I lettori ci scrivono
Divorzio
Ho appena riletto l’articolo “È proprio necessario divorziare?” (8 aprile 1983) Mio marito ha commesso adulterio e sono in attesa di divorzio. L’articolo descrive esattamente come ci sentiamo i miei figli ed io. Farò avere questo articolo a mio marito perché lo legga, con la speranza che torni a casa. Finora era stato un buon marito. Il problema fondamentale è stato la mancanza di dialogo. Grazie di tutto il vostro buon lavoro.
P. F., Inghilterra
Cura dei neonati
La nostra bambina aveva tre giorni quando ho letto l’articolo “Ti prego, Gianni, sta buono!” (8 febbraio 1983) Non avrei potuto ricevere “cibo” migliore in un tempo più appropriato. Ho già letto l’articolo quattro volte e lo tengo a portata di mano per riguardarlo. È particolarmente incoraggiante da leggere alle due di notte quando la nostra bambina non vuole riaddormentarsi. Grazie del bell’articolo.
R. D., South Carolina
Vi sono molto grata del vostro recente articolo sui bambini che piangono. Abbiamo due gemelli, ora di quindici mesi, che per sei mesi non hanno fatto altro che piangere. Avevamo letto suggerimenti simili e abbiamo cercato di applicarli come meglio abbiamo potuto. Ora avete confermato che quanto abbiamo fatto per i nostri bambini era il meglio che potessimo fare. Avrei voluto avere questa rivista quindici mesi fa, ma non è meno apprezzata ora. Continuate a pubblicare utili informazioni per noi genitori affinché alleviamo i nostri figli nel modo giusto.
J. F., Florida
Ho vivamente apprezzato l’articolo “Ti prego, Gianni, sta buono!” Mi è piaciuta specialmente la parte che parla della madre di Gesù che avvolse in fasce il suo bambino per calmarlo. Ho avuto una bambina alcune settimane fa. La prima notte che sono stata a casa è stata snervante, la bambina non dormiva. Così come ultima risorsa l’ho avvolta in una coperta e ha dormito come un agnellino. E da allora ha sempre riposato bene. Mi è piaciuto anche il pensiero che il pianto di un bambino è il suo modo di comunicare con i genitori.
Y. G., Florida
Nell’articolo intitolato “Ti prego, Gianni, sta buono!” si parla di mostrare affetto al bambino. Fra le altre espressioni d’affetto si suggerisce di ‘solleticare’ il bambino. Qualche tempo fa ho parlato con un pediatra di solleticare un bambino. Egli ha detto con tono deciso: “Solleticare un bambino equivale a maltrattarlo”. Forse ulteriori ricerche faranno più luce sul soggetto.
M. J., Ohio
Conveniamo che solleticare eccessivamente un bambino per sovreccitarlo e tormentarlo equivarrebbe a maltrattarlo. Non così però quando lo si carezza e lo si solletica per gioco, come menziona l’articolo. È un divertimento sano per il bambino, e lo fa sentire amato. — Ed.