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  • g81 22/2 pp. 29-31
  • Uno sguardo al mondo

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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1981
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • I giovani cercano le virtù
  • Cura per la solitudine
  • Allattamento materno e tumori alla mammella
  • “Non si fa niente altro”
  • Uscire di casa la sera: paura anche in Europa
  • Rapinato un rapinatore
  • In Kenya, vietato fumare in pubblico
  • Furti nella Città dell’O.N.U.
  • Telefonate oscene
  • La vendita di siringhe: un “termometro della droga”
  • Ridotto il rischio
  • Vivo, nonostante la decapitazione
  • Sigarette: Siete contrari?
    Svegliatevi! 1996
  • Sangue: Un giro di miliardi
    Svegliatevi! 1990
  • I Testimoni di Geova e il problema del sangue
    I Testimoni di Geova e il problema del sangue
  • Che posti sono le discoteche
    Svegliatevi! 1979
Altro
Svegliatevi! 1981
g81 22/2 pp. 29-31

Uno sguardo al mondo

I giovani cercano le virtù

◆ I presidi delle scuole superiori della prefettura di Hokkaido, in Giappone, sono stati sorpresi dalle risposte ottenute in un sondaggio sulle qualità più ricercate nell’altro sesso. Prima del sondaggio, “forte volontà”, “sincerità” e “ferma decisione” erano considerate virtù maschili. Nella società giapponese sono sempre state molto apprezzate. Ma nel recente sondaggio la risposta più comune delle ragazze è stata: “gentilezza e tenerezza”, seguita da “comprensione” e “allegria”. Fatto degno di nota, a giudizio dei maschi le virtù ideali per le ragazze sono “gentilezza e tenerezza”, “simpatia” e “comprensione”. Solo l’8,5 per cento ha dato importanza al lato fisico. È interessante che in un mondo che mette l’accento sul “meismo” e l’aspra competizione, questi giovani riconoscano che esistono qualità migliori da ricercare e coltivare.

Cura per la solitudine

◆ Quando James J. Lynch, autore di un libro sulla solitudine (The Broken Heart: The Medical Consequences of Loneliness), è stato intervistato recentemente, ha citato alcuni rimedi contro la solitudine: “I miei rimedi sono molto elementari. Li conosciamo da migliaia d’anni, e fanno parte di ogni grande religione. Basilarmente, se volete ricevere amore, dovete dare amore. Suona banale, ma è vero. . . . A volte il rimedio è molto semplice, basta prendersi un animale per compagnia, ci crediate o no. Il commercio degli animali non è un’industria da molti miliardi di dollari perché la gente sia stravagante, ma perché soddisfa profondi bisogni biologici. Studi effettuati su persone affette da disturbi coronarici che uscite dall’ospedale vivono sole indicano che la percentuale di sopravvivenza tra coloro che hanno la compagnia di un animale è superiore rispetto a coloro che non hanno tale compagnia. Penso inoltre che dobbiamo riprovare questo mito della ‘persona indipendente’. C’è una dipendenza salutare e c’è una dipendenza non salutare, ma nessuno è biologicamente indipendente. È un vero peccato che tanti critichino chi ammette di avere bisogno di un’altra persona”. — U.S. News & World Report, 30 giugno 1980.

Allattamento materno e tumori alla mammella

◆ Secondo i risultati di una recente inchiesta condotta in Italia, pare che la mortalità per tumore alla mammella sia inferiore fra le madri che allattano i figli al seno rispetto a quelle che allattano artificialmente. Si rileva anche uno stretto legame fra lo sviluppo economico, il diverso tenore di vita e i tumori alla mammella. Pertanto nelle regioni dell’Italia settentrionale, dove la donna più frequentemente lavora fuori casa ed è meno in grado di allattare col proprio latte, pare che i tumori al seno siano più diffusi. Ecco alcuni dati riportati da La Stampa del 17 febbraio 1980, che ha trattato l’argomento: “Su 100.000 abitanti la mortalità è del 5,3 in Basilicata, 7,8 in Calabria, 7,4 in Sardegna, e per contro il 18,1 in Lombardia, 17,9 in Piemonte e 22,3 in Liguria”.

“Non si fa niente altro”

◆ Nella Repubblica Federale di Germania, avvengono “140.000 decessi per fumo all’anno, ma non si fa niente altro . . . che menzionare questo orribile dato”, commentava Die Zeit riguardo alle spaventose statistiche del Ministero della Sanità a Bonn. Per fare un confronto: nella Germania Occidentale restano uccise ogni anno 14.000 persone in incidenti stradali, e parecchie centinaia sono vittime della droga. In entrambi questi casi le autorità fanno grandi sforzi per informare e proteggere la popolazione. Al contrario, le 140.000 vittime del fumo, pari alla popolazione di Bremerhaven o Darmstadt, suscitano relativamente poche reazioni nelle autorità.

Uscire di casa la sera: paura anche in Europa

◆ “In Europa come negli USA paura di uscire di casa al tramontare del giorno”, titola il periodico svizzero di lingua italiana L’Eco del 27 febbraio 1980, che spiega: “Germania, Francia e Italia sono i paesi più invasi da questa dilagante ondata di criminalità. . . . Cominciamo dai furti delle automobili. Nel 1979 [in Germania] ne sono state rubate oltre ventimila. Il commercio delle automobili rubate è in qualche modo collegato con quello della droga. Monaco è diventata la capitale europea dell’eroina. I furti nei negozi sono diventati un fatto patologico. L’anno scorso la merce rubata in Germania (escludendo i supermercati, dove i furti sono ancora maggiori) ha raggiunto un valore di 182 miliardi di lire. Non passa quasi giorno senza che si registri una rapina in banca. Un fenomeno nuovo, sempre più preoccupante, è quello degli assalti ai tassisti. . . .

“E in Italia? A Roma vengono commessi circa il venti per cento di tutti i reati italiani. Allo stesso livello sono Milano e Torino. Poco distaccate Genova, Palermo e i centri dove ci sono accumuli di ricchezze e categorie sociali non inserite nel mondo del lavoro. . . . Se continua così, fra dieci anni Roma sarà come Nuova York, dove uscire di casa dopo il tramonto è un’avventura”.

Rapinato un rapinatore

◆ Uno dei partecipanti alla famosa rapina a un treno postale inglese che fruttò miliardi è stato a sua volta rapinato di recente. L’ex ladro avrebbe perduto oggetti per un valore di circa sei milioni di lire rubatigli nel suo appartamento di Londra. A quanto si afferma, la compagnia presso cui è assicurato sarebbe la stessa che coprì le perdite quando il treno postale fu rapinato, colpo al quale egli partecipò.

In Kenya, vietato fumare in pubblico

◆ Arthur Magugu, ministro della sanità in Kenya, ha annunciato che è vietato fumare nei locali pubblici come cinematografi, mezzi di trasporto, sale di conferenze e luoghi simili. Egli ha detto che spera con questo provvedimento di proteggere i non fumatori dal nocivo fumo del tabacco. Egli ha pure invitato i fabbricanti ad accertarsi spontaneamente che la loro pubblicità e i loro pacchetti contengano l’avvertenza: “Il fumo delle sigarette è nocivo alla salute”.

Furti nella Città dell’O.N.U.

◆ Durante la costruzione della nuova Città dell’O.N.U. a Vienna, nonostante i rigorosi controlli, tutto ciò che non era “inchiodato a terra” ha rischiato d’essere portato via. Dove c’era già la moquette sono venuti improvvisamente a mancare pezzi della grandezza dei tappetini delle automobili, scrive il giornale austriaco Die Presse. Sono scomparsi accessori dalle toilette, come pure costosi microfoni dalle sale delle conferenze, interruttori della luce e anche un grosso generatore. Si stima che le perdite si aggirino sui 15 milioni di scellini austriaci (oltre un miliardo di lire). I maggiori sospettati sono i dipendenti delle varie ditte appaltatrici, che avevano la facoltà di muoversi praticamente indisturbati in alcuni palazzi della Città dell’O.N.U.

Telefonate oscene

◆ Recentemente una ragazza ha scritto al titolare di una rubrica di un giornale, affermando che il consiglio datole in merito alle telefonate oscene non è stato molto utile. La ragazza ritiene che qualcosa si possa fare e scrive: “Ho ricevuto diciassette telefonate in una settimana non molto tempo fa. (Abbiamo cambiato numero, ma non è servito). Così sono uscita e ho comprato un fischietto che mi è costato poco più di due dollari. Quando quel tizio ha richiamato ero pronta. Ho aspettato che cominciasse e poi ho soffiato nel fischietto con tutta la forza che avevo. Silenzio di tomba . . . non ci sono state più telefonate”.

La vendita di siringhe: un “termometro della droga”

◆ “Drammatica statistica: a Roma ogni giorno si bucano in 20.000”, afferma Il Giornale di Calabria del 6 luglio 1980, che rileva il dato dalla vendita delle siringhe in plastica: “L’eroina consumata ogni giorno a Roma, stando ai dati emersi da un sondaggio fatto in quaranta farmacie della città, non dovrebbe essere inferiore alle ventimila dosi. Il dato si ricava dalle indicazioni dei farmacisti interpellati. Hanno affermato che circa il 90 per cento delle speciali siringhe sterili in plastica da insulina viene utilizzata dai tossicodipendenti”.

“Infatti le siringhe di questo tipo”, continua il quotidiano, “hanno l’ago più corto, sono molto più strette e lunghe e l’indicazione del volume totale di un millimetro è suddivisa in diverse parti contraddistinte da tacche. La presenza delle tacche permette di controllare l’introduzione nella siringa di frazioni anche minime del farmaco o dell’eroina. L’ago più corto evita che nelle iniezioni per endovena si possa trapassare la vena stessa con conseguente cattivo assorbimento e con il formarsi di ematomi. Tenendo conto che le circa seicentocinquanta farmacie ed i 24 dispensari farmaceutici autorizzati della capitale vendono una media pro capite di 40 siringhe da insulina al giorno si può stabilire che il numero delle siringhe vendute a Roma si aggira intorno alle venticinquemila. Sottraendo a questo numero circa il dieci per cento che viene impiegato dai diabetici nelle terapie a base di vaccini desensibilizzanti e nelle terapie di disintossicazione dall’eroina a base di morfina, si arriva ad una valutazione, sia pure approssimativa, del fenomeno della diffusione dell’eroina a Roma. Circa ventimila dosi consumate quotidianamente da tossicodipendenti tramite somministrazione in vena. . . .

“In questi ultimi tempi molti farmacisti hanno dichiarato di essere stati minacciati e di avere subito atti vandalici e ritorsioni (vetrine del negozio rotte, furti, ecc . . .) per avere rifiutato la vendita delle siringhe. . . . Alcuni farmacisti minacciati darebbero le siringhe gratis, fino a trecento al giorno”.

Ridotto il rischio

◆ Una delle maggiori autorità in materia di pressione sanguigna afferma che gli uomini che hanno una moglie affettuosa e pochi motivi di ansietà vanno molto meno soggetti a paralisi o ad attacchi cardiaci. Secondo il prof. Peter Sleight, preside della facoltà di cardiologia dell’Università di Oxford, un recente studio rivela che, raffrontati ad altri, gli uomini che si consideravano ansiosi e le cui mogli mostravano loro poco affetto correvano un rischio quattro volte maggiore di essere colpiti da attacco cardiaco. Il prof. Sleight dice che lo stress è una causa rilevante di alta pressione sanguigna. Accennando a parecchi studi fatti sul soggetto, dice: “Questi studi dimostrano che se si riesce a convincere la gente a prendere la vita con calma, e ad imparare a rilassarsi, la pressione sanguigna e i rischi d’avere disturbi cardiaci e d’essere colpiti da paralisi diminuiranno”.

Vivo, nonostante la decapitazione

◆ Dalla Cina giunge una notizia secondo cui un uomo gode ora di miglior salute in seguito a un’operazione con cui gli è stata asportata la testa, o per meglio dire, una delle sue teste. Zhang Ziping, dice l’Evening News di Pechino, era nato con due teste. Infine, all’età di 36 anni, si è fatto asportare chirurgicamente una testa. A quanto si dice la testa asportata poggiava su un collo e aveva due occhi e una bocca.

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