Il fiume dei “superlativi”
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nel Kenya
SE VI chiedessero qual è il fiume più lungo del mondo, sapreste rispondere correttamente? Direste il Rio delle Amazzoni? il Mississippi? lo Zambesi? No, è il Nilo. Questo fiume che misura 6.671 chilometri nasce nell’Africa centrale e si getta nel Mare Mediterraneo; ha tanti superlativi da superare tutti gli altri. È il primo in tante cose.
Facciamo un breve viaggio lungo il Nilo e rispondiamo ad alcune domande che hanno lasciato perplesso l’uomo per secoli. Ad esempio, dove si trova la vera sorgente del Nilo? Perché in alcuni tratti si chiama Nilo Bianco, in altri Nilo Azzurro e, da Khartoum al mare, semplicemente Nilo? Cos’è la temuta regione del Sudd, e perché incute terrore ai viaggiatori?
Dov’è la sorgente del Nilo?
Cominciamo il viaggio alla sorgente del Nilo, del Nilo Bianco per essere più precisi. La ricerca del punto dove essa si trova ha reso perplessi ed ha appassionato sia antichi storici e geografi greci che esploratori di tempi più recenti. Perché? Perché alcuni non si rendevano conto che si trattava di due fiumi principali, il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro, che infine diventavano semplicemente il Nilo.
In tempi recenti è stato stabilito che il bacino sorgentifero del Nilo è nel Ruanda e nel Burundi. Corsi d’acqua e fiumi si uniscono per formare il possente fiume Kagera. Ci lasciamo il Ruanda alle spalle e attraversiamo la Tanzania procedendo verso il lago Vittoria, il più grande specchio d’acqua dolce dell’Africa e, nel mondo, secondo solo al Lago Superiore nell’America del Nord. Questo immenso bacino lacustre è il primo superlativo del nostro viaggio lungo il Nilo.
Il più grande paese africano
Dalla sponda settentrionale del lago defluisce, oltre la diga delle Owen Falls, quello che viene chiamato Nilo Vittoria. Aggiriamo la diga e proseguiamo il viaggio attraverso l’Uganda, diretti al lago Mobutu. Durante il tragitto attraversiamo il paludoso lago Kyoga, dove abbondano ninfee e giacinti d’acqua. Una volta usciti dalla zona lacustre ci attende uno spettacolo che vi farà scattare molte fotografie. Superato un tratto di chilometri di rapide, il fiume si restringe bruscamente e precipita in una serie di cascate.
Dove siamo? Presso le famose Kabalega Falls (cascate Murchison) nel Parco Nazionale Kabalega. Se state all’erta e tenete pronto lo zoom forse riuscirete ad avere qualche bel primo piano di elefanti, ippopotami e bufali cafri. Ma lungo le sponde del fiume state attenti. Potrebbe esserci qualche coccodrillo che attende immobile un pasto non vegetariano!
Poco dopo essere entrati nel lago Mobutu da est, ne usciamo insieme al Nilo procedendo verso nord, diretti al confine del paese più grande dell’Africa, il Sudan. Sapevate che questo paese, pari per estensione a tre quarti di quella dell’India, occupa quasi un decimo del continente Africano? Questo significa che in esso scorre anche il tratto più grande del Nilo. Altri due superlativi!
Mentre proseguiamo verso nord la nostra avanzata è ostacolata. Siamo intrappolati nel labirinto apparentemente senza uscita delle paludi del Sudd. Si ha notizia di una nave a vapore rimasta intrappolata nel Sudd dopo avere seguito un falso canale per oltre trenta chilometri. Il capitano e ventidue passeggeri morirono di fame prima che arrivassero i soccorsi. La navigazione è resa praticamente impossibile dai milioni di giacinti d’acqua che si moltiplicano a profusione. Immaginate: dieci piante possono produrne 600.000 in soli otto mesi!
Per quanto riguarda la gente del posto, a meno che non siate alti, non meravigliatevi se vi guardano dall’alto in basso. Appartengono alle tribù dei dinka, degli shilluk e dei nuer, reputati i più alti rappresentanti della razza umana. Perfino le donne possono raggiungere i due metri di statura. Ecco un altro superlativo della regione del Nilo.
Durante il suo lento viaggio attraverso le paludi, il Nilo Bianco perde per effetto dell’evaporazione una notevole parte del suo volume. Ma una volta liberatosi dalla stretta del Sudd esegue una brusca svolta a destra, verso est, dove riceve le abbondanti acque etiopiche del fiume Sobat. Anzi, se non fosse per le piogge e i fiumi dell’Etiopia, il Nilo inferiore sarebbe solo un piccolo rigagnolo, poiché, in media, l’84 per cento delle acque del Nilo che giungono ad Assuan scendono dall’Etiopia.
Quanti fiumi Nilo ci sono?
Con il volume ingrossato, il Nilo riprende il suo corso in direzione nord verso l’arida regione del Sahara. Ma mentre ci avviciniamo a Khartoum, ci troviamo non in un deserto ma in un fertile triangolo di terra chiamato El Gezira, delimitato a ovest dal Nilo Bianco e a est dal Nilo Azzurro che scende dall’Etiopia. Alcuni definiscono questa fertile regione sudanese la più grande fattoria irrigata del mondo. Se corrisponde a verità, questo è un altro superlativo del Nilo.
A Khartoum, dove i due fiumi si incontrano, si capisce perché si parli di Nilo Bianco e di Nilo Azzurro. Vicino al punto in cui si congiungono per formare il Nilo scorrono per un tratto l’uno accanto all’altro. La corrente di sinistra è di colore grigio, mentre quella di destra è di color verde-brunastro che in certe ore del giorno può apparire azzurro.
Il più vasto deserto del mondo
Lasciatasi Khartoum alle spalle, il Nilo si addentra nella regione desertica del Sahara. Ecco un altro superlativo del nostro fiume. Il Sahara è il più grande deserto tropicale del mondo. Ma il Nilo avanza tortuosamente, placido e imperturbabile, per nulla impressionato dal vuoto che lo circonda. Questa calma però è interrotta dalle cinque cateratte che si incontrano lungo il suo corso fino alla diga di Assuan.
Mentre penetriamo sempre più nel Sahara giungiamo ad Abu Hamed dove il fiume è costretto improvvisamente ad abbandonare il suo corso normale, per volgersi in direzione sud-ovest. La ragione è il terribile Deserto Nubiano. Dato che da qui in avanti la navigazione non è molto facile a causa delle cateratte, eviteremo la lunga deviazione prendendo il treno che attraversa il deserto fino a Wadi Halfa e al confine egiziano.
Il più lungo lago artificiale
Giunti alla frontiera, che spettacolo imponente si presenta ai nostri occhi! Cos’è? Il lago artificiale più lungo della terra, il lago Nasser. Un altro superlativo ancora per il Nilo e per l’Africa. È lungo circa 500 chilometri e si stende dalla diga alta di Assuan fino all’interno del Sudan. È lungo quasi quanto l’Inghilterra!
Con questo immenso bacino idrico artificiale la diga alta di Assuan ha recato molti benefici all’Egitto e al Sudan, ma anche alcuni problemi. Un problema connesso al Nilo e alla diga, e causato dall’uomo, è l’inquietante aumento della bilharziosi (schistosomiasi), una malattia tropicale diffusa dalle lumache che si moltiplicano rapidamente nei canali di irrigazione. Benché di rado sia mortale, questa malattia accorcia senz’altro la durata media della vita.
Un altro problema un po’ insolito è stato quello delle colossali statue del re divinizzato Ramsete II ad Abu Simbel. Il punto originale dove erano situate è ora sommerso dalle acque del lago Nasser. Con grande spesa i templi e le statue sono stati tagliati in 1.050 pezzi, come un enorme puzzle tridimensionale, e poi rimontati in un punto più alto lontano dal pericolo delle inondazioni. Sembrerebbe un altro superlativo del Nilo: il più grande puzzle del mondo!
La più grande città africana
Anche se lo vorremmo, non possiamo indugiare fra i ricordi del passato. Percorriamo gli ultimi 1.120 chilometri, osservando i monumenti più antichi che si offrono alla vista. Infine, alla nostra sinistra, il rimarchevole simbolo dell’Egitto, la monumentale piramide di Cheope, alta quanto un edificio di quaranta piani. E questo vuol dire che siamo alla periferia della più grande città africana, detta in arabo El Qâhira, “La vittoriosa”. È Il Cairo, la movimentata capitale dell’Egitto, con circa sei milioni di abitanti. Il Nilo procede serenamente, non disturbato dal trambusto della metropoli, né dal frenetico ritmo cittadino o dal passare del tempo, silenzioso testimone della gloria passata di imperi e dinastie.
Lasciatosi Il Cairo alle spalle, il Nilo procede verso il delta, il suo ultimo superlativo. Il delta, che copre un’estensione di 250 chilometri da Alessandria a Porto Said, ha uno spesso strato di prezioso limo proveniente dagli altipiani etiopici e forma il più fertile terreno africano. È l’ultimo dono del Nilo a questo continente. Così si conclude un viaggio di 6.671 chilometri. Un lungo tratto per un fiume, il più lungo del mondo!
[Cartina a pagina 25]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
EGITTO
Mare Mediterraneo
Mar Rosso
Alessandria
Porto Said
Il Cairo
Delta del Nilo
Piramide di Cheope
Nilo
1a Cateratta
Diga alta di Assuan
L. Nasser
Abu Simbel
SUDAN
SAHARA
DESERTO NUBIANO
Wadi Halfa
Ferrovia
Abu Hamed
3a Cateratta
4a Cateratta
5a Cateratta
Nilo
Atbara
6a Cateratta
Khartoum
EL GEZIRA
Nilo Azzurro
Nilo Bianco
Sobat
SUDD
ETIOPIA
Nilo Bianco
ZAIRE
UGANDA
L. Mobutu
Kabalega Falls
Nilo Vittoria
L. Kyoga
Diga delle Owen Falls
L. Vittoria
Kagera
RUANDA
BURUNDI
TANZANIA
KENYA