Il Mississippi straripa sconvolgendo il granaio d’America
UNA delle più grandi inondazioni della storia americana ha colpito il fiume Mississippi e i suoi tributari.
Non è insolito che il Mississippi giunga a primavera al livello di inondazione. La sua rete di tributari raccoglie le acque delle vaste, ben irrigate, fertili pianure che si estendono dalle montagne Rocciose alla catena appalachiana. Ciò nondimeno, l’inondazione di quest’anno è stata diversa, gravemente diversa.
Ha completamente sconvolto quello che potrebbe chiamarsi ‘il granaio d’America’. Grandi quantità di grano, vegetali, carni e prodotti caseari sono venuti da questa zona per generazioni. L’anno 1973 era stato in precedenza predetto come l’anno del più grande raccolto della sua storia.
Ma non ora. Com’è accaduto? Che cosa significa esattamente per voi?
Causa dell’inondazione
Una particolare tendenza del tempo fece ingrossare il fiume più che in qualsiasi periodo precedente. A cominciare da ottobre dello scorso anno, una sovrabbondante pioggia si riversò sugli Stati Uniti meridionali e medio-occidentali.
In marzo il solo stato del Mississippi registrò un aumento di precipitazioni di piogge del 218 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A Memphis, nel Tennessee, piovve per 65 dei primi 106 giorni dell’anno.
Il fiume Mississippi crebbe lentamente e giunse ad altezze da primato in parecchi luoghi. In aprile superò a St. Louis un primato di duecento anni, quando salì oltre i 1.300 centimetri.
Ma non furono solo le proporzioni a rendere questa inondazione diversa. Un portavoce del Genio Militare degli U.S.A. dice: “L’inondazione di quest’anno ci ha dato un lungo periodo di sostenute acque alte anziché un rapido salire e scendere”. I danni durante questa lunga inondazione sono stati estesi.
Proporzioni dei danni immediati
In un luogo dopo l’altro lungo il fiume e i suoi tributari case ed edifici colonici furono totalmente coperti dalle acque dell’inondazione. Argini di terra e canali furono spazzati via. Intere città, come Cairo, nell’Illinois, sembravano isole separate da un mare di ondeggianti acque fangose. Comprensibilmente, un veterano delle numerose furie del Mississippi chiama l’inondazione del 1973 “il nonno di tutti quanti”.
Finora, i danni causati dall’inondazione sono stati per la proprietà di almeno L. 290.000 milioni di lire, secondo i calcoli compiuti. Oltre venti persone sono morte, circa 35.000 sono state cacciate dalle loro case. Le cifre circa la quantità di terreno inondato variano da quattro milioni e mezzo a oltre otto milioni di ettari.
Ciò che sorprende è che l’enorme quantità d’acqua non causò un danno maggiore. Perché avvenne questo?
Perché il danno non fu maggiore
Il sistema di controllo delle inondazioni del Mississippi costruito dal Genio Militare degli U.S.A. per mezzo del Comitato del fiume Mississippi, funzionò bene, apparentemente senza una sola rottura. In maggio, il portavoce del Comitato stimò che il danno senza il progetto sarebbe stato quattordici volte più grande.
Questo sistema di controllo delle inondazioni di 3.200 chilometri fu iniziato lungo il Mississippi dopo l’inondazione da primato del 1927, in cui perirono più di 300 persone. È costato oltre 360 milioni di lire a chilometro. Quando il fiume Mississippi straripa dalle sue normali sponde, questo sistema mantiene il fiume entro un canale costruito dagli uomini.
Comunque, il successo conseguito nel 1973 con la rete di controllo delle inondazioni pare abbia creato almeno parte dell’inondazione, ma in altre zone. Il Mississippi fu così pieno d’acqua che non ve se ne poteva versare più. Di conseguenza, l’acqua risalì lungo i tributari. Gli argini di stati, contee e privati non sopportarono il sovraccarico, si ruppero e inondarono il terreno circostante.
Naturalmente, il sistema degli argini federali non avrebbe funzionato senza persone che lavorarono sodo per mettervi riparo. Esse pure contribuirono a ridurre il danno. Perdite nel sistema, per esempio, dovettero essere tappate con misure d’emergenza. Verso la piccola città di Nairn, nella Louisiana, squadre di lavoratori rafforzarono un argine che si stava indebolendo scaricandovi più di 300 automobili sfasciate e migliaia di tonnellate di pietre.
Lungo tutto il fiume e i suoi tributari, volontari risposero inoltre a innumerevoli chiamate per riempire milioni di sacchi di sabbia destinati ad arginare temporaneamente le acque. Altri volontari, giovani e vecchi, lavorarono per lunghe ore, spesso senza mangiare o senza dormire, insieme ai militari della Guardia Nazionale e della Marina, in operazioni di soccorso o per cercar di salvare case o edifici importanti dalle acque.
Si risparmiarono anche molte vite a causa dell’ordinata evacuazione delle persone dalle zone di pericolo. Oltre ad aver cura delle proprie famiglie, gli anziani delle congregazioni dei testimoni di Geova fecero in modo che i conservi Testimoni si mettessero in salvo.
Così, a Morgan City, nella Louisiana, si apprese che le vicine chiuse si sarebbero potute aprire riversando la pressione su una diga debole, inondando il bacino in cui abitavano. Il sorvegliante che presiedeva narrò l’azione compiuta dagli anziani:
“Circa due settimane prima che le chiuse fossero aperte, gli anziani, prevedendo questa possibilità, si radunarono con i loro assistenti e con altri fratelli interessati per discutere i piani di evacuazione e assegnare il trasporto di quasi un terzo della congregazione che non aveva automobili. Ciascun conduttore di studio e il suo assistente avrebbero dovuto aiutare quelli del proprio gruppo a evacuare dai dintorni”.
Il martedì mattina, 17 aprile, le chiuse furono aperte. Erano anche ricominciate le piogge dal giorno prima. L’inondazione investì tutta Morgan City. La congregazione proseguì con la celebrazione del Pasto Serale del Signore dopo le ore 18,00. Ma dopo, eseguirono i loro piani di evacuazione.
La maggior parte dei Testimoni furono quindi accolti nelle case dei componenti della vicina congregazione di Lafayette. Le congregazioni di Baton Rouge mandarono aiuti finanziari a Lafayette per contribuire alle spese.
Fra i più devastatori danni causati dall’inondazione furono gli straripamenti nelle campagne. Questi danni avranno conseguenze di lunga portata.
Effetti di lunga portata sul granaio d’America
La situazione è così seria che il Press Scimitar di Memphis (Tennessee) dice: “I funzionari dell’agricoltura . . . avvertono che potranno esservi scarsità di sementi”.
Le piogge e l’inondazione inferirono agli agricoltori un doppio colpo. Le piogge dell’autunno del 1972 significarono che il raccolto non poté essere completato. Ora, quest’anno gli agricoltori erano stati troppo occupati a combattere le acque per fare la semina.
Esattamente quanto ha raccolto quest’anno l’agricoltore? La quantità precisa, naturalmente, resta da vedere. Ma, considerate:
Il granturco si doveva piantare in maggio. Ma i campi erano ancora sotto parecchi decimetri d’acqua a metà mese. Solo l’uno per cento del granturco del Missouri era nel terreno all’inizio di maggio. Un osservatore disse: “È una cosa spaventosa attraversare un campo dopo l’altro del più ricco terreno degli Stati Uniti e non vedere altro che steli di granturco dell’anno scorso sporgere dall’acqua o dai campi umidi”.
Ogni giorno che si rimandava la semina la quantità di raccolto era grandemente ridotto. Per giunta, a causa del ritardo, molti agricoltori ricorsero al granturco dalla crescita ‘rapida’, che di solito rende meno per ettaro della varietà a stagione piena.
Ne hanno risentito anche altre coltivazioni. La produzione del riso nell’Arkansas, principale stato produttore di riso, sarebbe stata nettamente ridotta. Sarebbe scesa anche la produzione della canna da zucchero.
Molti ettari coltivati a cotone sono pure stati danneggiati. La maggioranza delle persone pensa al cotone come a un prodotto destinato alla fabbricazione di tessuti, ma, su 680 chili di cotone raccolto, approssimativamente 450 chili è alimento per il consumo umano o foraggio per il bestiame. Da 450 chili di semi vengono olio di semi, pani pressati di semi di cotone e cascame di semi di cotone. Il Democrat dell’Arkansas notò: “La pioggia può essere la caduta del re cotone. Funzionari federali predicono che nuove piogge nell’inondata valle del Mississippi potrebbero significare per le sommerse campagne del Mississippi e della Louisiana un presagio di morte”.
Molti agricoltori predisposero di sostituire alle loro regolari messi la soia. Questa si può piantare più tardi nella stagione e ricavarne prezzi più alti. Tuttavia, il presidente dell’Associazione Americana della Soia avverte che la semina eccessiva potrebbe dar luogo a un’improvvisa caduta del prezzo nel mercato della soia, nel qual caso gli agricoltori riceverebbero ricompense ridotte.
Nello stesso tempo l’Associazione Nazionale Americana dei Bovini calcola che siano periti 250.000 capi di bovini maturi per l’inondazione del Mississippi o per le tempeste di neve fuori stagione altrove negli Stati Uniti. La produzione della carne di maiale è pure diminuita a causa dei campi fangosi.
A complicare ulteriormente le cose, l’infuriato Mississippi ha impedito che i fertilizzanti spediti fossero recapitati agli agricoltori. La mancanza di fertilizzanti, dice P. G. Stryker, agronomo del Missouri, è “una frustrazione per i già frustrati agricoltori”.
C’è poi la scarsità di benzina. I fornitori di benzina dissero che poteva esserci un’improvvisa corsa per accaparrare le provviste di carburante esistenti nelle zone agricole con la diminuzione dell’inondazione, creando ciò che un funzionario dell’agricoltura chiamò un vero impedimento.
Tutti questi problemi, recati o aggravati dall’inondazione del Mississippi, si aggiunsero alle minori entrate degli agricoltori. Molti piccoli agricoltori che hanno lottato per tirare avanti con un minimo margine di guadagno han rischiato di essere spazzati via.
Lo scrittore di problemi agricoli Deith L. Wilkey scrisse nello Herald-Whig di Quincy (Illinois):
“Poche volte, se pure ce ne sono state, nella storia dell’agricoltura degli S.U. i contadini sono andati a primavera in campagna per trovarsi dinanzi a tante difficoltà . . . Forze cataclismiche si abbattono sul contadino da ogni parte nelle stesse ore che han visto una delle più umide primavere della storia . . . Ci sono sempre molti ‘se’ nell’agricoltura. Ma pochi contadini possono ricordare se ce ne furono mai tanti quanti ce ne sono stati quest’anno e di sicuro nessuno può dire di rammentare che i problemi fossero così gravi”. — 1º maggio 1973.
E, per certo, se l’agricoltore ne risente, ne risentite voi consumatore. Minori provviste significano anche prezzi dei generi alimentari più alti più avanti durante l’anno. La penuria di grano significa costi più alti dei prodotti del panettiere. Ma significa anche prezzi più alti della carne di manzo e di altri animali che mangiano frumento. Altre perdite subite dall’agricoltore si riflettono sulle vostre spese alimentari.
Così l’inondazione del Mississippi ha più che sconvolto la vita del popolo nella più ricca zona produttrice di generi alimentari d’America. Ha contribuito a far crescere lo spettro della penuria di viveri e dell’aumento dei prezzi che si presenta al popolo in tutto il mondo.
[Immagine a pagina 15]
Lungo tutto il Mississippi, volontari riempirono sacchi di sabbia per proteggere case ed edifici importanti dalle acque dell’inondazione