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  • g78 22/5 pp. 3-5
  • L’abuso di alcool è una grave minaccia?

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  • L’abuso di alcool è una grave minaccia?
  • Svegliatevi! 1978
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Svegliatevi! 1978
g78 22/5 pp. 3-5

L’abuso di alcool è una grave minaccia?

Più persone che mai hanno il problema dell’alcool. Decine di milioni di individui nel mondo ne sono vittime fino al punto d’averne l’organismo rovinato. Ma l’abuso di alcool non minaccia solo il loro benessere. Essi danneggiano milioni di altri che non hanno il problema del bere.

LA PAROLA “abuso” indica l’uso errato di qualcosa che può avere un legittimo impiego nella vita delle persone. Ma che si faccia cattivo uso di una cosa non significa necessariamente che si debba condannarla in assoluto.

Chi lo desidera può bere alcolici, con moderazione e tenendosi a freno, di solito senza cattivi effetti. Ma chi fa un uso eccessivo di alcool ne abusa e questo è nocivo, perfino micidiale, per lui e anche per altri.

Il fatto che le bevande alcoliche non siano necessariamente da condannare si capisce dalla Bibbia. In essa Dio dice che sta preparando per l’umanità un futuro felice, nel quale, fra l’altro, farà un “banchetto di piatti ben oliati, un banchetto di vini”. (Isa. 25:6) Certo il Creatore non userebbe il vino come simbolo di felicità se per l’uomo fosse una cosa vietata. Inoltre, Gesù Cristo fece del “vino eccellente” a una festa nuziale, indicando che esso ha un impiego legittimo. — Giov. 2:1-10.

Chi sono gli alcolizzati?

Un’idea comune che si ha dell’alcolizzato è quella di un ubriacone abbruttito, steso su un marciapiede. Ma questa è l’eccezione, non la regola.

Si calcola che il 95 per cento circa di quelli che hanno seri problemi col bere non siano ubriaconi abituali o senza speranza. Non sono neanche un tipo particolare di persona. Sono un campione rappresentativo della società come quello che si troverebbe in qualsiasi quartiere, gente che ha un lavoro, che si cura della casa, che alleva la famiglia.

Quelli che abusano dell’alcool sono di ogni età. Tuttavia, l’aumento più rapido si registra ora fra i giovani e le donne. Triste a dirsi, il numero dei ragazzi non ancora adolescenti che abusano dell’alcool continua a crescere.

Naturalmente, chi a volte beve troppo non è necessariamente un alcolista. Per esempio, in un’occasione forse non sta attento, beve troppo e perde il controllo di sé. Ma può darsi che in seguito riesca a controllarsi molto bene e non gli accada più di eccedere nel bere.

Tuttavia, coloro che hanno senz’altro il problema del bere hanno in comune una cosa: c’è in loro una minore o maggiore dipendenza dall’alcool. Non vogliono farne a meno, anzi, sentono di non poterne fare a meno.

Un’altra cosa che hanno in comune è il fatto che la loro dipendenza dall’alcool danneggia in qualche modo la loro vita: sul piano emotivo, fisico, economico o sociale.

Crescente minaccia

La rivista World Health dichiara: “In base a qualsiasi criterio, le debilitazioni causate dal bere sarebbero classificate come una delle più grandi combinazioni di problemi sanitari del mondo”. Questa pubblicazione fa pure notare: “In molte parti del mondo l’incidenza cresce, talora a ritmo esplosivo”.

Negli Stati Uniti, si calcola ci siano ora 10 milioni di alcolisti, un aumento di parecchi milioni negli ultimi anni. Milioni di altri stanno prendendo cattive abitudini nel bere che potrebbero portare all’alcolismo.

La minaccia che l’abuso di alcool rappresenta per la vita e la felicità è del tutto reale; non è uno scherzo. Per esempio, se uno che ha bevuto si mette al volante rappresenta una grossa minaccia per la vita. Si calcola che ogni anno, solo negli Stati Uniti, muoiano 25.000 persone in incidenti stradali causati dall’alcool. Corrisponde a circa metà dei decessi che avvengono sulle strade. E circa 500.000 persone sono ferite da automobilisti che hanno bevuto. La maggior parte degli automobilisti che erano sotto l’effetto dell’alcool non avevano bevuto occasionalmente, ma erano persone che avevano il problema del bere, alcolisti.

In uno studio effettuato in California su 1.000 automobilisti feriti mortalmente, il 65 per cento dei responsabili degli incidenti era sotto l’effetto dell’alcool.

Per giunta, in America muoiono ogni anno altre 20.000 persone circa in incidenti causati dall’alcool, a parte gli incidenti stradali. Quasi i due terzi degli omicidi e praticamente un terzo dei suicidi hanno a che fare con l’alcool, come pure metà dei decessi per incendio e annegamento. Migliaia di persone muoiono per malattie causate dall’alcool.

Negli Stati Uniti, infatti, muoiono o restano ferite ogni anno molte più persone per abuso di alcool di quelle uccise o ferite in un qualsiasi anno della guerra del Vietnam. Inoltre, i rapporti dell’F.B.I. (Ufficio Federale Investigativo) indicano che oltre il 40 per cento degli arresti avviene per reati connessi all’alcool.

Il problema del bere è divenuto così esteso e serio che circa un Americano su cinque interrogati lo ritiene causa di gravi difficoltà nella propria famiglia. Alcuni sono così preoccupati per tali difficoltà che ora il 20 per cento circa sarebbe favorevole a un ritorno al proibizionismo.

L’abuso di alcool minaccia in un altro modo gli innocenti. Il dott. Fritz Henn, professore di psichiatria presso la Scuola di Medicina dell’Università dello Iowa, dice: “Nei nostri studi e in altri, pare che in un gran numero di casi di stupro e di molestie a fanciulli ci sia di mezzo l’alcool. Probabilmente è l’elemento più significativo in entrambi questi reati”.

Negli Stati Uniti, circa un lavoratore su 10 ha un certo grado di dipendenza dall’alcool. Questo causa all’economia una perdita annua che si aggira sui 25 miliardi di dollari per malattia, assenteismo, inefficienza e infortuni. “L’eccesso nel bere causa più perdite all’industria di tutte le altre malattie messe insieme”, riferisce U.S. News & World Report.

Nell’Unione Sovietica, la stampa rammenta di continuo ai suoi lettori che una parte notevole di reati, incidenti stradali, divorzi, assenteismo dal lavoro, delinquenza minorile e annegamenti è da attribuire all’abuso di alcool. Il governo ha alzato il prezzo delle bevande alcoliche, nel tentativo di arginare la crescente ondata di alcolismo.

In Francia l’alcolismo è considerato il più grosso problema domestico. Secondo un giudice della città di Lilla, la più comune lamentela delle donne che chiedevano il divorzio era che il marito beveva. Un capo di polizia di Brest ha detto: “Ho visto tanti alcolizzati da rimanerne traumatizzato, e non posso fare a meno di pensare a tutti i casi a noi sconosciuti”. Il sessanta per cento degli infortuni nelle industrie del paese è stato attribuito all’abuso di alcool.

In un paese sudamericano, un alto funzionario ha definito l’abuso di alcool “il male sociale più grave” nel suo paese. Si hanno notizie simili da una nazione dopo l’altra.

Non c’è dubbio, quindi, che la piaga dell’abuso di alcool, piaga di vaste proporzioni, si sta estendendo in gran parte del mondo. Ma come e perché si diventa alcolisti? Come si può dire se un individuo va verso l’alcolismo o è già un alcolista? Come si può aiutare chi ha il serio problema del bere?

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