BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g71 8/12 pp. 3-8
  • Che dire delle bevande alcoliche?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Che dire delle bevande alcoliche?
  • Svegliatevi! 1971
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • L’alto costo
  • Gli alcolizzati
  • Danno per la salute
  • Come si riducono in questo modo?
  • Una veduta equilibrata
  • Il miglior consiglio
  • Considerazione per altri
  • Alcolismo: i fatti, i miti
    Svegliatevi! 1982
  • Che cosa porta alla dipendenza dall’alcool?
    Svegliatevi! 1978
  • Come evitare l’abuso di alcool
    Svegliatevi! 1978
  • Problemi dovuti al bere: Cosa possono fare gli anziani?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
Altro
Svegliatevi! 1971
g71 8/12 pp. 3-8

Che dire delle bevande alcoliche?

NEI recenti anni avete udito parlare molto dell’uso di droghe come l’eroina. Senza dubbio vi rendete conto che è un problema crescente.

Comunque, sapevate che in molti paesi l’eccessivo uso di bevande alcoliche causa circa dieci volte più problemi che non l’uso dei narcotici? Da un punto di vista globale, l’alcolismo è un problema assai maggiore dell’abuso dei narcotici.

Forse conoscete qualcuno che beve troppo. Può anche essere vostro marito, vostra moglie o un amico molto intimo. In tal caso, non occorre che alcuno vi dica quale problema può essere. E per certo il problema non diminuisce, benché non compaia tanto nei titoli delle notizie quanto il vizio della droga.

Negli Stati Uniti ci sono circa sette milioni di alcolizzati. Questo è un aumento di diversi milioni solo in questi ultimi anni. Più di quindici milioni di altri sono alquanto dipendenti dall’alcool. Infatti Health News dice: “L’alcolismo è il vizio più esteso della nostra nazione”. Anche fra i giovani, il bere troppo è un problema molto più grande dell’uso di narcotici.

In Francia la situazione è allarmante. Newsweek commenta: “Secondo i medici, gli assistenti sociali e la polizia, l’alcolismo è il problema più grande della Francia”. In media il Francese consuma più alcool delle persone di qualsiasi altro paese, circa 246 litri di vino per adulto l’anno.

Nei paesi comunisti l’alcolismo è di solito anche il loro più grave problema nazionale. Né in altri luoghi è molto diverso. “Nelle Bahama . . . l’alcolismo è il problema sanitario numero uno”, dice Physician’s Alcohol Newsletter.

L’alto costo

Il costo dell’alcolismo è molto alto. E non solo in quanto al prezzo delle bevande.

Dei più di 50.000 deceduti in incidenti automobilistici in tutti gli Stati Uniti ogni anno, circa 30.000 risulta che cercavano di guidare l’auto in stato di ebbrezza. Questo è parecchie volte il numero degli Americani deceduti in qualsiasi anno nella guerra del Vietnam.

Il sessanta per cento degli incidenti industriali in Francia sono attribuiti all’alcool. E negli Stati Uniti costa all’industria più di 2.480 miliardi di lire l’anno per assenze dal lavoro e rendimento ridotto. Esso è responsabile di più ore lavorative perdute che non tutte le altre malattie messe insieme.

Oltre all’alto costo in deceduti e feriti per disgrazie e ore lavorative perdute, c’è un altro tragico costo del bere eccessivo. Un marito o una moglie che non controlla l’alcool che beve è di solito fonte di grande angustia per gli altri componenti della famiglia. Un giudice in Francia dice che la più comune lamentela delle mogli che cercano il divorzio è l’ubriachezza dei loro mariti. E l’effetto sui figli può essere catastrofico.

Gli alcolizzati

Dagli enormi problemi causati dal bere troppo si comprende che l’alcool è assai più che semplicemente un’altra bevanda.

Agendo per deprimere il sistema nervoso centrale, l’alcool influisce sull’umore della persona. Piccole quantità possono essere piacevoli. Ma grandi quantità influiscono sul giudizio e sulla ragione della persona, quasi sempre in peggio. Se si beve di continuo, ne risentono le attività che richiedono il controllo delle braccia e delle gambe e di altre parti del corpo. Infine, il bere eccessivo interferisce anche con i processi automatici come la respirazione.

Chi si ubriaca in un’occasione può provare molte o tutte le reazioni appena descritte. Ma questo non significa necessariamente che sia alcolizzato. Che cosa lo rende tale? La persona diviene alcolizzata quando beve per abitudine e sente di non potersi controllare. Quando sente il ‘bisogno’ di bere e dice che non si può trattenere è sulla strada per divenire alcolizzata o lo è già.

Dapprima, il vizio può essere psicologico. L’alcolizzato può pensare di dover bere per affrontare la vita o semplicemente perché gliene piacciono gli effetti. Ma dopo l’uso prolungato, interviene la dipendenza fisica. I tessuti del corpo letteralmente divengono dipendenti dall’alcool e, quando è negato, possono verificarsi gravi sintomi di rifiuto.

Così, la persona è alcolizzata quando dipende dall’alcool e sente di non poterne fare a meno. Col passar del tempo, forse molto gradualmente, progredirà fino al punto che la sua intera vita subirà l’effetto del suo bere. Ciò interferirà con le sue relazioni familiari, con la sua capacità di guadagnarsi da vivere e anche con la sua salute.

Danno per la salute

Alcune autorità dicono che le conseguenze fisiche del bere eccessivo sono più gravi di quelle derivanti dall’uso dell’eroina.

Il dott. Harry Johnson, direttore medico dell’Istituto per il Prolungamento della Vita di New York, dice: “La probabilità di morire per acuto avvelenamento alcolico e di recedere dall’alcolismo cronico è assai più grande che non per dosi eccessive e nel recedere dall’abuso di eroina”.

I sintomi in chi recede possono comprendere nausea, allucinazioni, grave agitazione o convulsioni e, in casi estremi, morte. Questi sintomi fanno parte di ciò che si chiama “delirium tremens”, e si calcola che questo incida per il 20 per cento sulla mortalità.

Nell’alcolismo avanzato è comune la sbicchierata. L’alcolizzato si ubriaca e rimane così per giorni. Diviene gravemente denutrito, spesso sordido e incapace di badare a se stesso. È in pericolo di morire per danno al fegato, al cervello o ad altre parti del corpo, o per un incidente. Al fine di prevenire la morte, egli deve disintossicarsi. Deve smettere di bere abbastanza a lungo perché il suo corpo elimini l’alcool e si ristabilisca in qualche grado di funzionamento normale. Per ristabilirsi pienamente ci possono volere mesi. Ma qualche danno, come quello cerebrale o epatico, può essere irreversibile.

Le cifre ufficiali mostrano che nel 1969, in Francia 22.130 persone morirono di cirrosi epatica. Questa malattia fa restringere e indurire il fegato e si identifica definitamente con l’alcolismo. Ora si dice che sia la causa numero tre dei decessi fra gli adulti di media età negli Stati Uniti. Inoltre, in Francia, ogni terzo letto negli ospedali psichiatrici ha un paziente affetto da alcolismo.

Comunque, molti alcolizzati non aspettano la malattia o l’incidente per completare la distruzione del proprio corpo. Essi commettono suicidio. “Gli studi mostrano che l’incidenza dei suicidi fra gli alcolizzati è circa 50 volte maggiore di quella della popolazione generale”, osserva il Journal di Atlanta.

Come si riducono in questo modo?

Alcune volte l’alcolismo comincia col bere a un trattenimento. Può essere usanza della comunità o delle persone con le quali ci si associa. La persona può non voler essere ‘diversa’, quindi segue la tendenza. Col tempo, diviene un’abitudine.

C’è un alto consumo di alcool fra i dirigenti. Questo avviene particolarmente fra i dirigenti di vendita e il personale addetto alla pubblicità, persone che lavorano per esercitare ‘pressione’ le quali devono spesso intrattenere i clienti. Si è riscontrato che più di un quarto di tutti i dirigenti esaminati erano forti bevitori. Essi consumavano un quinto di litro di whisky ogni giorno della settimana, compresa la fine della settimana.

Un’altra ragione è il bisogno che molti sentono di sfuggire alle ansietà e alle depressioni della vita quotidiana. La loro vita può essere vuota e senza speranza per il futuro, quindi cercano di riempirla con l’alcool. Ma gli esperimenti presso l’Ospedale della Città di Boston rivelarono che dopo aver bevuto per alcune ore, l’ansietà e la depressione aumentavano.

Comunque, è uno sbaglio concludere che una persona debba avere gravi problemi mentali o ansietà prima di divenire alcolizzata. Alcuni non li hanno. Una persona può semplicemente trovare che il bere le dà un temporaneo senso di benessere. La fa sentir ‘bene’. Può continuare a bere finché diviene un’abitudine. La persona razionale può dunque divenire alcolizzata se non esercita padronanza di sé.

Le influenze dell’infanzia sono spesso decisive. Una più alta incidenza dell’alcolismo è stata notata fra quelli allevati in famiglie dove era comune che bevesse uno dei genitori o tutt’e due. La stessa cosa può dirsi dove un figlio era stato trascurato dai genitori. Quindi i precedenti, o la cultura, delle persone hanno una parte importante.

Inoltre, ci sono persone che tollerano di meno l’alcool. Due individui possono bere l’identica quantità di alcool. Uno può prenderne il vizio, l’altro no. Si dice che la differenza sia da attribuire alla costituzione ereditaria. Tuttavia, anche se è vero, non sono le caratteristiche ereditarie a rendere la persona alcolizzata. È l’alcool.

La persona può essere predisposta al cancro polmonare e se fuma sigarette, lo può prendere; ma se non fuma, non avrà il cancro. Alcuni sono allergici a certi alimenti; ma se evitano questi alimenti, evitano il disturbo. Così è anche per le bevande alcoliche. Non è il corpo responsabile dell’‘infermità’. Nessuno è costretto a divenire alcolizzato da qualche deficienza del suo corpo. Lo diviene bevendo troppo. La possibilità che il corpo non sia in grado di sopportare l’alcool non fa che aggravare la situazione. Ma anche chi lo ‘sopporta bene’ può divenire alcolizzato bevendo troppo.

La radice del problema è nella mente, nell’attitudine della persona. Dire che l’alcolizzato non ‘poteva farci niente’ è trovare una scusa comoda. Perché altri, altrettanto predisposti all’intolleranza del corpo per l’alcool, ‘possono farci qualche cosa’? perché alcuni possono evitar di fumare sigarette? Perché alcuni possono rinunciare ad alimenti che causano loro disturbi? Per la stessa ragione per cui possono evitar di divenire alcolizzati: essi hanno la forza mentale.

Una veduta equilibrata

Data la difficoltà che le bevande alcoliche possono causare, alcuni hanno definito tutte le bevande come ‘cattive’. Altri dicono o fanno pensare che tutte le bevande forti siano condannate da Dio. Ma questa non è una veduta equilibrata. E semplicemente non è la verità, poiché non è la veduta di Dio.

Ricordate di aver letto il primo miracolo compiuto da Gesù Cristo? Fu la trasformazione dell’acqua in vino. (Giov. 2:1-11) Sarebbe ragionevole che egli facesse il vino e quindi proibisse alle persone di berlo? E se Dio disapprovasse del tutto di bere, ci direbbe egli nella sua propria Parola che “per certo farà per tutti i popoli . . . un banchetto di piatti ben oliati, un banchetto di vini chiariti”? (Isa. 25:6) E poi, l’apostolo Paolo consigliò a Timoteo: “Non bere più acqua, ma usa un po’ di vino a motivo del tuo stomaco e dei tuoi frequenti casi di malattia”. — 1 Tim. 5:23.

Così, in sé, il bere non è un male. È come molte altre cose che Dio ha create per la gioia dell’uomo. Si possono usare per il bene o per il male. Per esempio, è un male mangiare alimenti? No, ma potete farne un male se per abitudine mangiate troppo fino al punto di divenire un ghiottone. È la vostra mano cattiva? No, di certo. È un meraviglioso strumento per l’uso dell’uomo. Ma potete renderla cattiva se la usate per commettere un delitto, come per strangolarci qualcuno. Sì, potete prendere cose che son ‘buone’ e renderle ‘cattive’ col vostro modo d’usarle. È la stessa cosa delle bevande alcoliche.

Non è il bere bevande alcoliche che la Parola di Dio condanna. Essa ne condanna l’uso eccessivo: “Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, né ladri, né avidi, né ubriaconi . . . erediteranno il regno di Dio”. — 1 Cor. 6:9, 10.

Tuttavia, anche questo capitolo della Bibbia mostra che tali persone, compresi gli ubriaconi, possono cambiare. Il versetto 11 aggiunge: “E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati”. Un ubriacone può dunque cambiare, il che mostra che l’alcolismo non è irreversibile. Ma, naturalmente, più a lungo vi si persiste più è difficile fare il cambiamento.

Il miglior consiglio

Se una persona trova che il suo corpo non sopporta l’alcool, il consiglio migliore è di evitarlo del tutto. Se sente di non poterlo controllare, non dovrebbe fare nemmeno una bevuta, poiché questo porta spesso a farne altre.

Alcuni che fanno parecchie bevute al giorno pensano che, siccome non si ubriacano, significhi di avere la situazione sotto controllo. Se dite loro che questo può costituire il principio dell’alcolismo, o che sono già alquanto alcolizzati, di solito respingono il pensiero. Possono dire che alcune bevute al giorno non sia alcolismo e che essi possono smettere quando vogliono.

Se è così, c’è una semplice prova che può permettere alla persona di vedere in quale direzione sta andando. Egli dovrebbe vedere se, senza che ciò causi turbamento mentale o emotivo, può smettere completamente di bere per un lungo periodo di tempo, almeno per un mese o due. Se non può far questo, o se smette ma riscontra che semplicemente aspetta il giorno in cui riprenderà a bere, è un definito indizio che egli è già intrappolato dall’abitudine dell’alcool.

Comunque, alcuni, sfidati a fare a meno dell’alcool per un lungo periodo di tempo, dicono che non hanno bisogno di fare tale prova giacché non sono alcolizzati. Ma questa è spesso una scusa per continuare a bere perché non sono in grado di affrontare il fatto che possono essere andati di già troppo oltre verso qualche grado di alcolismo.

Una cosa è chiara: quando una persona non vuole, o pensa di non poter fare a meno di bere per un lungo periodo di tempo, è una chiara indicazione che è già in difficoltà con l’alcool. Egli dovrebbe affrontare sinceramente la situazione e non continuare a ingannarsi. Poiché se continua, è molto probabile che progredisca verso una più grave forma di alcolismo e che veda deteriorare tutta la sua vita.

Considerazione per altri

Che cosa potete fare per aiutare altri che possono avere problemi col bere? Ci sono parecchie cose che potete considerare.

Per esempio, se ospitate un gruppo di persone e offrite rinfreschi, presentate solo bevande alcoliche? Perché non offrire anche bevande non alcoliche? Questo sarebbe mostrar considerazione per quelli che prenderebbero una bevanda alcolica a causa della pressione sociale ma che potrebbero veramente preferire qualche altra cosa. E se sapete che qualcuno già ha un problema con l’alcool, perché servirlo affatto quando egli è nel gruppo?

In alcuni casi dove un marito o una moglie è ricorsa all’alcolismo, può essere stato causato da una spiacevole situazione o da liti che esistono nella relazione coniugale. Forse mostrando più considerazione e benevolenza, più attenzione a ciò che l’altro desidera o dice, si può avere un salutare effetto e invertire la tendenza. Questo è accaduto molte volte, come nel caso di una moglie in Cile che aveva tre figli giovani e un marito alcolizzato. Siccome beveva eccessivamente, egli aveva perduto il suo buon lavoro. La famiglia dovette trasferirsi in un rione molto misero. I figli non avevano abbastanza da mangiare, poiché egli spendeva troppo nell’alcool. La moglie dovette lavorare per sostenere tutta la famiglia. Ella pure reagì divenendo sgradevole, litigiosa, e strillando al marito: certo le cose che si fanno facilmente quando si sta dinanzi a un alcolizzato.

Ma poi, un testimone di Geova visitò la donna. Ella s’interessò d’imparare i propositi di Dio per l’uomo come sono espressi nella Bibbia. Cominciò anche a imparare come una moglie cristiana dovrebbe agire verso il marito, anche verso un marito che è alcolizzato. Mentre progrediva nella conoscenza, cominciò a pregare Dio per essere una moglie migliore così che potesse aiutare il marito. — 1 Piet. 3:1-4.

Il cambiamento della sua attitudine e delle sue azioni fece impressione al marito. Egli cominciò a bere meno. Quindi smise completamente e si rifiutò di andare con i suoi ‘amici’ a fare sbevazzamenti. Cominciò ad aver cura della sua famiglia e a usare il suo denaro con saggezza. Tornò l’armonia in famiglia. Egli spiegò che a indurlo a tornare in sé era stato il grande cambiamento in bene che aveva notato nella moglie dopo che ella aveva cominciato a studiare la Bibbia. Aveva notato che lo trattava con più benignità e considerazione nonostante che egli si ubriacasse. Infine, cominciò egli pure a studiare la Bibbia, ansioso di continuare l’eccellente miglioramento che aveva notato nella vita della sua famiglia.

Basilarmente, ciò che qui cambiò fu l’intera maniera di vivere. E questo è ciò che è stato trovato di massima utilità nel trattare con gli alcolizzati. Come dice il dott. Benjamin Kissin di New York: “Cerchiamo di cambiare il modello di vita”. Il suo lavoro ha mostrato inoltre che esso è il modo migliore. E questo è quanto la Bibbia dice che si può fare, consigliando: “Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità, che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova”. — Col. 3:9, 10.

Con la giusta specie di motivazione si può in realtà riuscire a determinar di combattere l’alcolismo. E non c’è in nessun luogo nessuna forza motivatrice più grande di quella che si trova nella Bibbia, la Parola di Dio: “La parola di Dio è vivente ed esercita potenza ed è più tagliente di qualsiasi spada a due tagli”. (Ebr. 4:12) Essa può provvedere la migliore motivazione per recidere i legami dell’alcolismo.

Che dire dunque delle bevande alcoliche? Come potete vedere, si possono prendere quando si esercita moderazione. Ma se non si esercita padronanza di sé, possono divenire una delle peggiori maledizioni che affliggono la famiglia umana.

[Riquadro a pagina 5]

PEDAGGIO DELL’ALCOOL

✔ LE ORE LAVORATIVE PERDUTE

negli Stati Uniti a causa dell’abuso dell’alcool, stando a quanto si afferma, ammontano a più che per tutte le altre malattie messe insieme.

✔ 30.000 VITE SONO STATE PERDUTE

in U.S.A. nel 1970 a causa dello stato di ebbrezza degli automobilisti. Questo è più di sette volte il numero dei militari statunitensi uccisi in azione nel Vietnam nel 1970.

[Immagine a pagina 4]

7 MILIONI DI ALCOLIZZATI

Il numero degli alcolizzati negli U.S.A. è così grande come la popolazione complessiva di dieci sue grandi città

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi