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  • g83 22/9 pp. 29-31
  • Uno sguardo al mondo

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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1983
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  • Vittime dell’aborto
  • Si allarga la “ribellione giovanile”
  • Incendi furiosi
  • Adolescenti disoccupati
  • “Il male del diploma”
  • Bambino trasfuso muore di una malattia acquisita
  • Ladri di gettoni
  • Battaglia tra Chiesa e stato
  • Carestia nella fascia subsahariana
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  • La mortalità infantile nel mondo
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  • Uno sguardo al problema degli aborti
    Svegliatevi! 1971
  • Aborto: Il mondo è diviso
    Svegliatevi! 1987
  • Siete disposte ad abortire?
    Svegliatevi! 1982
  • Il tragico bilancio dell’aborto
    Svegliatevi! 1993
Altro
Svegliatevi! 1983
g83 22/9 pp. 29-31

Uno sguardo al mondo

Vittime dell’aborto

◆ Russia: Dieci milioni di aborti sono praticati ogni anno nell’Unione Sovietica, secondo esperti medici occidentali. Si afferma che, per ogni nato vivo, due-tre gravidanze abbiano termine con l’aborto. La donna sovietica media avrebbe in media quattro aborti, accrescendo così le sue probabilità, quando decide d’avere un figlio, che il bambino nasca prematuramente o che nasca morto.

◆ Spagna: L’intenzione del governo di legalizzare l’aborto sta avendo ripercussioni politiche in questo paese prevalentemente cattolico. Mitigando le pene previste dal codice l’aborto sarebbe permesso solo in speciali circostanze: stupro, feto anormale o quando la vita o la salute della donna è in pericolo. Il codice penale continuerebbe a prevedere forti condanne al carcere sia per la donna che per il medico se l’aborto fosse praticato per altre ragioni. Molti gruppi avversari obiettano e definiscono l’aborto omicidio, additando il discorso contro l’aborto pronunciato da papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Madrid nel novembre del 1982, allorché disse: “Nessuno può legittimare la morte di un innocente”. Stranamente, però, nonostante le severe pene e la posizione della chiesa contro l’aborto, nel 1980 da 18.000 a 20.000 spagnole sarebbero andate in Inghilterra per abortire. Coloro che sono favorevoli all’aborto legalizzato affermano che l’anno scorso ci sono stati forse 300.000 aborti in Spagna.

Si allarga la “ribellione giovanile”

◆ Il cancelliere austriaco Bruno Kreisky ha detto che se le superpotenze non manifestano la sincera volontà di giungere a un accordo sul controllo degli armamenti le potenze occidentali rischiano una “ribellione giovanile nei paesi democratici molto più profonda e più seria delle rivolte studentesche del 1968”. Riferendosi alla corsa agli armamenti, in un’intervista pubblicata dall’International Herald Tribune di Parigi egli ha avvertito: “Tutta la generazione giovane, non solo studenti, ma cattolici, protestanti, socialisti e altri vogliono manifestare la loro opposizione”. Egli definisce questa crescente atmosfera di protesta e ciò a cui può portare “un enorme pericolo per le democrazie”.

Incendi furiosi

◆ Gli incendi scoppiati di recente nel bush australiano e sfuggiti al controllo hanno devastato in sole 24 ore una fascia di 800 chilometri negli stati costieri sudorientali del Victoria e dell’Australia Meridionale colpiti dalla siccità. Alimentato da venti burrascosi di velocità superiore ai novanta chilometri orari che soffiavano dal deserto dell’Australia centrale, il fuoco ha imperversato con violenza nel bush, o arida foresta a eucalipti, bruciando 300.000 ettari di terra. Solo nel Victoria si calcola che sia andato distrutto legname per un valore di 45 milioni di dollari. Le vittime degli incendi sono state oltre 70. Chiese, scuole, alberghi e oltre 2.000 case sono stati distrutti dalle fiamme. Le centinaia di testimoni di Geova della zona sono grati che nessuno di essi abbia riportato danni e che nessuna delle loro Sale del Regno sia stata distrutta o danneggiata.

Adolescenti disoccupati

◆ ‘Vivono come animali selvaggi’, ha detto Kenneth Livingstone, direttore del Consiglio della Grande Londra, descrivendo gli adolescenti disoccupati della capitale inglese. “Abbiamo migliaia di ragazzi che vagano per le strade di Londra e conducono una vita primitiva”, ha detto, secondo quanto riferisce il Daily Telegraph. “È una situazione terrificante nel 1983, quando in questo paese abbiamo le risorse per provvedere a tutti una casa decente, un lavoro e assistenza sanitaria”. Un altro portavoce del consiglio ha aggiunto che questo porta gli adolescenti a commettere reati e infrazioni perché “si sentono privi di motivazione e alienati per il fatto che il paese non dà loro l’opportunità di lavorare”.

“Il male del diploma”

◆ “In tutta l’Africa il desiderio di assicurarsi un impiego ha fatto nascere la ‘sindrome da pezzo di carta’: l’idea che non importa quello che si studia purché alla fine si ottenga un diploma, e che è meglio rimanere perennemente studenti che finire la scuola senza diplomarsi”, dice la rivista Africa Now. Secondo un recente studio condotto dall’International Labour Office’s Jobs and Skills Programme per l’Africa, nei paesi di lingua francese dell’Africa occidentale il diploma è indispensabile per trovare un impiego ben remunerato. Ma le opportunità sono limitate perché l’economia è prevalentemente agricola. Quindi la crescente disoccupazione tra i diplomati è causa di preoccupazione. Per rimediare a questo problema, il Benin ha lanciato un programma a indirizzo agricolo per incoraggiare e preparare i giovani adulti a orientarsi verso l’agricoltura.

Bambino trasfuso muore di una malattia acquisita

◆ Il Centro per il Controllo delle Malattie di Atlanta (Georgia, USA), riferisce che un bambino è morto per una trasfusione di sangue che gli aveva trasmesso l’Aids (sindrome di deficienza immunitaria acquisita), una malattia mortale che ha colpito soprattutto gli omosessuali. Il centro di epidemiologia di Atlanta ha pure denunciato alcuni casi di Aids fra persone affette da emofilia le quali ricevevano frequenti trasfusioni di un fattore coagulante del sangue. Il rapporto dice: “Questo e altri casi di persone affette da emofilia A colpite dall’Aids suscitano serie preoccupazioni circa la possibile trasmissione dell’Aids attraverso il sangue e prodotti del sangue”.

Ladri di gettoni

◆ I giovani di New York hanno escogitato un nuovo sistema per rubare i gettoni della metropolitana: succhiarli dalle scanalature dei cancelletti girevoli! “Alcuni ragazzi fanno da 50 a 100 dollari al giorno aspirando i gettoni” e rivendendoli, ha detto un ispettore del reparto di polizia dell’Ente Trasporti al New York Times. Prima che un utente della metropolitana possa oltrepassare il cancelletto girevole, un ragazzo arriva di corsa alla scanalatura con la bocca aperta e “all’improvviso ti trovi senza gettone”, ha detto un portavoce dell’Ente Trasporti. Aspirare i gettoni è “poco sano e illegale e vi prenderemo”, ha aggiunto. A una stazione della metropolitana l’addetto alla vendita dei gettoni ha spruzzato peperoncino in polvere nella scanalatura dei gettoni per impedire questa insolita forma di furto. Ha funzionato? Il Times ha riferito: “I ragazzi sono tornati con secchi d’acqua che hanno rovesciato sui cancelletti girevoli, gettando il resto addosso all’addetto alla vendita dei gettoni”.

Battaglia tra Chiesa e stato

◆ Sull’isola di Malta, situata al centro del Mar Mediterraneo, è in atto una battaglia fra il governo e la Chiesa Cattolica. Per secoli, fino all’elezione del primo ministro Dom Mintoff nel 1971, la chiesa aveva avuto il predominio negli affari politici, sociali ed educativi maltesi. Poi le cose cominciarono a cambiare. Ora, dice The New York Times, Mintoff, che ha studiato nelle scuole cattoliche e che ha un fratello sacerdote, “ha apertamente dichiarato guerra alle scuole religiose” dove studiano da un quinto a un quarto degli alunni maltesi. Il governo sostiene che l’istruzione dev’essere interamente gratuita. L’anno scorso, prosegue l’articolo, esso ha “reso illegali le offerte volontarie alle scuole religiose, congelato le rette scolastiche e decretato che siano concessi un certo numero di punti ai diplomati delle scuole superiori statali per l’iscrizione all’università”.

Carestia nella fascia subsahariana

◆ “La situazione alimentare diventa di giorno in giorno più critica” per l’Africa subsahariana, comunica la FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite). Gravi penurie minacciano vaste regioni del Mali, del Senegal, della Mauritania e delle Isole del Capo Verde. Il Ciad, un paese con 4.700.000 abitanti, è quello che corre il massimo pericolo. La sua produzione agricola è scesa bruscamente del 40 per cento e il suo bestiame è minacciato da una malattia infettiva. Anche i 6.900.000 abitanti del Mali hanno gravi problemi a causa della siccità. I funzionari dell’ONU sperano, mediante elargizioni internazionali di cereali, di evitare una catastrofe simile a quella di dieci anni fa, quando centinaia di migliaia di persone nella regione subsahariana soffrirono a causa della carestia.

La regina dei banditi

◆ La ventiseienne Phoolan Devi, famigerata regina dei banditi dell’India centrale, e i venticinque componenti della sua banda si sono arresi lo scorso febbraio alle autorità indiane in una città situata 290 chilometri a sud-est di Nuova Delhi. Per tre anni lei e la sua banda avevano terrorizzato gli abitanti della valle boscosa del fiume Chambal, sfuggendo a ben 2.000 poliziotti. È accusata di una cinquantina di omicidi e di settanta rapine a mano armata, e ha fama d’essere un’infallibile tiratrice. Le sue avventure banditesche, avvolte da un alone di leggenda, hanno indotto cinquemila persone a riunirsi per assistere alla sua preannunciata resa. I commenti di un anziano poliziotto, riportati dalla rivista Time, hanno rivelato però quanto fosse illusorio il fascino di quella vita: “Tutti i banditi muoiono entro i trent’anni. . . . Le notti sono solitarie. Lei non è più così bella come una volta”.

La mortalità infantile nel mondo

◆ Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero dei bambini che muoiono prima di compiere un anno varia notevolmente da una nazione all’altra. Per esempio in Nigeria muoiono 200 bambini ogni 1.000 nati. Ma in Svezia ne muoiono solo 7. Il Qatar, la nazione con la massima ricchezza pro capite, ha un’altissima mortalità infantile, 138, mentre negli Stati Uniti ogni 1.000 nati 13 muoiono prima di compiere l’anno di età. In Francia la mortalità è di 9,9; in Australia, 11; nel Regno Unito, 12,2; nella Repubblica Federale di Germania, 13,5; in Thailandia, 15,6; in Grecia, 18,7; nell’Unione Sovietica, 36; in Messico, 44,1; in Brasile, 84, e nella Repubblica Sudafricana, 97.

◆ Secondo i dati provveduti dall’ISTAT (Istituto Centrale di Statistica) riferiti all’anno 1980, in Italia su 1.000 nati la mortalità infantile è di 16,8.

Telefoni

◆ La Rete Telefonica Trans-Canada comunica che nel 1981 i canadesi fecero 23 miliardi di telefonate e che quella nazione è al quarto posto nel mondo per il numero di telefoni ogni 100 abitanti. Gli Stati Uniti sono in cima alla lista, con 83,7 telefoni ogni 100 persone; la Svezia è al secondo posto, con 79,5, seguita dalla Svizzera, con 72,4. Viene poi il Canada con 67,2 telefoni ogni 100 abitanti.

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