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  • g78 8/5 pp. 20-22
  • Dai latticini alle droghe pesanti

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  • Dai latticini alle droghe pesanti
  • Svegliatevi! 1978
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Svegliatevi! 1978
g78 8/5 pp. 20-22

Dai latticini alle droghe pesanti

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nel Paesi Bassi

OLTRE ai latticini — burro e formaggio — dai Paesi Bassi sono uscite enormi quantità di droghe pesanti. I governi dei paesi vicini hanno levato forti proteste contro questo contrabbando, asserendo che le autorità olandesi dovrebbero prendere provvedimenti più severi per fronteggiare la situazione.

In tutti i Paesi Bassi, specie nella città di Amsterdam, la criminalità è in forte aumento. I drogati, non potendo pagare gli esorbitanti prezzi della droga al mercato nero, ricorrono al furto. Fanno irruzione anche nelle farmacie per procurarsi oppio e morfina. Nel centro di Amsterdam, si vedono prostitute sotto l’effetto della droga sedute alle finestre dei bordelli. Tra bande cinesi infuria la guerra per il controllo del traffico dei narcotici.

Il problema ha raggiunto proporzioni tali che il consiglio municipale di Amsterdam vorrebbe la legalizzazione della droga, essendo d’accordo in linea di principio con lo slogan “eroina libera per i drogati”. Anche la polizia è favorevole. Da altre parti, comunque, si leva un forte coro di proteste. Si teme che la legalizzazione dei narcotici possa ingrossare le file già consistenti dei drogati.

Com’è venuta a crearsi questa situazione?

Per appurare com’era sorto questo grave problema, disponemmo di chiedere informazioni direttamente al Comitato di Polizia del Ministero della Giustizia dell’Aia. Nel corso di un’intervista con un rappresentante di quel dipartimento governativo apprendemmo quanto segue:

I Paesi Bassi divennero il centro europeo del traffico di droga a causa della loro posizione centrale, e la città di Amsterdam è situata in un punto ideale. L’aeroporto internazionale di gran traffico di Schiphol è a pochi chilometri da Amsterdam. Belgio, Germania o Francia si possono raggiungere in poche ore via terra. Rotterdam, il massimo porto marittimo europeo, dista solo 75 chilometri. Avendo il paese un esteso litorale, i pescherecci e le imbarcazioni da diporto possono facilmente scaricarvi merci illegali in punti isolati. E il liberale sistema di leggi olandese e la polizia molto tollerante verso gli stranieri sembrano attirare gli elementi criminali.

Fino al novembre del 1976, chi era sorpreso con una grossa quantità di oppio o eroina era messo in carcere per un massimo di quattro anni. Paragonate a molte carceri dell’Est o dell’Africa Settentrionale, quelle dei Paesi Bassi sono quasi ideali. I detenuti non vengono mai picchiati, hanno cibo in abbondanza, non devono lavorare, possono guardare la televisione e ricevere roba da leggere e visite dai parenti. Quindi, coloro che ricevono brevi condanne alla prigione per contrabbando di narcotici non se la passano male. Nel frattempo il governo ha introdotto una punizione più severa, ma finora non s’è visto l’effetto desiderato. Poliziotti e doganieri sequestrano quantità sempre maggiori di droga.

Un’altra ragione per cui nei Paesi Bassi il problema della droga è più grave che nei paesi vicini è che il traffico illegale di narcotici vi si svolge da molto più tempo. Perché? Negli anni trenta arrivarono nei Paesi Bassi marinai cinesi poveri che rinunciarono alla loro occupazione per guadagnare a terra denaro da inviare alle famiglie affamate nei paesi d’origine. Questi uomini spendevano pochi soldi al giorno per mangiare e bere. Dormivano ammucchiati nelle parti più povere delle grandi città. In seguito al boom economico dopo la seconda guerra mondiale, la loro sorte migliorò. Con la parsimonia e il duro lavoro, molti di questi ex marinai poterono aprire ristoranti cinesi, uno dopo l’altro. Ma un considerevole numero di residenti cinesi erano fumatori d’oppio, e tali rimasero. Poiché la grande colonia cinese faceva venire da Hong Kong quasi tutto l’occorrente per i ristoranti e i negozi, nelle spedizioni era incluso ogni tanto un pacchetto di oppio.

Molto più tardi, apparvero sul mercato clandestino eroina e altre droghe pesanti. Sino a quattro o cinque anni fa circa, né poliziotti né doganieri avevano mai sequestrato eroina. Ma ora il totale ammonta a centinaia di chili, e a quanto pare tale quantità è solo la parte emersa di un enorme iceberg. Oppio ed eroina provengono in gran parte dal “Triangolo d’oro”: Birmania, Laos e Thailandia settentrionale. I pescherecci fanno uscire l’oppio dal “Triangolo d’oro” trasportandolo a Hong Kong, Singapore e, più recentemente, a Bangkok. I potenti sindacati del crimine che controllano il vero traffico di narcotici hanno sede nei grandi porti marittimi, e si servono di ogni mezzo concepibile per far giungere la droga nel ricco Occidente. I profitti sono favolosi. Alla fonte, l’oppio grezzo costa circa 47.000 lire al chilo, ma i drogati pagano complessivamente circa 208.000.000 di lire per un chilo di eroina. (Con un metodo chimico piuttosto semplice, da dieci chili di oppio grezzo si può ricavare un chilo di eroina).

Gran parte dell’eroina proveniente dal “Triangolo d’oro” finì nel Vietnam all’epoca in cui 800.000 soldati americani vi erano di stanza. Alcuni di essi si drogavano già, ma le malattie, l’ansia e le tensioni dei combattimenti nella giungla aggiunsero alle loro file molti nuovi tossicomani. In Europa, e specie nei Paesi Bassi, il grosso problema della droga sorse quando gli Stati Uniti si ritirarono dal Vietnam. Perché? Perché i sindacati cinesi del crimine a Hong Kong e Bangkok persero il loro lucrativo mercato nel Vietnam e fecero tutto il possibile per stabilire un mercato in Europa. A tal fine, si valsero estesamente dei contatti che avevano con elementi criminali fra i Cinesi dei Paesi Bassi.

Il problema della droga ha avuto un effetto deleterio sui Paesi Bassi. Appena dieci anni fa questo paese era relativamente esente dalla delinquenza. Ora la società olandese è piagata da delinquenza minorile, furti e persino omicidi. Se uno è derubato o aggredito in pubblico, difficilmente qualcuno alza un dito per soccorrerlo. Durante un fine settimana quando ad Amsterdam furono forzati gli sportelli di 7.000 automobili, la polizia oberata di lavoro poté fare poco più che dare alle vittime un modulo da compilare. Per fermare l’ondata di terrorismo e rapine ad Amsterdam, il governo olandese dovette tenere per qualche tempo la polizia militare sui tram.

Quindi il grande aumento di delitti è direttamente collegato alla droga. Acquirenti e trafficanti si incontrano nei rioni e nei luoghi dove sono comuni altri reati: prostituzione, gioco d’azzardo, furto e ricettazione. Ogni giorno un drogato può aver bisogno di mezzo grammo d’eroina, che costa più di 100.000 lire. Ovviamente una tale somma di denaro non si può ottenere con mezzi onesti. Pertanto i drogati ricorrono a spaccio di droga, prostituzione e furto; e non si fermano davanti ad alcun reato che rechi loro un guadagno materiale. Per mantenersi il vizio, devono rubare parecchio, perché ricavano solo un decimo del valore degli oggetti rubati. Per cui il vizio della droga ha dato luogo a una gran quantità di reati.

La polizia non può fronteggiare efficacemente la situazione se non dispone di più uomini. Per questo alcuni dicono che sarebbe meglio fornire eroina gratis a tutti i drogati, nella speranza di eliminare così i reati legati alla droga.

Il problema della droga nei Paesi Bassi è senz’altro enorme. Tuttavia, si possono aiutare i singoli individui. Come? Nei Paesi Bassi e in altre parti della terra, drogati sono stati aiutati a liberarsi del vizio studiando la Bibbia con i testimoni di Geova. Oggi questi ex drogati sono persone oneste. Certo l’applicazione dei consigli biblici potrebbe aiutarne molti altri.

[Immagine a pagina 21]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

“Portarsi appresso droga? Meglio scordarselo

I paesi stranieri infliggono pesanti punizioni”

[Fonte dell’immagine]

Dalla campagna del governo olandese per scoraggiare il trasporto di droga

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