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  • Chi può accuratamente predire il futuro dell’uomo?

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  • Chi può accuratamente predire il futuro dell’uomo?
  • Svegliatevi! 1973
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  • L’uomo tenta di predire con accuratezza il futuro
  • Perché l’uomo non ha predetto il futuro
  • Solo Dio rivela il futuro dell’uomo
  • Quando gli uomini predicono accuratamente il futuro
  • Accurate predizioni di Gesù per il nostro giorno
  • Che specie di gioco sono gli scacchi?
    Svegliatevi! 1973
  • Nostradamus: i suoi scritti sono degni di fede?
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1984
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Svegliatevi! 1973
g73 8/7 pp. 5-9

Chi può accuratamente predire il futuro dell’uomo?

CONOSCERE il futuro vuol dire esercitare maggior controllo su di esso. Cioè, chi vede ciò che ha in serbo il futuro può fare i necessari cambiamenti ora per trarne profitto poi.

Per fare un comune esempio, considerate il tempo. Il defunto presidente degli Stati Uniti Lyndon Johnson dichiarò che se le previsioni meteorologiche fossero state accurate solo con un anticipo di cinque giorni, il suo paese avrebbe risparmiato oltre 3.500 miliardi l’anno. Certo, se gli avvertimenti sul tempo fossero dati tempestivamente si salverebbero anche innumerevoli vite.

In molti altri campi di attività, comunque, il bisogno di conoscere il futuro è come minimo altrettanto urgente. Gravi problemi si presentano a tutto il genere umano riguardo all’ambiente e a controversie sociali, razziali, militari ed economiche che rendono incerto il futuro. Quanto successo hanno avuto i cosiddetti ‘uomini lungimiranti’ nel prevedere il futuro?

L’uomo tenta di predire con accuratezza il futuro

Non sono mancati gli sforzi da parte di uomini di predire il futuro. Un uomo a cui è popolarmente attribuito il merito d’aver predetto molte cose è Nostradamus, astrologo e medico francese del sedicesimo secolo. Ma quanto furono accurate le sue profezie? Considerate questo esempio per farvi un’idea di com’erano:

“Quando la forca è sostenuta da due colonne,

Con sei mezze corna e sei forbici aperte:

Il potentissimo Signore, erede dei rospi,

Si sottoporrà il mondo intero”.

Lo considerate un chiaro pronostico da cui si possa trarre un’accurata descrizione del futuro? È sia pure comprensibile? Giacché Nostradamus stesso non la spiegò, considerate come uno dei suoi moderni seguaci, Henry James Foman, interpreta questa ‘profezia’:

“I primi due versi indicano una data. Quando la forca, V, è sostenuta da due colonne, si forma una M, il numero romano per mille. Sei mezze corna sono CCCCCC, il numerale che sta per seicento; sei forbici aperte, XXXXXX, fanno sessanta. In altre parole, nel 1660 il grande Signore di Francia, erede dei Merovingi — il cui [emblema] era il rospo . . . — sarà il più grande monarca del mondo. . . . nel 1660 Luigi XIV sposò Maria Teresa di Spagna . . . Al principio del 1661 . . . Luigi, a ventidue anni, divenne praticamente autocrata di Francia, il Grand Monarque del mondo civile”.

Un imparziale scrittore che lesse questa spiegazione osservò: “Questo non è esattamente ciò che disse Nostradamus, ma dopo tutto, chi sa che cosa volle dire?” (Saturday Review, 15 gennaio 1972) A. C. Keller dell’università di Washington conferma le vedute della maggioranza degli studiosi sul soggetto: “Le profezie di Nostradamus sono vaghe e soggette a molte interpretazioni”. Egli non predisse accuratamente il futuro.

In tempi più recenti, serie dichiarazioni di uomini preminenti hanno avuto il peso di una profezia. Ma quanto sono state accurate? Il presidente americano Woodrow Wilson fu forse un verace profeta quando predisse che la prima guerra mondiale avrebbe “recato pace e sicurezza a tutte le nazioni e avrebbe infine reso libero il mondo”?

Adolf Hitler non dimostrò esplicitamente la falsità di tale asserzione poco più di vent’anni dopo quando fece precipitare le nazioni nella seconda guerra mondiale? A sua volta, la Proclamazione di Hitler al congresso del partito nazista tenuto a Norimberga il 5 settembre 1934 profetizzò entusiasticamente:

“La forma di vita tedesca è esplicitamente determinata per i prossimi mille anni. . . . Non ci sarà nessun’altra rivoluzione in Germania nei prossimi mille anni!”

Quanto fu corretta quella profezia millenniale riguardo al suo popolo? Uno scrittore, egli stesso presente quel giorno a Norimberga, scrisse in seguito:

“Dopo dodici anni, quattro mesi e otto giorni . . . il millenario Reich era finito . . . si era dissolto con una subitaneità e una totalità che ebbero pochi paralleli nella storia, se non nessuno”. — W. L. Shirer, The Rise and Fall of the Third Reich (1960), pagina 1139.

Woodrow Wilson e Adolf Hitler non furono accurati profeti. In realtà, nessun uomo di per se stesso può esserlo, per quanto sia saggio. Perché no? Ci sono varie ragioni da considerare.

Perché l’uomo non ha predetto il futuro

Anzitutto, spesso gli uomini non sono capaci di raccogliere tutti i fatti inerenti a una data situazione. In relazione a ciò, e che paralizza altrettanto i loro sforzi, vi è l’incapacità di interpretare accuratamente le informazioni disponibili. Questo vale anche per il mondo fisico.

Per esempio, molti fattori influiscono sul tempo, come calore, vento, suolo, ecc. Anche se si conoscono tutti i fattori o la maggioranza di essi, è estremamente difficile interpretarli per sapere come le diverse leggi agiranno reciprocamente per creare un certo futuro modello meteorologico. Per cui spesso, chi fa le previsioni del tempo, per quanto sia esperto, si sbaglia.

Questo accade tanto più nel cercar di determinare anche vasti o maggiori sviluppi del futuro del genere umano o di gran parte d’esso. Gli uomini politici che cercano d’interpretare la situazione mondiale e di predire il futuro dell’uomo in base ad essa sono stati paragonati a giocatori di scacchi. Ci sono solo sessantaquattro quadretti in una scacchiera e trentadue pezzi. Superficialmente, quindi, il gioco sembra abbastanza semplice. Ma sapete quante partite sono possibili con questa ‘semplice’ disposizione? Secondo Scientific American del giugno 1958, almeno 10120, o uno seguito da 120 zeri! Quella rivista commentava ulteriormente:

“Per farsi un’idea di ciò che significa questo numero, supponiamo d’avere un calcolatore superveloce che possa giocare un milione di partite al secondo (supposizione ridicola). La macchina impiegherebbe circa 10108 di anni per giocare tutte le possibili partite! Nessuna macchina concepibile potrebbe dunque fare una perfetta partita a scacchi, esaminando tutte le possibili mosse”. — Pagina 96.

Se nessun uomo può prevedere tutte le mosse degli scacchi, come può prevedere le attività umane? I problemi che si presentano alla razza umana non si limitano a una piccola scacchiera di sessantaquattro quadretti e trentadue pezzi, ma sono immensi, quasi incalcolabili. Inoltre, su ciascun problema dell’uomo influisce in molti modi la volontà umana che, di tutti i fattori, è il più imprevedibile. Non c’è perciò da meravigliarsi se lo storico Arnold Toynbee dichiara:

“Io stesso credo che la predizione non sia possibile nel campo delle attività umane. Credo che i risultati delle scelte, dei propositi e dei progetti umani siano intrinsecamente imprevedibili, per quanto siamo pienamente informati sugli attinenti fatti finora avvenuti”. — Reconsiderations, 1961, pagina 4.

Ciò nondimeno, come i giocatori di scacchi, gli uomini continuano a predire esclusivamente in base a ciò che vedono immediatamente davanti a sé. Se una delle attese ‘mosse’ sulla scacchiera universale si allontana dal previsto, viene a crearsi una situazione del tutto nuova, sconvolgendo la predizione.

Per esempio, secondo l’interpretazione di Karl Marx, fondatore del moderno comunismo, la situazione industriale nell’Inghilterra del diciannovesimo secolo significava che la rivoluzione sarebbe scoppiata nel paese. Ma la sua predizione non si avverò. Perché? Perché gli uomini fecero in Inghilterra certi imprevedibili cambiamenti, inclusi i diritti di contrattazione collettiva e una legislazione sociale per migliorare la sorte dei lavoratori. Il professore di economia H. W. Spiegel dice: “Marx non previde questi cambiamenti”. E, oggi, l’elemento umano è una considerazione maggiore che mai se si contempla lo stravagante comportamento di molti governanti e degli elementi ribelli che sono nelle loro nazioni.

Solo Dio rivela il futuro dell’uomo

Ma che dire di Dio? Non può egli predire il futuro? Non solo può predirlo, ma intende rivelare all’uomo ciò che sa del futuro. Infatti, si sente spinto a questo. Perché diciamo così?

Sembra improbabile che il Creatore facesse trovare l’uomo in circostanze in cui avrebbe avuto bisogno di conoscere almeno i principali avvenimenti del suo futuro, e poi frustrasse interamente gli sforzi per soddisfare tale bisogno. Come Dio d’amore, Geova sarebbe stato spinto a rivelargli il futuro. Tuttavia c’è un’altra impellente ragione per cui Dio lo rivela.

Geova svela il futuro per dare a tutti la prova che egli è Dio. Il Vero Dio dovrebbe essere in grado di dire in anticipo qual è il suo proposito, non è vero? Pertanto leggiamo che Dio dichiara con baldanza:

“Sono Dio, nulla è simile a me. Sono colui che al principio rivela la fine e, molto prima, ciò che non è stato ancora fatto; che dice: ‘Il mio progetto persiste, io farò quanto mi piace!’ . . . Così ho detto e così avverrà”. — Isa. 46:9-11, Ga.

Perciò, quando le predizioni di Geova in relazione con il suo proposito si avverano egli è rivendicato come Dio. Inoltre, informando gli uomini della sua volontà Geova mostra d’essere attivo nella storia, interessato alle attività umane, non apatico e freddamente disinteressato.

Non c’è perciò da sorprendersi che Dio abbia dimostrato in molte occasioni la sua capacità di profetizzare. Ad esempio, decine di anni prima della caduta di Giuda e della desolazione di quel paese per settant’anni allorché la nazione fu in esilio a Babilonia, Geova predisse questi avvenimenti. Il successivo rovesciamento di Babilonia fu dichiarato in anticipo. In quel caso, fu predetto anche il nome del conquistatore, Ciro (un Persiano), predetto per nome più di un secolo prima che nascesse. — Isa. 44:28; 45:1; Esd. 1:1-4; Ger. 25:11, 12.

Il proposito di Dio non dipende in nessun modo dalle incertezze della volontà umana. Né egli viene ostacolato dalle potenti forze che i profeti mortali non possono vedere e di cui possono non essere a conoscenza, gli invisibili demoni. Geova sa che i demoni radunano le nazioni alla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente . . . Har-Maghedon”. (Riv. 16:14, 16) Prevedendo il futuro, perciò, egli è in contrasto con qualsiasi moderno uomo d’azione che predice pace duratura tramite gli sforzi umani. Tali predizioni risulteranno certamente errate, poiché forze indipendenti dalla volontà umana conducono il genere umano alla guerra decisiva.

Quando gli uomini predicono accuratamente il futuro

Comunque, non profetizzarono uomini nella Bibbia? Perché possiamo dunque dire che le loro predizioni sono accurate? Pietro, apostolo di Gesù, ne indica la ragione, dicendo: “Nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. (2 Piet. 1:20, 21) Queste profezie ebbero origine da Geova Dio, benché fossero impiegati uomini per pronunciarle o scriverle. Queste profezie non si basarono sull’interpretazione data dagli uomini alle tendenze delle attività mondiali.

Comunque, non usarono i profeti biblici, come ad esempio Daniele, un linguaggio misterioso? I suoi scritti non contengono forse simbolismi, come riferimenti alla sconfitta di ‘un montone con due corna’ per opera di ‘un capro notevole’? Come differisce ciò dalle ‘profezie’ di Nostradamus dal linguaggio oscuro?

Ebbene, Daniele e altri profeti biblici usarono effettivamente simboli, ma il loro significato non fu lasciato alle congetture. Pertanto Daniele stesso prosegue spiegando che il ‘montone con due corna’ rappresenta la duplice potenza mondiale di “Media e di Persia”. Inoltre, Daniele dice che “il capro peloso rappresenta il re di Grecia; e in quanto al grande corno che era fra i suoi occhi, rappresenta il primo re”, cioè Alessandro Magno, che conquistò la Media-Persia circa due secoli dopo ch’era stata scritta la profezia di Daniele. — Dan. 8:5-7, 20-22.

Inoltre, alcune parti della profezia di Daniele sono spiegate in altri libri della Bibbia. (Si paragoni, ad esempio, Daniele 11:31 con Matteo 24:15). È vero che ci vuole naturalmente uno sforzo per capire queste profezie, ma la chiave per capirle si trova proprio lì nelle pagine della Bibbia.

Accurate predizioni di Gesù per il nostro giorno

Fra tutti gli uomini impiegati da Dio per profetizzare si distingue Gesù. In base a ciò che egli disse, oltre che alle parole di Daniele e di Giovanni, i testimoni di Geova additarono l’anno 1914, decenni prima,a sostenendo che avrebbe contrassegnato l’inizio del “termine del sistema di cose”. (Daniele 4; Matteo 24; Marco 13; Luca 21; Riv. 6:1-8) Fu predetto che nell’arco di una generazione, guerra, penuria di viveri e pestilenza di proporzioni rimarchevoli e altre spaventose condizioni sarebbero prevalse prima che Dio distruggesse questo sistema e lo sostituisse con un nuovo ordine.

Ma una simile predizione sulla guerra e sulle afflizioni che l’accompagnano non poteva farsi di tutti i periodi della storia umana? No, non di tutti. Ad esempio, erano le condizioni del mondo mature per la guerra mondiale e le successive afflizioni indicate da queste profezie, precisamente nel 1914? Considerate:

“La prima guerra mondiale pose fine al più lungo periodo di pace generale nella storia europea (43 anni). . . . Ci fu, prima del 1914, un libero corso di idee e la credenza universale nel continuo progresso. . . . L’età d’oro della storia europea finì bruscamente”. — Encyclopædia Britannica (1959), Vol. 8, pagina 869.

“In nessun luogo, neppure nell’estate del 1914, fu presa una calcolata, anticipata decisione per la guerra mondiale”. — Joachim Remark, The Origins of World War I.

Gli uomini che interpretavano gli affari del mondo non si attendevano una grande guerra nel 1914, tanto meno una guerra mondiale. Ma tale guerra ci fu ugualmente. Nonostante i moderni progressi tecnologici e medici, ci sono state anche estese penurie di viveri, pestilenze e mali relativi ad esse. Questo fu accuratamente predetto secoli fa nella Bibbia.

Comunque, Gesù profetizzò pure che al “termine del sistema di cose” sarebbe stato restaurato il vero cristianesimo. Ciò avrebbe fatto seguito a un lungo periodo di apostasia che, com’era predetto, sarebbe venuta dopo la morte degli apostoli. — Matt. 13:24-30, 36-43; Atti 20:29, 30; 2 Piet. 2:1-3.

Non avete visto anche questo adempiersi oggi? È vero che le chiese in generale sembrano allontanarsi sempre più dalla Bibbia, poiché accettano teorie non scritturali come l’evoluzione e condonano molte forme di immoralità. Ma avete mai esaminato la moderna congregazione dei cristiani testimoni di Geova? Vedete personalmente come si distinguono per la loro attinenza ai veri insegnamenti cristiani. E non notate anche il fatto che la buona notizia del regno di Dio è predicata in tutta la terra, esattamente come predisse Gesù per il nostro tempo? Non vi hanno fatto visita i testimoni di Geova recandovi questo messaggio? (Matt. 24:14) Con tutta probabilità la loro eccellente condotta, che ricorda quella dei primi cristiani, è stata anche commentata dalla pubblica stampa della vostra zona. Anche il manifestarsi e il prosperare del puro, vero cristianesimo in questo tempo adempie la profezia.

Sì, l’evidenza mostra che Geova, il solo che vede chiaramente il futuro, ha rivelato il suo proposito nella Bibbia. Ha ora suscitato un popolo per dichiarare francamente quel proposito. Fate saggio uso dell’aiuto che vi offrono per dirigere il vostro futuro e ottenere durevoli benefici.

[Nota in calce]

a Si veda, ad esempio, il Bible Examiner, Vol. XXI, N. 1 (N. intero 313), ottobre 1876, pagine 27, 28.

[Immagine a pagina 6]

Come i giocatori di scacchi, gli uomini predicono solo in base a quello che vedono davanti a sé

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