“Una durata di vita standard”, ma non per l’uomo
“I MAMMIFERI PICCOLI hanno un ritmo veloce, bruciano rapidamente e vivono per breve tempo; quelli grandi vivono a lungo e a ritmo più lento”, dice Jay Gould, professore di Harvard. “La durata della loro vita è proporzionata al ritmo della loro vita, e tutti durano per la stessa quantità di tempo biologico”.
Le osservazioni di Gould si basano su studi di mammiferi che variano per grandezza dal topo all’elefante. Comparando il battito cardiaco e il ritmo della respirazione di mammiferi di varie grandezze al loro peso, si è scoperto che sia l’uno che l’altro rallentano proporzionatamente. Inoltre è stato scoperto che la loro durata di vita aumenta in proporzione alla corporatura.
Durante la loro vita tutti i mammiferi, grandi e piccoli, respirano circa 200 milioni di volte, e il loro cuore batte circa 800 milioni di volte. Secondo l’articolo “Una durata di vita standard” pubblicato dalla rivista inglese “New Scientist”, questo significa che “in base [ai battiti] del loro cuore o al ritmo della loro respirazione, tutti i mammiferi vivono pressappoco lo stesso tempo [biologico]”.
Facciamo un esempio: I topiragno sono tra i mammiferi più piccoli che esistano, eppure il loro ritmo di vita è tra i più veloci. Muovendosi continuamente, consumano ogni giorno circa tre volte il peso del loro corpo in cibo. E la loro durata media di vita è di circa un anno soltanto. D’altra parte, i voluminosi elefanti si muovono lentamente, ma possono vivere fino a 60-80 anni.
Ma che dire dell’uomo? “L’homo sapiens emerge come un animale del tutto particolare”, risponde l’articolo di “New Scientist”. “Viviamo circa tre volte di più di quanto dovrebbero vivere mammiferi con una corporatura come la nostra”. In altre parole, noi non seguiamo questo modello così ben congegnato.
Come si spiega questa differenza? Fatto interessante, la Bibbia narra che i nostri primogenitori umani, ma non gli animali, avevano davanti la prospettiva della vita senza fine. Fu detto loro che sarebbero morti solo se avessero disubbidito alla legge di Dio, loro Creatore. (Gen. 2:9, 15-17) Sebbene i biologi ragionino che la durata di vita dell’uomo è lunga in proporzione alla sua corporatura, essa è notevolmente ridotta rispetto a quello che avrebbe potuto essere. Tuttavia la Bibbia offre agli uomini la prospettiva di vivere di nuovo più a lungo, dicendo: “Come i giorni dell’albero saranno i giorni del mio popolo”. — Isa. 65:22.