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  • g78 8/2 pp. 22-23
  • Il cammello, meraviglia del deserto

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  • Il cammello, meraviglia del deserto
  • Svegliatevi! 1978
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  • Adatto al deserto
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Altro
Svegliatevi! 1978
g78 8/2 pp. 22-23

Il cammello, meraviglia del deserto

PER milioni di abitanti delle aride regioni dell’Asia e dell’Africa, il cammello è l’animale più importante. Esso fornisce cibo, vestiario e riparo, ed è il principale mezzo di trasporto, oltre ad essere impiegato come animale da tiro per scopi agricoli.

I cammelli tirano l’aratro, fanno girare ruote idrauliche per scopi d’irrigazione o arrancano nel deserto sotto pesanti carichi. Danno latte e formaggio, e il grasso della gobba viene usato al posto del burro. A volte i cammelli vengono macellati e la loro carne ha un sapore alquanto simile a quello del vitello. Il pelo del cammello viene tessuto e la stoffa che si ricava viene utilizzata per abiti, coperte e tende. Dalla pelle si ricavano vari articoli di pelletteria, incluse calzature e selle. Neppure le ossa sono dimenticate. Essiccate, se ne possono fare oggetti artistici. Lo sterco dell’animale può essere impiegato come combustibile.

Delle due principali varietà di cammelli, il cammello a due gobbe della Battriana è il più forte. Avendo peli più lunghi e ispidi del cammello a una gobba dell’Arabia, il cammello della Battriana resiste meglio al freddo. Con un carico di oltre 180 chilogrammi, questo animale può percorrere una distanza di una cinquantina di chilometri al giorno alla velocità di 3-5 chilometri all’ora.

Il dromedario, un cammello a una gobba dell’Arabia allevato come cavalcatura e come animale da corsa, può correre nel deserto alla velocità di sedici chilometri all’ora e coprire una distanza di 160 chilometri al giorno. Poiché il cammello marcia portando avanti insieme i due arti destri e poi i due arti sinistri, è molto scomodo cavalcarlo quando va a forte velocità. Il movimento ondulatorio può far venire il “mal di mare” a chi lo cavalca. Non senza buona ragione, quindi, i cammelli sono stati definiti “navi del deserto”.

Queste creature non hanno esattamente quello che si dice un buon carattere. Guai all’uomo che maltratta questo animale! Anche se passano molti giorni, non deve sorprendersi se il cammello che ha maltrattato gli sputa in faccia. Quando è caricato, si lamenterà e poi borbotterà e gemerà rumorosamente per alzarsi.

Adatto al deserto

Questi animali sono proprio adatti a vivere in zone desertiche. I fitti peli gli offrono un ottimo isolamento dal sole cocente di giorno e dal freddo di notte. Dalla nascita il cammello ha sul petto e sui ginocchi chiazze senza peli che in pochi mesi si trasformano in cuscinetti duri, spessi e coriacei. Quando l’animale si appoggia su questi cuscinetti, gli proteggono le ginocchia e il petto. I piedi del cammello consistono di larghi cuscinetti, da ciascuno dei quali si estendono due dita. Quando l’animale è in marcia, questi cuscinetti si allargano, impedendogli di sprofondare nella sabbia soffice e cedevole del deserto.

I cammelli non sono infastiditi dalla polvere e dalla sabbia quando soffia il vento. Perché? L’animale può chiudere a piacere le lunghe e sottili narici. Lunghe ciglia e pesanti palpebre riparano gli occhi. E gli orecchi? Possono riempirsi facilmente di sabbia? No. Gli orecchi sono piccoli, situati molto indietro nella testa e coperti di peli sia fuori che dentro.

Nemmeno il cibo rappresenta un problema per il cammello. Esso ha un rivestimento così duro all’interno della bocca che può mangiare la pianta più spinosa senza farsi male. Inoltre, i denti robusti gli permettono di mangiare quasi tutto.

La gobba del cammello, che può arrivare a pesare trentasei chili o più, è costituita soprattutto di grasso. È una specie di dispensa ambulante. Quando l’animale deve attingere notevolmente a questa riserva di cibo, la gobba si rimpicciolisce. In certi casi, penderà infine da una parte dell’animale come un sacco vuoto. Quando il cammello ha di nuovo la possibilità di mangiare e riposare, la gobba si riempie.

Quando l’acqua c’è, il cammello ne berrà da 20 a 25 litri al giorno. Ma una caratteristica rimarchevole è la sua capacità di tirare avanti per lunghi periodi senza bere. Si sa di alcuni cammelli che hanno viaggiato per otto giorni, carichi, senza bere acqua. Il record è trentaquattro giorni.

Come fa il cammello a sopravvivere senza bere acqua? Non immagazzina acqua nella gobba, né nello stomaco. Naturalmente, con la vegetazione che mangia introduce un po’ d’acqua nell’organismo. Comunque, la sua resistenza si spiega a quanto pare con la capacità di conservare acqua nell’organismo e di perdere moltissima umidità senza cattive conseguenze. La temperatura del cammello può salire di sei gradi centigradi senza che sorgano problemi notevoli. L’uomo è in gravi difficoltà quando perde una quantità d’acqua equivalente a un decimo del suo peso, ma il cammello può tollerare una perdita d’acqua equivalente a un quarto del suo peso. Questo perché l’animale perde acqua soprattutto dai tessuti. La perdita d’acqua dal sangue è trascurabile. Nell’uomo, invece, l’umidità viene persa sia dai tessuti che dal sangue. La differenza notevole fra il sangue dell’uomo e quello del cammello è la forma dei globuli rossi. I globuli rossi dell’uomo sono a forma di disco, mentre quelli del cammello sono ovali.

Dopo essere rimasto senz’acqua per un periodo prolungato, un cammello è capace di bere più di cento litri d’acqua in una decina di minuti. Allora si trasforma in breve tempo da creatura emaciata in un animale in condizioni normali. Questo perché l’acqua passa nei tessuti.

Il cammello è davvero un animale sorprendente, essendo magnificamente dotato per vivere nelle zone desertiche. Ha reso all’uomo un buon servizio per molti secoli e continuerà senz’altro a renderglielo nelle regioni più aride della terra.

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