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  • g73 22/12 pp. 12-16
  • L’allattamento del bambino: Qual è il metodo migliore?

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  • L’allattamento del bambino: Qual è il metodo migliore?
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  • Moderna tendenza nell’allattamento del bambino
  • Perché il cambiamento?
  • L’allattamento artificiale è migliore?
  • Divergenze d’opinioni
  • Giusta composizione del latte umano
  • Il latte umano è una protezione
  • Vantaggi per la madre
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g73 22/12 pp. 12-16

L’allattamento del bambino: Qual è il metodo migliore?

IN MOLTI paesi si presenta alle future madri la domanda: Come alimenterò il mio bambino: con l’allattamento materno o con quello artificiale?

Generazioni fa questa domanda sorgeva di rado, se non mai. Praticamente tutte le madri davano il proprio latte ai loro bambini. Non c’era in realtà nessuna sicura alternativa. Se, per qualche ragione, una madre non poteva allattare il suo bambino, si trovava a questo scopo un’altra donna, detta balia. In alcune parti del mondo ci si serve ancora delle balie.

Moderna tendenza nell’allattamento del bambino

In paesi come gli Stati Uniti, comunque, c’è stato un rapido cambiamento nel modo di allattare i bambini. Quello di somministrare ai bambini un preparato col poppatoio è divenuto il metodo preferito.

Ad esempio, al volgere di questo secolo circa il 100 per cento di qualsiasi gruppo di nuove madri negli Stati Uniti davano il proprio latte ai loro bambini. Ma nel 1946 il numero delle madri che allattavano era sceso al 38 per cento. Nel 1956 il numero diminuì al 21 per cento. E nel 1966, l’ultimo anno di cui ci sono buone statistiche, il numero delle nuove madri che davano il proprio latte ai loro bambini era solo del 18 per cento! Ora, in alcuni luoghi, quasi tutte le madri allattano artificialmente i loro bambini.

Secondo il numero di Saturday Review of the Sciences del maggio 1973, anche nei “paesi poveri del mondo”, c’è stata una “sorprendente diminuzione dell’allattamento materno in anni recenti”. In uno di questi paesi, si è calcolato che ci sarebbe voluto il latte di 32.000 mucche per compensare semplicemente in quantità il latte che le madri non davano più ai loro figli allattandoli.

La rivoluzione nell’allattamento del bambino è avvenuta a memoria di molte persone ancora viventi. Commentando questo fatto, Psychology Today del giugno 1968 osservò: “Solo 25 anni fa nel Mississippi rurale, era ammesso allattare i bambini in chiesa. E 80 anni fa nell’Indiana, era naturale per le donne del ceto superiore portare con sé i loro bambini alle feste pomeridiane per allattarli secondo il bisogno”.

Ma oggi molti crescono senza mai vedere una madre che allatta il suo bambino. Anche se una nuova madre desidera dare il suo latte al proprio bambino, può non sapere proprio come fare.

Perché il cambiamento?

Una principale ragione del cambiamento nell’allattamento del bambino è l’attitudine prevalente oggi negli ospedali. La dott.sa Jean Mayer, professoressa di nutrizione all’Università Harvard, osserva: “Negli ospedali dominati dai maschi, l’allattamento materno è ufficialmente scoraggiato. Se la nuova madre non ha chiaramente specificato la sua volontà di allattare, le fanno un’iniezione di estrogeni ancor prima che finisca l’effetto dell’anestesia per ‘bloccarle la montata lattea’.

Questa preferenza da parte dei medici per l’allattamento artificiale è dovuta in larga misura alla comodità nell’aver cura della madre e del bambino. “Alcuni ostetrici sono attivamente a favore dell’allattamento artificiale perché le madri che danno il proprio latte al bambino portano loro via troppo tempo in successive consultazioni”, riferisce Newsweek del 12 gennaio 1970. E poi i miglioramenti ottenuti nei preparati di latte commerciali sono un fattore che ha incoraggiato l’allattamento artificiale. Si sono ottenuti miscugli di latte, acqua e vari zuccheri gradevoli e digeribili, e si afferma che siano buoni sostituti del latte materno.

Giacché l’allattamento artificiale è “moderno” e si suppone sia “scientifico”, apparentemente alcune madri lo considerano un simbolo della condizione sociale, e considerano antiquato l’allattamento materno. Il direttore clinico dott. David E. Smith di San Francisco nota: “È quasi impossibile persuadere una madre negra o messicano-americana ad allattare, perché lo considerano una pratica del ceto inferiore, seguìta dalle loro parenti povere”.

Ed è vero che spesso l’allattamento artificiale si addice di più al moderno modo di vivere cittadino. Una madre che allatta dev’essere disponibile quasi ogni ora per nutrire il suo bambino. Il bambino nutrito col poppatoio, d’altra parte, può essere alimentato da qualcun altro, mentre la madre svolge un lavoro secolare o trascorre una serata fuori con gli amici.

L’allattamento artificiale è migliore?

L’attuale popolarità dell’allattamento artificiale farebbe pensare che sia migliore dell’allattamento materno, o almeno altrettanto buono. Ma è così? Qual è l’alimento migliore per il bambino?

La Conferenza della Casa Bianca su Alimenti, Nutrizione e Salute è pervenuta di recente a queste conclusioni: “Il latte materno è l’alimento perfetto per i bisogni nutritivi e per lo sviluppo del bambino. È il modo più naturale di alimentare i bambini”.

Similmente, Current Therapy 1970, stimato libro medico, osserva: “Per parecchie ragioni, è stato ben comprovato che l’allattamento materno è il metodo ideale per alimentare il bambino nei primissimi mesi di vita. Il medico dovrebbe incoraggiare questa pratica”. The Encyclopædia Britannica lo conferma, dicendo: “L’alimento ideale per il bambino piccolo è il latte umano. Esso fornisce tutte le sostanze nutrienti nelle quantità e nella varietà necessarie per una crescita e uno sviluppo adeguati”.

Il latte materno è specificamente adatto ai bambini. Pertanto il dott. I. Newton Kugelmass, scrivendo in Current Therapy 1967, disse: “Il latte umano è l’ideale per il bambino, il latte di mucca per il vitello. Il latte materno è insostituibile”. Il dott. Walter Alvarez, noto professore emerito della Mayo, spiega: “Il latte di mucca non è adatto all’apparato digerente del piccolo dell’uomo, e quindi dev’essere diluito e si deve ottenere un ‘preparato’”.

Sì, il latte umano è un alimento superiore per i bambini, e pochi medici, se non nessuno, sosterrebbero il contrario. Ma l’allattamento materno è realmente tanto superiore all’allattamento artificiale da doverlo incoraggiare?

Divergenze d’opinioni

Alcuni medici pare non la pensino così. Evidentemente credono che i miglioramenti fatti nell’allattamento artificiale negli ultimi tre decenni l’abbiano reso tanto benefico per il bambino quanto l’allattamento materno. Se si seguono le istruzioni, afferma il pediatra William E. Homan, “i bambini allattati artificialmente non sono né più sani né meno sani, fisicamente o emotivamente, di un gruppo paragonabile di bambini allattati col latte materno”. È vero?

Vi sono, comunque, nette divergenze di opinioni. Il dott. David Reuben afferma: “A ventun anni, è difficile dire la differenza fisica fra il giocatore di calcio allevato con latte di mucca e quello allattato dalla madre”. Ma che dire della salute dei bambini prima che pervengano alla maturità?

Qui la faccenda può essere molto diversa. Poiché Medical Tribune del 16 agosto 1972 fa notare che “si è più volte osservato che fra i bambini allattati dalla madre la mortalità è significativamente inferiore che fra quelli allattati artificialmente”. Vale perciò la pena di notare che il dott. Paul Gyorgy, una delle massime autorità mondiali sull’allattamento del bambino, ha recentemente definito “criminale” la mania dell’allattamento artificiale.

Esprimendo un’opinione simile, il dott. John S. Miller, capo di ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale Francese di San Francisco, ha detto recentemente: “Non posso sapere se l’allattamento materno tornerà mai ad essere il metodo preferito per alimentare i bambini negli Stati Uniti. Ma so in effetti che cominciamo a conoscere lo spaventoso prezzo che paghiamo per avere permesso alle industrie casearia e di alimenti per bambini di dettarci sotto questo aspetto l’usanza”.

Che cosa intende dire questo ostetrico? Quali sono i possibili pericoli dell’allattamento artificiale che si evitano con l’allattamento materno?

Giusta composizione del latte umano

Come si è già notato, il latte umano è l’ideale per i piccoli dell’uomo; il latte di mucca non lo è. Ad esempio, il tipo di proteine contenute nelle due qualità di latte è diverso. Il latte umano è facilmente assimilato ed è quasi interamente utilizzato dal bambino. Le proteine del latte di mucca, d’altronde, formano grossi coaguli densi, difficili da digerire. Per questa ragione il latte di mucca viene diluito in un preparato per renderlo il più simile possibile al latte umano.

I grassi acidi del latte umano non sono gli stessi del latte di mucca. E alcuni medici credono che quelli del latte di mucca non vadano altrettanto bene per i bambini, e che forse influiscano sfavorevolmente sui livelli di colesterolo del sangue. Nei successivi anni di vita, si afferma, questi livelli di colesterolo possono contribuire all’indurimento delle arterie, una delle maggiori cause di paralisi e disturbi cardiaci.

Inoltre, il latte umano contiene assai meno minerali del latte di mucca; ad esempio, il latte di mucca ha quattro o cinque volte più sodio del latte umano. La dott.sa Jean Mayer dell’Università Harvard osserva che questo è “un fatto che alcuni scienziati considerano molto significativo. L’alimentazione ricca di sale nell’infanzia è stata messa in relazione con l’ipertensione negli animali da laboratorio”. La dott.sa Mayer aggiunge: “Se si applica la situazione all’uomo, può darsi che il fatto di esporre i bambini a più alte concentrazioni di sodio nel latte (e negli alimenti per bambini) sia un fattore che contribuisce all’attuale prevalenza dell’ipertensione, che affligge 20 milioni di Americani”.

Mentre si fanno ulteriori ricerche, si capisce che il latte umano ha proprio la giusta composizione per i bambini, essendo stato ovviamente fatto così da un onnisapiente Creatore. E ci sono crescenti prove che l’impiego di sostituti può causare danni.

Il latte umano è una protezione

Si è notato che per i bambini il latte umano è una vera protezione contro le malattie. Le prove statistiche sembrano confermarlo. Nel suo recente libro, Infant Feeding, la dott.sa Marvis Gunther scrive: “Quasi ogni studio in cui si paragona la relazione dell’infezione con il metodo di allattamento ha mostrato che il bambino allattato artificialmente è più soggetto alle malattie”.

A questo riguardo, la Conferenza della Casa Bianca su Alimenti, Nutrizione e Salute ha concluso recentemente che il latte materno “protegge contro l’infezione”, particolarmente contro i disturbi intestinali e le malattie delle vie respiratorie. Il colostro, il liquido giallastro e acquoso che fuoriesce nei primissimi giorni dopo il parto, è specialmente importante per il bambino perché lo protegge contro le malattie.

Gli studi hanno pure rivelato che i bambini allattati dalla madre sono meno soggetti a contrarre allergie. Basando le sue conclusioni sullo studio di 1.377 bambini, il dott. E. Robbins Kimball, pediatra di Evanston, nell’Illinois, disse: “Parrebbe che la somministrazione di latte specifico non appartenente a nessuna specie sensibilizzi il bambino all’insorgere di allergie . . . sia al presente che in futuro”. Il rinomato dott. Walter Alvarez osservò: “Ogni volta che vedo qualche adulto che dice di non poter toccare il latte senza che gli venga l’orticaria, o che soffre di qualche grave forma di dispepsia, chiedo, e di solito apprendo, che la madre rifiutò di dargli il suo latte, e gli diede immediatamente un preparato”.

Un fatto specialmente tragico è che negli Stati Uniti da 10.000 a 20.000 bambini muoiono ogni anno all’improvviso. La causa di questi cosiddetti “decessi da culla” è ignota. Ma, secondo la dott.sa Marvis Gunther, il “rischio è maggiore fra quelli allattati artificialmente”. È stato suggerito che ne sia responsabile qualche infezione virale o una grave reazione allergica al latte di mucca. Questa può essere una cosa che i futuri genitori fanno bene a considerare quando decidono come alimentare il loro bambino.

Vantaggi per la madre

È l’allattamento materno una protezione anche per la madre? Può esserlo in vari modi.

Anzitutto, è evidentemente una protezione contro il cancro della mammella. In uno studio sul cancro condotto fra i Bantù dell’Africa meridionale, il dott. Charles Marks riferisce: “Il cancro della mammella è assai raro fra le primitive tribù dei Bantù in paragone con gli Europei in Africa, e questo può avere relazione con il periodo particolarmente lungo di allattamento, dato che la madre bantù allatta il suo bambino per due anni o più”.

Pure significativo è il fatto che nella sua pubblicazione 101 Questions About Cancer, la Società Americana del Cancro dice: “Le madri che allattano denunciano meno casi di cancro della mammella”.

Un altro vantaggio dell’allattamento materno è che può ridurre le emorragie dopo che la madre ha partorito. Questo avviene perché le poppate del bambino, quando comincia a succhiare subito dopo la nascita, stimolano nella madre le contrazioni uterine. I genitori che rispettano la legge di Dio sul sangue vorranno tener conto di questo fatto, specialmente perché alcuni medici hanno la tendenza a voler somministrare una trasfusione di sangue quando c’è considerevole perdita di sangue.

Un altro vantaggio ancora è che l’allattamento materno tende a ritardare la ripresa dell’ovulazione e il ciclo mestruale per un periodo che va da sette a quindici mesi. Così i bambini sono distanziati in maniera naturale e la madre che allatta può aver cura di un bambino prima di concepirne un altro.

E c’è un altro possibile vantaggio ancora. Durante l’allattamento la ghiandola pituitaria della madre produce l’ormone prolattina, che, come indicano gli esperimenti sugli animali, può far sentire la madre che allatta più “materna” verso il bambino.

Il metodo migliore

È chiaro che il modo in cui il Creatore dell’uomo stabilì che le madri alimentassero i loro piccoli è il metodo migliore. I bambini allattati dalla madre sono davvero i bambini nutriti meglio, e anche le madri ne traggono vantaggio.

Tuttavia nello stesso tempo, i migliori preparati di latte sono stati molto utili. Quando la morte, le malattie o qualche altra incapacità della madre le hanno reso impossibile o difficile allattare, l’allattamento artificiale è stato utilizzato per nutrire il suo bambino. Ma si ammette che questa alternativa non è il metodo migliore. Per combattere la tendenza, la Svizzera offre una ricompensa in denaro alle madri se allattano per dieci settimane.

Come i genitori decidano di nutrire il loro piccolo è una questione personale, ma essendo informati sul soggetto possono essere aiutati a fare una buona scelta.

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