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Svegliatevi! 1980
g80 8/8 p. 21

Come curare le ustioni

FORSE vi sorprenderà sapere che ogni giorno migliaia di persone restano ustionate. Solo negli Stati Uniti una media di 270 persone al giorno riportano ustioni abbastanza gravi da dover essere ricoverate in ospedale. Se voi o un amico doveste ustionarvi, ci sono alcune cose da fare per minimizzare e anche per neutralizzare il danno.

Citiamo un esempio: L’estate scorsa Anna Helak, una donna 59enne di New York, stava preparando la cena per degli ospiti. Quando aprì il forno, ci fu una vampata di calore e di fuoco. Per fortuna il danno non era grave; evidentemente la parte superiore del braccio destro era l’unica superficie del corpo toccata dal fuoco. Poiché gli ospiti dovevano arrivare di lì a poco, avvolse il braccio scottato in un asciugamano e continuò a preparare la cena.

Quando gli ospiti cominciarono ad arrivare, Anna era ancora visibilmente scossa — sotto shock — e il braccio cominciava a dolerle. Tolto l’asciugamano, videro che la carne era arrossata e si stavano formando vesciche. Un invitato chiese di riempire un secchio d’acqua e di ghiaccio.

Anna fu poi pregata di mettere il braccio scottato nel secchio. Diede un respiro di sollievo, poiché il freddo attutì quasi istantaneamente il dolore. Ma quando dopo pochi minuti lo tolse dal secchio, il braccio riprese a farle male. Le dissero di tenere il braccio nell’acqua e di tirarlo fuori ogni venti minuti circa.

Solo circa tre ore dopo Anna poté tenere il braccio fuori dell’acqua fredda senza che le dolesse. Il braccio guarì senza che si formassero cicatrici e senza ulteriori complicazioni o dolore. Anna fu molto grata che uno dei suoi invitati sapesse cosa fare per le ustioni.

Per molti anni i medici hanno quasi ignorato questa semplice terapia con l’impiego di acqua fredda. Ma recenti pubblicazioni mediche hanno fatto notare che l’immediato raffreddamento delle ustioni è la terapia singola più utile. Durante gli anni sessanta, il dott. Alex G. Shulman fu tra i primi a ridar credito alla terapia dell’acqua fredda. In un articolo pubblicato dal “Journal of the American Medical Association” riferì di avere curato con successo 150 pazienti che avevano riportato ustioni di ogni grado, ma con ustioni su meno del 20 per cento del corpo.

La superficie ustionata veniva immersa in una grande vasca d’acqua fredda a cui erano aggiunti cubetti di ghiaccio ed esaclorofene. Se la parte ustionata non poteva essere immersa in acqua, venivano applicati su di essa asciugamani umidi e freddissimi. “Il tempo intercorso fra il momento dell’ustione e quello della cura determina il risultato”, faceva notare. “Questa terapia, perciò, dovrebbe essere iniziata se possibile dal paziente o da chi presta le prime cure, immediatamente”.

Che fare dunque per le ustioni? Applicatevi immediatamente il freddo. È indispensabile agire con prontezza. Si può alleviare di parecchio il dolore e impedire che restino cicatrici.

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