I lettori ci scrivono
Affinché i genitori capiscano
Dopo aver letto l’articolo “I giovani chiedono... Cosa posso fare perché i miei genitori mi capiscano?” (ediz. italiana del 22 ottobre 1983), sento il bisogno di farvi conoscere la mia personale esperienza. La mia famiglia ha dei problemi. Mia madre è stata maltrattata da bambina. Il mio patrigno è alcolizzato. In un certo senso mia madre ha abbandonato mia sorella e me durante l’infanzia perché o era al lavoro o era “troppo stanca” per farci compagnia. Il mio patrigno si interessava delle nostre attività quando era sobrio, ma non accadeva molto spesso. Così, anche se mia sorella e io abbiamo sempre avuto un tetto per ripararci e cibo nel frigorifero, il nostro bisogno d’amore e di equilibrio non è stato appagato. Quando tentavo di parlare con mia madre mi dava brevi risposte (e succede ancora), come: “Non seccarmi”.
Ho trascorso la vita desiderando l’amore e la comprensione dei miei genitori. Non avendoli mai ricevuti ho sofferto per un senso di fallimento e ho poco amor proprio. Sono contenta di non aver letto questo articolo nell’età dello sviluppo (ho 22 anni) perché probabilmente avrei cercato ancor più di ottenere la loro approvazione, senza riuscirci e attribuendo a me la colpa. Non intendo mancare di rispetto, ma credo che i consigli contenuti nell’articolo possano essere utili per alcuni ragazzi. Tuttavia, ritengo possano nuocere a quelli i cui genitori non sono in grado di capire i bisogni dei loro figli.
D. H., Minnesota
Comprendiamo i tuoi sentimenti e ti ringraziamo di averli espressi. L’articolo non è stato scritto per indicare che un problema di comunicativa sia unilaterale, cioè sia dovuto a una mancanza da parte dei figli. Lo scopo per cui è stato scritto era quello di aiutare sia i genitori che i figli a vedere cosa possono fare per migliorare il dialogo in casa. È vero che le informazioni contenute nell’articolo saranno più utili per migliorare l’atmosfera in quelle case dove sia i figli che i genitori sono disposti a seguire i consigli. Speriamo tuttavia che anche i ragazzi che si trovano in situazioni avverse come quella da te descritta possano ottenere qualche miglioramento applicando, nei limiti del possibile, i principi considerati nell’articolo. — Ed.
Desidero esprimere il mio vivo apprezzamento per l’articolo sul tema “cosa posso fare perché i miei genitori mi capiscano?” Sono la madre di due maschi adolescenti. Le cose descritte nell’articolo sono esattamente quelle che succedono in casa mia. Ho avuto problemi a comunicare coi miei ragazzi. L’articolo è molto schietto, perché mette la responsabilità non solo sulle spalle dei genitori ma anche su quelle dei figli.
R. W., Alabama
TV
Sono una bambina di dieci anni di nome Debora e sono residente a Bologna. Vi ringrazio per l’articolo “La televisione può essere utile ma anche dannosa” (8 aprile 1983) perché mi ha fatto capire che se mio padre ha preso la decisione di mettere via la TV aveva ragione.
D. M., Italia