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  • g76 22/1 pp. 9-12
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Svegliatevi! 1976
g76 22/1 pp. 9-12

Per mantenere gli abiti come nuovi

CHE cos’è che non ha bocca, ma “parla” continuamente di voi? I vostri abiti! Sì, il vostro guardaroba rispecchia ciò che pensate di voi, della vostra famiglia e anche del vostro lavoro. E, in larga misura, non è il denaro che permette d’essere ben vestiti; si tratta di sapere come aver cura degli abiti.

Oltre all’aspetto, c’è un’altra ragione per aver cura del proprio abbigliamento: il vestiario è sempre più costoso. Poiché si possono acquistare meno vestiti nuovi, è più importante mantenere in buone condizioni il proprio attuale guardaroba.

Come fanno alcuni ad avere un aspetto così fresco e lindo mentre altri hanno un aspetto così trasandato? La persona ben vestita che cosa fa per mantenere i suoi abiti come nuovi?

Cure quotidiane

Il segreto per avere debita cura degli abiti è quello di prendere buone abitudini e starci attenti ogni giorno. Probabilmente la cosa più importante è il regolare uso di attaccapanni. Gli abiti gettati nel mucchio si sgualciscono e non ricevono la necessaria ventilazione. I vestiti appesi a un gancio o a un chiodo spesso si allungano.

Quindi si deve non solo far uso di attaccapanni, ma bisogna anche dedicarvi un attimo di più per esser certi che il capo appesovi sia ben diritto, e poi occorre abbottonare il bottone in cima o chiudere l’automatico. Se l’armadio è così pieno che niente sta ben teso, allora bisogna fare qualcosa. Se si tratta di un armadio a muro, forse si può mettere un altro bastone.

Dopo avere appeso all’attaccapanni una giacca, un cappotto o un altro indumento pesante, dategli un’energica spazzolata con una spazzola per i panni o una scopetta, specie attorno al collo. Ogni tanto spazzolate anche l’interno dei polsini e delle tasche. Se si spazzola via, la polvere non può penetrare e così spazzolando regolarmente gli abiti si prolunga la durata della maggioranza d’essi.

Fanno notevolmente eccezione i maglioni di lana e alcuni altri indumenti lavorati a maglia. Non si devono appendere, perché tendono ad allungarsi. Perciò, quando vi togliete una maglia, è opportuno metterla a rovescio, stenderla vicino a una finestra aperta e farle prendere aria per alcuni minuti. Poi rimettetela al diritto, piegatela bene e riponetela in un cassetto.

Naturalmente, anche se conservate bene gli abiti non potrete evitare i disastri che a volte capitano quando li avete addosso. Siete mai stati “aggrediti” dal sugo degli spaghetti? Oppure il davanti del vostro vestito bianco appena comprato si è allegramente ricoperto di macchie di gelato al cioccolato?

Sì, le macchie possono veramente impedire di mantenere i vostri abiti nuovi. Per avere quotidiana cura degli abiti bisogna togliere le macchie, perché il tempo migliore per togliere una macchia è subito, se possibile, prima che si secchi.

Per togliere una macchia, dovete sapere come eliminare quel particolare tipo di macchia da quel determinato tipo di stoffa. Questo articolo è accompagnato da istruzioni su come togliere alcune comuni macchie dalla maggioranza dei tessuti. Ma prima di provare con qualsiasi altra cosa, provate con l’acqua fredda; la macchia non si fisserà. (Molti tessuti non lavabili non vengono danneggiati da piccole quantità d’acqua). Smacchiando, è meglio dare colpetti leggeri.

Se dovete usare un solvente di qualsiasi genere, usatene il meno possibile. Non respiratene le esalazioni e tenete la bottiglia fuori della portata dei bambini. Inoltre, prima di usare un solvente o uno smacchiatore chimico su un tessuto colorato, provate lo smacchiatore strofinandone un po’ su una cucitura interna per vedere se il colore viene via.

Cure settimanali e di stagione

Gli indumenti hanno bisogno di cure regolari per eliminare la polvere e le pieghe. La frequenza con cui dovete lavare gli abiti dipende dalla frequenza con cui indossate ciascun capo. Ma la maggioranza delle famiglie ritiene necessario fare il bucato settimanale. Leggete con attenzione le etichette per sapere come lavare ciascun capo. È bene separare i panni sporchi in tre gruppi: quelli che bisogna mandare in tintoria, quelli che devono essere lavati e stirati e quelli che devono essere solo lavati.

Quando preparate i vestiti da portare in tintoria, ispezionateli per vedere se ci sono punti lisi, bottoni mancanti e piccoli strappi. Riparateli subito, oppure prendetene nota per ricordare di ripararli in seguito. Inoltre, Margret Hanson dice in The Care We Give Our Clothes: “Se sono macchiati, scrivete su un pezzo di carta la causa di ciascuna macchia. Appuntate il biglietto sulla macchia con uno spillo di sicurezza. Se farete così, in tintoria sapranno come eliminare ciascuna macchia”.

In quanto agli abiti che lavate, in lavatrice o a mano, prima è necessario smacchiarli. Inoltre, bisogna rammentare che gli abiti durano di più se badate a non strapazzarli. Due suggerimenti su questo punto: Lavando a mano, maneggiate delicatamente l’indumento, senza torcerlo o stringerlo troppo. In secondo luogo, sciacquate tutto bene per eliminare ogni traccia di sapone o detersivo.

Alcuni capi che pensate di portare in tintoria in effetti si possono lavare a casa se si fa attenzione. Per esempio, prendete una maglia di lana da pulire e stendetela su un pezzo di carta pulita (non di giornale). Tracciate rapidamente i contorni della maglia sulla carta. Poi potete lavare la maglia in acqua fredda con uno speciale sapone per acqua fredda o in acqua dolce e tiepida e poca schiuma di sapone. Sciacquato due o tre volte l’indumento in acqua alla stessa temperatura, stringetelo delicatamente per togliere l’umidità. Poi arrotolatelo in un asciugamano, perché assorba altra acqua. Ora stendete la maglia sul modello che avete tracciato dandole la forma precedente e lasciatela ad asciugare sulla carta in un posto lontano dal calore e dalla luce del sole.

Certo, anche se i vostri abiti sono puliti non apparirete ben vestiti se sono spiegazzati. Molti abiti si devono stirare dopo ogni lavaggio. Altri abiti però richiedono frequenti stirature. Facendolo da voi, invece di mandarli in tintoria, risparmierete parecchio. Per alcuni tessuti non basta passarvi sopra il ferro, ma bisogna sollevarlo e pressare il tessuto. Di solito si fa questo sul rovescio dell’abito, ma si può fare anche al diritto se si usa un panno per stirare.

La cura stagionale degli abiti è essenzialmente questione di conservarli bene così che quando volete usarli di nuovo siano pronti per essere indossati. Il segreto è questo: (1) Un luogo asciutto e pulito per metterli via e (2) pulire tutti gli abiti prima di riporli. Vedete, le tarme preferiscono la lana sporca e la muffa (una minuscola pianta) predilige i luoghi umidi e caldi. È anche meglio non dare l’amido agli indumenti prima di metterli via, poiché gli abiti inamidati fanno la muffa più in fretta di quelli che non lo sono. Se non è possibile far pulire a secco certi vestiti che intendete riporre, allora la cosa migliore è di fargli prendere molta aria e spazzolarli di dentro e di fuori. Così facendo potete spazzolare via le uova o le larve delle tarme. Ogni volta che è possibile, riponete gli abiti in scatole, sacchi, cassetti o cassepanche a tenuta d’aria.

Ma qualcuno penserà: ‘Anche se faccio tutto questo, gli abiti si strappano; invecchiano e infine si consumano’. È vero, ma non gettate via troppo in fretta un abito strappato o vecchio.

Riparazioni e abiti rimodernati

Tutti, inclusi gli scapoli, possono imparare a fare semplici riparazioni agli abiti. Se impedite che un piccolo strappo divenga più grande, potete salvare un abito costoso. In molte biblioteche ci sono libri che insegnano a rattoppare e rammendare. E, come per qualsiasi lavoro, avete bisogno degli arnesi appropriati, quindi tenete una scatola o cesto con l’occorrente per rammendare. Abbiate sempre a disposizione dei bottoni extra; uno spillo da balia al posto di un bottone non sarà certo attraente.

Ma che potete fare se c’è un grosso strappo o una brutta macchia che non vuole venire via? Qui è messa alla prova la vostra fantasia. Specie con gli abiti femminili è relativamente facile, per esempio, cucire una serie di triangoli di stoffa o altri disegni sul davanti di un abito. E uno di questi triangoli può coprire proprio lo strappo o la macchia!

Nello stesso modo, spesso è il collo di un abito che si consuma o si logora prima. Perché non lo togliete e non fate a quell’abito una scollatura diversa o un altro collo con un tessuto che ci stia bene? Così il problema si elimina e nello stesso tempo l’abito cambia aspetto.

Se ne studiate le possibilità, le variazioni sono infinite. Le camicette con le maniche lunghe possono diventare camicette con le maniche corte. Un abito vecchio può diventare una gonna o una casacca. Un vestito con una brutta macchia sulla gonna si può tagliare, ricavandone una blusa. Non sottovalutate ciò che possono fare gli accessori — come una sciarpa, una cintura o una spilla — per un abito non tanto nuovo. Considerandola una sfida alla vostra abilità creativa e osando fare l’esperimento, potreste riscontrare che l’indumento rimodernato vi piace più di quello originale!

Passando in rassegna il vostro guardaroba, notate quali tessuti hanno conservato più a lungo l’aspetto che avevano da nuovi. Poi, quando fate acquisti, tenete presente la durata.

Ricordate inoltre che, mentre non è saggio dare troppa importanza a ciò che si indossa, prima che voi apriate la bocca per parlare, i vostri abiti hanno “parlato”. La persona ordinata nel vestire di solito susciterà negli altri più rispetto e considerazione, e questa è una valida ragione per aver cura dei vostri abiti.

[Prospetto a pagina 11]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

COME TOGLIERE ALCUNE COMUNI MACCHIE

Tipo Tessuti lavabili Tessuti non lavabili

SANGUE Immergere in acqua semifredda. Passarvi una spugna

Lavare con detersivo. Sciacquare. imbevuta d’acqua fredda.

Se necessario, mettere sulla Se la macchia rimane

macchia alcune gocce di applicare del detersivo

ammoniaca e rilavare. e sciacquare la parte.

GOMMA DA MASTICARE

Raffreddare con un cubetto di Stesso procedimento;

ghiaccio; staccare la gomma. solo avvolgere il

Se rimane la macchia, passare cubetto di ghiaccio

una spugna imbevuta di solvente in carta cerata o

per pulizia a secco plastica.

(percloroetilene).

CIOCCOLATO Trattare con acqua semifredda. Stesso procedimento.

Se la macchia è secca, passarvi

una spugna imbevuta di acqua

tiepida e detersivo leggero.

CAFFÈ O TÈ Immergere in acqua fredda. Passarvi una spugna

Poi immergere in acqua imbevuta di acqua

calda e lavare col detersivo. fredda. Applicare il

Sciacquare. detersivo. Sciacquare la

parte. Se c’era panna

nel caffè o nel tè,

usare un solvente per

pulizia a secco

INCHIOSTRO (penna a sfera),

GRASSO, ROSSETTO

(e la maggioranza dei cosmetici)

Versare sulla macchia Passarvi attentamente

solvente per pulitura a una spugna imbevuta

secco e assorbire il più di solvente per

possibile la macchia con pulitura a secco,

un panno. Lasciare assorbendo il più

evaporare il solvente, possibile la macchia

quindi passarvi una spugna con un panno.

imbevuta di detersivo liquido.

Sciacquare bene.

COLORE (a olio),

VERNICE

Se sono macchie fresche, Passarvi una spugna

strofinarvi un po’ di imbevuta di acqua ragia

detersivo e lavare. Se sono (se il tessuto la

secche, passarvi una spugna tollera) o di solvente

imbevuta di acqua ragia o per pulitura a secco.

solvente per vernici e, mentre

la macchia è bagnata, strofinarvi

del detersivo. Poi tenere a

bagno per una notte in acqua

calda. Lavare di nuovo.

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