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g83 22/11 pp. 6-7

I fumetti: Come sono oggi

I FUMETTI hanno fatto molta strada dai primi tempi in cui consistevano di elementari disegni a penna o a matita e usavano un linguaggio estremamente semplice. Oggi, in alcuni ambienti la qualità grafica viene perfino elogiata. E uno stile letterario più sofisticato costringe talora i lettori a ricorrere al dizionario.

Il cambiamento più grande, però, è il fatto che i supereroi dei fumetti devono lottare non solo contro i personaggi avversari ma anche contro la pervasiva influenza della televisione. Uno studio di recente pubblicazione intitolato “La televisione e il comportamento” rivela che la TV ha il potere davvero formidabile di attrarre i giovani spettatori. Come fanno dunque i fumetti a competere con questa forte concorrente?

Una novità è stata quella di pubblicare racconti a puntate, in modo che il lettore si sentisse costretto a leggere il seguito. Un recente numero di Rom, per esempio, narra una storia avvincente e si interrompe nel momento in cui il supereroe, Rom, e un compagno del continente perduto di Atlantide sono minacciati da un orribile mostro. Cosa succederà poi? Dovete leggere il prossimo numero per saperlo!

Per mantenere vivo l’interesse dei giovani d’oggi, saturi di TV, i fumetti hanno dovuto praticamente ignorare i loro “codici” e propinare ai lettori forti dosi di violenza. Un numero di Devil (un supereroe cieco dei fumetti che indossa un costume da diavolo) conteneva per il 53 per cento scene di violenza. Quando Devil combatte, la lotta è rappresentata in modo realistico, colpo per colpo, ed è punteggiata da ‘effetti sonori’. (“Whok”, “Klugg”, “Kangg”, “Chudd” e “Thwakk”, per citarne qualcuno). E dato che l’aderente calzamaglia è l’abito d’obbligo per i supereroi, i lettori possono restare a bocca aperta vedendo i muscoli che si contraggono. (Le supereroine sono vestite in modo non meno seducente). Non deve dunque sorprendere che la pubblicità dei corsi di culturismo e di arti marziali ricorra spesso ai fumetti per reclamizzare ciò che offrono.

Altri soggetti dei fumetti sono la religione e le pratiche occulte. Per esempio, un numero di Thor comincia con un tono pseudobiblico: “In principio era il vuoto. Col passar del tempo, nel vuoto si sviluppò la materia, e la materia formò le stelle, e le stelle formarono i pianeti . . . Nell’aria sopra la terra crepitavano la potenza e l’energia vitale . . . finché l’energia stessa divenne consapevole della sua propria spaventosa potenza”. Dopo di che il lettore è trascinato in un racconto di dèi e dee mitologici.

Gli scrittori riescono anche abilmente a introdurre nelle parole del fumetto idee religiose come la trasmigrazione delle anime. In un numero di Devil, una morta viene risuscitata da un uomo misterioso che dice con tono noncurante riguardo al miracolo: “Oh, sì, c’è il trucco”. Fumetti con nomi come Ghost Rider e I . . . Vampire! (che in italiano, rispettivamente, significano “Cavaliere fantasma” e “Io . . . vampiro!”) mostrano che alcuni editori vogliono approfittare dell’attuale interesse per le pratiche occulte.

Anche gli editori di letteratura pornografica hanno intravisto nel fumetto un comodo mezzo per rappresentare scene di nudo e di erotismo. Molti di questi “fumetti” osceni possono finire nelle mani dei bambini.

Naturalmente non tutti i fumetti sono degradanti. Né tutti sono letti solo dai bambini. Centinaia di milioni di adulti seguono i fumetti pubblicati dal loro giornale preferito. Nelle Filippine molti — adulti inclusi — prendono a nolo un fumetto per pochi soldi e lo leggono nei pressi dell’edicola prima di restituirlo. In Spagna, nella metropolitana di Madrid o di Barcellona, è comune vedere adulti che leggono fumetti.

Un popolare fumetto francese è pubblicato in almeno 18 lingue. Si tratta di “Asterix”, un minuscolo e intrepido guerriero celtico che viene coinvolto in ogni specie di avventure durante i suoi viaggi attraverso l’antico impero romano. Un’enciclopedia dice: “‘Asterix’, oltre ad essere semplicemente umoristico e avventuroso, si abbandona a sofisticati giochi di parole, spiritosi anacronismi e battute satiriche che hanno reso caro il fumetto a milioni di europei adulti”. — Encyclopædia Britannica.

Ma è senz’altro vero che molti fumetti sono rivolti primariamente ai ragazzi e non sono letture sane, poiché si occupano di occultismo, sadismo, orrore o violenza gratuita. I genitori preoccupati dovrebbero per questo vietare ai loro figli tutti i fumetti?

[Immagini a pagina 6]

In alcuni fumetti oltre metà delle scene sono violente

[Immagini a pagina 7]

Molti giornali a fumetti rappresentano sesso e occultismo

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