BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g82 22/2 pp. 18-19
  • È un fatto?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • È un fatto?
  • Svegliatevi! 1982
  • Vedi anche
  • Che cosa sta accadendo all’evoluzione?
    Svegliatevi! 1974
  • Perché molti accettano l’evoluzione?
    Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?
  • Frodi scientifiche: Una frode più grande
    Svegliatevi! 1990
  • Evoluzione
    Ragioniamo facendo uso delle Scritture
Altro
Svegliatevi! 1982
g82 22/2 pp. 18-19

È un fatto?

COSA DICE IL METODO SCIENTIFICO?

MOLTI EVOLUZIONISTI SONO DOGMATICI, MA SONO GIUSTIFICATI RAGIONEVOLI DUBBI?

È L’EVOLUZIONE un fatto scientifico? Lo scienziato Porter Kier (dello Smithsonian Institution) è molto dogmatico. All’ultimo convegno annuale dell’Associazione Americana per il Progresso della Scienza ha detto: “Nei musei del mondo ci sono cento milioni di fossili, tutti catalogati e identificati. Questo equivale a cento milioni di fatti a favore dell’evoluzione”. Come facciano 100.000.000 di fossili, che si ammette non sono le forme di transizione di cui la teoria ha bisogno, a costituire 100.000.000 di prove a favore dell’evoluzione, non è affatto chiaro. Kier aggiunge quindi che, sebbene gli evoluzionisti discutano sui particolari, “sono d’accordo che l’evoluzione è un fatto e così dovrebbe essere chiamata”.

Il famoso evoluzionista Theodosius Dobzhansky non è altrettanto dogmatico. Nel libro Evolution, Dobzhansky e i suoi collaboratori la descrivono come un’ipotesi o teoria e fanno questa ammissione: “Le ipotesi scientifiche possono essere accettate solo in via provvisoria, dal momento che non si può mai stabilire in modo conclusivo che si basino sui fatti”. Citando come autorità il dott. Karl Popper, il libro dice pure: “Un’ipotesi che non è soggetta, almeno in teoria, alla possibilità di alterazioni empiriche [sperimentali] non trova posto nel reame della scienza”. Anche Stephen Jay Gould della Harvard University fa riferimento a Popper e dice: “Un insieme di idee che, in teoria, non si possono dimostrare false non è scienza”.

Perché tutto questo ha relazione con il nostro soggetto? Perché è su questa base che Gould e altri sostengono che la creazione non sia una scienza, dicendo quindi che non debba essere presa in considerazione nelle lezioni di scienze. La creazione non è provabile, non si può smentire mediante esperimenti scientifici. I creazionisti dicono che ‘l’ha fatto Dio’ e non c’è modo di provarlo o di dimostrare che è falso. “‘Creazionismo scientifico’ è un’espressione contraddittoria”, dice Gould, “proprio perché non si può smentire”. Ma è irremovibile nel considerare l’evoluzione un fatto.

Una cosa molto interessante, però, è che il dott. Popper applica questo stesso criterio all’evoluzione. Egli dice: “Sono pervenuto alla conclusione che il darwinismo non è una teoria scientifica provabile, ma un programma di ricerche metafisiche”. Non essendo provabile, la teoria evoluzionistica non è scienza, sulla base di queste definizioni. Non è osservabile, non è dimostrabile mediante esperimenti, è sostenuta solo da asserzioni dogmatiche, non è verificabile con il metodo scientifico. Il dott. Popper è tenuto in alta stima per i suoi studi del metodo scientifico, e in base a questo metodo egli reputa che l’evoluzione non sia una teoria scientifica legittima. Egli non la reputa scienza, ma la mette invece allo stesso livello della ricerca metafisica.

Norman Cousins dà una definizione del metodo scientifico che non solo lo descrive ma che ne mostra anche il valore: “La cosa più importante riguardo alla scienza è il metodo scientifico, cioè un metodo di pensare sistematico, un modo di raccogliere le prove e valutarle, un modo di condurre esperimenti per predire accuratamente ciò che accadrà in date circostanze, un modo per accertare e riconoscere i propri errori, un modo per provare l’erroneità di vecchie idee. La scienza stessa cambia di continuo, soprattutto come risultato del metodo scientifico”. — Anatomy of an Illness, pagg. 120, 121.

Sia l’evoluzione che la creazione descrivono avvenimenti che ebbero luogo, o si presume abbiano avuto luogo, in passato. Non c’erano osservatori umani presenti. Non si possono ripetere in laboratorio. Nessun esperimento scientifico potrebbe dimostrare o confutare l’evoluzione o la creazione. In base a questo ragionamento, se il racconto biblico della creazione non è scientifico, partendo dalle stesse premesse neppure l’evoluzione è scientifica.

Perché allora tanti scienziati credono nell’evoluzione? “La ragione per cui il darwinismo è quasi universalmente accettato”, scrive il dott. Popper, è che “la sua teoria dell’adattamento fu la prima teoria non teistica convincente; e il teismo era peggiore di un’aperta ammissione di fallimento, poiché dava l’impressione che era stata raggiunta una spiegazione definitiva”. L’evoluzionista Peter Medawar dice: “Per il biologo, l’alternativa al pensare in termini evoluzionistici equivale a non pensare affatto”.

Gli scienziati hanno accettato l’evoluzione soprattutto a motivo della loro avversione per l’alternativa: il teismo, il credere in Dio. Ma è criterio scientifico accettare una teoria semplicemente perché l’alternativa non piace? Quello che forse disturba scienziati come Medawar è che riconoscere Dio come Creatore vuol dire darGli gloria quando scoprono nuovi fatti sorprendenti circa la Sua creazione. Sarebbe un colpo troppo grande per il loro orgoglio? Quanto ammette l’ateo Aldous Huxley rivela un’altra possibilità: “Abbiamo fatto obiezione alla morale [della Bibbia] perché interferiva con la nostra libertà sessuale”.

È l’evoluzione un fatto scientifico? No.

È una teoria scientifica provabile? No.

Segue il metodo scientifico? No.

In realtà, dunque, cos’è la teoria dell’evoluzione, e perché tanti ci credono?

Vogliate leggere l’articolo che segue.

[Testo in evidenza a pagina 18]

“Il darwinismo non è una teoria scientifica provabile, ma un programma di ricerche metafisiche”

[Riquadro a pagina 19]

C’È MOTIVO DI NUTRIRE RAGIONEVOLI DUBBI?

È ragionevole dubitare che le amebe siano diventate pesci, o i pesci lucertole? o che le lucertole si siano trasformate in pettirossi o lupi?

Il libro “Evolution”, di Dobzhansky, diceva che sebbene non sia mai stato possibile stabilire che l’evoluzione è un fatto, essa è un’ipotesi “confermata al di là di ogni ragionevole dubbio”. La definizione legale di “ragionevole dubbio” è: “Quel dubbio che indurrebbe un uomo ragionevole e accorto, nelle faccende più serie e più importanti della vita, a soffermarsi e a esitare ad agire in base alla pretesa verità di una questione”. Una sentenza decretava: “Un ‘ragionevole dubbio’ è quello che un uomo retto può nutrire nell’onesta ricerca della verità”. — “Black’s Law Dictionary”, pag. 580.

In tribunale, se c’è motivo di dubitare di una prova decisiva, non viene inflitta nessuna condanna. È ragionevole dubitare che la vita si sia generata spontaneamente per caso? È ragionevole dubitare che le amebe siano diventate pesci, o i pesci lucertole? o che le lucertole si siano trasformate in pettirossi e in lupi? Dubitare dell’evoluzione è ragionevole o irragionevole?

Se credete nell’evoluzione, guardatevi allo specchio quando siete soli in camera vostra, dove non c’è pericolo che la vostra reputazione ne soffra, e chiedetevi: Perché credo nell’evoluzione? Posso citarne le prove? Posso dimostrarla in modo da essere pienamente soddisfatto? O ci credo solo perché altri mi hanno detto che devo crederci? Corrisponde veramente ai fatti, ed è “confermata al di là di ogni ragionevole dubbio”?

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi