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  • Esplosione demografica: Quanto è grave la minaccia?
  • Svegliatevi! 1984
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  • Perché questa improvvisa esplosione demografica?
  • Ciò che potrebbe accadere
  • Effetti del sovraffollamento
  • Problemi internazionali
  • Non esiste una facile soluzione
  • La popolazione mondiale è un problema?
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Svegliatevi! 1984
g84 8/1 pp. 4-8

Esplosione demografica: Quanto è grave la minaccia?

DA COSA dipende l’esplosione demografica che c’è stata in questa seconda metà del XX secolo? Dipende in parte dal calo della mortalità che c’è stato in tutto il mondo grazie a una migliore assistenza medica e a migliori condizioni economiche e sociali, per cui muoiono meno bambini e più persone vivono più a lungo. Particolarmente nelle nazioni meno sviluppate, alla diminuzione dei decessi non ha corrisposto un’analoga diminuzione delle nascite. Perciò, escludendo l’ovvio motivo sessuale, facciamo di nuovo la domanda: Perché la gente ha figli?

● I figli soddisfano l’innato bisogno di sentirsi genitori. Molte coppie pensano che il loro matrimonio sia incompleto se non ci sono figli. I figli soddisfano il bisogno psicologico di avere qualcuno da amare e dal quale essere amati.

● Alcune religioni incoraggiano i loro seguaci ad avere famiglie numerose.

● In molti paesi i figli rappresentano un vantaggio economico per la famiglia. Lavorano i campi. Molte volte i genitori fanno assegnamento su di loro per avere una vecchiaia tranquilla.

● I figli sono considerati la continuazione dei genitori. Essi tramandano alle generazioni future il nome e il retaggio culturale della famiglia.

● In alcune società i figli, specie i maschi, danno prestigio alla famiglia.

È dunque ovvio che nella vita della maggior parte delle persone avere figli è del tutto istintivo.

Perché questa improvvisa esplosione demografica?

“Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela’”. Da che è in vigore questo mandato divino gli uomini si sono moltiplicati, riempiendo lentamente la terra. — Genesi 1:28.

Sin dai tempi più antichi molti hanno considerato i figli un dono di Dio. Fertilità e riproduzione hanno costituito la base del benessere e della sicurezza per la razza umana. Figli e figlie aiutavano non solo nei lavori agricoli e domestici ma contribuivano anche a difendere legalmente gli interessi della famiglia. (Salmo 127:3-5) La sterilità era spesso considerata un biasimo e un’afflizione per la donna. — Genesi 30:1; I Samuele 1:4-11.

Perciò in passato l’incremento demografico era la base su cui poggiava il progresso dell’uomo. Ora invece rappresenta uno dei maggiori problemi e pericoli per il futuro dell’umanità. I demografi (studiosi dei problemi relativi alla popolazione) definiscono l’attuale ritmo di aumento della popolazione esplosione demografica. Perché?

La causa del problema sta nel modo in cui cresce la popolazione. Essa non aumenta per progressione aritmetica (1, 2, 3, 4, 5, 6, ecc.) ma per progressione geometrica (1, 2, 4, 8, 16, 32, ecc.).

Questo ritmo di crescita esponenziale della popolazione è un pericolo potenziale. Perché? Il professor J. Forrester del MIT (Massachusetts Institute of Technology) spiega: “La crescita esponenziale è infida e ingannevole. In un sistema una variabile può continuare a raddoppiarsi per molti intervalli senza raggiungere apparentemente dimensioni di qualche entità. Ma poi in uno o due altri periodi di raddoppiamento . . . sembra divenire improvvisamente enorme”. Ma cosa c’entra questo con la popolazione del mondo?

Da che l’uomo è sulla terra, per un lungo periodo di tempo, cioè fino a questo secolo, la popolazione aumentò molto lentamente. Per esempio, dopo 4.000 anni di storia dell’uomo scritta nella Bibbia, all’epoca di Gesù Cristo la popolazione terrestre, secondo le stime, aveva raggiunto i 300 milioni di unità.

La popolazione mondiale non raggiunse il miliardo che al principio del 1800. Si noti quindi com’è aumentata vertiginosamente. Verso il 1930, circa un secolo dopo, la popolazione si era raddoppiata, arrivando ai due miliardi. Poi, nell’arco di trent’anni, si aggiunse un altro miliardo di abitanti, così che nel 1960 si toccarono i tre miliardi. La cosa più inquietante però è stata che nel 1975, solo 15 anni più tardi, la popolazione era di quattro miliardi. E ora si calcola che la popolazione mondiale si aggiri sui quattro miliardi e seicento milioni di abitanti. (Vedi diagramma a pagina 8).

Ciò che potrebbe accadere

Una proiezione moderata indica che entro il 1987 si raggiungerà la cifra di cinque miliardi. E prima del volgere del secolo il nostro piccolo pianeta potrebbe ospitare oltre sei miliardi di persone.

Tuttavia il tasso annuo di aumento demografico dagli anni cinquanta è in media del 2 per cento. Al presente ritmo di crescita, la popolazione si raddoppierà in 35 anni. Dopo di che l’aumento numerico sarebbe progressivamente più rapido, e, se continuasse, per la fine del XXI secolo si raggiungerebbero probabilmente i cinquanta miliardi. L’intera terra emersa potrebbe diventare un’unica gigantesca città.

Se fosse possibile ridurre il tasso di incremento demografico dal 2 all’1 per cento si risolverebbe il problema demografico? A un ritmo di crescita dell’1 per cento, la popolazione mondiale si raddoppierebbe in 70 anni invece che in 35. Ma il problema non sarebbe risolto, solo rimandato.

Alcuni demografi prevedono che entro l’anno 2110 la popolazione si stabilizzerà intorno ai quindici miliardi (altri propongono la cifra di dieci miliardi e mezzo). Sperano che ciò sia possibile con un migliore controllo della popolazione mondiale. Questa, comunque, è solo una congettura. Bisogna tener conto di molti fattori complessi e variabili.

Per esempio, nelle nazioni molto industrializzate, come gli Stati Uniti, il generale tasso di crescita è stato inferiore rispetto a quello delle nazioni non industrializzate. Recentemente però negli Stati Uniti si è registrato un nuovo boom delle nascite. La rivista Time del 22 febbraio 1982 riferiva:

“L’indice di natalità negli Stati Uniti è più alto da oltre un decennio a questa parte. Dopo essere sceso ad appena 14,5 (bambini su 1.000 abitanti), l’indice è salito a 16,2 nel 1980 e quest’anno si prevede che arrivi a 17,1. Tale aumento non è un semplice segnale sui diagrammi demografici. Ha dei risvolti premonitori”.

Ma questi risvolti non sono “premonitori” solo per gli Stati Uniti; l’esplosione della popolazione mondiale costituisce una minaccia per gli effetti multipli che esercita in tutta la terra. Quali sono alcuni di questi effetti?

Effetti del sovraffollamento

Molti esperimenti su animali da laboratorio mostrano che quando la densità della popolazione è bassa, essi si moltiplicano rapidamente. Ma allorché tale densità supera un certo limite, comincia a manifestarsi un comportamento anormale. Infine l’ordine sociale è sconvolto.

Per esempio gli esperimenti eseguiti su ratti dal dottor John B. Calhoun sono illuminanti: Anche se i ratti avevano abbastanza da mangiare e assistenza medica, quando le gabbie erano sovraffollate alcuni maschi diventavano più aggressivi, essendo forse sessualmente superattivi e divorando addirittura i piccoli, mentre altri maschi diventavano completamente passivi e si isolavano. Nelle femmine si registrava un netto aumento di aborti e di decessi durante la gravidanza, e alcune non allattavano i piccoli o non se ne prendevano cura.

Questo comportamento patologico degli animali quando la densità della loro popolazione aumenta ha indotto alcuni a fare delle congetture sul comportamento dell’uomo in circostanze analoghe. Secondo loro, nelle zone sovraffollate c’è una più alta incidenza di disturbi mentali, alcolismo, tossicomanie, criminalità e suicidi. Questo comune denominatore è stato osservato anche in certi quartieri popolari, campi profughi, fabbriche, aule scolastiche, e così via, dove c’erano condizioni di sovraffollamento.

Problemi internazionali

Oggi circa il 75 per cento della popolazione mondiale vive nelle nazioni sottosviluppate. Circa il 40 per cento vive nell’indigenza. Inoltre, i paesi meno sviluppati hanno il più alto indice di natalità del mondo.

Possiamo attenderci un calo del numero di coloro che vivono in povertà? Non secondo il Fondo delle Nazioni Unite per le Attività Demografiche. Esso prevede che entro l’anno 2110 circa il 90 per cento della popolazione vivrà in quelli che sono ora paesi sottosviluppati. Cosa fa presagire questo?

Mentre l’esplosione demografica continua, in molte nazioni le pressioni politiche ed economiche potranno crescere enormemente. Una popolazione che si moltiplica fino al punto di provocare la carestia rischia la morte per fame o è costretta a emigrare o a invadere il territorio di qualcun altro. Questo potrebbe creare instabilità politica e accrescere le probabilità di rivoluzione, aggressione o conflitto armato.

Una nuova ondata di emigranti, su scala internazionale, si sta già spostando dai paesi più poveri verso quelli più ricchi. La cosa presenta molti dilemmi ai governi interessati. Un caso pertinente è la recente espulsione dalla Nigeria di centinaia di migliaia di stranieri. Ma si possono biasimare coloro che emigrano quando sanno che altri paesi hanno il cibo e le risorse che a loro mancano?

Si dice che chi nasce nei paesi ricchi e industrializzati consumerà nell’arco della sua vita 20-40 volte di più di chi nasce in Africa, Asia o America Latina. La cosa non solo lascia perplessi ma irrita molti che sono meno privilegiati. Essi vorrebbero una fetta della ricchezza che vedono nei paesi sviluppati. È dunque evidente che il notevole flusso migratorio è destinato a continuare.

Un’équipe di esperti americani è pervenuta a conclusioni inquietanti. La loro recente indagine esplorativa dell’attuale situazione mondiale afferma: “Se le attuali tendenze all’aumento in fatto di popolazione mondiale, industrializzazione, inquinamento, produzione alimentare e depauperamento delle risorse rimarranno immutate, i limiti della crescita su questo pianeta saranno raggiunti entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile sarà un calo piuttosto improvviso e incontrollabile sia della popolazione che della capacità industriale”.

Non esiste una facile soluzione

Appare più facile risolvere lo spinoso problema delle armi nucleari che trovare la corretta soluzione per quello della sovrappopolazione. Il timore di annientarsi a vicenda potrebbe trattenere le nazioni dal dare inizio a una guerra nucleare, ma chi può impedire alla gente d’avere figli?

Il timore di penuria di viveri, mancanza di alloggi o crisi economica scoraggia forse le persone? Oggi l’aumento demografico è maggiore proprio in quelle nazioni dove il cibo scarseggia, gli alloggi sono limitati, l’attività economica ristagna e i servizi igienici lasciano pietosamente a desiderare.

Per alleggerire la pressione, alcuni propongono di non lasciar vivere così a lungo le persone anziane. Ma quale figlio metterebbe deliberatamente a morte i genitori o i nonni per contribuire all’equilibrio della popolazione mondiale?

Alla ricerca di un rimedio, i curatori dell’edizione di Great Decisions 1973 suscitano ulteriori domande: “È vero che prima o poi la crescita sul nostro pianeta limitato deve cessare? . . . In tal caso, abbiamo la volontà politica di prendere e accettare le drastiche decisioni necessarie per ottenere l’equilibrio? . . . Se è in gioco la sopravvivenza, si possono lasciare le decisioni ai privati? Se no, è la soluzione un governo mondiale?” — Il corsivo è nostro.

Un editoriale pubblicato dal giornale belga La Nouvelle Gazette, contenente proposte su come evitare una guerra nucleare, suggerisce anche la soluzione del problema della sovrappopolazione. L’articolo dice: “Il solo rimedio sarebbe una notevole rinuncia alla sovranità da parte di ciascun paese . . . a favore di un governo mondiale”. —Il corsivo è nostro.

Un governo mondiale per tutta la terra: è veramente possibile? C’è qualcuno in grado di formare un governo del genere e amministrarlo con successo? Come possiamo essere sicuri che offrirebbe un’equa soluzione del problema dell’esplosione demografica? Il seguente articolo risponde a tali urgenti domande.

[Grafico/Immagine a pagina 8]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Incremento della popolazione mondiale nell’era moderna

[Immagine a pagina 5]

L’intera terra emersa potrebbe diventare un’unica gigantesca città

[Immagine a pagina 6]

La sovrappopolazione può portare a un comportamento anormale

[Immagine a pagina 7]

L’esplosione demografica contribuisce alla carestia

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