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  • g74 22/12 pp. 17-21
  • È gravoso o piacevole allattare il vostro bambino?

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  • È gravoso o piacevole allattare il vostro bambino?
  • Svegliatevi! 1974
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  • Tendenza sfavorevole
  • Il nuovo metodo diventa popolare
  • Grandi ostacoli all’allattamento materno
  • Capacità di allattare
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    Svegliatevi! 1982
Altro
Svegliatevi! 1974
g74 22/12 pp. 17-21

È gravoso o piacevole allattare il vostro bambino?

OGNI secondo nascono in media quattro bambini. Entro un’ora, vi saranno più di 14.000 nuove bocche da sfamare, in una settimana oltre 2.000.000! Come saranno sfamate?

La maggioranza di essi verrà allattata al seno. Ogni giorno i bambini consumano milioni di litri di latte materno. Vi è tuttavia la tendenza a sostituirlo con preparati di latte di mucca, che i bambini succhiano dal poppatoio.

In luoghi come gli Stati Uniti la stragrande maggioranza delle madri allatta artificialmente i bambini. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), comunque, definisce questa tendenza ad allattare artificialmente “uno dei maggiori problemi nutrizionali del mondo odierno”. Perché?

Tendenza sfavorevole

Prima di tutto, il latte materno è inequivocabilmente migliore per il bambino del latte di mucca.a Un’altra ragione è di natura economica. Circa l’87 per cento di tutti i bambini nascono in parti del mondo dove la maggioranza non può proprio permettersi di acquistare latte di mucca.

Additando queste ragioni, un resoconto della WHO dell’anno scorso diceva: “Non solo il latte materno è eccezionale e inimitabile — nonostante le asserzioni dei fabbricanti — ma il costo dei preparati di latte di mucca va oltre le possibilità della famiglia media nel mondo in fase di sviluppo”.

Nei paesi in fase di sviluppo un operaio può dover spendere il 50 per cento del suo salario giornaliero per comprare il latte di mucca per un bambino. Pertanto, se la tendenza all’allattamento artificiale dovesse continuare a estendersi, la critica penuria di viveri peggiorerebbe ancor più. “Se tutte le donne del continente asiatico smettessero di allattare”, osservava il resoconto della WHO, “ci vorrebbe una quantità extra di 114.000.000 di bovini per compensare questa perdita”.

Il nuovo metodo diventa popolare

Quando cominciò questa tendenza a praticare l’allattamento artificiale? Perché è divenuto popolare?

Se ne stabilisce il tempo con un episodio di vita vissuta. Nel 1907 una ragazza americana, vedendo una vicina che allattava il bambino col poppatoio, corse a casa a chiedere alla madre la ragione di questa cosa strana. In seguito, negli anni venti, questa stessa ragazza, mentre faceva l’infermiera, disse d’essere rimasta sorpresa vedendo una madre che allattava al seno. Il cambiamento dall’allattamento materno dei bambini all’allattamento artificiale avvenne proprio tanto rapidamente in alcune parti degli Stati Uniti.

La produzione dei preparati a base di latte di mucca, la refrigerazione, la sterilizzazione e l’estesa pubblicità ne furono la causa principale. Poche famiglie volevano evidentemente apparire antiquate, per cui accettarono il nuovo metodo di nutrizione. Molte madri riscontrarono che si confaceva al loro nuovo modo di vivere industrializzato.

Ma con il mutato modo di vivere e la popolarità dell’allattamento artificiale si notò una strana circostanza. The Encyclopædia Americana (1927) spiegò: “La vita moderna — e specialmente la vita di città — ha in qualche modo reso una certa proporzione di donne incapaci di produrre latte materno per i loro piccoli”.

Più recentemente, in uno studio fatto in India si è riscontrato che oltre l’80 per cento delle donne con un’istruzione superiore non riuscivano ad allattare per almeno sei mesi. Comunque, tra le madri povere l’incapacità di allattare era praticamente sconosciuta.

Comprensibilmente, la madre che ha difficoltà ad allattare, o teme di avere difficoltà, può considerare l’allattamento una fatica. Ma perché la donna “moderna” spesso non riesce ad allattare, mentre altre considerano l’allattamento del loro bambino una cosa scontata e vi provano piacere? In che modo la vita moderna ha ostacolato questa fondamentale funzione della madre?

Grandi ostacoli all’allattamento materno

Gli ostacoli sono maggiori di quanto potete immaginare. Specialmente i metodi seguiti negli ospedali moderni ostacolano l’allattamento materno. Alla puerpera sono fatte abitualmente iniezioni di ormoni per arrestarle la montata lattea. Anche quando riesce ad evitarle, può avere ostacoli insormontabili.

Durante il parto, ad esempio, la madre è spesso sottoposta a forte anestesia, per cui viene a trovarsi in uno stato di incoscienza o narcosi. I farmaci influiscono anche sul bambino, rendendolo intorpidito e pigro per giorni. Così fa fatica a poppare, e giacché sono le poppate a stimolare la produzione di latte, questa produzione è impedita.

Inoltre, il bambino è di solito sottratto alla madre e tenuto in un reparto centrale. Poiché significa lavoro extra portare il bambino alla madre per le frequenti poppate, in via supplementare le infermiere lo possono alimentare artificialmente. Come conseguenza, il bambino non ha fame e così non poppa energicamente dal seno, per cui la produzione di latte materno è ulteriormente ostacolata. Non c’è da meravigliarsi se ella si scoraggia e rinuncia ad allattare.

Recentemente, in una lettera inviata agli editori di Svegliatevi! una madre spiegò: “L’allattamento di mio figlio suscitò ogni sorta di sgradevoli sentimenti da parte del medico, delle infermiere dell’ospedale, di parenti e amici. Tutti costoro agivano a volte come se fossi repellente perché facevo una cosa del tutto naturale. Il mio medico fu sin dall’inizio contrario all’allattamento materno, e le infermiere dell’ospedale non erano certo d’aiuto con il loro rigido programma”.

Queste sono esperienze comuni. Infatti, la dott.ssa Jean Mayer, professoressa di nutrizione all’Università Harvard, ammise: “Negli ospedali in cui i maschi hanno il predominio, l’allattamento materno è ufficialmente scoraggiato”.

Immaginate come può influire sulla madre tale scoraggiamento da parte di professionisti. Possono nascere in lei ansietà, imbarazzo, dubbi sulla sua capacità di allattare, o può anche pensare che allattare sia “animalesco”. Tali sentimenti negativi possono reprimere le funzioni del suo corpo di produrre latte.

In effetti la cosa più utile per riuscire ad allattare è una disposizione mentale calma e fiduciosa. La maggioranza delle madri nel mondo hanno tale disposizione mentale, giacché dove abitano l’allattamento materno è accettato come il solo modo per alimentare un bambino. Ma nelle parti industrializzate del mondo la situazione è diversa, come osserva un medico di New York che presta i suoi servizi senza compenso:

“Quando è stata l’ultima volta che avete visto una donna allattare al seno? Pare che tutte le donne che allattavano siano scomparse, e la donna che decide di allattare ha bisogno di qualcuno a cui parlare. Talvolta, solo una presenza fisica è utile”. Ma tristemente, molte madri non ricevono questo appoggio, per cui non riescono ad allattare i loro bambini.

Comunque, è questa mancanza dovuta al fatto che la madre è incapace di produrre latte? Ha una madre ragione di temere di non avere sufficiente latte per il suo bambino?

Capacità di allattare

Le donne hanno sorprendenti capacità di allattare. La Bibbia, per esempio, rivela che Sara, l’anziana moglie di Abraamo, non svezzò suo figlio Isacco che quando aveva cinque anni. Vi sorprende? Tuttavia alcune donne hanno comunemente allattato più a lungo. Saturday Review of Sciences del maggio 1973 fa questo commento:

“I primi Indiani credevano che più a lungo il bambino era allattato dalla madre, più a lungo viveva. Non era raro, perciò, che bambini poppassero fino a otto o nove anni. Solo 40 anni fa, le madri cinesi e giapponesi allattavano i bambini fino a cinque e sei anni”.

Solo relativamente poche madri, come quelle che soffrono di un raro squilibrio ormonale, sono incapaci di produrre latte. Che le madri anche nelle nazioni industrializzate abbiano la capacità di allattare fu illustrato durante la seconda guerra mondiale. Prima d’allora solo il 38 per cento delle neo madri allattava a quanto si riferisce i propri bambini. Comunque, durante la guerra, quando non c’erano preparati artificiali, quasi tutte le madri riuscirono ad allattare.

In modo rimarchevole le donne riescono felicemente ad allattare contemporaneamente vari bambini. Il dott. Benjamin Spock notò: “È stato interessante per me apprendere dalle madri di gemelli che fra loro la proporzione di quelle che sono in grado di allattare in modo soddisfacente entrambi i bambini è grande almeno quanto la proporzione delle madri di un solo bambino”. Anche quando la loro alimentazione è fortemente limitata, le madri possono allattare con successo.

Questo fu dimostrato da uno studio condotto in India su madri che davano il proprio latte. Benché la loro alimentazione giornaliera fosse di sole 1.400-2.400 calorie, per oltre un anno riuscirono ad allattare al seno i loro bambini. Il valore alimentare del latte era pressappoco lo stesso di quello prodotto dalle donne che avevano un’alimentazione adeguata. Comunque, in tali casi il corpo della madre che allatta si esaurisce per soddisfare i bisogni del bambino.

Anche quando una madre non ha allattato di recente, si possono stimolare le sue mammelle perché producano latte. Ad esempio, un bambino di undici settimane che era stato allattato artificialmente e si trovava in condizioni di estrema debolezza aveva bisogno di latte materno per sopravvivere. Per provvederglielo, la madre, che per oltre due mesi non aveva avuto latte, lasciò che il bambino le succhiasse le mammelle. In otto giorni cominciò a venirle il latte, e nel giro di sei settimane fu in grado di allattare completamente il suo piccolo senza l’aiuto di una balia.

È ovvio che le madri sono meravigliosamente dotate dal Creatore per allattare i bambini. Gli ostacoli, creati dai modi di vivere e dagli atteggiamenti moderni, non devono essere insormontabili.

Come sormontare gli ostacoli

In ospedale la madre può gentilmente ma fermamente rendere noto il suo desiderio di dare il proprio latte. Può chiedere che non le siano fatte iniezioni per arrestare la montata lattea. Forse le permetteranno di allattare subito dopo aver partorito, giacché questo contribuisce a stimolare la produzione di latte. Si può anche disporre che il bambino riceva solo il latte materno, senza che sia allattato artificialmente dal personale ospedaliero.

La madre non deve temere di non avere abbastanza latte per il suo piccolo. Anche se le hanno fatto iniezioni per arrestare la montata lattea, e in ospedale è stato impossibile allattare adeguatamente il bambino, se esso continuerà a poppare ben presto ella produrrà latte a sufficienza. Alcune madri, comunque, si preoccupano quando vedono che il loro piccolo si succhia il pugno dopo aver poppato. Pensano che abbia ancora fame. Ma spesso questo è solo l’istinto di succhiare del bambino, non la fame.

Se, comunque, c’è dubbio, la madre può far poppare di nuovo il bambino, anche se ha finito solo pochi minuti prima. Se ha fame le vuoterà di nuovo le mammelle completamente. Questo stimolerà le mammelle a produrre una maggiore quantità di latte. In realtà si tratta di un meraviglioso sistema ideato da un onnisapiente Creatore in cui l’offerta soddisfa la domanda. Le mammelle della madre sono indotte dallo stimolo delle poppate a soddisfare i bisogni nutritivi del neonato, anche i bisogni di due bambini sani, se necessario.

Non c’è dunque motivo di preoccuparsi. Il latte della madre sarà proprio la quantità necessaria per il suo bambino. In realtà, non è stolto da parte sua dubitare di poter fare ciò che praticamente tutte le donne dal tempo di Eva hanno fatto come parte naturale della loro vita?

Ma che dire dell’attitudine degli altri, di coloro che oggi credono erroneamente che allattare sia in qualche modo una cosa degradante? Non si dovrebbero trascurare le usanze e le attitudini: non sarebbe assennato allattare in modo tale da offendere le suscettibilità del pubblico. Comunque, si può allattare con discrezione, senza scoprire la mammella, così che chi è lì vicino non si accorga neppure che viene allattato un bambino. Come osservò una madre: “C’è il modo di farlo. . . . si dovrebbe tener conto dei diritti altrui”.

Il piacere di allattare

Di solito le donne non vedono l’ora di allattare i loro bambini. La famosa nutrizionista Adelle Davis notò: “Ho intervistato più di 2.000 donne incinte e posso ancora contare sulle dita di una mano il numero di quelle che dissero di non voler allattare i loro piccoli”. La realizzazione di questo desiderio può recare vero piacere.

Anzitutto, c’è la soddisfazione emotiva. Una madre scrisse: “La ragione principale per cui scelsi di allattare era di natura emotiva. Mi diede profonda soddisfazione cullare il nostro primo bambino fra le braccia e nutrirlo per mezzo del mio corpo”. Anche il piccolo trae grande beneficio sul piano emotivo, come nota il rispettato libro medico Current Therapy 1972: “I vantaggi psicologici per il piccolo e per la madre sono estesamente riconosciuti”. Il regolare, stretto contatto con la madre è inestimabile per lo sviluppo del bambino.

La madre che allatta può anche provare piacere nel fatto che fornisce al suo piccolo la migliore alimentazione che ci sia. Il suo latte è l’ideale per il bambino, poiché il Creatore stabilì che fosse così. Pertanto le prove mostrano che i bambini allattati al seno sono più sani e hanno una mortalità inferiore rispetto a quelli allattati artificialmente.

C’è poi il piacere che deriva dalla comodità. Come scrive una madre: “Riscontrai di poter portare i bambini in qualsiasi posto quando erano piccoli e di avere sempre latte puro e sterile a disposizione e di non dover mai scaldare il poppatoio”. Molte famiglie, inoltre, sono felici di risparmiare denaro, poiché non c’è bisogno di acquistare poppatoi e cibo per il bambino.

È vero che gli ostacoli creati dalla vita moderna hanno indotto alcuni a considerare gravoso l’allattamento materno. Ma in effetti esso è una delle piacevoli esperienze stabilite dal Creatore per il bene delle sue creature.

[Nota in calce]

a Si veda Svegliatevi! del 22 dicembre 1973 per una considerazione dei vantaggi dell’allattamento materno.

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