile sapore dolce; se fosse più calda, potrebbero germogliare e avvizzire. Le tenebre, un po’ di umidità e la ventilazione sono pure desiderabili nel deposito. Così si elimina l’eccesso di umidità e di calore dalle patate vive.
Per il vostro sacco di patate da seme potete ricevere in cambio cinque, sei, sette o anche più sacchi, secondo la durata della stagione, il suolo e la cooperazione dei componenti della famiglia nel combattere gli insetti e le erbacce. Ma questa riduzione del costo alimentare è solo una frazione dei benefici che derivano da questa occupazione. C’è anche il vero piacere e senso di cooperazione che provano giovani e vecchi insieme. Quant’è più salutare scavarvi il pranzo anziché andare in auto al negozio a comprarvi quel mezzo sacco di patate!