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  • g82 8/7 pp. 12-15
  • Qual è l’origine delle razze?

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  • Qual è l’origine delle razze?
  • Svegliatevi! 1982
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  • Il pensiero evoluzionistico e la razza
  • A cosa è dovuta la varietà nelle razze?
  • Colore della pelle
  • Esistono razze superiori o inferiori?
  • La soluzione dei problemi razziali
  • Possono tutte le razze vivere insieme come fratelli?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
  • Che cos’è la razza?
    Svegliatevi! 1993
  • Come reagite alle differenze fra le razze?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
  • Quando tutte le razze vivranno insieme in pace
    Svegliatevi! 1993
Altro
Svegliatevi! 1982
g82 8/7 pp. 12-15

Qual è l’origine delle razze?

UN GIORNO un ragazzino bianco tornò a casa da scuola e disse alla madre: “Oggi mi sono fatto un nuovo amico a scuola. Posso farlo venire a casa a giocare?”

“Di che colore è?” domandò la madre.

“Non ricordo. Domani lo guarderò”.

Questo episodio veramente accaduto illustra che nella mente di un bambino c’è solo una razza, la razza umana. In effetti questa è una definizione che il dizionario dà della parola “razza”. Ovviamente, però, la razza umana è divisa in molti gruppi. Quindi un’altra definizione di razza è: “Qualsiasi raggruppamento etnico secondo criteri geografici, nazionali o tribali”.

La tensione fra persone di diverse razze è un problema mondiale. Non ne sono esenti neppure le società che si vantano di avere la parità razziale. Considerate ad esempio i disordini razziali verificatisi in Inghilterra nel 1981. In uno solo di questi disordini rimasero feriti 149 poliziotti e 58 civili. Inoltre vennero danneggiati 120 stabili e svaligiati 47 negozi.

Dato che accadono tali cose, l’unità razziale come quella che esiste fra i bambini è una cosa impossibile? E come hanno avuto origine le razze?

Il pensiero evoluzionistico e la razza

Nel 1859 l’evoluzionista Charles Darwin fece pubblicare il suo libro intitolato L’origine delle specie. Con esso insegnò che c’era una gara tra le diverse varietà di organismi viventi e che i più adatti a vivere in un dato ambiente sarebbero sopravvissuti perpetuando la propria specie. Le forme meno adatte si sarebbero estinte. Di qui nacque l’espressione “la sopravvivenza del più adatto”. Nel 1871 Darwin scrisse un libro intitolato “L’origine dell’uomo” in cui insegnava che uomini e scimmie avevano avuto un’origine comune.

Questi libri ebbero un effetto negativo sulle relazioni tra le razze. L’antropologa Sheila Patterson spiega: “La teoria dell’evoluzione sostituì le precedenti razionalizzazioni che giustificavano il predominio delle razze bianche. Dato che queste ultime erano sopravvissute alle altre razze e avevano avuto più successo di loro, dovevano essere superiori a quelle non solo in quanto a organizzazione ed efficienza, ma in ogni altro campo, incluso quello mentale e morale”. Questo modo di pensare rese le nazioni europee più decise che mai a espandere le loro colonie nel XIX secolo. Fornì anche a Hitler l’ispirazione per formulare il suo piano di creare una “razza superiore” e sterminare gli ebrei e altri ritenuti indegni di vivere.

È interessante notare però che sia Darwin che scienziati più moderni sono d’accordo che l’umanità ha avuto un’origine comune. L’Encyclopedia Americana afferma: “L’umanità è una singola specie biologica”. Lo scrittore scientifico Amram Scheinfeld ha scritto recentemente: “Ora la scienza conferma ciò che quasi tutte le grandi religioni predicano da lungo tempo: Gli esseri umani di ogni razza sono . . . discesi dallo stesso primo uomo”.

Sebbene non sia stata scritta da scienziati, la Bibbia aveva tuttavia ragione nel dire che Dio “ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra”. — Atti 17:26.

A cosa è dovuta la varietà nelle razze?

Quando lo spermatozoo dell’uomo si unisce alla cellula uovo della donna, è concepita una nuova vita umana anche se i genitori sono di razza diversa. Eppure in quella piccolissima cellula ci sono migliaia di geni, che trasmettono i caratteri ereditari. Questi caratteri riflettono tratti evidenti nei genitori o in altri antenati.

La struttura genetica del primo uomo Adamo era tale che si poteva sviluppare fra i suoi discendenti un’ampia varietà in quanto a colore della pelle, colore e forma dei capelli, corporatura e caratteristiche facciali. La varietà fu accresciuta dalle differenze linguistiche e geografiche.

Riguardo all’isolamento geografico l’Encyclopedia Americana spiega: “Quando terre abitate da due o più popolazioni sono separate da mari, catene montuose, deserti o altre cose che ostacolano i viaggi, i rappresentanti di queste popolazioni sono per forza confinati nei rispettivi territori. . . . le razze saranno separate da vuoti nella frequenza genetica corrispondenti ai confini geografici. . . . una condizione del genere si osserva in Africa dove il deserto del Sahara costituisce un confine tra la razza europea (bianca) e quella africana (negra). Il Sahara ha una popolazione molto sparsa ed è difficile per l’uomo attraversarlo; costituisce un agente di isolamento di lunga data”.

In tal modo genetica, lingue e barriere geografiche spiegano in parte perché compaiono gruppi razziali distinti in tutte le parti della terra.

Colore della pelle

Secondo la Bibbia tutti gli uomini discendono da Noè, attraverso i suoi tre figli Sem, Cam e Iafet. Il decimo capitolo di Genesi elenca 70 discendenti di Noè e dice: “Da queste [famiglie] le nazioni si sparsero per la terra”. (Genesi 10:32) Uno dei numerosi modi in cui queste nazioni sono state classificate ha relazione con il colore della pelle. Nella pelle di tutte le creature umane normali c’è un pigmento bruno scuro detto melanina.

Noè e i suoi tre figli avevano tutti una certa quantità di questo pigmento scuro. Da Sem vennero i babilonesi, gli assiri, gli ebrei e gli arabi la cui pelle varia dal chiaro al bruno. I discendenti di Iafet, che comprendono le razze indoeuropee, hanno la pelle di colore variabile dal chiaro al bruno scuro. In quanto a Cam (che significa di colorito scuro o bruciato dal sole), alcuni suoi discendenti, ma non tutti, avevano la pelle scura. Gli egiziani, che hanno la pelle leggermente scura, discendono da Mizraim figlio di Cam. Un altro figlio di Cam, Canaan, maledetto da Dio per la sua cattiva condotta, fu l’antenato dei cananei dalla pelle chiara.

In armonia con ciò il dott. Hughes, professore di antropologia presso l’Università di Toronto, ha detto: “Su ogni continente, e in ogni razza geograficamente definita, c’è un’ampia varietà nella . . . pigmentazione della pelle, . . . i tamil dell’India meridionale sono considerati da molti antropologi membri della principale razza europoide [indoeuropea bianca], ma per quanto riguarda la pigmentazione della pelle sono più scuri di molti negri africani”.

Tutto questo mostra quanto è sciocco interpretare la maledizione di Dio su Canaan come un riferimento a un popolo dalla pelle scura. Tutte le suddivisioni dell’umanità hanno un pigmento scuro nella pelle, alcune in misura minore, altre in misura maggiore.

Esistono razze superiori o inferiori?

Recentemente negli U.S.A. è stato effettuato uno studio su bambini negri adottati da 101 famiglie bianche di istruzione superiore alla media. La rivista Psychology Today dice in un servizio che negli esami del Q.I. i bambini negri hanno “registrato un punteggio superiore alla media nazionale sia dei negri che dei bianchi, specie se erano stati adottati nella prima infanzia”.

Ad ogni modo, in base a quali criteri si deve misurare la superiorità o l’inferiorità di una razza? In base ai criteri della civiltà occidentale con il suo allarmante aumento di disturbi cardiaci, cancro e altre malattie, con il suo spaventoso aumento di perversioni e violenze sessuali? O in base ai criteri di qualche tribù cosiddetta primitiva, come gli yamana, i chenchu o i pigmei del Congo? Notate come un esperto, il defunto prof. Kern, ha descritto un rappresentante tipico di queste tribù:

“Prova sempre diletto a stare coi bambini, e conosce e ama anche le più piccole creature viventi che abitano il suo territorio. . . . È . . . tenero e paziente con gli invalidi e coi vecchi . . . ed è contento della sua vita e del suo lavoro all’aperto. . . . non vi è civiltà in cui l’esistenza sia più felice. Qui il suicidio è più raro che in qualsiasi altro luogo”.

È sufficiente considerare questi fatti per capire come il Creatore dell’umanità consideri le diverse razze. Sotto ispirazione dello spirito santo di Dio l’apostolo Pietro, egli stesso ebreo, disse: “Io riconosco che Dio non ha preferenze di persona, ma gli è accetto colui che lo teme e osserva la giustizia, di qualunque nazione [“razza”, Today’s English Version] egli sia”. — Atti 10:34, Nardoni.

Le chiese della cristianità hanno sempre mostrato di non avere “preferenze di persona”? Considerate come le chiese cattolica e luterana sostennero il progetto di Hitler di creare una “razza superiore”. E per secoli la Chiesa Cattolica ha insegnato che i negri erano una razza maledetta. John F. Maxwell, nel suo libro Slavery and the Catholic Church (Lo schiavismo e la chiesa cattolica), dichiara che questa idea “sopravvisse evidentemente fino al 1873 quando papa Pio IX concesse l’indulgenza a chi recitava una preghiera a favore degli ‘sventurati etiopi dell’Africa centrale affinché l’Onnipotente Dio togliesse infine la maledizione di Cam dai loro cuori’”. (Il corsivo è nostro) E ancor oggi alcune organizzazioni religiose praticano apertamente la discriminazione razziale.

Qualunque sia il modo in cui uomini politici e religiosi vedono la cosa, la Bibbia e la scienza indicano che tutte le razze sono uguali e hanno una comune origine. Fatto degno di nota, The Great Soviet Encyclopedia del 1970, Vol. 2, pag. 149, accenna al “concetto scientifico dell’uguaglianza delle razze” e ammette la “validità scientifica” di un’unica origine dell’umanità.

La soluzione dei problemi razziali

Grazie al fatto che mettono in pratica i principi biblici, i testimoni di Geova, fra cui ci sono persone di ogni razza, sono uniti nell’adorazione. Oltre alle regolari adunanze settimanali, tengono annualmente grandi congressi in tutta la terra. In mezzo a queste felici moltitudini si possono vedere persone di molte razze che adorano Dio, prendono pasti e conversano insieme. Lo scrittore cattolico William J. Whalen osserva in U.S. Catholic: “Credo che una delle più attraenti caratteristiche di questo culto sia la sua tradizionale norma di uguaglianza razziale. I negri che diventano testimoni di Geova sanno d’essere accettati come veri esseri umani”.

È vero che alcuni singoli individui sono cambiati, ma l’umanità in generale soffre a causa delle accresciute violenze e guerre a sfondo razziale. In quanto alla soluzione del problema, Phillip Mason, direttore dell’Istituto per le Relazioni fra le Razze con sede a Londra, ha detto quanto segue: “L’unica speranza per il nostro futuro . . . sta in . . . un governo mondiale. . . . Dovremmo attendere vivamente il giorno in cui le sovranità nazionali saranno per gradi rimesse a un governo mondiale”. Questo è esattamente ciò che l’Onnipotente Dio si è proposto. Ad ogni modo, le nazioni sono troppo superbe per ‘rimettere’ la sovranità al governo di Dio, il regno celeste. Nel prossimo futuro invece il regno di Dio annienterà tutti i governi umani e porterà l’armonia e la pace sulla terra dove vivranno persone ubbidienti di tutte le razze. — Daniele 2:44; Salmo 37:29.

[Diagramma/Immagine a pagina 13]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Tutti i discendenti dei figli di Noè abbracciano varie gradazioni di colore della pelle

CAM SEM IAFET

Dal cananeo Dall’ebreo chiaro Dall’europeo bianco

chiaro al negro all’arabo più scuro all’indiano scuro

[Immagine a pagina 14]

‘È accetto a Dio colui che lo teme e osserva la giustizia, di qualunque razza egli sia’

[Immagine a pagina 15]

Lo scrittore cattolico William Whalen ha detto: ‘Una delle più attraenti caratteristiche dei testimoni di Geova è la loro tradizionale norma di uguaglianza razziale’

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