BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g77 22/5 pp. 16-19
  • Avete il problema del distacco della retina?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Avete il problema del distacco della retina?
  • Svegliatevi! 1977
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • La meravigliosa struttura dell’occhio
  • L’eccezionale rivestimento del bulbo oculare
  • Minaccia alla buona visione
  • Come avviene il distacco della retina
  • Conservate la vista
  • Terapie che danno ottimi risultati
  • Vedete delle macchie?
    Svegliatevi! 2000
  • L’occhio: “L’invidia dell’esperto di computer”
    Svegliatevi! 1988
  • La retina inversa
    Svegliatevi! 2011
  • Cellule supersensibili
    Svegliatevi! 1970
Altro
Svegliatevi! 1977
g77 22/5 pp. 16-19

Avete il problema del distacco della retina?

IL DISTURBO può presentarsi con improvvisi bagliori o con una cortina ondeggiante o nebbiosa che galleggia nel vostro campo visivo. Gli oggetti sembrano privi di contorni. Forse una pioggia di puntolini vi impedisce di vedere bene.

Non tutti questi sintomi in se stessi sono indice di un grave disturbo agli occhi. Tuttavia, se uno qualsiasi di essi persiste, probabilmente è meglio che vi facciate visitare dall’oculista. Forse il vostro problema è il distacco della retina. Cosa significa?

La meravigliosa struttura dell’occhio

Sarà istruttivo dare uno sguardo alla meravigliosa struttura dell’occhio. Il “globo” o bulbo oculare, è rotondo, eccetto che sul davanti, dove ha una protuberanza. “Questa protuberanza”, osserva il libro Living with Your Eye Operation, “contiene l’apparato dell’occhio che raccoglie la luce. Il rivestimento dell’intero bulbo oculare è opaco [non trasparente] e non lascia passare la luce eccetto che in questa protuberanza, dove c’è normalmente una bella finestra chiara e rotonda chiamata cornea”.

Dietro la cornea c’è l’iride colorata, con un foro al centro, la pupilla. L’iride accresce o diminuisce automaticamente la grandezza della pupilla per controllare la quantità di luce che penetra nell’occhio.

Dietro l’iride c’è subito il cristallino. Esso funziona insieme alla cornea per mettere a fuoco la luce in fondo al globo oculare, dov’è convertita in impulsi elettrici trasmessi al centro visivo del cervello. È il cervello, in effetti, che “vede”, e non gli occhi.

Dietro il cristallino il bulbo oculare è pieno di umore vitreo, una sostanza gelatinosa trasparente costituita soprattutto d’acqua, con una piccola percentuale di solidi.

L’eccezionale rivestimento del bulbo oculare

Il rivestimento del bulbo oculare consiste di tre strati. Lo strato esterno è la sclera. Essa è per la maggior parte resistente, fibrosa e opaca e impedisce alla luce di entrare. Ma la porzione anteriore della sclera, la cornea, è trasparente.

Lo strato mediano di questo rivestimento è molto complesso. Sul davanti del bulbo oculare si suddivide in altre strutture, tra cui l’iride. Tuttavia, su oltre quattro quinti del bulbo oculare forma uno strato essenzialmente continuo detto coroide.

La nostra attenzione si accentra in particolare sullo strato più interno del rivestimento dell’occhio, il terzo. È la retina. La rivista MD del luglio 1970 spiega che la retina è una “membrana sottile come un foglio di carta, che dà alle immagini di luce che entrano nell’occhio la forma, il colore e la consistenza percepite dal cervello”. Benché “sottile come un foglio di carta”, la retina consiste di molti strati distinti. Secondo The World Book Encyclopedia, “consiste di tre strati principali di cellule: (1) cellule nervose verso la cavità centrale, (2) cellule sensibili alla luce nel mezzo, e (3) cellule contenenti pigmento verso l’esterno, vicino alla coroide”.

Nella retina vi sono molti milioni di cellule sensibili alla luce. L’articolo di MD spiega: “Ogni occhio contiene circa 130 milioni di bastoncelli sensibili alla luce debole che trasmettono solo le sfumature del grigio; i 7 milioni di coni, concentrati soprattutto al centro della retina nella fovea, reagiscono alla luce forte e a loro si deve la visione dei colori”. Fra parentesi, la fovea ha solo una superficie di circa un millimetro quadrato, essendo grande pressappoco così: ◊.

Minuscole fibre nervose si dipartono dai bastoncelli e dai coni verso ogni parte dell’occhio. Si riuniscono insieme in fondo al bulbo oculare per formare il nervo ottico, che collega l’occhio al cervello. Santiago Ramón y Cajal, un oculista vincitore del premio Nobel, ha fatto questi commenti sulla retina nel suo libro Recollections of my Life:

“La retina mi aveva sempre affascinato perché credevo che la vita non sarebbe mai riuscita a costruire una macchina così abilmente progettata e così perfettamente adatta a uno scopo. . . . Lo studio di questa membrana indebolì per la prima volta la mia fede nell’ipotesi darwiniana della selezione naturale, poiché ero sbalordito e confuso dalla suprema ingegnosità costruttiva rivelata non solo nella retina e nell’apparato diottrico dei vertebrati ma anche nell’occhio dell’insetto più insignificante. . . .”

Minaccia alla buona visione

Per vedere bene ci vuole una retina sana. Ma di frequente qualcosa ne minaccia la salute. Come mai? La retina si stacca dalla coroide, lo strato retrostante che l’alimenta. Di conseguenza la retina si rovina e può derivarne cecità.

Decine di migliaia di persone soffrono di questa malattia. Secondo il Medical Tribune del 25 aprile 1973, “si calcola vi siano ogni anno da 15.000 a 20.000 casi circa di distacco retinico, e di questi, solo dal 15 al 16 per cento avviene in seguito a traumi; il resto è spontaneo”.

Il distacco retinico avviene più di frequente fra le persone oltre i cinquant’anni. In un caso su quattro il distacco retinico riguarda entrambi gli occhi. I diabetici sono venti volte più soggetti a rimanere ciechi per malattie della retina che i non diabetici.

Come avviene il distacco della retina

Cosa fa staccare la retina dal retrostante strato della coroide che la nutre? Sebbene i vasi sanguigni della coroide alimentino la retina, non sono collegati ad essa. I due strati aderiscono pochissimo. Il libro Living with Your Eye Operation spiega: “In effetti, la retina poggia sulla coroide in modo simile a un rivestimento sericeo per pareti non incollato all’intonaco, ma spinto contro la parete dal vento”. Negli occhi sani l’umor vitreo tiene la retina ben premuta contro la coroide. Ma se un po’ di sangue o di qualsiasi altra sostanza va a finire dietro la retina, fra questa e la coroide, la retina si staccherà dalla fonte del suo nutrimento.

Di solito il problema insorge a causa di una lacerazione, una rottura, un foro o qualche altra lesione alla retina. In questo modo si infiltra del liquido dietro la retina, facendola galleggiare sopra la coroide. Le ragioni del danno iniziale alla retina possono essere “traumatiche”, come un colpo alla testa. Ma evidentemente dev’esserci già qualche debolezza che rende la retina soggetta a lacerazioni in seguito a un trauma.

Perché gli anziani vanno più soggetti al distacco della retina? “Dopo i 40 anni”, fa rilevare Medical Tribune, “il corpo vitreo, una formazione gelatinosa collagena, si contrae e si ritira dalla superficie interna della retina; in certi casi la continua trazione esercitata dal vitreo sulla retina può infine lacerarla e dietro la retina si infiltra dell’acqua, staccandola dalla coroide”.

Perché i diabetici sono tanto più soggetti al distacco retinico? Perché spesso il diabete provoca emorragie nella retina. Come si è già detto, un po’ di sangue o qualsiasi altro liquido che si infiltri dietro la retina può farla staccare.

Conservate la vista

Al presente avete la vista buona? È logico fare tutto il possibile per conservarla. Una cosa da evitare è la prolungata esposizione alla luce intensa, come accade spesso di giorno alla spiaggia. Gli esperimenti fatti su animali hanno dimostrato che la prolungata esposizione alla luce intensa causa permanente danno agli occhi. Infatti, può essere così pericoloso per la retina come guardare un’eclissi solare.

La pubblicazione Optical Developments (febbraio-marzo 1957) menziona un fattore importante per conservare la vista buona: “Nel processo visivo l’adeguata nutrizione è di notevole importanza. È evidente che la giusta quantità di vitamine, minerali e amminoacidi dev’essere considerata un fattore essenziale nella prevenzione dei difetti visivi in ogni periodo della vita, e nella correzione di varie disfunzioni se non sono arrivate a uno stadio irreversibile”.

Gli scienziati hanno mostrato ad esempio che la retina contiene enormi quantità di vitamina A. Il pigmento “porpora visiva”, contenuto nei bastoncelli sensibili alla luce e che aiuta gli occhi ad adattarsi all’oscurità o alla luce debole consiste di proteine e di una sostanza chimica che ha relazione con la vitamina A. Le vitamine B, e le vitamine C e D, sono pure essenziali alla salute degli occhi. Di solito un’alimentazione equilibrata e nutriente fornisce questi elementi indispensabili.

Se avete passato la quarantina, potete fare qualche altra cosa. Poiché i disturbi agli occhi sono frequenti a questa età, è consigliabile andare dall’oculista almeno ogni due anni. La conoscenza e l’abilità dell’oculista possono perfino impedire il distacco retinico. Come?

Servendosi dell’oftalmoscopio e di altri strumenti il medico può esaminare il fondo del bulbo oculare. Egli “illumina” letteralmente l’interno del bulbo oculare e vi guarda dentro attraverso la pupilla e il cristallino. Con questi strumenti può scoprire se la retina è staccata e se vi sono lacerazioni o rotture nella retina che possono precedere il distacco. Le cure sollecite possono impedire serie complicazioni. Ma che accade se la retina si è staccata? Quale terapia impiegherà il medico in tal caso? Che prospettive avete di riacquistare una buona funzione visiva?

Terapie che danno ottimi risultati

Se la retina si è staccata dalla coroide, l’obiettivo che si vuole conseguire è di riattaccarvela. Com’è possibile questo? Bernard Seeman spiega in Your Sight — Folklore, Fact and Common Sense: “Nel 1919 un medico svizzero, Jules Gonin, suggerì che il distacco retinico si poteva correggere cauterizzando la lacerazione nella retina, procurando così una cicatrice adesiva che ancora una volta fissasse la retina alla coroide. . . . Oggi la tesi basilare di Gonin è ancora seguita, ma le tecniche sono state sensibilmente perfezionate”.

Ora la cicatrice adesiva viene spesso prodotta per mezzo della diatermia chirurgica, che impiega un ago con una corrente elettrica ad alta frequenza. Toccando con esso punti della sclera si producono minuscole irritazioni che causano la formazione di tessuto cicatriziale. I tessuti cicatriziali afferrano la retina dal di dietro e la tengono ben ferma contro la coroide.

Più recentemente si è ottenuto lo stesso effetto con l’impiego della luce. Negli anni cinquanta fu ideata una tecnica per “saldare” la retina staccata mediante un intenso raggio di luce brillante prodotta da un arco a xeno. Nel decennio successivo si fece ulteriore progresso con l’impiego del raggio laser.

Un altro metodo di cura del distacco retinico comporta l’impiego di una criosonda. È una sonda minuscola legata a un apparecchio congelatore. In questo caso per produrre la cicatrice adesiva si impiegano le basse temperature, anziché il calore o la luce. “La criochirurgia, uno degli ultimi progressi nella terapia del distacco retinico”, fa notare Bernard Seeman, “ha parecchi vantaggi rispetto ad altre forme di chirurgia, particolarmente in quanto c’è meno probabilità di causare danni al vitreo che con la diatermia elettrica o con la luce ultraintensa del raggio laser”.

A volte le grosse lacerazioni che si producono nella retina si piegano all’indietro. Cosa si può fare a questo riguardo? Sono stati impiegati tavoli operatori mediante cui il paziente viene capovolto così che la forza di gravità fa sciogliere la piega. Nei casi ostinati, viene inserito nell’occhio un ago con un minuscolo palloncino in punta. Viene messo nella piega e gonfiato, rompendo così delicatamente le aderenze che possono essersi formate. Quindi il medico impiega i soliti metodi per riattaccare la retina.

Una novità nella terapia del distacco retinico è divenuta molto popolare negli ultimi anni. Con questa tecnica viene praticato nella sclera un sottile canale, nel punto dove la retina si è staccata. Quindi il medico fissa nel canale un tubicino di gomma siliconica, che fa piegare la sclera all’interno, spingendo questa e la coroide contro la retina. Riguardo a questa tecnica Medical Tribune dichiara:

“Infossando la sclera si diminuisce la trazione delle membrane del vitreo sulla retina, riducendo così le dimensioni della cavità del vitreo. Quindi, per mezzo della diatermia, della criochirurgia o della fotocoagulazione, si produce una cicatrice che chiude le lacerazioni retiniche, permettendo così il riattacco della retina”.

In quanto all’efficacia delle tecniche per la correzione del distacco retinico, il dott. Charles L. Schepens, presidente della Retina Foundation di Boston, spiega: “A distacco avvenuto, la chirurgia correttiva ha successo nell’85 per cento circa dei casi, ma dal 10 al 20 per cento di questi pazienti devono subire più di un’operazione”. Il dott. Schepens aggiunge quindi un serio commento: “Se la retina è completamente staccata da due anni o più, le probabilità di ricupero funzionale sono nulle”.

Avete il problema del distacco della retina? Fate bene ad accertarvene; e prima vi farete visitare, meglio sarà.

[Diagramma/Immagine a pagina 17]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Occhio con retina normale

IRIDE

CORNEA

CRISTALLINO

UMOR VITREO

SCLERA

COROIDE

RETINA

NERVO OTTICO

[Diagramma/Immagine a pagina 18]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

RETINA STACCATA

IRIDE

CORNEA

CRISTALLINO

SCLERA

COROIDE

RETINA (Staccata dalla coroide)

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi