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  • Criminalità: Un problema davvero così grave?

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  • Criminalità: Un problema davvero così grave?
  • Svegliatevi! 1980
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  • “Il problema della criminalità è ancora peggiore di quanto rivelino le statistiche”
  • “La crescita della popolazione spiega l’aumento della criminalità”
  • “Oggi si tiene una registrazione più accurata dei reati”
  • “Il problema della criminalità sarà grave in certi luoghi, ma non dove abito io”
  • I delitti stanno realmente aumentando?
    Svegliatevi! 1973
  • Perché i delitti fioriscono
    Svegliatevi! 1970
  • La lotta per eliminare la criminalità
    Svegliatevi! 1996
  • Volete che la criminalità sia stroncata?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
Altro
Svegliatevi! 1980
g80 8/4 pp. 5-7

Criminalità: Un problema davvero così grave?

ALCUNI sono ottimisti per natura. Per quanto la situazione sembri grave, riescono sempre a sorridere e affermano che potrebbe andar peggio. Si può dir molto in difesa dell’ottimismo, ma non dobbiamo mai permettere che ci annebbi la vista e ci impedisca di vedere le cose come sono. I problemi non si risolvono ignorandoli. Se ci rifiutiamo di riconoscere l’esistenza di un problema aumenta la possibilità che ne siamo vittime.

Per quanto riguarda il problema dei delitti e della delinquenza, è davvero così grave?

Chi risponde di no farà subito notare che delitti e violenza non sono una cosa nuova. Infatti, il più antico libro di storia che esista, la Bibbia, ci dice che ci fu un episodio di violenza della peggiore specie nella primissima famiglia dell’umanità. Essa dice: “Caino assaliva Abele suo fratello e lo uccideva”. E descrivendo le condizioni prevalenti oltre 4.000 anni fa al tempo di Noè, non dice forse che “la terra fu piena di violenza”? — Gen. 4:8; 6:11.

“Il problema della criminalità è ancora peggiore di quanto rivelino le statistiche”

È vero che la criminalità non è una cosa nuova. Nondimeno le statistiche indicano che attualmente il problema si sta aggravando. Le statistiche? Qualcuno ci farà notare che Oscar Wilde, famoso drammaturgo inglese della seconda metà del XIX secolo, disse una volta: “Ci sono tre specie di bugie: bugie comuni, bugie a fin di bene e statistiche”. Voleva dire che chi si fida troppo delle statistiche può essere ingannato. Le statistiche possono essere interpretate in parecchi modi, a volte anche contrastanti. Ma il fatto che se ne faccia un frequente abuso non ne giustifica il completo rifiuto.

Per nostro beneficio esaminiamo in breve alcuni argomenti addotti da chi afferma che il problema della delinquenza “non è proprio tanto grave”. Poi decideremo da noi.

“La crescita della popolazione spiega l’aumento della criminalità”

Pochi metterebbero in dubbio il fatto che negli ultimi decenni c’è stata un’esplosione demografica. Mentre per raggiungere il miliardo la popolazione del mondo ha impiegato 4.200 anni dal diluvio del tempo di Noè fino al 1830, ci son voluti solo 100 anni per raggiungere il secondo miliardo nel 1930. Il terzo miliardo è stato raggiunto dopo appena 30 anni (1960) e il quarto dopo soli 15 anni (1975). Ora che abbiamo più di quattro miliardi di persone sulla terra si calcola che verso il 1985 ce ne saranno quasi cinque miliardi e più di sei miliardi alla fine del secolo.

L’aumento della popolazione è un fattore che contribuisce senz’altro all’aumento dei reati, ma non è la causa fondamentale o unica. Se così fosse, a qualsiasi aumento o diminuzione della popolazione corrisponderebbe logicamente un aumento o una diminuzione dei reati. Ma non è sempre così.

Prendiamo la Repubblica Federale di Germania. Essendo uno dei pochi paesi del mondo dove c’è stata di recente una diminuzione della popolazione — dal 1975 al 1977 la popolazione è diminuita di oltre 600.000 persone — in base a questo argomento avrebbe dovuto esserci una diminuzione proporzionale dei reati. Tuttavia, fonti governative dicono che nel 1975 furono denunciati 2.919.390 reati e, nel 1977, 3.287.642, un aumento del 12 per cento e più. Ciò mostra che la delinquenza aumenta anche nei luoghi dove la popolazione diminuisce.

E lungi dall’avere dei motivi di compiacimento, coloro che dicono che l’aumento dei reati sia solo una normale conseguenza dell’esplosione demografica hanno ben poco da aspettarsi nel futuro. Secondo la loro stessa asserzione, l’odierna ondata di delinquenza continuerà a salire con l’aumento della popolazione mondiale. Quanto deve diventare grave la situazione prima che siano disposti ad ammettere: “È proprio grave”?

“Oggi si tiene una registrazione più accurata dei reati”

È vero senz’altro che oggi si tiene una registrazione più esatta dei reati che non cent’anni fa. Pertanto sarebbe impossibile fare un confronto accurato fra i reati commessi allora e quelli commessi ora. Ma questo argomento non reggerebbe se paragonassimo le registrazioni del 1977 con quelle del 1975, o anche con quelle del 1970, non vi pare? E se, come si afferma, si tengono al presente registrazioni più accurate, dovremmo chiederci: Perché? La necessità d’avere registrazioni più accurate e più complete non suggerisce di per sé che le cose sono peggiorate?

Come fa la polizia a compilare tali registrazioni? I reati scoperti e denunciati dagli uomini della polizia sono pochissimi. Un sondaggio condotto dall’Istituto tedesco Max-Planck ha rivelato che il 90 per cento delle registrazioni dei delitti compilate dalla polizia si basa su denunce fatte dalla vittima di un reato o dai testimoni. Le registrazioni accurate quindi dipendono non tanto dalla polizia quanto dalla prontezza dei cittadini a denunciare i delitti che vedono commettere.

C’è nulla a indicare che ora la gente sia più accurata o più scrupolosa che in passato nella denuncia dei reati? No, se si deve credere ai risultati di questo sondaggio: si è scoperto che solo il 46 per cento dei reati commessi contro le persone intervistate era stato denunciato. Più di metà non era stato denunciato, o perché la vittima pensava che la perdita subita era troppo piccola per prendersi il disturbo, o perché pensava che le probabilità di risolvere il caso erano troppo scarse, o per altre ragioni personali.

Questi dati, piuttosto bassi in paragone con quelli raccolti in Svizzera, Stati Uniti, Canada, Australia e Finlandia, indicherebbero che la delinquenza è ancor peggiore di quanto rivelino le statistiche. Questo è confermato da quanto dice la rivista tedesca Der Spiegel: “In effetti il numero [di furti con scasso commessi durante l’anno] è dieci o dodici volte superiore [al numero di quelli denunciati]”. Erano citate le parole di Werner Hamacher, capo dell’Ufficio di Investigazione sui Crimini dello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, il quale paragona il numero dei reati denunciati a “poco più che un succinto bikini”, rispetto al numero complessivo dei reati commessi.

Quale logica conclusione traiamo dunque? Che la classificazione o registrazione dei reati è ancora molto incompleta e che le statistiche possono tutt’al più indicare solo certe tendenze. Ma lungi dall’esagerare i fatti, in realtà le statistiche dicono solo parte della storia. Che ne pensate dunque? Il problema è proprio così grave? O è anche peggiore?

“Il problema della criminalità sarà grave in certi luoghi, ma non dove abito io”

Se è così, siatene contenti. Nelle zone rurali spesso gli indici della delinquenza sono inferiori a quelli delle aree urbane, e in una stessa città alcune zone possono avere più delinquenza di altre. È vero che alcune nazioni hanno un indice di criminalità inferiore a quello di altre. Ma naturalmente il problema non è se nel luogo dove abitate c’è tanta delinquenza quanta ce n’è in qualche altro posto, ma se dove abitate è in aumento.

Cosa avete visto accadere nella vostra zona? Cosa dicono le persone più avanti con gli anni, coloro che hanno potuto vedere gli sviluppi in un lungo periodo di tempo? Vengono commessi più reati ora che cinque anni fa? che dieci anni fa? e c’è più brutalità?

Trattandosi di un problema serio, la prossima domanda è questa: Come posso proteggere me stesso e i miei cari? Che cosa posso fare in pratica?

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