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  • g72 22/6 pp. 19-22
  • Il gigante dell’isola di Kodiak

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  • Il gigante dell’isola di Kodiak
  • Svegliatevi! 1972
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  • Vita in una dimora insulare
  • Ingrassano per un buon sonno
  • Non è aggressivo, ma si consiglia d’essere cauti
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Altro
Svegliatevi! 1972
g72 22/6 pp. 19-22

Il gigante dell’isola di Kodiak

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Alasca

QUANDO nel decennio del 1760-70 i mercanti di pellicce russi esplorarono l’isola di Kodiak, incontrarono un mostro peloso alto quasi tre metri provvisto di denti minacciosi e zampe enormi. Gli uomini allarmati avevano visto orsi bruni in Siberia ma nulla di simile a questo gigante! I mercanti lo soprannominarono “Ivan il Terribile”. Oggi questo orso gigantesco è detto orso di Kodiak.

Incontrare all’improvviso un orso maschio alto quasi tre metri e del peso di quasi 600 chilogrammi può fare un’impressione piuttosto spaventosa. In quanto alle caratteristiche particolari del sig. Orso di Kodiak, sono le sue alte, gibbose spalle, che nascondono una gran massa di muscoli al di sopra delle scapole. Potreste chiamarlo il “Mister muscolo” del suo regno.

Vita in una dimora insulare

L’orso maschio può raggiungere i 680 chilogrammi verso l’autunno, ma la madre, molto più piccola, pesa di rado più di trecento chilogrammi. Comunque, la loro grandezza da adulti vi farà più impressione quando apprendete che tre piccoli appena nati, venuti alla luce verso la metà dell’inverno, sono così minuscoli che stanno nel cavo delle mani di un uomo. Com’è commovente un piccolo alla nascita, senza peli, cieco e del peso di mezzo chilo scarso! Può sembrare difficile immaginare che crescerà fino a raggiungere la maestosa statura dei suoi genitori.

Dopo un paio di mesi vengono le calde temperature primaverili e gli orsacchiotti pesano da quattro a sette chilogrammi. Tutti i piccoli che crescono sani aumentano rapidamente di peso, per cui a metà estate pesano oltre venti chili. Quando sono pronti per il sonnellino invernale insieme alla madre il successivo autunno, peseranno quarantacinque chili. Il fratellino continuerà a crescere finché raggiunge l’età adulta fra gli otto e i dieci anni. La sorellina finisce di crescere a sei anni.

Mentre gli orsi più vecchi e maturi hanno di sovente un aspetto molto dignitoso e solenne, i piccoli sono scherzosi e dispettosi. Quando fanno a pugni e lottano riescono perfino a indurre la madre a partecipare al divertimento. In primavera, quando c’è la neve alle maggiori altitudini, si sono visti orsi che scivolavano giù dai pendii coperti di neve, ripetendo spesso il gioco parecchie volte. Come tutte le creature di Dio, la vista di questi animali selvatici che giocano è una delizia per l’uomo.

L’isola di Kodiak è al largo della costa dell’Alasca meridionale, ed è la sola dimora di questo orso gigante. È essenzialmente montuosa e gli erti pendii e l’aggrovigliato, fitto sottobosco rendono difficili all’uomo i viaggi. Ma per il sig. Orso la cosa è diversa. La sua andatura è più veloce di quella che potrebbe tenere un uomo, e i pendii erti e rocciosi pare non lo rallentino affatto. Talvolta lo si vede in zone che ci fanno chiedere se non sia in parte una capra di montagna. Se è spaventato, aumenterà la velocità andando al galoppo e saltando sopra ceppi e in mezzo alla boscaglia con sorprendente rapidità. Benché sia spesso descritto eretto sulle zampe posteriori, non fa così quando percorre una certa distanza. Ma è comune vederlo levarsi in tutti i suoi tre metri quando è incuriosito o quando deve riconoscere un intruso nella fitta vegetazione.

Un’isola di naturale irregolare bellezza è un ambiente adatto per questo magnifico animale. Preferendo stare vicino alle brezze salate che soffiano dal mare, questo gigante bruno non si addentra molto nell’interno. D’estate la temperatura sale di rado sopra i 24 °C. Boschetti di ontani, di salici e di pioppi costituiscono ottimi luoghi di riposo per il sig. Orso di Kodiak e la sua famiglia. Benché d’inverno la temperatura scenda di rado al di sotto dei 18 °C. sotto zero, non tutto è tranquillo in questa montuosa dimora insulare. D’inverno, venti ululanti sfogano la loro furia spingendo violente ondate contro la costa rocciosa. Nebbia e fine pioggia sono comuni. Quanto è appropriato che la pelliccia provveduta dal Creatore sia non solo calda ma anche impermeabile!

Ingrassano per un buon sonno

Benché sia carnivoro, l’orso di Kodiak si nutre volentieri di vegetazione. Infatti, circa il 75 per cento della sua alimentazione annua proviene dalla vegetazione e dalle bacche. Per “equilibrare” la sua alimentazione gradisce le carogne e, nei mesi estivi, ha a disposizione un’abbondante quantità di salmone fresco.

A metà estate, questi orsi giganti si radunano lungo i numerosi corsi d’acqua dove si trovano i salmoni. Se un osservatore guarda attentamente, vedrà che la popolare idea dell’artista che raffigura un grosso orso mentre tira fuori un pesce dall’acqua con la zampa corrisponde di rado alla realtà. Mentre sta eretto nel corso d’acqua colpisce il salmone con le zampe anteriori. Ogni tanto, mette semplicemente la testa sott’acqua e acchiapperà un pesce coi denti.

Come accade agli uomini, ci sono pescatori esperti e novellini. Gli orsi più vecchi fanno di solito poca strada per prendere qualche cosa e generalmente se ne vengono subito fuori con un bocconcino prelibato. Il piccolo, d’altra parte, spesso corre freneticamente su e giù nel fiume saltando qua e là, mentre i pesci guizzano in ogni direzione eccetto che sotto le sue zampe.

I piccoli di quest’anno lasciano che la madre peschi per loro e si vedono sulla riva, ad aspettare con ansia il suo ritorno. Dopo una pesca riuscita, la famiglia se ne andrà in un boschetto dove la madre mangerà apposta solo parte del pesce, lasciando che i piccoli litighino per il resto. Dopo essersi abbondantemente saziata con questo cibo, la famiglia spesso si recherà in un vicino prato, sdraiandosi in varie pose per il sonnellino pomeridiano. Alcuni sono stati visti dormire sul dorso con tutt’e quattro le zampe protese in aria.

A metà agosto la famiglia lascia spesso il fiume per andare in cerca di bacche mature. Si rimpinzeranno di una varietà di lamponi e di mirtilli finché ce ne sono. Ai primi di ottobre, molti tornano ai fiumi dei salmoni per approfittare dell’ultimo banco di pesci che depongono le uova.

Quando si avvicina l’inverno, sono di solito ben preparati a trascorrere la maggior parte del tempo inclemente dormendo. Il buon appetito estivo li aiuta a rinforzarsi con un denso strato di grasso e una lucida nuova pelliccia. Dall’estate al tardo autunno, gli orsi che crescono aumentano di peso del 30 per cento circa. Controllando questo aumento di peso, i biologi hanno calcolato che un maschio di tre anni aumenti di venti chilogrammi in soli dodici giorni. Questo è un aumento medio di un chilo e seicento grammi al giorno. Questa famiglia non si preoccupa di certo di fare diete dimagranti!

Ora gli zoologi riconoscono che l’orso di Kodiak non è un vero ibernante ma cade in quello che è più appropriatamente chiamato sonno invernale. Si può subito vederne la differenza facendo un paragone fra l’orso e la marmotta, che cade veramente in letargo. Osservando una marmotta d’inverno, essa sembra morta ed è completamente inconscia. La sua normale temperatura corporea di 36 °C. scende a 3,3 gradi e respira solo una volta ogni sei minuti. L’orso, d’altra parte, mantiene una normale temperatura corporea e la sua respirazione è ridotta a quattro o cinque respiri completi al minuto. Quando dormite profondamente, il vostro ritmo di respirazione è quasi lo stesso. Il battito cardiaco dell’orso è più lento del normale ma esso è semicosciente. Il suo sonno non è sempre ininterrotto, poiché lo si può fare uscire dalla sua dimora invernale senza troppa difficoltà.

Non è aggressivo, ma si consiglia d’essere cauti

Benché gli uomini abbiano definito questo gigantesco animale “terribile” e “feroce”, alcune opinioni sono state modificate. Gli zoologi e altri che hanno passato molti anni a osservarli, riconoscono che queste possenti creature faranno tutti gli sforzi possibili per evitare i contatti con l’uomo. Come dice lo zoologo George G. Goodwin: “Nonostante la loro enorme mole e la grande forza, i grossi orsi bruni non sono aggressivi e di rado uccidono grossa selvaggina. Comunque, è meglio stare alla larga dalla femmina di un orso bruno coi suoi piccoli; se ferito, questo animale può essere così traditore come la più feroce creatura selvaggia”.

Vi sono stati incidenti in cui uomini sono stati gravemente feriti da questi grossi orsi, per cui si deve stare attenti quando si è nelle loro vicinanze. Giacché i sensi dell’udito e dell’odorato del sig. Orso sono più acuti della sua vista, chi desidera evitare di venire a contatto con lui nella boscaglia cerca di solito di fare molto rumore. Da generazioni gli abitanti del luogo fischiano forte quando vanno a raccogliere bacche nel regno dell’orso. Così, il sig. Orso non si spaventa e ha modo di allontanarsi senza indugio dagli intrusi umani.

Benché abbia la fama d’essere il più grosso animale carnivoro terrestre del mondo, questo gigantesco orso bruno dell’isola di Kodiak non è realmente così “terribile” come temevano gli antichi mercanti.

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