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  • La musica di molti paesi
  • Svegliatevi! 1971
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  • La musica europea
  • L’“accento” della musica latino-americana
  • La musica africana
  • La misteriosa musica dell’Oriente
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Altro
Svegliatevi! 1971
g71 8/9 pp. 5-8

La musica di molti paesi

È STATO detto spesso che la musica è un linguaggio internazionale. La prova di ciò si ha nella musica popolare del mondo. Essa piace non solo nel paese in cui ebbe origine. La gente ascolta spesso con piacere la musica di paesi diversi dal proprio. Imparare a conoscere la musica di altri paesi può essere una dilettevole esperienza.

Se faceste viaggi in ogni parte della terra scoprireste che ogni nazione o gruppo di persone ha i propri caratteristici canti e balli.

Ciascuno ha dato il proprio “accento” al “linguaggio” della musica. E questo “accento” è in genere così caratteristico che si può riconoscere il paese in cui ebbe origine un certo canto o ballo, quasi nello stesso modo in cui si può determinare la nazionalità di uno straniero dal suo accento.

La maggior parte della musica popolare non fu composta da compositori di professione. Parte d’essa esiste da migliaia d’anni. Nei primi tempi le melodie erano composte da persone che avevano inclinazione per la musica ed esse furono tramandate di generazione in generazione. Le parole dei canti riguardavano amore, pace, guerra, il bere, personaggi fittizi ed episodi divertenti. E la gente ballava al suono del motivo, dando origine ciascun gruppo al proprio stile.

Così quando le persone si riunivano per fare festa nei luoghi di mercato dei villaggi, nelle case o intorno a fuochi all’aperto, cantavano e ballavano al suono di musica tramandata dai loro antenati. Certo, la topografia e il clima del paese nonché la storia, la lingua, le usanze e il temperamento contribuirono a dare forma ai loro canti e balli. E queste cose danno alla musica popolare di ciascun gruppo quel peculiare “accento” che fa riconoscere a chi appartiene.

La musica europea

Buona parte della più bella musica del mondo occidentale fu prodotta in Europa. Dal diciassettesimo secolo in poi alcuni straordinari compositori di musica scrissero una grande quantità di musica sia strumentale che vocale. La loro musica per orchestra richiedeva molti strumenti a corda nonché a fiato e a percussione. I loro bei concerti includevano un assolo strumentale con accompagnamento dell’orchestra. E c’erano commoventi opere che richiedevano un grande coro di voci insieme all’orchestra.

L’Europa è famosa per le sue opere. Mentre avviene la rappresentazione sul palcoscenico, con scene e costumi, essa è resa più commovente perché le parole sono di solito cantate anziché essere pronunciate. L’orchestra che accompagna i cantanti accresce l’effetto drammatico. Le operette, come le opere, hanno una trama, ma sono più leggere e la musica è allegra.

Gli oratori cominciarono in questa parte del mondo. Queste composizioni trattano di solito la storia biblica. Non si usano arredi scenici e costumi. I solisti cantano le varie parti, e c’è il coro e l’orchestra. G. F. Handel scrisse meravigliosi oratori biblici su Giuseppe e i suoi fratelli, sulla liberazione d’Israele dall’Egitto, su Giosuè, Debora, Iefte, Sansone, Saul, Salomone, Atalia, Baldassarre e la caduta di Babilonia, Ester e il Messia. In molti di questi straordinari capolavori ricorre il nome divino Geova.

A volte questi compositori attinsero al tesoro della musica popolare europea. O usavano direttamente un motivo popolare oppure componevano una melodia che aveva le distintive caratteristiche della musica popolare di una nazione. Al principio la loro composizione indicava spesso che seguiva lo stile della musica di un certo paese.

In quanto alla musica popolare d’Europa, la più caratteristica è quella spagnola. L’occupazione dei Mori in questo paese dall’ottavo al quindicesimo secolo E.V., nonché gli tzigani, lasciarono la loro impronta sulla musica spagnola. Forse nessun altro popolo ha tante diverse specie di balli come gli Spagnoli, eppure tale vivace “accento” spagnolo è evidente in essi tutti. Questo “accento” è valorizzato dagli strumenti usati dai loro musicisti popolari, cioè la chitarra, il tamburello e le nacchere con il loro schioccante suono.

Si potrebbe dire che la musica occidentale europea trovi una rappresentante fondamentale in quella tedesca. Essa dà risalto al vivace suono della scala maggiore ed è ricca di armonia. La musica italiana è in genere più melodiosa di quella tedesca, ed è molto più leggera. La musica popolare francese è pure molto melodiosa; comunque, nella loro musica si dà di solito più enfasi al ritmo.

La sfumatura orientale della musica europea è specialmente evidente in quella russa. Può darsi benissimo che questo sia dovuto ai Mongoli i quali nel tredicesimo secolo invasero quel paese. Anche le privazioni subìte dal popolo sotto i dispotici zar contribuirono indubbiamente a dare alla musica russa il suo tono minore, triste. Inoltre, i lunghi, squallidi inverni contribuirono a questo malinconico “accento”.

Potrebbe dirsi che la musica scandinava stia fra quella tedesca e quella russa. La musica finlandese pare abbia una sfumatura orientale. Comunque, molti motivi popolari danesi e olandesi sono assai simili a quelli della musica popolare tedesca. La musica popolare polacca rivela influenze sia russe che francesi.

Oggi gli Europei che abitano in campagna non ascoltano semplicemente la loro musica popolare ma di solito la cantano e la ballano. Quelli che vivono nelle città sono più inclini ad andare alle sale da concerto e ascoltare la musica alla radio.

L’“accento” della musica latino-americana

La musica latino-Americana è una combinazione di musica spagnola, africana e, secondo il paese, di musica degli Indiani nativi. In questa musica l’influenza africana si nota specialmente nel maggiore uso di tamburi, nella forte enfasi data al ritmo e nella varietà del ritmo. Esempi di queste caratteristiche si riscontrano in balli come la conga, la rumba, la samba e la beguine. In questi balli, nonché in altri, il ritmo è nettamente definito, essendo messo in risalto da tamburi e da altri strumenti a percussione. Questa qualità rende tale musica così orecchiabile e spinge a voler ballare al suono d’essa.

Fra i Latino-Americani ce ne sono molti ai quali piace sentire musica di continuo, e ad alto volume. Non è dunque insolito che ascoltino musica alla radio tutto il giorno e di frequente sino a tarda notte, al massimo volume. I juke-box dei bar e i negozi di apparecchi radio accrescono il rumore che si può udire in buona parte del vicinato. Ai ricevimenti si assumerà una banda, oppure la musica sarà provveduta dal giradischi tenuto al massimo volume. Certo, le preferenze variano. In alcune parti, certuni prenderanno la chitarra o la fisarmonica provvedendo essi stessi la musica, ballando o cantando insieme.

La musica africana

La musica africana viene impiegata principalmente per accompagnare il canto e il ballo. In questo continente prevalgono vari tipi di canto. In alcune regioni esso è nasale; il canto ha un tono alto con versi melodici assai fioriti, e la musica è di solito senza armonia. I ritmi d’accompagnamento non sono molto complessi. In alcune parti dell’Africa c’è poi il canto a gola spiegata di semplici melodie. In esse c’è pure l’armonia. Lì il ritmo è molto complesso, anzi, spesso si impiegano parecchi ritmi contemporaneamente. Il ritmo è l’elemento più caratteristico di buona parte della musica popolare africana.

Un giornale della Tanzania, in Africa, confutò l’accusa secondo cui gli abitanti della Tanzania non dovrebbero avere nulla a che fare con la moderna musica “soul”, ‘perché è occidentale e decadente’. Al contrario, lo scrittore affermava: “Il soul è un ballo che ebbe origine in Africa. . . . I negri trassero ciò che è ora il soul dai loro spirituals negri”. Secondo questo scrittore, “nessun artista bianco può cantare il soul come un negro”.

I principali strumenti musicali africani sono i tamburi. Spesso sono semplicemente strumenti di forma cilindrica coperti di pelle a un’estremità. Altri strumenti popolari fra i nativi dell’Africa includono lo xilofono, gli archi, le arpe e strumenti a fiato come flauti fatti di canna e trombe fatte di corna di animali.

La misteriosa musica dell’Oriente

Fra gli Orientali, ci sono tante diverse specie di musica quante sono le nazioni. Soprattutto, la musica di questa parte del mondo si distingue per il suo tocco misterioso. Può sembrare molto strana agli orecchi di un Occidentale perché essa impiega i quarti di tono e anche minori distinzioni di tono. Come per i suoi ritmi, alcuni sono di gran lunga più complessi di qualsiasi ritmo che si trova nella musica occidentale. Essenzialmente, la musica orientale non tiene conto degli accordi e dell’armonia. I concerti sono dati essenzialmente da solisti con il loro accompagnatore, o da gruppi di tre persone, anziché da gruppi di cento musicisti, come quelli che compongono l’orchestra sinfonica occidentale. La musica orientale è altamente sviluppata in India.

La musica popolare dell’Oriente è molto diversa dalla loro musica classica. Comunque, la musica classica è più rappresentativa e meglio conosciuta. Gli artisti che eseguono la musica classica indiana devono essere sia compositori che suonatori. L’improvvisazione (ma solo secondo certe regole) è il principale risultato dell’esecutore.

Si crede che la musica orientale influisca sul destino delle persone ed è strettamente collegata alla loro religione, alle loro filosofie e perfino alla magia. Gli strumenti usati nell’Est includono strumenti a corda come il sitar, che si pizzica con un pezzo di avorio o di metallo detto plettro, e vari flauti di canna, nonché diverse specie di tamburi.

Linguaggio musicale d’America

Che cos’è la musica popolare americana? È un’amalgama di molte specie di musica, come la sua popolazione è un’amalgama di popoli di diverse nazionalità. Non c’è dubbio circa la fondamentale influenza europea. I vari “accenti” della musica popolare europea ricorrono in molti canti e balli americani. Ogni tanto si possono anche udire tracce di musica orientale.

Prevalente è l’influenza negra, rappresentata nello spiritual dei negri, nei “blues” e nella musica jazz con la loro sincopatura nettamente definita o enfasi data alle note di accompagnamento, e una certa specie di armonia che impiega quelli che si chiamano accordi di settima diminuita. La musica dei negri americani trae la sua principale ispirazione dall’Africa, cosa che fu anche osservata dallo scrittore della Tanzania citato prima.

Nelle grandi città americane gli appassionati di musica vanno alle sale da concerto per udire esecuzioni musicali fatte da orchestre sinfoniche come si fa in Europa. E gremiscono queste sale per udire e vedere musicisti ed esecutori di musica popolare provenienti da Russia, Africa, Messico, India, Filippine e da altri paesi quando si recano in America. Nelle ore libere molti ascoltano dischi di ogni specie di musica con apparecchi stereofonici o in trasmissioni radiofoniche su modulazione di frequenza.

Oggi la principale forma di musica popolare americana è il “rock ’n’ roll”. Se ne vendono milioni di dischi. Infatti, l’incisione di dischi di musica seria è in crisi negli Stati Uniti, poiché si fa con una perdita economica, mentre il rock ’n’ roll è una musica immensamente popolare.

Basilarmente si potrebbe dire che il rock ’n’ roll abbia un forte ritmo ma debole attrattiva melodica. Questo ritmo insieme ai suoi versi fa presa sui giovani ribelli. Molte canzoni di questo tipo incoraggiano il vizio della droga. Ed è stato mostrato che questa musica ha pure una parte notevole nell’immoralità sessuale. Non solo in America ma in molti paesi i giovani si sono infatuati della sua insistente battuta.

La musica americana include pure la cosiddetta musica “western” o dei “cowboy”, tipo di musica popolare prettamente americana. Essa prese forma con la colonizzazione della parte occidentale degli Stati Uniti. I soggetti di queste canzoni sono il modo di vivere del cow-boy nel West, nonché la storia di questa regione. Tale musica è immensamente popolare sia per il canto che per il ballo.

Il proprio gusto musicale dipende in considerevole misura dall’ambiente in cui si è cresciuti e dal tipo di musica che si è ascoltata. Se però ci si sofferma abbastanza a lungo ad ascoltare un po’ di musica di altri popoli, si riscontrerà che ha avvincenti caratteristiche. E si noterà che essa rispecchia cose interessanti circa il modo di vivere delle persone che abitano in altre parti del mondo.

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